Tom Coppi & Peyton Bartali

Tutti i network sportivi americani in questi ultimi giorni stanno riempendo rubriche, trasmissioni, analisi sulla nuova classe di QB in NFL. Luck e Griffin che si giocano il premo di rookie offensivo in questa stagione, mentre attendono di giocarsi il Super Bowl “down the stretch”, da qualche parte nel futuro prossimo; accanto a loro Tannehill, che non doveva essere pronto e invece sta imparando giocando, senza troppi demeriti, Weeden rookie a 30 anni, o poco meno, che sta dimostrando di poter essere il presente dei Browns e soprattutto Russell Wilson, scelto al terzo giro dai Seahawks, che ha soffiato il posto ancor prima di iniziare a Matt Flynn, pagato come starter questa estate, ma con la maledizione del backup a vita nel suo DNA.

Gino e Fausto, li riconoscete anche senza borraccia?

Gino e Fausto, li riconoscete anche senza borraccia?

Il 2012 sarà ricordato come l’anno dei QB? Probabilmente sì, ci sono tutti i presupposti che lo sia, ogni appassionato, a prescindere dal tifo, spera sempre in nuovi talenti e qui le speranze sembrano ben riposte. Ma nel futuro, dicono, non v’è certezza, ed il passato assieme al presente ci sta regalando una delle pagine che faranno la storia di questa lega e di questo sport. Quando sentivi parlare tuo nonno di ciclismo, ti veniva quasi invidia a non aver vissuto l’epoca di Coppi vs Bartali, ammettiamo che il fatto che così facendo ti sei evitato una guerra mondiale mitigava parzialmente il sentimento, ma la sensazione di aver perso qualcosa di sportivamente ineguagliabile restava. Ora il football è forse la cosa più lontana possibile dal ciclismo, come concetto di sport (se non per il fatto del doping, dirà qualche provocatore buontempone), non c’è quasi mai la sfida 1vs1, anzi spesso mettiamo in competizione giocatori che non si trovano in campo contemporaneamente: due QB di due squadre diverse, sono come due rette parallele che si sviluppano senza mai incrociarsi, a colpi di statistiche, di lanci, uno cerca di mettere pressione sull’altro. Ma è più narrativa che reale rivalità sul campo.

Detto questo quando tra 40 anni parleremo della NFL di inizio nuovo millennio, i giovani ci invidieranno Tom Brady e Peyton Manning. E non è questione di cifre, di titoli vinti, di stagioni da 10+ W, o meglio non è solo questione di questo, è il come hanno giocato in questi dodici anni (2 in più per Peyton), come hanno guidato i loro attacchi, come hanno elevato il ruolo di QB, senza stravolgerne i canoni, ma semplicemente portando ad un livello superiore la visione del campo e la comprensione del gioco. Tutto ciò in pochi bravi, ma davvero bravi, ve lo possono spiegare a parole, mi dispiace per voi che io non sia tra questi e l’unico consiglio che potrei darvi è guardarvi una loro partita, una qualsiasi e assaporare il senso del controllo che vi danno. Poi, solo poi, può arrivare wikipedia (Tom Brady & Peyton Manning), può arrivare football-reference (Peyton Manning & Tom Brady) e compagnia numerica, e ci si può ubriacare di statistiche fino alla nausea. Scoprire che il figlio di Archie è alla settima stagione con 30+ TD, meglio di lui solo Brett Favre con 9, e non è mai sceso sotto i 20; oppure che il record di Dan Marino di 48 TD pass in una stagione durò per 20 anni (1984-2004) e fu battuto proprio da Manning, il quale però se lo vide sfilare 3 anni dopo, nell’anno della quasi perfect season dei Patriots, proprio ad opera di Tom Brady, unico QB al mondo ad aver raggiunto i 50 TD lanciati in una stagione NFL, che sono poco più di 3 TD a partita: pazzesco.

I numeri ci parlano di top 10 all-time per entrambi per quel che riguarda yard lanciate, td pass, passaggi completati, percentuali di completi, e così via…ma mettiamo da parte i numeri e veniamo alle critiche, perché sì a 40 anni di distanza sembrerà pretestuoso, ma in realtà i due hanno dapprima generato fazioni e con esse attacchi all’altro, cerchiamo di riassumerle:

-contro Brady: È figlio del sistema, guarda Cassell cosa ha fatto nell’anno dell’infortunio: il sistema-Belichick è un sistema vincente, che negli anni ha avuto il merito anche di evolversi, questo non può essere messo in dubbio; come è indubbio che Cassell sia un QB medio per non dire mediocre, non che ai Patriots quell’anno abbia avuto cifre così distanti dalle sue medie in carriera. Ha vinto più partite perché effettivamente quei Patriots erano una squadra migliore rispetto ai Chiefs che si trova a guidare ora, ma non credo ci vogliano dei numeri per notare la differenza tra i due. Tornando al sistema è difficile avere una controprova, i franchise QB si chiamano così proprio perché si legano ad una squadra e attorno a loro viene costruito l’attacco, difficilmente Tom avrà l’opportunità di avere un fine carriera alla Favre o alla Peyton con altre maglie. È altresì vero che Drew Brees a New Orleans è parso un QB notevolmente migliore rispetto a quello che si poteva immaginare vedendolo giocare, seppur bene, a San Diego. Niente mi toglie dalla testa che il solido Roethlisberger possa funzionare alla grande in quel tipo di struttura offensiva che ha trovato a Pittsburgh, ma che in altri contesti avrebbe faticato molto di più o sarebbe emerso molto meno. Eppure nessuno, se non per puro spirito provocatorio, si sogna di mettere in discussione le qualità dei due QB sovracitati. Il discorso “sistema” deve valere solo per Tom Brady?

-contro Manning: ha vinto meno di suo fratello. Un solo anello, per di più nella stagione in cui ha giocato al di sotto del suo livello standard: ho sempre sostenuto che le vittorie, nel giudicare un singolo giocatore, siano un concetto estremamente sopravvalutato, in particolar modo nel football. Non è tanto che ha vinto nell’anno in cui ha impressionato di meno, specie a Gennaio, ha vinto nell’anno in cui la sua difesa finalmente ha mostrato qualcosa di efficiente. È inutile stare a sottolineare quanto sia fondamentale il supporto dei compagni, specie quando parliamo di playoff, dove il livello di competizione sale a dismisura.

Uno non ha mai avuto dei ricevitori di altissimo livello assoluto, quando gli hanno dato Randy Moss, ha fatto la stagione dei record; l’altro non ha quasi mai avuto supporto da running game e difesa, sobbarcandosi spesso e volentieri anche il ruolo di offensive coordinator.

Peyton e Tom: riuscite a riconoscerli anche senza casco?

Peyton e Tom: riuscite a riconoscerli anche senza casco?

Entrambi hanno subito dei brutti infortuni che li hanno appiedati per una stagione intera, Peyton dopo i problemi al collo dell’anno scorso sembrava fosse arrivato al capolinea, la soddisfazione che si prova vederlo giocare, anche se con una maglia diversa, ripaga l’attesa. Denver, la sua nuova casa, ha già raggiunto le 10 W (Peyton garantisce dieci vittorie, si diceva, e non era una leggenda metropolitana) e con loro i playoff, anche i Patriots di Tom Brady hanno già conquistato division e postseason. Insomma passano gli anni (e in un caso anche i colori delle maglie) ma in cima alla AFC ci sono sempre le loro squadre (7 volte l’hanno rappresentata al Super Bowl negli ultimi 12 anni). PM18 ha guidato la sua squadra a 9 titoli divisionali, solo un QB è riuscito a far meglio, si chiama Tom Brady e ed è stato con i suoi New England Patriots 10 volte AFC East division champion. Non volevo parlare di vittorie, errore mio, ma era giusto per sottolineare ancora una volta che i giovani saranno pure in rampa di lancio, ma questo è ancora il loro regno, un regno con due re che si sono incrociati 13 volte, l’ultima il 7 Ottobre 2012, la prossima? Gennaio 2013?

Gisele Bundchen, Viva Lakes, Brady and Gisele, daughter, gossip: lo so, non c’entra un cazzo, ma per attirare qualche lettore in più bisogna giocare anche un po’ scorretti. Peraltro Viva Lakes è un nome che non merita commento, ma quando tua mamma si chiama Bundchen e tuo papà Brady, immagino che potresti chiamarti anche Pagliaccio Baraldi di nome, che sarebbe comunque  sempre meglio di Benjamin Rein, il primogenito della coppia.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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5 risposte

  1. angyair ha detto:

    Mi hai convinto! Se faccio un figlio lo chiamo Pagliaccio Baraldi!
    Tra i contro di Brady hai dimenticato che “non vince più il titolo da dopo lo Spygate” mentre in quelli di Manning che “non era così importante se Luck ha vinto già 8 partite da rookie nella stessa squadra”.

    • azazelli ha detto:

      hai ragione su tutte e 3 le cose 😀
      -post spygate: hai ragione la stagione da 16-0 l’ho visto veramente in difficoltà senza l’aiuto delle telecamere, quella dopo peggio ancora…ha fatto pochissime yard, credo fosse più colpa delle telecamere che del ginocchio esposo 😀

      -luck effect: in effetti l’anno scorso senza peyton non hanno fatto così male 😀

  1. 8 Marzo 2016

    […] l’ha fatto dopo aver vinto il suo secondo titolo in carriera, qui (Peyton Williams Manning e Tom Coppi & Peyton Bartali) trovate le nostra parole scritte poche settimane e un paio di anni fa su quello che è stato per […]

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