500 Miglia per la Gloria
E’ giunto il week-end più caldo per il motorsport a stelle e strisce. Domenica si corre la 500 Miglia di Indianapolis, la corsa con più fascino, la più faticosa, la più veloce, la più pazza e imprevedibile del mondo dei motori. Prevedere chi passerà per primo la celebre Brickyard è quasi impossibile, perché in una gara del genere qualsiasi dei 33 partenti ha chance di vittoria. Vediamo chi sono i favoriti e i possibili protagonisti di Domenica (Nota: tra parentesi di fianco al nome la posizione sulla griglia di partenza)
FAVORITI
Marco Andretti (3°): Il figlio di Michael Andretti arriva all’appuntamento sull’ovale di Indianapolis da secondo in campionato. Nel 2006 sfiorò la vittoria da rookie. L’Andretti Autosport ha dimostrato di aver trovato un assetto ottimo per l’auto dominando le prove, ora tocca a lui a scrivere il nome Andretti di nuovo sull’albo della 500 miglia
Helio Castroneves (8°): il brasiliano del Team Penske è un altro dei favoriti per la vittoria finale. 3 vittorie all’attivo ad Indianapolis, è tra i piloti con più esperienza. Sempre velocissimo sugli ovali, è alla ricerca della quarta vittoria su questo circuito
Dario Franchitti (17°): Mr Indianapolis. 3 vittorie per lui (2007, 2010, 2012) con intelligenza, astuzia e un po’ di fortuna. La diciassettesima posizione in griglia rispecchia la stagione non brillante dello scozzese, ma negli anni scorsi ha dimostrato di essere il pilota che sa interpretare meglio la Indy500. Anche lui alla ricerca del quarto trionfo
Ed Carpenter (1°): un pilota che parte dalla pole è sempre favorito. Nel corso degli anni ha sviluppato un’ottima abilità sugli ovali che lo ha portato ad essere considerato uno dei maestri su questo tipo di tracciato. Ha l’esperienza giusta per poter coronare la sua carriera con la vittoria ad Indianapolis
OUTSIDER
Scott Dixon (15°): una vittoria all’attivo ad Indianapolis, come il compagno di squadra Franchitti ha faticato nelle qualifiche. Buono l’inizio di campionato per il neozelandese, può contare sulla sua esperienza su questo circuito (è il pilota con il maggior numero di giri percorsi al comando ad Indianapolis, 346). L’anno scorso arrivò secondo dietro al compagno, quest’anno il secondo posto non gli va bene
James Hinchcliffe (9°): il pilota dell’Andretti Autosport arriva ad Indianapolis con 2 vittorie all’attivo in questa stagione (l’unico). Abile nell’adottare una strategia conservativa e non rischiosa che potrebbe portarlo nelle posizioni al vertice, è chiamato alla prova di maturità per dimostrare di poter entrare nell’elitè dei Top driver.
Takuma Sato (18°): il Giapponese arriva ad Indianapolis da leader del mondiale con una vittoria all’attivo quest’anno. L’anno scorso andò a sbattere all’ultimo giro nel tentativo di superare Franchitti per la vittoria. Nel corso degli ultimi 3 anni è maturato molto dimostrando di non essere solo uno sfascia-auto, ed avere come team principal AJ Foyt (4 vittorie ad Indianapolis) può essere un fattore
DA NON SOTTOVALUTARE
Tony Kanaan (12°): il veterano brasiliano insegue ancora la prima vittoria ad Indianapolis dopo averla sfiorata più volte. Inizio di campionato povero per lui, ma l’esperienza maturata negli anni può essere un fattore per la 500 Miglia
Ryan Hunter-Reay (7°): campione Indycar in carica, non ha mai brillato ad Indianapolis. 1 vittoria in campionato quest’anno per lui, il suo team (Andretti motorsport) ha dimostrato fin dalle prove di essere velocissimo. Una vittoria ad Indianapolis sarebbe la ciliegina sulla torta dopo il titolo 2012
EJ Viso (4°): il venezuelano dell’Andretti Autosport è volato nelle qualifica come i compagni. Forse il meno quotato per la vittoria nel team, ma vedendo le prestazioni delle auto di Andretti, va tenuto in considerazione per la vittoria
LA SORPRESA
Carlos Munoz (2°): classe ’92, il colombiano al debutto assoluto in Indycar si piazza in prima fila ad Indianapolis. Si dimostra subito veloce e a suo agio sul veloce catino dell’Indiana. Arrivare nella Top10 potrebbe essere un gran risultato, ma sicuramente andrà all’assalto della vittoria, cosa riuscita nell’anno da rookie l’ultima volta a Montoya
GLI ALTRI
A.j. Allmendinger (5°): al debutto ad Indianapolis su un’auto a ruote scoperte, il pilota di NASCAR ha dimostrato di essere subito veloce. Potrebbe essere la sorpresa ma deve stare attento ai duelli corpo a corpo e alle sportellate specialità della Nascar
Ryan Briscoe (23°): prima gara in stagione per lui, il poleman del 2012 ha trovato in extremis un accordo per correre nel catino dell’Indiana. Appiedato dal Team Penske, tenta la fortuna con il team satellite di Chip Ganassi. Una vittoria per lui servirebbe per rilanciarlo in Indycar
Oriol Servia (13°): lo spagnolo negli ultimi anni è cresciuto molto. Poco considerato in Indycar, sta facendo una buona stagione. Negli ultimi 2 anni ha ottenuto un sesto e un quarto posto in gara, da tenere d’occhio quest’anno
JR Hildebrand (10°): vincere da rookie la 500 miglia d’Indianapolis nel Memorial Day (il giorno della memoria dei soldati caduti in guerra) con l’auto sponsorizzata dalla National Guard? Hildebrand nel 2010 ci stava riuscendo, ma il sogno è svanito contro il muretto dell’ultima curva all’ultimo giro regalando la vittoria al compianto Dan Wheldon (J.R. conclude comunque al secondo posto). Alterna prestazione decenti a prestazioni disastrose. Mina vagante
Alex Tagliani (11°) e Sebastian Bourdais (15°): veterani nelle serie a ruote scoperte americane, potrebbero sfruttare la loro esperienza e quella dei loro team per piazzare la zampata che coronerebbe la loro carriera
Will Power (6°): sta vivendo una stagione drammatica, con la sfortuna che lo perseguita. Mai andato veloce sugli ovali, è alla ricerca di una buona prestazione per raddrizzare la stagione
Simona De Silvestro (24°), Ana Beatriz (29°), Pippa Mann (30°), Katherine Legge (33°): quattro donne al via. Tra loro l’unica che può ottenere una buona prestazione è la De Silvestro. Per le altre sarebbe già una vittoria entrare nella Top 25. I tempi di Danica Patrick sembrano lontani
Conor Daly (31°): menzione d’onore per essere stato il primo (e finora unico) ad aver testato i solidi muretti in cemento di Indianapolis
Volevo scrivere qualcosa di serio, poi ho letto PIPPA MAN, una donna (che lavora in un mondo così maschilista come quello dei motori) che si chiama PIPPA MAN. Chiudete tutto: ahhahahahahahahahahahahahahahahahaha
Prima di questa scoperta: il mio tifo andrà ovviamente per il nippo, sarei comunque contento della sorpresa delle sorprese, ho capito che quest’anno per Power non ci sarà da soffrire come gli ultimi anni e perdere il titolo sempre alla fine, allora magari sorprende tutti e vince sull’ovale degli ovali, proprio lui che negli ovali fa fatica.
Per completezza di info: diretta sky sport 2 domenica domenica ore 18
Esatto, ottima la info sulla diretta. Sulla Pippa Man ho controllato e il cognome non è Man ma MANN. Comunque fa sorridere. Il mio sogno è vedere il Nippo davanti a tutti. Una vittoria di Will Power è quasi impossibile, ma alla 500 Miglia quasi niente è impossibile