Beati gli ultimi SE saranno i primi

Cosa uscirà dal rimpasto 2013?

Cosa uscirà dal rimpasto 2013?

C’era un periodo, fino a 2 anni fa, in cui per descrivere l’alternanza della lega più equilibrata del mondo (massì, esageriamo…) veniva citata una statistica abbastanza curiosa, la National Football Conference dal 2002 al 2011 aveva mandato al Super Bowl 10 team differenti (Rams, Buccaneers, Panthers, Eagles, Seahawks, Bears, Giants, Cardinals, Saints, Packers) la striscia fu poi interrotta dai Giants, che al tempo stesso l’avevano “iniziata” nel 2001, loro avevano impedito che restasse aperta eliminando con un paio di rimbalzi fortuiti di troppo i San Francisco 49ers i quali però poi si sono rifatti (almeno a livello di conference) l’anno scorso. Più ampiamente dalla NFC se aggiungiamo i Falcons nel 1999, i Cowboys nel 1996 e i Redskins nel 1992, negli ultimi 20 anni solo Lions e Vikings (che ci andarono vicini con Favre) non hanno partecipato alla finale: impressionante? Quasi contro tendenza rispetto alla AFC in cui abbiamo vissuto per lo più attraverso tre egemonie (Colts-Steelers-Patriots) con sporadiche eccezioni.

Se questo vi sembra curioso, quello di cui andremo a parlare in questo articolo sarà quasi irreale: “dall’ultimo al primo”, dal 2003 almeno una squadra che ha concluso la stagione precedente sul fondo della propria division, ha poi vinto la division stessa (NB. Il 2002 è stato l’anno in cui hanno riallineato le squadre dividendole in 8 gironi da 4). È stato un po’ il tema di questa offseason, io, lo ammetto, non ne avevo mai sentito parlare, e quando ho visto gli speciali dedicati alla cosa ho fatto fatica a crederci e sono andato a controllare:

2003: Panthers, Chiefs
2004: Falcons, Chargers
2005: Bears, Bucs
2006: Eagles, Saints
2007: Bucs
2008: Dolphins
2009: Saints
2010: Chiefs
2011: Broncos
2012: Redskins

Prima di analizzare la situazione attuale, butto qui qualche altro numero. Sugli 80 casi presi in considerazione sono quindi 14 le volte che una squadra è rimbalzata immediatamente dall’ultimo al primo posto della division. Sono invece 30 le volte in cui l’ultimo posto è stato confermato, ma quello che fa ancora più “statistica” è che 26 volte su 80 (il 32,5%, una su 3) una squadra finita ultima ha poi giocato i playoff l’anno successivo, quasi quanto quelle che sono restate ultime. Non male.

beati gli ultimiMa se ci sono state 80 squadre arrivate all’ultimo posto è curioso vedere anche lo split dedicato a cosa hanno fatto le 80 vincenti di division nell’anno successivo: la situazione speculare (“from first to worst”) si è verificata 12 volte, quindi abbastanza simile rispetto alle 14 del “from worst to first”. 31 volte su 80 chi ha vinto la division si è poi riconfermato l’anno successivo (chi era sul fondo vi era rimasto 30 volte, anche in questo caso tendenza, speculare nella qualità e nella quantità). Vincere la division “garantisce” il 50% circa delle possibilità di qualificarsi ai playoff anche l’anno successivo (38/40).

Curiosità all’interno della curiosità, con un discorso che fa molto scudetto su base quinquennale di italiancalcistica memoria, possiamo notare che dall’allineamento del 2002, solo Patriots, Steelers e (audite audite…) Seahawks non sono mai giunte in fondo alla division, mentre Cleveland (con 8 volte) guida quello che in termini ciclistici sarebbe definitivo il gruppetto dei velocisti in una tappa alpina. Assieme ai Browns, ci sono Buffalo, Washington e Detroit con 6 ultimi posti divisionali. Guardando la questione opposta: Cleveland, Buffalo e Detroit, con Jacksonville, sono anche le uniche quattro squadre che in questo lasso di tempo non hanno mai vinto la division, mentre New England (9/10 con Brady sano), Indianapolis Peytons (7/9, contando solo gli anni di Manning a roster attivo) e Green Bay (6/11) sono le uniche squadre ad avere una percentuale di vittoria divisionale maggiore del 50%.

Ma ora, se siete sopravvissuti a tutti questi numeri, veniamo al presente, veniamo alle chiacchiere e a chi potrà mantenere aperta questa striscia

NFC

Philadelphia Eagles

Cosa è cambiato? Tutto. Nuovo coaching staff, nuovo schema difensivo, nuovo gioco offensivo, rivoluzionario rispetto a quanto si è abituati a vedere in NFL, aggiunta massiccia di nuovi giocatori e battaglie per le depth chart feroci. Le poche certezze non rendono ben chiara la situazione. E se il buongiorno si vede dal mattino, l’assenza per tutta la stagione di Maclin, chiamato al suo contract year, non è di buon auspicio.

Avversarie divisionali: la division non è difficilissima, nonostante la nomea che si era creata negli anni 2000. Dallas e Washington (detentrice uscente) sembrano mancare di profondità e disciplina l’una, di talento l’altra; i Giants sembrano più completi sotto entrambi gli aspetti, anche se spesso altalenanti nel metterlo in mostra.

Probabilità di riuscita: vederli rimbalzare direttamente al primo posto significherebbe vedersi inondati di cloni di Chip Kelly od aspiranti tali, ce lo meritiamo? Credo comunque sia uno scenario piuttosto improbabile, soprattutto per il valore difensivo della squadra, mentre la division lascerebbe aperto qualche spiraglio se i Giants continuassero a mostrare prestazioni ondivaghe. 10%

Detroit Lions 

Cosa è cambiato? Non c’è stata una rivoluzione dopo la brutta stagione passata, sono arrivati alcuni tasselli (Reggie Bush, i due rookie difensivi Ansah e Slay), ma ci sono reparti dimenticati che restano piuttosto sospetti (LB e OL). Bisogna capire se i Lions sono quelli del 2011 o quelli del 2012 e purtroppo (o per fortuna) non credo ci sia una via di mezzo.

Avversarie divisionali: Green Bay guida il gruppo e salvo catastrofi ha minimo 2 3 vittorie di margine sugli altri. Altri che sono in prima battuta rappresentati dai Vikings a seguire Bears (lì molto dipenderà dalle lune di Cutler), per carità nessuna squadra completa, ma comunque più matura e più cosciente dei propri mezzi rispetto ai Lions.

Probabilità di riuscita: poche. Non fosse per il talento offensivo (non dimentichiamoci la possibilità di avere Broyles al 100% prima o poi….) direi nulle. 7%

Tampa Bay Buccaneers

Lei...sempre first

Lei…sempre first

Cosa è cambiato? È cambiato quello che doveva cambiare, si è lavorato molto sulle secondarie, l’opera di “disciplinizzazione” molto collegiale di Schiano sembra aver terminato il suo percorso, ora bisogna iniziare a raccogliere qualche frutto. Il prolungamento onesto di Mike Williams va nell’ottica del miglioramento anche attraverso la crescita del proprio nucleo. Molto dipenderà dalla gestione offensiva di Freeman.

Avversarie divisionali: Atlanta sembra di un altro livello, ma secondo me le altre due non sono così lontane: i Saints devono dimostrare che l’anno scorso è stato un inciampo e che fosse tutta colpa dell’effetto distrattivo delle sanzioni successive all’indagine sul bounty program. Recuperano Sean Payton. Carolina sembra ancora incompiuta.

Probabilità di riuscita: quante probabilità hanno i Falcons di avere una brutta stagione? 15%? 20% Mi pare troppo. Dovesse comunque accadere i Buccaneers potrebbero essere i candidati principali a sfruttarlo. 15% (E, secondo me, è una delle squadre che possono a mantenere al 33% la percentuali di qualificate ai playoff tra le ultime divisionali dell’anno precedente)

Arizona Cardinals

Cosa è cambiato? Nuovo HC, nuovo QB. Ma quest’ultimo in particolare, essendo Carson Palmer, sembra più una toppa, un palliativo, piuttosto che un progetto o una soluzione. Bruce Arians ha fatto molto bene prima a Pittsburgh (dove, secondo me, non ha però gestito alla perfezione la crescita di Big Ben) ed egregiamente ad Indy in contumacia Pagano, ma qui il materiale a disposizione è molto meno solido e con molte meno certezze di quello degli Steelers e Palmer non è Luck. (Notizia delle ultime ore, da registrare anche la perdita per tutto l’anno della guardia, scelta al primo giro, Jonathan Cooper)

Avversarie divisionali: lasciamo stare. Due delle principali contender della conquista della conference, se non del titolo: Seattle potrà avere un’annata sotto le aspettative? Magari sì, ma resta San Francisco, e vale il viceversa. Anche i Rams sembrano potenzialmente una squadra migliore.

Probabilità di riuscita: mi sbilancio: 0%. Tengo da parte il cappello, nel caso dovesse accadere, pronto per mangiarmelo.

AFC

Buffalo Bills

Cosa è cambiato? Ai Bills cambia sempre tutto, troppo in fretta, basterebbe citare il contrattone dato a Fitzpatrick non più di due anni fa e leggere la situazione attuale del reparto QB (Kolb? Concussion e forse carriera a rischio. EJ Manuel? Preseason ad alti e bassi, prima dell’immancabile, in casa Bills, problema fisico. Leinart? Ultimo arrivato alla ricerca della quarta chance tra i pro. Tuel? Da “Tuel chi?!” a “titolare alla week 1”), oppure cosa è successo tra i RB? C’era Lynch, che ha pagato anche questioni off field, lasciato andare anche grazie alle ottime prestazioni di Fred Jackson, che diventava titolare proprio mentre a Buffalo arrivava un rampante (ma “professionisticamente” da inquadrare) CJ Spiller, che ora pare esploso definitivamente. Panta rei Bills, tutto scorre, prima o poi arriverà l’infornata di gioventù buona, questa può far sognare: oltre ai già citati Manuel e Spiller, ci sono Woods e Alonso, gli stessi Stevie Johnson. Jairus “show me the money” Byrd, Aaron Williams e Gilmore hanno i migliori anni della loro vita sportiva davanti. Un cosa che deve cambiare è la sfortuna con gli infortuni: proprio Gilmore out per i primi 2 mesi di stagione è abbastanza pesante.

Avversarie divisionali: non si inizia nemmeno a gioc….uhm..un attimo, i Patriots stanno vivendo l’offseason più tribolata dell’era Belichick-Brady, offensivamente hanno perso tutti i pezzi e al netto della schiena di Gronkowski siamo davanti ad un reparto di frecce composto da riciclati e inesperti (anche se il mondo presto scoprirà Amendola, se non l’ha ancora fatto con queste partite di preseason). I Jets sono pieni di buchi, forse toccherà a Miami sfruttare i (possibili) inciampi della squadra di Boston, ma Buffalo se dovesse finalmente mettere assieme due mezze stagioni buone sarà lì, nonostante il QB rookie.

Probabilità di riuscita: allora non vanno ai playoff dal 1999 e non hanno mai vinto la division dal 2002, sono arrivati sul fondo di essa 6 volte su 11 da allora. Ma al diavolo il passato, al diavolo anni di sfortune, al diavolo anche i Patriots (diranno i tifosi Bills), se EJ Manuel da QB rookie sorprende come abbiamo imparato in questi ultimi anni può accadere, i Bills sono in lizza per vincere la division. 25% (calata di 10% dopo i problemi fisici in serie di queste ultime settimane)

Cleveland Browns

Cosa è cambiato? Vale lo stesso discorso fatto per i Bills, ma se possibile con ancor meno soddisfazioni. Qua per di più non si può nemmeno sperare nell’effetto a sorpresa del nuovo QB, con Weeden (presto 30enne) che però può sfruttare il nuovo OC Norv Turner e del buon talento, per di più giovane (Il TE Cameron, il WR Gordon e il RB Richardson). In difesa invece i dubbi vengono nel dover giocare uno schema di base (3-4) che non sembra perfetto per il personale a disposizione, fatta eccezione per il NT Taylor.

Avversarie divisionali: La AFC North forse ha meno certezze di quante ne avesse negli ultimi anni, con Pittsburgh che ha iniziato una sorta di rinnovamento e Baltimore che dopo aver vinto ha cambiato tutto. Cincinnati è comunque in ascesa e Cleveland per fare il triplo sorpasso avrebbe bisogno di un triplo miracolo.

Lotta tra "poveri"

Lotta tra “poveri”

Probabilità di riuscita: non vincono la division dal 1989 (all’epoca chiamata Central), quando sfruttarono anche un pareggio per avere la meglio sugli Houston Oilers. Mi sono sbilanciato sui Bills, ma qui proprio non ci sono i presupposti. Siamo ai livelli degli Arizona Cardinals, forse un po’ meglio. 5%

Jacksonville Jaguars

Cosa è cambiato? Non è cambiato il QB, non è cambiata la testa delle due stelle (o presunte tali) Blackmon e Jones-Drew. Non è cambiata nemmeno la città. Quindi servirebbe: 1-qualcuno che dica che Los Angeles merita una squadra in NFL (facendo finta di non ricordarsi che poco più di 15 anni fa ne avevano addirittura due…e non avevano tutto questo seguito, altrimenti sarebbero restate…); 2-uno psicologo, ma bravo, che spieghi a Blackmon che se cammini sul filo di lana, sei squalificato per abuso di droghe e per di più infortunato, non ti conviene attaccar briga con un giocatore inutile dell’altra squadra nella prima inutile partita di preseason e che dopo che ha fatto tutto questo, lo psicologo bravo, abbia tempo da dedicare anche a MJD; 3-cambiare qualcosa nella depth chart della linea offensiva per renderla meno forte. Con due dei migliori OT della lega a difendere Gabbert, questo rischia di non infortunarsi (la bua al pollice di qualche giorno fa non basta)….va bene che le sue prestazioni comunque gli faranno perdere il posto entro la week4 (altrimenti ci penserà Blackmon a strangolarlo una volta rientrato), ma meglio starne certi.

Avversarie divisionali: non siamo davanti ad una division di ferro, però tutte e tre le altre squadre, chi più (Indianapolis), chi meno (Tennessee), stanno facendo passi verso il miglioramento complessivo. Houston è la più solida e per fare un triplo sorpasso qua c’è bisogno del…triplo meteorite. Visto che da anni viene evocato e non s’è mai presentato, ritengo alquanto improbabile possa accadere per 3 volte in pochi mesi.

Probabilità di riuscita: 0% (qualcuno ha un cappello da prestarmi?)

Kansas City Chiefs

Cosa è cambiato? Le cose giuste con gli uomini giusti. È arrivato un nuovo coaching staff capitanato da uno che ha dimostrato a Philadelphia di saper costruire una squadra duratura nel tempo. La prima mossa di Andy Reid è stata quella di portare in casa un QB che nei rari momenti di sanità fisica ha mostrato di poter essere un ottimo gestore dell’attacco (è notizia degli ultimi giorni che lo stesso Reid tentò più volte di portarselo a Philadelphia negli anni passati). È arrivata una prima scelta assoluta e si spera di subire meno infortuni nei ruoli importanti.

Avversarie divisionali: Oakland e San Diego sono più intente a ricostruire che a guardare a casa degli altri, la division sembra essere dominio dei Broncos, i quali però non sembrano aver fatto molto in questa offseason per limare i propri difetti. Peyton e quello che gli ruota attorno però sono una base molto solida per restare favoriti.

Probabilità di riuscita: se si tratta di mettere il dollaro tra le 8 ultime che possono mantenere aperta la striscia, io lo metterei su di loro. Hanno molto per battagliare con i favoriti Broncos, azzardo un 40%, poi se porterò sfortuna chiederò umilmente scusa a tutti i 0 tifosi dei Chiefs che leggono questo blog.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

Potrebbero interessarti anche...

15 risposte

  1. angyair ha detto:

    Anch’io punto i miei 2 cent sui Chiefs.
    E passami quel cappello!

  2. Giacomo ha detto:

    Aza so che non l’hai fatto appositamente, ma hai scritto un articolo bellissimo. Interessante e originale. Una buona analisi statistica, semplice e giocosa, e delle belle mini schede sulle probabilità delle ultime, il tutto con la tua solita nota umoristica. Bravo. (Però sta diventando una rottura di scatole che sia sempre io a dirvi “bravi”, è così scontato leggere articoli ben scritti su questo sport?)

  3. Giacomo ha detto:

    Ah io punto il mio cappello sull’anno sabbatico della regola. Quest’anno nessun ultimo passerà al primo posto.

  4. azazelli ha detto:

    Ma noi contiamo sempre e comunque sui tuoi di complimenti, giacomo 😀 Scherzi a parte grazie 🙂

    In effetti l’anno sabbatico a vedere le mie percentuali è sempre quello più probabile, però se proprio la striscia deve rimanere aperta, allora KC è la maggiore indiziata (almeno per me….e per angy!)

    @angy: tu hai la collezione di cappelli, ne hai da mangiare….ahahaha, ma mi vuoi dire che non sei d’accordo su quelle due?

    • Giacomo ha detto:

      Kansas City era la mia favorita anche per la “squadra sorpresa” dell’anno, se ben ti ricordi. Ogni anno ce ne è una, ed il concetto si sovrappone abbastanza a quello da te esposto. Sicuramente è quella più probabile, e su questo non si discute: attualmente, con le informazione che abbiamo adesso è senz’altro la più probabile. Ma Denver è tosta e Manning non ne vuole sapere ha poco tempo per vincersi un altro SB. Se Arizona arriva prima nella NFC WEST divento tifoso di Romo.

    • angyair ha detto:

      No, è che se succede mi mangio anch’io il cappello! 😀

  5. Blu ha detto:

    Aza è molto brutto dirlo ma in questo lotto a parer mio quella con più possibilità sono proprio gli odiati aquilotti. Il talento potenziale non gli manca e le contendenti sono tutte ampliamente perforabili sulla carta. Dei nostri Cowboys non parlo tanto tutti sanno tutto, Washington è decisamente RGIII dipendente econfido sul fatto che Callahan farà di tutto per far fuori definitivamente il suo QB. A voi i Giants non dispiacciono, io ci vedo una squadra in smobilitazione che anno dopo anno perde i pezzi migliori senza riuscire del tutto a sostituirli. Vedo molto equilibrio e un generale livellamento verso il basso quindi agli aquilotti potrebbe anche riuscire il colpaccio.

    PS anche se Giacomo continua a farvi i complimenti non dovete per forza scrivergli che i Rams sono in miglioramento. E già abbastanza gasato così com’è.

    • Giacomo ha detto:

      Blu,
      Il fatto che i Rams siano il football, probabilmente incide sulla buona opinione che tutti ne danno. Io non sono gasato è soltanto che è dura essere meravigliosi e pur tuttavia mantenere un profilo di medio basso profilo. Gli Igols? Dici? Oddio come division non è in formissima, ma infilare tutti e tre… Io vedi vincenti della divisione e poi del Superbowl i Dallas Caubois!

  6. Otter ha detto:

    Beh come tifoso Lions (e simpatizzante per Bills & Browns…evidentemente ho una predilezione per i casi disperati) posso tranquillamente affermare con assoluta certezza che nessuno dei miei tre team vincerà la propria division.
    Al limite credo (spero) che i Bills potrebbero, se la sfiga cosmica smettesse di perseguitarli, raggiungere una wc…
    Tra le altre credo anche io che KC sia quella con piu’ possibilità di passare “dall’ultimo al primo” ma dubito succederà.
    Comunque complimenti per il pezzo molto interessante e informato!

  7. Giacomo ha detto:

    Oh dopo aver visto la partita contro i Cardinals, le percentuali di mangiata di cappello aumentano! Se fossero in un’altra division…

  1. 20 Luglio 2014

    […] dopo aver sorpreso molti, l’anno scorso, nel rimbalzo da ultima a prima divisionale (tenendo aperta una singolare striscia viva dal 2003), parte da favorita anche quest’anno, forte di una squadra che sta prendendo sempre più le […]

  2. 5 Novembre 2014

    […] picture. Parto da due strisce interessanti che rischiano di terminare, la prima è la famigerata “beati gli ultimi che saranno i primi”: sostanzialmente dal 2003 almeno una squadra arrivata ultima in division l’anno […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *