Pagelle da Indianapolis – Tony, finalmente

Lacrime, latte e alloro: la 500 è tua Tony!

Lacrime, latte e alloro: la 500 è tua Tony!

Tony Kanaan – voto 10+

Al dodicesimo tentativo riesce a mettere le mani sulla 500 miglia di Indianapolis, finalmente. Sempre in lotta nel gruppo di testa, riesce a prendere la prima posizione a tre giri dalla fine nella ripartenza dalla caution dovuta all’incidente di Graham Rahal. La certezza della vittoria l’ha a 2 giri dalla fine quando Franchitti finisce a muro costringendo la safety car a rientrare di nuovo in pista. Gara meritata che si aggiunge al curriculum (già lungo) del brasiliano. Al box a festeggiare la vittoria anche Alex Zanardi, che ha donato prima del via la sua medaglia d’oro al team, e Max Papis. Le lacrime a fine gara dimostrano quanto Kanaan tenesse a scrivere almeno una volta il suo nome nell’albo d’oro della corsa più prestigiosa al mondo. Goditi il latte Tony!

 Carlos Munoz – voto 9 ½

Il Colombiano 48 ore prima arriva quarto alla Indy 100 della IndyLight (la serie minore della Indycar) in un finale al fonofinish a quattro. Due giorni dopo sale su una Indycar per disputare la sua prima gara in assoluto nella massima serie. Coglie un secondo posto, che al debutto non è da buttar via. Gara molto consistente per il pilota classe ’92 sempre in lotta per le posizione di testa. Gli manca lo spunto nel finale per poter agguantare una vittoria che avrebbe avuto del sensazionale. E’ il primo dei piloti dell’Andretti Autosport. Dopo questa eccezionale gara, le porte dell’Indycar sono sempre più spalancate per lui

Andretti Autosport – voto 6

Piazzare tre piloti nei primi quattro posti ad Indianapolis sarebbe un gran risultato per qualsiasi team. Non per loro, perché erano le auto più veloci in prova e in gara. Il team di Michael Andretti era obbligato a vincere, obiettivo  fallito ancora una volta

Ryan Hunter-Reay – voto 7

Il campione del mondo in carica fa beffare sia da un’abile Kanaan, che da Munoz nell’ultimo restart. Ottiene comunque il suo miglior risultato in carriera ad Indianapolis giungendo al terzo posto. La caution finale gli nega la possibilità di lottare per la vittoria. Nel complesso ottima gara per il texano

Marco Andretti – voto 6

Era il  favorito numero uno alla partenza. Dispone dell’auto più veloce e dell’esperienza necessaria per vincere. E invece il figlio di Michael conclude i 200 giri solo al quarto posto. Il nonno Mario confida in lui per riscrivere il nome Andretti nell’Albo della 500 Miglia, ma lui ancora una volta fallisce

James Hinchcliffe – voto 5

E’ il peggiore dei piloti targati Andretti Autosport. Conclude al 23° posto. Almeno delizia gli spettatori con controsterzi e peli al muretto che manco alla Play Station

"In the wall!" Non se la passa bene il Team Ganassi

“In the wall!” Non se la passa bene il Team Ganassi

Target Chip Ganassi Racing – voto 4

Un anno dopo la sensazionale doppietta del 2012, il team di Chip toppa completamente l’appuntamento più importante dell’anno. Male in qualifica, male in gara. A salvare la baracca ci prova Franchitti ma finisce a muro a 3 giri dalla conclusione. Un’immagine degna del momento che sta attraversando il Team Ganassi

Dario Franchitti – voto 5

Un anno fa baciava il trofeo della 500 miglia per la terza volta, un anno dopo bacia il muro. Lo scozzese naviga per quasi tutta la gara in mezzo al mucchio, poi grazie ad una strategia conservativa si ritrova al quinto posto. Sembra che ancora una volta il buon Dario abbia letto alla perfezione la gara, ma a 3 giri dalla fine parcheggia la cua Chevrolet contro il muretto regalando la vittoria a Kanaan.

Scott Dixon – voto 3

Mai pervenuto

Takuma Sato – voto 5 ½

Nella prima parte di gara si rende protagonista di una rimonta silenziosa ma consistente, che gli permette di risalire fino al sesto posto. Poi al 58° giro finisce in testacoda ed è costretto a ripartire dal fondo del gruppo. Nella seconda parte di gara rimonta giro dopo giro fino alla tredicesima piazza finale. Un peccato, perché aveva dimostrato di poter stare nella Top 5

AJ Allmendinger- voto 8

L’ex pilota NASCAR si dimostra molto più consistente del previsto. Per 3/4 lotta con i primi, mostrando di poter essere veloce negli ovali anche con vetture a ruote scoperte. Si perde un po’ nel finale (settimo all’arrivo), ma ottima prestazione per essere al debutto sul circuito dell’Indiana.

Helio Castroneves – voto 6

L’esperto brasiliano è il primo dei piloti del Team Penske al traguardo. Conclude la gara al sesto posto dopo aver lottato per tutta la gara nel gruppo di testa. Forse ci si aspettava un po’ di più da uno che la 500 Miglia l’ha vinta 3 volte

Ed Carpenter – voto 5

Il poleman del 2013 non riesce a convertire la pole in vittoria. Nella prima parte di gara lotta per le posizioni di testa, poi con il passare dei giri si spegne lentamente, concludendo al decimo posto

Ana Beatriz e Simona De Silvestro – voto 6

Avevo detto che entrare nella top per le 4 ragazze al via sarebbe stata già una vittoria. La Beatriz e la De Silvestro (le più esperte tra le donne al via) fanno meglio e concludono la gara rispettivamente al quindicesimo e diciassettesimo posto

Sebastian Bourdais – voto 4

Una gara da sufficienza piena fino a 22 giri dalla fine quando, nel rientrare per l’ultimo pit stop, finisce contro il muretto dei box nel tentativo di frenare la sua vettura per non superare il limite nella corsia box. Un errore da principiante che rovina la buona gara del francese. I bei tempi dei 4 titoli in Champ Car e del dominio in America sembrano ormai lontani per Seb

 JR Hildebrand – voto 2

Nella preview di qualche giorno lo avevo definito mina vagante. Ecco. E’ il primo ad andare a muro dopo soli 4 giri. Mina vagante, appunto

Video Intro – voto 10

Se c’è una cosa in cui gli americani eccellono sono i video intro degli eventi sportivi, a qualsiasi livello, di qualsiasi sport. Ancora una volta sfornano un piccolo capolavoro in cui in 2 minuti scarsi riescono a raccogliere perfettamente 102 anni di storia di Indianapolis. Chapeau al regista

100 miglia in 0.0443s

100 miglia in 0.0443s

Finale Indy 100 Indylights – voto 10

0,0026: il distacco tra il primo e il secondo. 0,0443: il distacco tra il primo e il quarto. Il miglior finale al fotofinish che abbia mai visto. Indianapolis regala spettacolo anche nelle categorie minori

Cambio di leader: 68 volte

Gp di Montecarlo cosa?

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Una risposta

  1. azazelli ha detto:

    Gara fantastica, giusto per smentire se ci fosse ancora qualcuno che pensa che ovale = noia. Sorpassi su sorpassi, strategie, epic fail (Bourdais….) ed emozioni finali (purtroppo smorzate dall’ultima bandiera gialla). Mi sono davvero divertito. Munoz vs Kanaan…praticamente due piloti agli antipodi 🙂 e per un momento c’è stato pure Power primo 😀 :strategia:

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