Madrid capitale d’Europa. La Finale di Champions League.

Siamo giunti all’epilogo conclusivo del calcio europeo del 2014. Il più importante evento sportivo stagionale prima della partita del Maracanà che deciderà il Mondiale in Brasile, la Finale di Champions League. Una partita che ha un nome che spicca sopra tutto: Madrid.

La capitale di Spagna è per la prima volta nella storia del calcio la citta che porta due squadre all’evento finale del massimo trofeo europeo, il primo derby cittadino europeo in una finale europea si disputerà stasera allo Stadio Da Luz di Lisbona.

Sarà la sfida tra il grande Real Madrid, la squadra con più Coppe di Campioni, alla ricerca della tanto agognata Decima, e l’Atletico Madrid, che ha appena festeggiato la Decima Liga della sua storia e cerca un clamoroso double che li porterebbe nella storia.

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Primo derby cittadino in una Finale europea. Sarà quello di Madrid.

Due squadre che si conoscono molto bene, che si sono già affrontate quattro volte in questa stagione, due in campionato e due nella coppa di Spagna. Nella Liga l’Atletico ha dimostrato di non essere per nulla inferiore ai Blancos, vincendo al Bernabeu e subendo il pareggio nel finale al Calderon, mentre in Coppa ha sempre vinto il Real, sfruttando il periodo di calo della squadra di Simeone.

Per questo motivo sarà una finale che probabilmente si deciderà sugli episodi o su piccole mosse tattiche che potranno cambiare le sorti verso una o l’altra sponda.

E su queste mosse pesa moltissimo la situazione infortunati per entrambe le squadre, che comprende giocatori fondamentali, pedine decisive per la vittoria finale.

Il Real rimasto in ansia per qualche settimana per le sorti di Cristiano Ronaldo, ora pronto per guidare la squadra alla Decima, sta cercando in tutti i modi di recuperare Pepe e Benzema, per lanciarli dal primo minuto e permettere ad Ancelotti di mettere in campo la formazione tipo, con l’importantissima aggiunta di Khedira in sostituzione dello squalificato Xabi Alonso.

2° Pallone d'Oro e 2° Champions League?

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Il mediano tedesco, rientrato in squadra dopo il grave infortunio al ginocchio di inizio stagione, garantisce una valvola di sicurezza alla pesante assenza di Xabi Alonso, dando la possibilità di mantenere Modric e Di Maria nei ruoli dove hanno incantato e di costruire un muro difensivo davanti alla difesa centrale, che può aiutare un reparto apparso quello più traballante nelle sfide contro i Colchoneros.

Per il Real, tenendo conto della presenza del tridente titolare C.Ronaldo-Benzema-Bale, i giocatori che potrebbero essere decisivi sono proprio le due mezzali, Modric e Di Maria, che hanno il cambio di passo con la palla al piede e le idee tecniche veloci per ribaltare l’azione e servire il più rapidamente possibile i tre davanti, costruendo una veloce manovra offensiva in grado di superare le abili maglie difensive della squadra del Cholo Simeone.

Oltre a quello anche le giocate sulla fascia sinistra con Coentrao e lo stesso C.Ronaldo, a cui si può aggiungere Di Maria, dovrebbero garantire pericolosità, in particolare per le condizioni non ottimali di Arda Turan, che costringeranno Gabi o Tiago a scalare verso quella zona, lasciando spazi al centro.

Dalla parte dell’Atletico, che parte sicuramente con meno favori del pronostico, oltre alle condizioni di Diego Costa e Arda Turan, con il primo che se verrà schierato dall’inizio potrebbe subire un altro stop che potrebbe comprometterne la partecipazione al Mondiale, c’è da superare un sicuro calo di tensione dopo la grandissima vittoria nella Liga con il pareggio al Camp Nou.

Il grande dilemma dell'Atletico. Rischiarlo subito o usarlo a partita in corso?

Il grande dilemma dell’Atletico. Rischiarlo subito o usarlo a partita in corso?

Simeone è un maestro nel mantenere la sua squadra al 100% dell’intensità e la strepitosa stagione dei biancorossi è frutto soprattutto di questa costante dimostrazione di compattezza mentale.

Le due chiavi temporali per l’Atletico saranno la partenza della partita, che potrebbe essere copia di quella del quarto di finale al Calderon contro il Barcellona, quasi asfissiante, non concedendo spazi di giocata e andando a cacciare il pallone fin sulla metà offensiva, e la prima parte del secondo tempo dove spesso alzano il ritmo del loro gioco e del loro muro difensivo, che solo pochi giorni fa ha garantito il pareggio che ha consegnato la Liga.

Importantissime le sovrapposizioni esterne di Filipe Luis e Juanfran che sfruttano il movimento verso il centro dei due registi veri della squadra, Turan e Koke, per tenere in apprensione Carvajal e Coentrao e costringere Ancelotti ad abbassare Bale in fase difensiva, spostando Di Maria sulla fascia sinistra, come contro il Bayern, liberando spazio sulla trequarti per le giocate che spesso l’Atletico sviluppa in maniera molto pericolosa e dove il Real ha delle lacune.

Oltre a quello anche i calci piazzati saranno importanti, in una partita che potrebbe essere molto equilibrata e lunga. L’Atletico è una maestro dei calci piazzati e spesso ha risolto le proprie partite su palla ferma, ma lo stesso Real ha abili colpitori di testa e lo ha dimostrato nettamente nella semifinale contro il Bayern Monaco.

Sarà anche una sfida tra due grandissimi allenatori

Sarà anche una sfida tra due grandissimi allenatori

Sarà una sfida tra due grandi allenatori, tra un gruppo di stelle e un gruppo di guerrieri, tra due squadre che cercano di entrare in maniera differente nella storia del calcio, con la Decima per il Real e la Primero per l’Atletico, tra una parte e l’altra della città di Madrid.

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