Calcio in Pillole – Da Palanca a Raul

La rubrica NFL in Pillole sta avendo un successo clamoroso, e noi siamo molto invidiosi della gloria della rubrica e del suo scrittore. Allora perché non provare a farla con più continuità anche per lo sport più amato dagli italiani, quello che ci fa gioire e imprecare ogni domenica, ma anche ogni venerdì, sabato e lunedì, con sprazzi di martedì, mercoledì e pure giovedì.

"Io sono il calcio"

“Io sono il calcio”

Ma quanto calcio si gioca durante la settimana???

Partiamo carichi con il derby d’Italia, Inter vs Juventus, rivalità massima, tensione, curve che fanno di tutto per far capire di non amarsi, tutte le televisioni collegate, ci siamo, inizia la partita….finisce la partita.

Gli interisti ricordano il passato recente juventino

Gli interisti ricordano il passato recente juventino

Altra partita con Tohir spettatore a San Siro, altra vittoria mancata per l’Inter. Qualcuno dica al Presidente che a Giakarta c’è la tv satellitare.

Davvero due tra le squadre più blasonate d’Italia sono ridotte a giocare “palla a Jovetic e vediamo” e “palla a Cuadrado e vediamo”?

Napoli-Fiorentina, di pomeriggio, due squadre che giocano un bel calcio, corrono con e senza palla, pressano, segnano, rischiano per il gusto di vincere, mostrano giocate dei singoli come quella del gol viola o del primo vantaggio napoletano. Non è possibile, siamo sicuri che sia la Serie A?

L’impatto di Kalinic sul nostro campionato è stato fulmineo, come fulmineo è il suo modo di giocare: tutti i suoi gol finora sono arrivati di prima. (fonte @Il_Finnico)

Il secondo tempo di Napoli-Fiorentina è iniziato alle 16.12, il primo tempo alle 15.07, l’intervallo è durato 19’14”. Non proprio contenti gli inserzionisti pubblicitari di Diretta Goal.

Alle 16.13 era già 1-0 Napoli, primo svantaggio per 0-1 della Viola in questo campionato. (fonte @D_Tirinnanzi)

A proposito di gol lampo, il bentornato a Mattia Perin lo dà Paloschi in gol dopo nemmeno 60″.

Genoa-Chievo insospettabile nomination per la partita più bella e divertente del weekend: 5 gol, belle parate, un espulso e vittoria della squadra rimasta in 10 con contropiede all’ultimo respiro. Con una spruzzata di pioggia che regala ulteriore epica al momento.

Nel nostro campionato tra la prima e la sesta ci sono 3 punti, in queste sei squadre non ci sono né Milan né la Juventus, tredicesima e quattordicesima. In Spagna i punti sono 5, in Premier League 6, in Francia 10, in Bundesliga addirittura 13. Non sarà la Lega più spettacolare d’Europa, ma è sicuramente la più equilibrata e appassionante al momento.

Mihajlovic decide di cambiare modulo su indicazioni della Presidenza, ma si confonde al momento di schierare il centravanti. Bacca in panchina e Luiz Adriano in campo. Il primo entra, incanta e a momenti vince la partita, il secondo delude ancora. Così come delude ancora il giovane Romagnoli, in ritardo sul goal del pari. Il macigno dei soldi e dei paragoni spesi è troppo pesante.

Il nuovo Carpi di Sannino è durato una partita, poi si è tornati al vecchio adagio. Forse non era tutta colpa di Castori?

Ah, quando si è matricola in serie A e si deve giocare alla morte per salvarsi, avere un portiere serio aiuta, con tre la somma non è sempre uguale.

Parlando ancora di Carpi, Gomez contro gli emiliani segna direttamente da calcio d’angolo e tutti ritornano a parlare del grande Massimo Palanca, che con il Catanzaro negli anni 70 spadroneggiava dalla bandierina con 13 goal diretti. Certamente per segnare in quel modo ci vuole tanta collaborazione da parte dei portieri e ieri Belec lo ha dimostrato ampiamente.

L'inventore del gol da calcio d'angolo.

L’inventore del gol da calcio d’angolo.

A proposito di “tre che non ne fanno uno”: arbitro, guardalinee e quel tizio con il bastone sulla linea di fondo, tutti e tre in un fazzoletto di terra che non riescono a capire che Cannavaro si è buttato. Voto 2…a tutti a 4!

PS. L’arbitro era Guida, stavolta se l’è sentita.

Voto 2,5 a Siligardi, anche qui la simulazione non riesce benissimo, ma per lo meno un minimo tocco sembra esserci.

Kondogbia 38 milioni, Alex Sandro 26, Dybala 28, Mandzukic 20, Bacca 30, tutti partiti dalla panchina, entrati per pochi minuti o non utilizzati. Saranno sicuramente contenti i presidenti delle società..

Incredibili a dirsi, ma per la prima volta in Premier League le top4 (Manchester United, Manchester City, Chelsea e Arsenal) hanno vinto e anche piuttosto nettamente.

Manca Aguero, ci pensa Sterling a zittire i mugugni sui soldi spesi per farlo arrivare a Manchester, con la prima tripletta in carriera, a 21 anni. Rooney a 21 anni di goal ne aveva già segnati tanti e con quello alla sua ex squadra sono 187 in Premier, dopo esser diventato il miglior marcatore della storia della nazionale inglese. Numeri che forse Alexis Sanchez raggiungerà, sicuramente segnare 10 goal nelle ultime 6 partite può essere un indizio.

Uno a cui Sanchez servirebbe come il pane è Jurgen Klopp, che esordisce sulla panchina del Liverpool, esaltato dai tifosi, ma senza attacco causa infortuni di Benteke, Sturridge e Ings e così con il Tottenham pensa più al risultato che al gioco e chiude senza goal subiti. La mano del tecnico tedesco si vede già nell’atteggiamento aggressivo, per il gioco spumeggiante del Borussia Dortmund ripassare tra qualche mese, con un organico migliore.

Il Leicester rimonta ancora una volta, la quinta in otto giornate, la terza partendo da uno svantaggio di due goal. Sei goal su nove di queste partite sono arrivati negli ultimi 20 minuti. I tecnici della Premier devono capirlo in fretta, mai mollare la presa contro gli uomini di Ranieri, soprattutto con un Vardy trasformato in Alan Shearer.

Il PSG ha 5 punti di vantaggio sulla seconda, 21 goal fatti e 5 subiti, il Bayern Monaco ne ha 7, con 29 goal fatti e 4 subiti. Diciamo che Ligue1 e Bundesliga già a ottobre possono essere dichiarate concluse nella lotta al titolo…ma forse lo erano già a luglio, prima di partire.

Guardiola in 9 giornate, tutte vinte, ha utilizzato sette moduli, passando dalla difesa a 3 a quella a 4, dal centrocampo a 2 a quello a 5, dall’attacco con 1 punta a quello con 3. Magari non avrà portato tutti i trofei richiesti, ma quanto a innovazione, voglia di insegnare e mostrare calcio e qualità del gioco siamo al top assoluto.

La sua ex squadra, il Barcellona, ha il grosso macigno dell’assenza prolungata di Messi, ma ci pensano Neymar e Suarez a risollevare la squadra dopo la sconfitta di Siviglia. Quattro goal del brasiliano, attuale pichici della Liga e quarto giocatore della storia del Barca ad aver segnato un poker, uno del Pistolero. 17 goal su 20 della squadra segnati dal tridente Neymar-Suarez-Messi, vi ricorda qualcosa?

Neymar ha provato ad ofuscarlo, ma la giornata della Liga è tutta per Cristiano Ronaldo, che segna e diventa il primo marcatore della storia del Real Madrid, 324 goal in 310 partite, sì avete capito bene, in 310 partite. Superato il mito di Raul, proprio nella settimana in cui ha comunicato il ritiro dal calcio giocato.

L'ultimo bacio

L’ultimo bacio

Il Real Madrid di Benitez ha subito 2 goal nelle prime 10 partite stagionali, il Napoli di Benitez ne aveva presi 12 nelle prime 10. L’allenatore è lo stesso, il modulo anche, le squadre diverse, i singoli pure. Avere i giocatori forti aiuta.

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6 risposte

  1. chinabowl ha detto:

    Raul, uno dei miei preferiti di sempre…

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