Mock Draft NBA 2015

Va bene Towns alla 1, ma chi prenderà Kaminsky

Va bene Towns alla 1, ma chi prenderà Kaminsky?

La stagione NBA si è conclusa da pochissimo, i giocatori dei Golden State Warriors non si sono probabilmente ancora ripresi dalla sbornia post parata e le notizie e i rumors più assurdi si rincorrono. Il primo passo verso la stagione 2015/16 è anche il più atteso dell’estate, è tempo di NBA Draft!

La classe dell’anno scorso fu, forse prematuramente, paragonata a quella storica del 2003 (LBJ, Carmelo, Wade, Bosh e compagnia); quella di quest’anno arriva più in sordina, ma al suo interno nasconde giocatori e storie non meno interessanti rispetto a dodici mesi.

Ma buttiamoci a capo fitto sulle scelte…

1. Minnesota TimberwolvesKARL-ANTHONY TOWNS (PF/C, Kentucky)

Non dovrebbero esserci dubbi sulla prima chiamata. Towns è il prototipo del lungo moderno, eccellente difensore d’area (sentirete spesso le parole rim protector durante la sera del draft) dotato di braccia chilometriche. Non dispone di un atletismo debordante, ma corre benissimo per tutto il campo, conclude con entrambe le mani nei pressi del ferro ed è dotato di un tocco morbidissimo dalla media distanza (e dalla lunetta, fattore da non trascurare, 81.3% nella sua unica stagione collegiale). Non mi stupirei se nei prossimi anni aggiungesse al suo arsenale anche il tiro da tre punti. Perfetto fit nell’attuale conformazione del roster dei Wolves.

2. Los Angeles LakersJAHLIL OKAFOR (C, Duke)

Le preghiere losangeline di vedersi cadere tra le braccia Towns non verranno ascoltate. La scelta potrebbe allora ricadere sull’altro lungo, vincitore del titolo NCAA con Duke. Si è discusso tantissimo delle deficitarie qualità difensive di Okafor (troppo statico e lento per poter ancorare una difesa NBA, avrà bisogno di un coaching staff e soprattutto di un sistema adatto alle sue caratteristiche), ma ai Lakers serve un’infusione di talento e un lungo con queste caratteristiche non usciva dal college da tempo immemore (piedi di Embiid permettendo). Offensivamente dispone di armi e movenze che tanti pari ruolo NBA si possono solo sognare. Il fit all’interno di questa versione dei Lakers non sembra essere il migliore, ma la situazione attuale dei gialloviola richiede talento piuttosto che need.

3. Philadelphia 76ersD’ANGELO RUSSELL (PG, Ohio State)

Matrimonio perfetto tra una squadra che ha assoluto bisogno di una guardia che possa portare punti e creare gioco con la palla tra le mani e un giocatore con le caratteristiche di Russell che sembra essere perfetto per il sistema uptempo utilizzato dai 76ers. Il prodotto di Ohio State dispone di tutte le armi che vengono richieste alle point guard odierne: fisico, visione di gioco, tiro da fuori. Può essere impiegato sia come playmaker che come shooting guard (grazie anche al pennello mancino, i paragoni con James Harden non sembrano così campati per aria) e, cosa ben più importante, è estremamente a suo agio nelle situazioni di pick&roll, un must per qualsiasi giocatore che abbia velleità di giocare in questo ruolo, a livello NBA.

4. New York KnicksKRISTAPS PORZINGIS (PF, Lituania)

Perso il vero obbiettivo di Phil Jackson con la scelta precedente, i Knicks devono semplicemente scegliere quello che ritengono essere il miglior giocatore disponibile. Anche qui, come per i Lakers, c’è bisogno di un’infusione di talento. Non mi stupirei nemmeno di una trade, se gli scenari fossero questi. Porzingis nelle ultime settimane è il prospetto di cui si è parlato di più e che ha visto crescere esponenzialmente le proprie quotazioni. Uno stretch four moderno, che si trova a suo agio anche dietro la linea del tiro da tre punti grazie al suo mortifero tiro dalla distanza. Avrà bisogno di un periodo di apprendistato, ma l’upside in questo caso è veramente immenso.

5. Orlando MagicJUSTISE WINSLOW (SF, Duke)

Orlando potrebbe essere una delle squadre interessate a salire di una posizione per scegliere proprio Porzingis. L’alternativa in questo caso ricade su Winslow, che andrebbe a colmare il vuoto nella posizione di ala piccola nel quintetto dei Magic. Winslow, insieme a Stanley Johnson, è il miglior difensore – tra i giocatori esterni – di tutto il draft. Può difendere multiple posizioni e possiede un fisico scultoreo. Insieme a Victor Oladipo e Elfrid Payton andrebbe a costituire un trio difensivamente spaventoso (per non parlare della lotta con Payton per stabilire chi ha i capelli più brutti). Da notare come Winslow sia stato il chiaro MVP della cavalcata di Duke verso il titolo nazionale, dove si è messo in mostra anche con eccellenti performance offensive.

6. Sacramento KingsMARIO HEZONJA (SG, Croazia)

Nessun pericolo di ripercorrere l’errore fatto con un’altra guardia, bianca, scelta in lottery (Nik Stauskas anyone?). Hezonja sembra avere tutte le qualità, tecniche e mentali (la faccia tosta al ragazzo non manca), per diventare un eccellente guardia tiratrice di livello NBA. Paradossalmente il suo stile di gioco sembra decisamente più adatto al mondo americano rispetto a quello dell’Europa e dell’Eurolega. Hezonja è un devastante tiratore, con un atletismo che gli permette di schiacciare in testa a qualsiasi difensore gli si pari davanti. Gli unici dubbi riguardano la franchigia dei Kings, che sembra completamente allo sbando.

7. Denver NuggetsEMMANUEL MUDIAY (PG, Congo)

Mudiay, fino a qualche mese fa considerato come un papabile top 3 pick, cade fino a Denver che trova quindi la point guard del suo futuro e può (finalmente?) liberarsi di Ty Lawson. Il giocatore in uscita dalla Chinese Basketball Association dispone di un fisico raro per un giocatore di questo ruolo, un piccolo carro armato che tende ad andare a velocità non consentite. Buon giocatore in situazione di pick&roll, eccellenti prospettive a livello difensivo, ha però il suo grosso tallone d’Achille nel tiro da fuori che va indubbiamente migliorato.

8. Detroit PistonsSTANLEY JOHNSON (SF, Arizona)

Avendo appena acquisito Ersan Ilyasova via trade ed essendo vicini ai saluti per Greg Monroe, i Pistons devono adesso chiudere il buco che si ritrovano nella posizione di ala piccola. Johnson è un eccellente prospetto, già da ora un difensore superiore alla media, con un fisico in grado di sostenere senza problemi il passaggio dal basket collegiale a quello professionistico. Discreto trattamento di palla, arriva al ferro senza problemi, è da costruire invece il tiro dalla distanza. Si è rifiutato di effettuare il workout per Charlotte, che sceglie alla 9, prediligendo le alternative di Detroit o Miami (10).

9. Charlotte HornetsDEVIN BOOKER (SG, Kentucky)

Altro caso di match made in heaven, con Charlotte che, salutato Lance Stephenson, ha un chiaro bisogno di aggiungere una shooting guard al proprio roster. Booker è molto probabilmente il miglior tiratore puro di tutto il draft. Dispone di un ottimo fisico e di un discreto atletismo che lo potrebbero lanciare nel quintetto degli Hornets dal primo giorno di training camp. A Kentucky lo abbiamo visto esclusivamente stazionare sul perimetro perché la squadra non aveva bisogno d’altro, ma è un giocatore molto più completo di quanto visto fino ad ora.

10. Miami HeatMYLES TURNER (PF/C, Texas)

Con Stanley Johnson off the board e nessun altro esterno per cui valga la pena spendere la decima scelta, gli Heat potrebbero cambiare la loro strategia, fregarsene di pescare un giocatore che possa contribuire da subito puntando invece su un prospetto più acerbo con il potenziale da superstar. Turner potrebbe essere questo tipo di scelta. È un lungo che difensivamente è in grado di proteggere il canestro mentre in attacco si trova a suo agio anche a 4/5 metri di distanza. Ancora parecchio acerbo, ma un coach ed uno staff come quello guidato di Eric Spoelstra non potrebbe che aiutarlo nella sua crescita.

11. Indiana PacersWILLIE CAULEY-STEIN (PF/C, Kentucky)

Nessun prospetto ha un potenziale difensivo paragonabile a quello di Cauley-Stein, che sembra veramente in grado di poter difendere su tutte e cinque le posizioni in campo. Non fosse per qualche red flag a livello fisico (soprattutto derivanti dall’operazione subita ad un piede nella stagione 2014) non uscirebbe probabilmente dalla top ten. I Pacers si ritrovano così per le mani il sostituto ideale di Roy Hibbert, che sembra ormai essere uscito dalle grazie di coaching staff e dirigenza.

12. Utah JazzFRANK KAMINSKY (PF/C, Wisconsin)

Un lungo, tiratore, bianco nel paese dei mormoni? Hell yeah! A parte gli scherzi, questa può essere una scelta che a Utah farebbe molto comodo. Coach Snyder ha fatto un lavoro eccezionale con il roster a sua disposizione, con Kaminsky andrebbero ad aggiungere un terzo lungo dalle caratteristiche completamente opposte a Derrick Favors e Rudy Gobert. Le eccezionali qualità offensive del lungo scuola Wisconsin (post basso, mano educatissima dalla media e lunga distanza, abilità in situazioni di passaggio) si sposano alla perfezione con le doti difensive e di protezione del canestro degli altri due, Gobert in particolare.

13. Phoenix SunsTREY LYLES (PF, Kentucky)

I Suns sono alla ricerca di un lungo che possa aprire il campo e giocare lontano da canestro (non è detto che i gemelli Morris saranno qui ancora a lungo). Sfumato Kaminsky la miglior opzione potrebbe essere Lyles, altro prodotto di Kentucky, giocatore molto versatile, capace sia di mettere palla per terra che prendersi un tiro piedi per terra. Al college ha spesso giocato fuori posizione per la presenza di Towns e Cauley-Stein, potrebbero volerci alcune stagioni di apprendistato prima di raggiungere il massimo del potenziale (che però sembra decisamente alto).

14. Oklahoma City ThunderCAMERON PAYNE (PG, Murray State)

I Thunder sono state una delle prime squadre ad aver dimostrato interesse nei confronti di Payne, una point guard molto atletica, con eccellente doti realizzative e un’ottima propensione alle situazioni di pick&roll. Un infortunio alla mano durante il workout a Denver gli ha impedito di mettersi in mostra nelle ultime settimane, ma difficilmente Oklahoma City se lo lascerà scappare, dovesse arrivare alla loro scelta.

15. Atlanta HawksKELLY OUBRE (SG, Kansas)

La scelta di Oubre a questo punto del draft può essere considerata una bella scommessa, un talento da lottery a cui però sembra mancare qualcosa soprattutto a livello mentale. Nel suo unico anno a Kansas è stato molto discontinuo, ma si tratta di una guardia/ala molto atletica che se inserita nel sistema giusto potrebbe esplodere. Gli Hawks sembravano avere la ricetta giusta per inserirlo nel loro contesto, soprattutto se dovessero perdere DeMarre Carroll via free agency.

Porzingis, dalla Lettonia, via Spagna, direzione New York City?

Porzingis, dalla Lettonia, via Spagna, direzione New York City?

16. Boston CelticsBOBBY PORTIS (PF, Arkansas)

Un giocatore poco spettacolare ma decisamente solido e pronto ad aiutare da subito la squadra che lo sceglierà. I Celtics hanno bisogno di un giocatore nel ruolo di ala forte e Portis garantisce rimbalzi, tenacia e quella versatilità difensiva che viene richiesta oggi a tutti i giocatori del ruolo. La sua stazza potrebbe inoltre permettergli di giocare anche qualche minuto nella posizione di centro, magari in quei tipi di quintetti tanto in voga in cui tutti i giocatori in campo possono cambiarsi al volo la marcatura.

17. Milwaukee BucksKEVON LOONEY (PF, UCLA)

Il GM dei Bucks ha fatto capire che con questa scelta non baderà alle necessità del proprio roster ma sceglierà il miglior giocatore disponibile sulla sua board. Le notizie più recenti dicono inoltre che i Bucks stiano cercando di salire di qualche posizione. Looney è un giocatore ancora molto giovane ad acerbo, avendo giocato una solo stagione a UCLA. Già da ora un eccellente rimbalzista, nella passata stagione ha anche messo in mostra un discreto gioco perimetrale, che nell’arco di qualche stagione potrebbe trasformarlo in un’ottima power forward di livello NBA.

18. Houston RocketsTYUS JONES (PG, Duke)

Patrick Beverley è un restricted free agent e negli ultimi anni ha spesso avuto problemi fisici. Potrebbe essere arrivato il momento per i Rockets di trovare una nuova point guard e in Jones avrebbero a disposizione quello che sembra il miglior puro playmaker di questa classe. Seppur dotato di un fisico normalissimo e non eccellenti qualità atletiche, Jones è un giocatore molto intelligente dotato di leadership innata. Come dimostrato durante tutta la stagione collegiale, March Madness inclusa, non disdegna prendere i tiri più pesanti nei finali di partita concitati. Una qualità che certamente non passa inosservata agli occhi di scout e GM.

19. Washington WizardsJERIAN GRANT (PG/SG, Notre Dame)

Con la scelta di Grant, una guardia iper atletica e talentuosa in grado di giocare entrambi i ruoli (point e shooting guard), i Wizards si assicurano un affidabile back up sia per John Wall che per Bradley Beal. Grant è uno dei giocatori più vecchi di questa classe (23 anni), ma questo potrebbe non essere un male per una squadra nella situazione di Washington, che pensa al presente più che al futuro.

20. Toronto RaptorsSAM DEKKER (SF, Wisconsin)

Uno dei giocatori più difficili da collocare in questo draft, Dekker potrebbe essere scelto, per esempio, anche dieci scelte prima di questa, dagli Heat. “Crollato” sino a questo punto del draft, i Raptors farebbero bene a non lasciarselo scappare. Il suo talento offensivo è stato spesso frenato dal sistema lento e meticoloso giocato da Wisconsin. Trovare la continuità nel tiro da tre punti potrebbe essere la chiave per farlo sbocciare in un’ala piccola di primo livello.

21. Dallas MavericksDELON WRIGHT (PG, Utah)

Fallito il progetto Rajon Rondo i Mavericks sono di nuovo alla ricerca di una point guard. Wright è un playmaker tutto fare, un ottimo distributore e un eccellente difensore perimetrale. Il suo maggior contributo arriva proprio dalla fase difensiva, ma per avere successo al piano di sopra dovrà trovare più consistenza con il tiro da fuori (anche se i numeri del suo anno da senior sono in crescita rispetto al resto della sua carriera collegiale).

22. Chicago BullsR.J. HUNTER (SG, Georgia State)

Credo che i Bulls, insieme al loro nuovo capo allenatore Fred Hoiberg, abbiano assolutamente bisogno di aggiungere dei tiratori al loro roster. Mike Dunleavy sembra essere arrivato al capolinea, con Hunter la franchigia di Chicago si assicura un giocatore con range di tiro quasi illimitato che si trova anche a suo agio in situazioni off the ball, lontano dalla palla. Figlio di un allenatore e protagonista di uno dei canestri più memorabili dell’ultima March Madness.

23. Portland Trail BlazersJUSTIN ANDERSON (SG, Virginia)

Sui piani dei Blazers pesa il macigno della decisione di LaMarcus Aldridge, alle prese con la sua free agency. Piuttosto che sceglierne il suo sostituto, Portland potrebbe invece trovare l’alter ego di un altro pezzo fondamentale del suo roster: Wes Matthews. Anderson è un giocatore che ricorda molto il giocatore uscito da Marquette, un difensore arcigno, in grado però di trovare il canestro con estrema continuità, soprattutto dalla lunga distanza.

24. Cleveland CavaliersRONDAE HOLLIS-JEFFERSON (SG/SF, Arizona)

Stando alle ultime notizie i Cavaliers starebbero cercando di impacchettare questa scelta insieme al contratto in scadenza di Brendan Haywood alla ricerca di un giocatore da aggiungere alla loro rotazione. Lo scambio non è comunque facile e se Hollis-Jefferson dovesse essere disponibile, potrebbe essere un’opzione molto allettante. Una guardia/ala con un attacco tutto da costruire ma degli istinti difensivi innati, insieme a Iman Shumpert formerebbe una coppia di esterni difensivamente di altissimo livello.

25. Memphis GrizzliesJARELL MARTIN (SF/PF, LSU)

Dopo aver ricevuto una promessa da una squadra che ovviamente resta ignota, Martin non ha più svolto alcun workout privato. Quella squadra potrebbe essere proprio Memphis, che in Martin vede un lungo da aggiungere alla propria rotazione. Il prodotto di LSU può attaccare il canestro frontalmente, mettere palla per terra e segnare in transizione. Il suo gioco in post è da rivedere, gli insegnamenti di Zach Randolph potrebbero fare al caso suo.

26. San Antonio SpursTERRY ROZIER (PG, Louisville)

È sempre molto difficile cercare di capire cosa vogliano fare gli Spurs, ancora di più in un’estate come questa in cui moltissimi giocatori importanti sono free agent. Con la possibile dipartita di Cory Joseph servirà sicuramente una riserva per Tony Parker, ecco quindi la scelta di Rozier. Il prodotto di Louisville nasce come guardia tiratrice, ma entrerà al draft con l’idea di avere un futuro da point guard. Il suo fisico e l’eccellente attitudine difensiva lo rendono un prospetto che potrebbe fare al caso degli Spurs.

27. Los Angeles LakersRASHAD VAUGHN (SG, UNLV)

Una guardia da instant offense, capace di segnare tanti punti, in diversi modi, in pochissimo tempo. La sua stagione collegiale si è concluso precocemente a causa di un problema ad un menisco, anche per questo rischia di finire in fondo al primo giro. È in ogni caso il secondo giocatore più giovane dell’intera classe, il talento non manca, col tempo dovrà migliorare la propria selezione di tiro. Diamolo in pasto al tutoraggio di Kobe.

28. Boston CelticsGUILLERMO HERNANGOMEZ (C, Spagna)

Difficilmente questa scelta verrà effettuato da Boston, il GM Danny Ainge è storicamente uno dei più attivi e con l’enorme quantitativo di asset a sua disposizione è certo che Boston sarà coinvolta in una, se non più, trade. In ogni caso, Hernangomez potrebbe essere una pick interessante. L’anno scorso, giocando a Siviglia, il lungo classe ’94 si è imposto come uno dei migliori rimbalzisti della lega spagnola.

29. Brooklyn NetsMONTREZ HARRELL (PF, Louisville)

Brooklyn si ritrova a scegliere in fondo al primo giro grazie ad uno swap di scelte con quella di Atlanta, strascichi di quel malaugurato scambio che vide coinvolto Joe Johnson. L’obbiettivo a questo punto è quello di aggiungere al proprio roster un giocatore che possa contribuire subito e Harrell risponde sicuramente a questo profilo. Una power forward che compensa la mancanza di altezza (è listato solo a 6’8’’) con un’incredibile tenacia e voglia di strappare qualsiasi rimbalzo, soprattutto offensivo, gli si pari davanti. Conclude molto bene nei pressi del canestro (a Louisville hanno perso il conteggio delle schiacciate al volo messe a segno negli ultimi anni), mentre il resto della fase offensiva è ancora tutto da scoprire.

30. Golden State WarriorsCHRIS McCULLOUGH (PF, Syracuse)

Freschi vincitori del titolo, i Warriors hanno un roster completissimo che ritornerà a disposizione nella sua interezza. McCullough è un prospetto con delle qualità interessantissime e fondamentali nella NBA di oggi essendo un buon stoppatore ed al tempo stesso un più che discreto tiratore. È ancora molto acerbo, solo una stagione a Syracuse, e soprattutto da un brutto infortunio al ginocchio. Ci potrebbero volere un paio di stagioni per vederlo sistematicamente in campo, Golden State non ha fretta.

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9 risposte

  1. azazelli ha detto:

    Ne conosco pochi di questi 30 (anche se tra Kentucky, Duke e Wisconsin direi che mi salvo alla grande), quindi mi limito a commentare la scelta di Washington: direi che a quel punto del primo giro trovare un backup solido per i ruoli di dietro sarebbe una cosa perfetta. 2 anni fa c’eravamo salvati con Andre Miller, l’anno scorso lì abbiamo sofferto non poco, anche considerando che Temple per me resta una sciagura, si barcamena in difesa, ma in attacco è una piaga.
    Arrivasse qualcosa di utile da poter mettere sotto i canestri non mi dispiacerebbe allo stesso modo, perché la coppia Gortat-Nene è un macigno a livello economico e se il polacco l’abbiamo rinnovato per molti anni, Nené inizia ad andare verso la scadenza e quindi poter inserire un giovane a costo controllato non sarebbe del tutto sbagliato.

  2. mlbarza ha detto:

    Anche io non conosco moltissimi di quei giocatori, esempio non so nulla del pompatissimo (utlimi giorni) Porzingis, che mi suona strano possa andare ai Knicks, scelto da Phil Jackson. Un lungo, bianco, tiratore? Mah, Coach Zen è strano forte, quindi potrebbe anche aver cambiato idea su lunghi tiratori e tiro da 3…

    Hezonja fomenta tantissimo, sarei davvero curioso di vederlo. Ma ha l’NBA Escape nel contratto, o chi lo sceglie deve trattare?

    Quello che a me però, di quelli che conosco, intriga di più, è Willie Cauley-Stein: credo che una “cosa” (in senso positivo) del genere su un campo da basket, non si sia mai visto. Pur con tutte le red flag fisiche possibili e con gli evidenti problemi in attacco, lo prenderei ad occhi chiusi, chiunque fossi a meno di non aver a disposizione Towns, Russell, Okafor e Winslow.

    Sui “miei” Warriors ci sono diversi rumors che vogliono la 30ma scelta in offerta in pacco assieme a David Lee e al suo contrattone. Myers col senno di poi negli scambi in questi anni ha sbagliato poco o nulla, vediamo se riuscirà ad inventarsi qualcosa anche stavolta.

  1. 19 Maggio 2016

    […] scelta convenzionale, auspicata anche nel nostro mock, vedeva i Lakers scegliere Jahlil Okafor con la 2° chiamata del draft. Ma sono spesso le scelte […]

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