Giro delle Fiandre 2016 – Preview

Preview del Giro delle Fiandre 2016 con favoriti, analisi del percorso e pronostici

Quando si arriva a questo punto della stagione di solito si è già capito chi è destinato alla gloria e chi invece a mangiare tanta polvere. Le cose possono cambiare, certo, ma non è al Fiandre che ci s’inventano numeri estemporanei. Questa è una gara in cui vince quasi sempre il più forte e gli altri gli fanno i complimenti.

La centesima edizione della Ronde sarà l’ultima di Fabian Cancellara e forse anche l’ultima di Tom Boonen, quindi conviene mettersi seduti e ringraziare, perché due così non passano spesso. Tommeke e Spartacus hanno vinto sei delle ultime 11 edizioni della corsa, ma non è solo questo: quando corrono loro c’è sempre nell’aria la sensazione dell’impresa, degli attacchi a 50km dal traguardo senza voltarsi indietro. C’è reverenza da parte di tutti gli altri, anche timore.

Se Omloop, Harelbeke e Gent-Wevelgem hanno detto qualcosa è che nel 2016 non si aspetta il finale per fare la differenza. La mossa decisiva può arrivare anche a 30 o 40 km dall’arrivo. Meglio non farsi trovare impreparati.

Il percorso (254 km)

E’ cambiato qualche dettaglio, ma la gara è quella degli ultimi due anni e non potrebbe essere altrimenti considerando che dà sempre grande spettacolo. La prima parte non presenta grosse difficoltà, ma già al km 102 si affronta per la prima volta l’Oude Kwaremont. Poi arrivano 90 km durissimi con 9 muri, di cui almeno 3 sul pavé, di norma preparativi alla bagarre vera che si scatena la seconda volta in cui si affronta il vecchio Kwaremont.

Percorso Giro delle Fiandre 2016A questo punto di chilometri ne mancano poco più di 50 e subito dopo c’è il Paterberg, 300 metri durissimi che spesso fanno la differenza. Qui di solito il gruppo conta già meno di 50 unità e si è capito chi sicuramente non può vincere. Dopo altri 4 muri, tra cui Koppenberg e Taaienberg, a circa 15 chilometri dal traguardo si ripete la combo che è il trampolino per le azioni decisive. Chi ne ha prende in testa il Kwaremont e fa selezione, per poi involarsi definitivamente sul Paterberg. Dalla cima di quest’ultimo mancano solo 13 km, completamente pianeggianti.

Muri del Giro delle Fiandre

Il Favorito

Fabian Cancellara (Trek-Segafredo) – e ci tengo a precisare che il favorito è lui e solo lui. Passi il finale incredibile alle Strade Bianche, passi anche il modo in cui ha dominato le crono da inizio stagione. Ma la rimonta di Harelbeke dopo essere stato lasciato a fare picnic per un minuto buono dalla sua squadra è fuori da ogni logica. Non ha vinto, ma è come se lo avesse fatto. Al netto di cadute e problemi meccanici, per me è quasi imbattibile.

Fabian Cancellara è il favorito per il Giro delle Fiandre 2016

Pronti a vincere

Greg Van Avermaet (BMC Racing Team) – Inizio stagione strepitoso per colui che è stato Sagan prima di Sagan. Vittoria all’Omloop, sesto alle Strade Bianche, tappa + generale della Tirreno e quinto a Sanremo. Aggiungici che questa è da sempre la sua corsa e che prima o poi una Monumento la deve pur vincere. Difficile non vederlo all’attacco. L’unica perplessità è la salute, ma già alla Gent sembrava in ripresa.

Peter Sagan (Tinkoff) – 6 secondi posti, 15 top10, 0 vittorie: era questo il palmares dello slovacco nel 2016. Fino a domenica scorsa, quando ha forzato l’azione decisiva sul Kemmelberg e ha amministrato un finale complicato vincendo alla grande la sua seconda Gent – Wevelgem. Il suo problema è che storicamente non è così veloce al termine di corse dure oltre i 250km, e potete star certi che il Fiandre 2016 duro lo sarà, e parecchio. Nelle azioni chiave, però, lui c’è sempre.

Niki Terpstra (Etixx-Quickstep) – Scrivevo l’anno scorso: più che gli avversari, deve temere il suo direttore sportivo, che quest’anno non ne ha azzeccata una, e i troppi galli nel pollaio della sua squadra. Continua a valere lo stesso discorso. Se lo lasciano libero di fare la sua corsa senza voltarsi indietro, è cliente scomodo per tutti. Se invece Lefevre gli riempie la testa di tattiche senza senso, buttano via anche questa.

Sep Vanmarcke (Team LottoNL-Jumbo) – Siamo a fine marzo e non ci risultano forature nei finali delle gare importanti. Probabile si sia finalmente rivolto alla chiromante che gli avevamo indicato tempo addietro. Alla Gent ha fatto un gran numero riportandosi sul primo ventaglio quando già si andava a cannone e poi restando con Sagan e Cancellara sul Kemmelberg. Non male in volata, ma meglio arrivi da solo. We believe.

Sep Vanmarcke Ronde

Quelchepassa Outsider

Zdenek Stybar (Etixx-Quickstep) – Piazzamenti al Fiandre negli ultimi 3 anni:
2013: 36
2014: 18
2015: 9
A scuola doveva andar bene in matematica, ma anche in educazione fisica non penso fosse scarso. Più uomo da Roubaix che da Fiandre, ma è anche uno dei pochi che può provare ad aggrapparsi quando parte il treno di Berna.

Michal Kwiatkowski (SKY) – E’ sostanzialmente privo di palmares nelle monumento su pietra, ma alle prove tecniche di Fiandre (Harelbeke) ha messo in fila tutti con un gran numero. E’ un outsider perché sul Kwaremont l’avevo visto piuttosto in difficoltà, ma la squadra ha varie armi per provare qualcosa da lontano. Meglio non sottovalutarlo.

Alexander Kristoff (Katusha) – Misterioso il 2016 del norvegese, che non è mai parso in condizioni ottimali (fino alla 3 giorni di La Panne) e non è supportato da una squadra all’altezza. E’ il campione uscente, quindi un posticino qui bisognava trovarglielo per forza, ma serve un miracolo per ritrovare la gamba che gli consentirebbe di rimanere coi migliori nel finale.

Tiesj Benoot (Lotto Soudal) – Strepitoso all’Omloop e lì si pensava che avrebbe aperto la campagna della consacrazione. Sia alla E3 che alla Gent però è parso disattento nei momenti chiave (o forse semplicemente un gradino sotto i migliori). Strano per uno che ama correre quasi sempre davanti. Bisogna capire se ha la gamba dell’anno scorso.

Tom Boonen (Etixx-Quickstep) – Più di cuore che di ragione, perché in nessuna delle classiche corse finora ha dato l’idea di poter fare la differenza. La speranza è che si sia nascosto per sparare le ultime cartucce qui e alla Roubaix. Diamo comunque per scontato che sul Taaienberg sia là a fare il forcing come sempre, con gli avversari che arrancano dietro e lo maledicono.

Tom Boonen Ronde

Qualche altro nome interessante ci sarebbe, specialmente in maglia SKY. Luke Rowe e Ian Stannard hanno fatto vedere ottime cose a marzo, mentre Geraint Thomas quest’anno si è concentrato sulle corse a tappe, anche se sulle pietre ha spesso fatto vedere grandi cose. La Lotto Soudal si fida di Benoot, ma può contare anche su Jurgen Roelandts e Andre Greipel specialmente per un arrivo di gruppo. Altri che apprezzerebbero una gara non troppo dura sono Arnaud Demare (FDJ) e Heinrich Haussler (IAM).

Chi sicuramente non può aspettare la volata è Lars Boom (Astana), che rimane più adatto alla Roubaix ma col maltempo sa esaltarsi anche a queste latitudini. Gli fa da scudiero il delfino di Vinokourov, Alexey Lutsenko che quest’anno sembra finalmente aver messo insieme tutti i pezzi. Tra i giovani occhio ad Alexis Gougeard (Ag2r) (assente dell’ultima ora, ndr), Jasper Stuyven e Edward Theuns (Trek).

Gli italiani

L’ultimo a vincere il Fiandre è stato, nel 2007, Alessandro Ballan. Che poi è anche l’ultimo ad essere andato a podio, insieme a Pippo Pozzato 4 anni fa. Il corridore della Southeast è l’italiano che, per talento e motore, dovrebbe sempre stare coi migliori in una corsa del genere, ma non ha più la freschezza di un tempo e se non è in grande condizione tende a correre lontano dalla posizioni di testa, finendo per rimanere tagliato fuori quando la corsa si decide sui berg.

Daniel Oss e Matteo Trentin sono ottimi corridori da Nord: potenti, solidi e anche veloci. Il problema è che corrono in squadre fortissime (BMC ed Etixx), che quasi sempre li utilizzano da gregari oppure in attacchi impossibili per far scoprire le altre squadre. Marco Marcato è abituato a questi terreni e potrebbe provarci nelle fughe della prima ora mentre sarà interessante vedere come si comporta il talentino Gianni Moscon al primo ballo con una corsa di questo calibro.

Albo d’oro

2015 | Alexander Kristoff

2014 | Fabian Cancellara

2013 | Fabian Cancellara

2012 | Tom Boonen

2011 | Nick Nuyens

2010 | Fabian Cancellara

2009 | Stijn Devolder

2008 | Stijn Devolder

2007 | Alessandro Ballan

2006 | Tom Boonen

Plurivincitori

Solo 6 corridori sono riusciti a vincere il Fiandre per ben 3 volte: Achiel Buysse (1940, 1941, 1943), Fiorenzo Magni (1949, 1950, 1951), Eric Leman (1970, 1972, 1973), Johan Museeuw (1993, 1995, 1998), Tom Boonen (2005, 2006, 2012), Fabian Cancellara (2010, 2013, 2014). Nessuno l’ha vinto 4 volte.

In TV

Diretta, domenica, sia su Eurosport (hashtag ufficiale per comunicare con i telecronisti #EurosportCiclismo) dalle ore 14, sia sui canali RAI (prima parte dalle 12,25 su RaiSport, seconda parte dalle 15 su Rai3)

Twitter

L’account Twitter ufficiale della corsa è @RondeVlaanderen, mentre per i commenti live potete usare l’hashtag #RVV. Aggiornamenti in tempo reale su questa lista.

Starting List (da Procyclingstats.com)

Betting

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25 risposte

  1. mlbarza ha detto:

    Al Fiandre e alla Roubaix però spesso e volentieri si sono viste azioni importanti dei top ben lontane dal traguardo, gli stessi Cancellara e Boonen non sarebbero nuovi ad azioni decisive partite a 40/50km dall’arrivo nelle classiche della settimana santa del ciclista.

    Mi basta solo che non ci siano episodi spiacevoli in corsa (macchine e moto che finiscono dove non devono) e non si scatenino eventuali polemiche post corsa.
    Vero è che le strade son strette e farsi tirare da una macchina è un pelo più dura…

  2. azazelli ha detto:

    Prendendo spunto dalla tua domanda, abbiamo aggiunto un paragrafo sui canali tv:

    Diretta, domenica, sia su Eurosport (hashtag ufficiale per comunicare con i telecronisti #EurosportCiclismo) dalle ore 14, sia sui canali RAI (prima parte dalle 12,25 su RaiSport, seconda parte dalle 15 su Rai3)

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