MotoGP in pillole – GP Italia

Ma quanto è bello il Mugello? Il più bello al mondo.

L’unica cosa maggiore della bellezza è il costo del biglietto. Mi ricordo quando “qua era tutto prato” (semicit.) e costava 80mila lire e potevi andare dove ti pareva (e già i prezzi erano alti rispetto al resto del motomondiale), tranne che nella tribuna sull’arrivo, dove peraltro sbatteva un sole che manca in mezzo al deserto.

Tutto (o quasi) prato

Caschi dedicati, livree diverse: saranno marketing, ma contribuiscono a rendere il Mugello qualcosa di diverso rispetto al resto del mondiale e, sostanzialmente, lo è.

Q2 spaziale, Rossi in pole, non accadeva dal 2008 qui. Con Viñales che già è compagno di squadra.

Non so se l’ho già detto, ma in caso lo ridico: Sanchini si limitasse a spiegare le moto sarebbe anche tra i migliori che si sono mai sentiti in questi anni, poi invece scivola a fare teatrini da avanspettacolo, patetici. Peccato.

Ma Capirossi che fine ha fatto? Se lo portano dietro solo per fargli registrare il giro pre gara?!

Partenza straordinaria di Lorenzo, non ha più lasciato il primo posto sul traguardo, ma non è stata la classica vittoria “da Lorenzo”.

Pessima partenza di Viñales e Iannone: magari la Suzuki non aveva il passo per tutta la gara, ma Iannone continua a buttar via chance per la Ducati, riuscendo comunque a raddrizzarla nel finale con un podio che forse non poteva comunque essere qualcosa di più.

Due motori Yamaha esplosi in una giornata (Lorenzo ne warm up, Rossi in gara): non dovrebbe essere un caso, anche se Meregalli non ne vuole giustamente parlare.

Stavamo lì a sbavare finalmente per una lotta spalla a spalla, magari con Marquez o Dovizioso in grado di inserirsi, invece niente: motore in fumo e tutto rimandato, ancora….

…ma rimandato solo di una mezz’oretta.

Aaaaah come stacca Lorenzo alla San Donato.

Aaaaaaaah cosa si inventa Marquez alla PoggioSecco.

Aaaaaaaaaaaaaaaaah cosa diamine hanno fatto alla Biondetti prima e alla Bucine poi: pazzeschi.

E…alla fine un duello ce lo siamo goduti, lo stesso. E che duello. Grazie!

19 millesimi. In rimonta.

“Davanti li diamo per persi, seguiamo le Ducati in lotta con Pedrosa”….sì alla fine chissenefrega lottano solo per la vittoria del Gran Premio…Meda secondo me non si ascolta quando parla.

Ed infatti:

“Gara capolavoro di Valentino Rossi”

— Marco Barbanera (@mbarbanera) May 22, 2016

…no, non si ascolta quando parla.

Stavolta le gomme non c’hanno messo le zampino. Deo gratia.

In precedenza….

Nella Moto3 un volatone che nemmeno Kittel sui Campi Elisi. Anzi meglio, visto che sui Campi Elisi sarebbero anche caduti.

Tutti in fila, ma proprio tutti.

Da segnalare un Fenati che si sente un po’ scaricato: “M’hanno dato la bicicletta…” probabilmente l’ha detto per restare in tema con la metafora di cui sopra.

E allora Binder come il miglior Valverde, non quello che si stacca, ma quello che resta in gruppo a faticare meno e poi piazza il colpo nel momento decisivo. Terzo successo consecutivo, continua ad allungare…

Di Gianantonio come Nizzolo…ok la smetto, scusate.

Bello però vedere Gino Borsoi ai box, team manager (?) del team di Di Gianantonio (Errata corrige, del team di Bagnaia, si ringrazia per la segnalazione): quando mi iniziai ad appassionare ai motori c’era anche lui, come giovane speranza, in pista…era quello che uccise un cobra.

Povero Pawi, cade all’ultimo giro, Sanchini inizialmente pensa sia Antonelli, accortosi dell’errore chiede scusa al pilota italiano: Mah.

Durante la Moto2, mi sono visto la Moto3…mi dicono che i fratellini (miniMarquez e Marini the Rossi’s brother) si sono presi a sportellate: lotta senza limiti di parentela.

Finita di recuperare la Moto3 sono entrato a gamba tesa sulla diretta della Moto2: non ho capito nulla di quello che è successo, m’ha confortato il fatto che non fossi il solo (cc Locatelli e Filicic).