Quel che passa il nastro – Wimbledon 2016

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DOVE ERAVAMO RIMASTI

Terminata la stagione sulla terra (perlomeno a livello di Master 1000 e Slam) con la vittoria di Novak Djokovic a Parigi che lo avvicina al Grande Slam 2016. Prima affermazione in terra francese del Serbo che batte in una finale meno combattuta del previsto lo scozzese Andy Murray. Un Murray apparso in difficoltà sin dai primi turni del torneo francese dove è stato portato al quinto set da avversari non certo irresistibili. In finale ha giocato discretamente solo il primo set (in realtà quasi regalato da una prestazione sotto standard di Nole) per poi “sciogliere” senza ritegno nei set successivi.

Diciamolo, questo Roland Garros è stato un torneo decisamente di basso livello, forse a causa del meteo che ha reso i campi estremamente lenti. Anche Djokovic non è sembrato al massimo nonostante abbia perso soltanto due set in tutto il torneo (con Bautista Agut e in finale con Murray), molto nervoso e infastidito probabilmente dalle condizioni dei campi.

Paradossalmente il più in forma è sembrato Rafael Nadal fermato, stranamente, per un problema al polso dopo che nei primi turni aveva letteralmente distrutto gli avversari come nei tempi migliori. La tempistica è stata davvero particolare proprio perché Rafa stava giocando un tennis eccellente ed è davvero un peccato che sia costretto a saltare anche Wimbledon.

Arriviamo quindi alla stagione in erba cominciata a Stoccarda con la vittoria a sorpresa di Dominic Thiem. Intendiamoci, la vittoria di un numero 7 del mondo non dovrebbe essere una sorpresa, ma l’austriaco è sempre stato un terraiolo e vederlo esprimersi così bene su erba è stato davvero impressionante. Al Queens si è imposto Andy Murray in finale su Raonic, mentre ad Halle c’è stata una grande sorpresa, con il successo di Florian Mayer, un tedesco dal modo di giocare antico e molto divertente.

TABELLONE WIMBLEDON

Wimbledon, Djokovic vs Federer

Nole vs Roger, al massimo semifinale

Non ci sarà la rivincita in finale tra Novak Djokovic e Roger Federer che sono nella stessa parte di tabellone e potrebbero sfidarsi in semifinale.

Per Djokovic primo turno facile con James Ward. Già al secondo turno il pericolo Mannarino (o Edmund) decisamente più impegnativi, ma fattibili. Il pericolo potrebbe arrivare ai quarti con Milos Raonic che pare aver puntato decisamente su Wimbledon per dare un segnale importante in una stagione sin qui molto anonima, ma agli ottavi potrebbe avere il tedesco Kohlschreiber che è un giocatore che nessuno vorrebbe incontrare sull’erba.

Per Federer inizio soft con Guido Pella, qualche possibile problema potrebbe arrivare al terzo turno contro Dolgopolov, mentre agli ottavi Simon o Monflis sono una discreta pescata. Ai quarti Nishikori, problemi fisici del giapponese permettendo.

Wimbledon, Thiem

Thiem ci prova. Aggrappati a qualche novità

Il terzo spicchio è sicuramente quello più interessante ed equilibrato. Wawrinka trova un cliente subito difficile come l’americano classe 98′ Fritz, ma la strada verso la semifinale avrà tanti giovani ostacoli come il tedesco ’97 Zverev e il già citato Dominic Thiem, che al primo turno avrà un ostacolo terribile come Florian Mayer. Aggiungiamo un potenziale secondo turno con Del Potro per farvi capire quanto sarà difficile per il secondo svizzero più forte della storia del tennis fare strada nei campi inglesi.

Murray esordisce contro la wild card britannica Broady, potrebbe fare fatica contro Feliciano Lopez al terzo turno, prima di Kyrgios agli ottavi di finale e, potenzialmente, Gasquet ai quarti.

CONSIGLI PER LE SCOMMESSE

Murray ha una grossa occasione per fare strada, ma Wimbledon è sempre stato terreno di grandi sorprese e non mi stupirei di vedere Raonic, Zverev, Florian Mayer e Kyrgios fare tanta strada nel corso del torneo. Dovessi puntare 10 euro ora lo farei proprio sul canadese Raonic. Logicamente il favorito è Djokovic, ma il suo tabellone è davvero molto insidioso.

Come “cavalli” su cui puntare per le vittorie di “tappa”, Florian Mayer e Dustin Brown sono certamente due giocatori interessanti, molto indietro in classifica ma con grande attitudine all’erba. Attenzione la francese Mahut, potrebbe fare strada nel torneo complice l’incrocio con una testa di serie come Ferrer decisamente vulnerabile su questo terreno.

ITALIANS

Wimbledon, Seppi

Seppi, mangia l’erba!

Per Andreas Seppi, che è decisamente l’italiano con più talento sui campi in erba, lo spagnolo Garcia Lopez (giustiziere di Fognini al Roland Garros) che non è propriamente un erbivoro. Al secondo turno però avrebbe un match molto ostico con Raonic.

Per Paolo Lorenzi un qualificato, che sarà sicuramente più abituato ai campi d’erba, speriamo possa essere il nostro Thomas Fabbiano giunto all’ultimo turno di qualificazione al momento in cui sto scrivendo il pezzo. Il buon Paolino, fresco di best ranking al numero 47 del mondo, avrebbe comunque la strada sbarrata al secondo turno da Coric o Karlovic.

È andata paradossalmente bene al neo signor Pennetta, Fabio Fognini. Fresco di matrimonio e con pochissimi match giocati negli ultimi mesi, Fabio gioca al primo turno contro l’argentino terraiolo Delbonis per poi avere al secondo turno la sfida impegnativa contro Feliciano Lopez. Inutile fare pronostici, sappiamo che Fognini può fare e disfare in continuazione, non aspettiamoci nulla e prendiamo tutto quello che viene come un plus.

LA MEGLIO GIOVENTÙ

Segnali di risveglio da parte dei nostri giovani. Donati (’95) è arrivato sino alla finale del Challenger più ricco italiano, quello di Caltanissetta, persa dopo aver buttato via 5 match point contro Paolo Lorenzi. Matteo, rientrato nei primi 200 del mondo, sta tornando ai livelli raggiunti lo scorso anno anche grazie ad una condizione fisica finalmente stabile che gli consente di esprimere il suo gioco fatto di accelerazioni e dritti micidiali.

Donati durante il torneo di Caltanissetta ha superato ai quarti di finale un redivivo Gianluigi Quinzi (’96) dopo una battaglia durissima. Il marchigiano si è affidato alla guida del tecnico austriaco Ronnie Leitgeb (che fu allenatore di Muster e Gaudenzi) con il chiaro intento di essere modellato su un prototipo di giocatore da terra battuta. I primi risultati sono timidamente arrivati, speriamo che, entro la fine dell’anno Gianluigi possa definitivamente svoltare.

Segnali interessanti sono arrivati anche da Lorenzo Sonego (’95) ed Edoardo Eremin (’93) che stanno acquisendo continuità a livello challenger.

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8 risposte

  1. azazelli ha detto:

    Thiem vs Mayer da leccarsi i baffi, peccato arrivi subito e ci faccia perdere comunque uno specialista, ma d’altronde si rischiava anche di non averlo nei turni successivi.

    Ovviamente tutto il tifo andrà per Dustin Brown, finché durerà 😀 un pensiero anche a Kevin Anderson che l’anno scorso c’aveva fatto divertire, se non ricordo male 🙂

    Viva gli erbaioli, sempre! Specie protetta, più dei panda!

    Da “semplice appassionato” condivido la visione di un Roland Garros 2016 noioso, anche per via dei rinvii meteorologici.

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