Rio 2016: Day 14 – Alba in spiaggia

[Kayak] Partiamo subito con l’unica finale A di giornata in cui siamo presenti (K2 1000m). Purtroppo a giudicare soprattutto il primo turno, ma in parte anche la semifinale, ci sono ben più di 3 equipaggi irraggiungibili per noi ed infatti così va.

[Canoa] Tacchini come abbiamo visto ieri ha mancato la seconda finale olimpica in questa (C1 200m) che comunque non è la sua specialità. Nella finale B comunque è “incolore” e lo ammette onestamente lui stesso: “il mio concittadino Antonio Rossi (presente nello studio RAI) mi prenderà per il culo…”, dai almeno è simpatico!

[Roma2024] Siamo quasi tutti favorevoli, ma non so se vale, “sono l’unico contrario?”. “La Ferlito che vince 5 ori tra le esultanze dei social”, “cadere sarà un bonus, Biles spacciata”. Le alternative quali sono? “Voto Budapest, facciamo provare loro”, “Il braciere lo accende Rocco Siffredi?”

[Atletica] È un discorso che volevo fare da giorni, ma poi non ho mai avuto il tempo e ve lo beccate ora che è un momento di stanca delle gare. Argomento: la falsa partenza. Partiamo dal punto che anche a me pare troppo punitiva la squalifica diretta al primo errore.

Perché ci siamo arrivati? Una volta (non ricordo le date, ma non servono, negli anni ’90 sicuro) c’era la squalifica dopo 2 infrazioni personali. Ti concedeva quindi di rischiare un po’ di più e si evitavano squalifiche “fastidiose”, l’effetto però quale era? Gare che a volte prima di partire sul serio avevano più rimandi di un Palio di Siena. In particolar modo mi ricordo 110 ostacoli infiniti. Il pubblico si “annoiava”, gli atleti in particolar modo finivano per sprecare molte energie fisiche ma soprattutto nervose e in ottica “mettere l’atleta nella condizione di poter fare il miglior tempo possibile” quello che si guadagnava con la possibilità di rischiare un po’ di più in partenza (Dennis Mitchell era il re in questo), finiva per venir perso proprio a causa delle continue partenze da ripetere. All’epoca non c’erano i social, ma me li immagino i tweet di lamentele lamentose che ci sarebbero stati a riguardo.

Da questa situazione poi si era provato per qualche anno l’ibrido: la prima falsa partenza valeva per ammonizione per tutti. Da lì in poi chi sbagliava veniva squalificato. Era una mezza via che però dal punto di vista “sportivo” faceva un po’ acqua: un errore/rischio preso da uno si ripercuoteva sugli altri. Aveva però il vantaggio di accorciare lo stillicidio di partenze che aveva imposto il cambiamento.

La soluzione? L’ibrido, pur mancando di alcuni principi sportivi fondamentali era una via cerchiobottista decente. Altrimenti niente, ci si tiene questa formula “severa, ma giusta” (cit.), perché le due false partenze personali son sicuro non le reggereste nemmeno voi per più di una batteria.

[Atletica] “È evidente che kazaki georgiani e simili nel lancio del peso sono gli scarti del sollevamento pesi.”, nostalgia #TeamSollevamentoPesi.

Jungfleisch, nomen omen, mica puoi chiamarti carne giovane ed essere un cesso?!”, sono iniziate le qualificazioni del salto in alto femminile.

“L’americana Cunningham che ha saltato prima è la figlia di Randall“, come passano gli anni….

Al rimembrare i tempi di Randall Cunningham ci ricordiamo che siamo stati giovani anche noi: “Oh mamma, il salto in alto mai tollerato (praticarlo intendo)”, “Io non riesco a fare il Fosbury, saltavo ventrale (pure con buono stile)”, tipo quello che porta ancora il codino, démodé ma gli sta bene, “Io lo facevo pure a scuola, a 1,60 sono arrivato”, siamo al “io sono stato azzurro di sci”, “1.60 per un provinciale scolastico non è male”, abbiamo quindi capito che era una cazzata, “sì forse era 1,50”, tra 10 minuti sarà “ho visto uno saltare a bomba sopra al materasso (80 cm)”. “Io non ricordo la misura, ma ho fatto il mio personale in una gara provinciale, quando contava”, clutch! “Ad una gara vidi due canguri saltare facile le prime prove, al primo tentativo finsi l’infortunio e mi ritirai #Tamberi”. “L’unico ricordo nitido è quello di un mio collega che al primo tentativo della misura più facile, non sapendo fare il fosbury disse “io lo salto a pesce”. Eliminato con tre nulli.”, era Marco Lingua?

Torniamo a chi l’alto lo fa sul serio: bene la Trost che entra in finale saltando 1,94 alla prima (un solo errore a 1,89). E poco dopo bene anche la Rossit con un ottimo salto al terzo tentativo a 1,94.

4×100 femminile: che non fosse l’Olimpiade di Dafne l’avevamo capito, ma fare quel casino in staffetta ed essere eliminate forse va anche al di là. Fanno ancora peggio le statunitensi: eliminate anche loro. “Ha sbagliato la Felix”, “la Felix??? La quattrocentista?!?”, “Sì….”, “allora te le cerchi!”, in realtà pare evidente la colpevolezza della staffettista brasiliana, ci sarà ricorso, ma non c’è spazio per 9 corsie e allora cosa si fa!?! Fanno ripetere la prova agli USA all’inizio della sessione serale (1.00 in Italia) da sola. LOL. “Il bello è che ci sono Canada e Cina settima e ottava con lo stesso tempo, che fanno?”, lo scopriremo solo non dormendo.

Nella maschile occhio al Giappone, da un po’ di tempo con una staffetta veloce molto intrigante. Forse più sorprendente la performance cinese.

I 400h maschili tornano finalmente di buon livello, almeno a livello cronometrico con ben 4 atleti sotto i 48″.

[Triathlon] “Oggi Padova si ferma“, per fortuna non è l’ironman (durata superiore alle 8 ore…), questi in poco più di 100 minuti ore se la caveranno. C’è interesse attorno alla prestazione di Alessandro Fabian, avremo in gara anche Daniele Uccellari.

Il nuoto di solito fa poca differenza su queste distanze, ma ci sono già le prime vittime illustri: gli spagnoli, Mola in particolare, perdono il treno dei migliori ed in bici i fratelli Brownlee fanno un ritmo che nemmeno la Etixx con Tony Martin. Per fortuna tra i 10 del primo gruppo c’è anche il nostro Fabian, uscito terzo dall’acqua. Uccellari in bici fa parte del gruppo di Mola.

“Alessandro Valverde Fabian”, deve fare il furbo…tanto ci pensano i Brownlee a tirare…

Caduta anche nel ciclismo per triathlon e Uccellari perde strada nei confronti degli inseguitori.

Quando inizia la frazione di corsa tutti i nodi vengono al pettine. i Brownlee fanno ritmo iniziale forsennato (7minuti per i primi 2,5km), prova a resistere il francese Luis che però poi pagherà l’ardire e finirà lontano dal podio. Fabian ci mette già una vita nella fase di transizione e da lì le cose peggiorano. Mola prova la rimonta ma si mangerà i gomiti per aver perso troppo tempo a nuoto ed essere finito nel gruppo “sbagliato” di bici: chiuderà ottavo a 43 secondi dal podio, la vittoria comunque non era possibile oggi, ma un podio sì. Podio che viene completato dal sudafricano Schoeman, con Alistair primo e Jonathan secondo.

Curioso il parallelismo della prova degli italiani con quanto fatto a Londra 4 anni fa, entrambi arrivano con lo stesso distacco dal primo (non ricordiamo quanto rallentò all’epoca Alistair, questa volta mancava solo firmasse autografi) ma peggiorano la posizione di 4 posti Fabian (14esimo), di 5 Uccellari (34esimo). Dal primo forse ci aspettavamo qualcosa di più, ma il podio restava comunque lontano; il secondo paga molto la caduta in bici.

[Pentathlon Moderno] Dopo la prova della scherma, meglio la Sotero (9a) della Cesarini (17a), almeno inizialmente le speranze migliori erano riposte proprio su quest’ultima. Vedremo domani con le altre prove. Tra i maschi invece De Luca è decimo e in corsa per il podio (il russo Lesun ha fatto il record olimpico nella prova di scherma), Petroni è 32simo e decisamente staccato dai migliori.

[BMX] À la Froome

la froome

Non c’è una batteria in cui arrivano tutti e tutti interi. Siamo al livello della pallamano. Nelle terze batterie si sono calmati un po’ tutti: avevano finito le ossa da rompere.

[BMX] Sinora apprezzabile lo svizzero Graf, soprannominato anche Kamikaze: 2/2 nelle prime batterie per incidenti innescati con avversari coinvolti, robe che nemmeno Iannone. E proprio come Iannone riesce a vincere l’ultima batteria e a qualificarsi per le semifinali. Fuori invece il lettone Strombergs, unico campione olimpico sinora (vinse sia a Pechino 2008 che a Londra 2012, le uniche edizioni precedenti).

[Volley] Torneo femminile oggi: da sottolineare la sfortuna degli USA che perdono per infortunio la loro miglior giocatrice (la Akinradewo out a metà secondo set mentre erano in controllo) e poi perdono anche la semifinale contro la Serbia al quinto set.

[Vela] L’abbiamo già detto che non siamo clutch? Le Medal Race proprio non ci riescono, stavolta Conti-Clapcich nel 49er FX stavano vincendo l’ultima gara (non sarebbe comunque bastato per una medaglia, ma comunque avrebbe portato soddisfazione), poi si sono viste rimontate da Brasile e Nuova Zelanda nell’ultimo tratto di regata, chiudendo terze nella race finale e confermando comunque il sesto posto generale.

[Vela] Proprio dal 49er FX arriva l’oro per il Brasile, unica medaglia per la vela e la vincono la Kunze e la Grael, la figlia di Torben!

[Vela] Vela che con questa regata chiude il suo programma olimpico: abbiamo mancato la medaglia, pur portando 4 imbarcazioni nella Medal Race con due di esse eravamo anche in buonissima posizione addirittura per vincerle. In ottica 2020 da seguire il giovane Camboni.

[Pallanuoto] Serbia-Italia vale la finale. Si inizia e si inizia male: 0/5 noi con la superiorità, 3/4 loro. 3-0 il primo quarto.

“Dobbiamo sbloccarci subito e poi tenere il risultato vicino #abc”, “Dobbiamo sognare un goal più di loro #gac”, la sensazione è che non saranno consigli ascoltati: 4-0…anzi 5. Poi 6. Cambiamo il portiere, dovremmo cambiare tutto, forse anche sport. È una lezione durissima. Tutto il resto ha poco altro senso: “il campo da hockey è gigante”. Giocheremo per il bronzo contro il Montenegro, avremo una discreta carogna.

[Hockey] Abbiamo capito che gli argentini accentuano i contatti: strano. Però almeno qua hanno vinto. Ed è anche il primo oro per una nazione americana per la specialità.

[Hockey] Sei il più grande ciclista di tutti i tempi, hai un nipote che invece ha scelto di giocare a hockey su prato e già questo ti fa rosicare. Poi quel nipote, dopo aver scelto nazionalità argentina, finisce per giocare la finale olimpica (e solo quella, visto che non era stato impiegato fino a quel momento nel torneo) e batte proprio…il Belgio. Tu sei Eddie Merckx e tuo nipote Lucas Masso stavolta a Natale troverà la busta sotto al piatto vuota.

[Pallamano] Il portiere dei Paesi Bassi è fortissima! Al di là della bellezza o meno dello sport, finire fuori dalla finale con un palo all’ultimissimo fa male.

[Atletica] C’è un’attesa spasmodica per la gara della notte: la batteria 3 della 4×100 femminile dove correranno le statunitensi da sole: si fa la storia. Hanno vinto. Passava solo la prima (si scherza….), andranno in finale con il miglior tempo. Tra Canada e Cina finite entrambe a 42.70 hanno la peggio le cinesi.

[Lotta] Qualsiasi cosa voglia dire, abbiamo visto perdere la Yoshida. La 33enne giapponese fin qui aveva collezionato 12 ori mondiali, 3 ori olimpici, non perdeva da 4 anni ed aveva subito solo due sconfitte in carriera. Sino a stasera quando perdendo con l’americana Maroulis ha dovuto aggiungere solo un argento alla collezione ed è scoppiata in lacrime.

[Atletica]

Iniziamo la notte di atletica (dopo la 4×100 in solitaria) con “Che cavolo stai dicendo Willis?!” versione extra large:

O-Dayne-Richards-2

Crouser invece ci assomiglia ad uno che può fare il record olimpico (roba che resisteva da Seul ’88): è proprio l’Olimpiade dei limiti riscritti.

Crouser, con il peggiore dei suoi lanci (il primo, 21.15) sarebbe stato quarto, con quattro dei suoi 6 lanci sarebbe stato primo, 3 di essi sono andati sopra i 22 metri. Dominio.

I 200m deludono (anche per colpa della pioggia), ma non andate a dirlo a Lemaitre, che pare essere arrivato ad agosto con una sorta di macchina del tempo.

Bolt fa primo ed è l’unico a scendere sotto i 20″, ma anche lui si aspettava qualcosa di diverso, vista la stizza sull’arrivo appena finita la gara.

[Beach Volley] C’è tutto il Brasile all’interno di quel gioiello in riva il mare che è la Beach Volley Arena. Il beach a Copacabana è come la maratona di Atene 2004 e come allora ci siamo anche noi (stavolta a sorpresa).

Piove. Ed inizia 5-1 per noi, ma loro si svegliano e sono già 6-5 e poi è 8-9, questi son forti ed il nipote di Oscar è illegale. Parte il popopopo…..

“Non oso immaginare la fatica su quella sabbia”, sabbie mobili.  Set un po’ buttato, un po’ è loro che son troppo forti: 19-21.

Son troppo forti dai, oggi poi era giornate di parenti d’arte, dopo Merckx anche Schmidt. Il nostro al massimo era cugino alla lontana di Lupo Alberto (sono le 6 anche per noi eh). Non ci è riuscita la mossa di Baldini, ma forse sarebbe stato davvero troppo.

Oro al Brasile, argento all’Italia.

PS. Il discorso post gara di Lucchetta è una roba indescrivibile, un flusso di pensieri che va’ dalle sofferenze di guerra causata dal vento durante gli allenamenti sino alle tagliatelle con le vongole e la sabbia, con l’asciugamano che non viene concesso dagli altri e un sacco di altre cose che bisognava segnarsi.


I titoli assegnati oggi:

  • 13.00 Atletica: Marcia 50km M (De Luca, Caporaso, Giupponi)
  • 15.25 Badminton: Torneo singolo F
  • 16.15 Badminton: Torneo doppio M
  • 18.30 Sport Equestri: Salto individuale
  • 17.00 Nuoto sincronizzato: A squadre (Italia)
  • 19.30 Atletica: Marcia 20km F (Rigaudo, Giorgi, Palmisano)
  • 20.00 Ciclismo BMX F
  • 20.10 Ciclismo BMX M
  • 21.00 Boxe: 60kg F
  • 20.30 Pallanuoto: Torneo F (Italia)
  • 23.00 Pentathlon Moderno F (Cesarini, Sotero)
  • 21.00 Lotta libera: 57kg M, 74kg M (orario inizio ripescaggi)
  • 22.00 Hockey: Torneo F
  • 22.30 Calcio: Torneo F
  • 03.00 Teakwondo: 67kg F
  • 03.15 Taekwondo: 80kg M
  • 01.3o Atletica: Asta F
  • 02.05 Atletica: Martello M
  • 02.40 Atletica: 5.000m F
  • 03.15 Atletica: 4×100 F
  • 03.35 Atletica: 4×100 M

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