Road to Rio 2016 – Judo e Taekwondo

Le arti marziali mi hanno sempre affascinato. Non sono mai stato un praticante, ma la ritualità di queste discipline dimostra che storia e progresso possono coesistere. Dall’entrata sul tatami, passando per il saluto ad arbitri ed avversari, fino al saluto a fine incontro, gli atleti si sfidano dando sempre l’impressione del massimo rispetto dell’avversario. Oggi è tempo di parlare delle due discipline delle arti marziali presenti alle Olimpiadi: il judo e il taekwondo. Trattare la storia di questi sport è più un percorso filosofico, che un racconto sequenziale di fatti. Per questo motivo, non mi addentrerò in questo ambito per evitare clamorose gaffe. Vi consiglio comunque una piccola ricerca online per apprendere un po’ di più sull’universo delle arti marziali e per osservare quanto la psicologia e la filosofia siano parte integrante di queste discipline.

Dal punto di vista olimpico, il judo è entrato a far parte del programma a cinque cerchi nel 1964. Da quel momento, ad eccezione del 1968, il judo maschile ha sempre assegnato medaglie d’oro. Le donne sono entrate a far parte del programma olimpico a partire da Barcellona ’92.

Per quanto riguarda il taekwondo, dopo due edizioni da sport dimostrativo a Seul e Barcellona (il taekwondo è sport nazionale in Corea del Sud), è diventato parte del programma olimpico da Sydney 2000 con l’attuale struttura che vede 4 competizioni maschili e 4 femminili.

La competizione

Le competizioni del judo si svolgeranno dal 6 al 12 Agosto, con due medaglie d’oro assegnate ogni giorno (una maschile ed una femminile) per un totale di 14  (7 maschile e 7 femminile). Come la maggior parte degli sport di lotta, gli atleti sono suddivisi per categorie di peso. Sia per uomini che per le donne sono previste sette categorie di peso.

Le categorie di peso maschili sono:

  • fino a 60 kg
  • da 60 a 66 kg
  • da 66 kg a 73 kg
  • da 73 kg a 81 kg
  • da 81 kg a 90 kg
  • da 90 kg a 100 kg
  • oltre i 100 kg

Le categorie di peso femminili sono le seguenti:

  • fino a 48 kg
  • da 48 kg a 52 kg
  • da 52 kg a 57 kg
  • da 57 kg a 63 kg
  • da 63 kg a 70 kg
  • da 70 kg a 78 kg
  • oltre i 78 kg
Calendario del Judo

Calendario del Judo

Per quanto riguarda il taekwondo, le medaglie d’oro in palio sono 8 (4 tra gli uomini e 4 tra le donne). Le competizioni si svolgeranno dal 17 al 20 Agosto con la medesima frequenza del judo: 1 al maschile e 1 al femminile al giorno. Anche in questo caso, uomini e donne sono suddivisi per categorie di peso.

Le 4 categorie maschili sono le seguenti:

  • fino a 58 kg
  • da 58 kg a 68 kg
  • da 68 kg a 80 kg
  • oltre 80 kg

Per le donne le categorie sono:

  • fino a 49 kg
  • da 49 kg a 57 kg
  • da 57 kg a 67 kg
  • oltre i 67 kg
Calendario del taekwondo

Calendario del taekwondo

Elemento molto importante da sottolineare, sia per il judo che per il taekwondo, è che per ogni categoria di peso vengono assegnate quattro medaglie: una medaglia d’oro, una medaglia d’argento e due medaglie di bronzo. Nel paragrafo dedicato alla formula di gara verrà spiegato il meccanismo di assegnazione delle medaglie di bronzo.

Gli incontri di judo si svolgono su un tatami con un’area di combattimento quadrata con lato da 8 a 10 m, circondata da un area di pericolo di 1 m (segnata in rosso) e da un’area di sicurezza di 3 metri dove è vietato il combattimento. All’interno del quadrato due nastri (uno blu ed uno bianco) sono posti a 4 metri di distanza per indicare il punto di inizio del combattimento e il punto in cui gli atleti si devono posizionare a fine incontro.

Gli incontri di taekwondo si svolgono su un tatami 12 x 12, dove l’ultimo metro è delimitato in colore diverso (linea di attenzione) per segnalare all’atleta la vicinanza con il termine dell’area di combattimento (linea di confine).

Dove si gareggia

La Carioca Arena 2 sarà la casa del judo, mentre il taekwondo sarà ospitato all’interno della Carioca Arena 3. Entrambe queste strutture saranno utilizzate per altre discipline. All’interno della Carioca Arena 2 troverà spazio la lotta greco-romana, mentre la scherma utilizzerà la Carioca Arena 3 prima di lasciare spazio al taekwondo.

Carioca Arena (da zh.clicrbs.com.br)

Carioca Arena (da zh.clicrbs.com.br)

La formula di gara

La formula di gara è piuttosto semplice da spiegare. Per l’assegnazione dell’oro e dell’argento c’è un normale tabellone ad eliminazione diretta. Per quanto riguarda le due medaglie di bronzo messe in palio, gli atleti e le atlete sconfitte ai quarti di finale hanno la possibilità di giocarsi in un tabellone di ripescaggio la possibilità di sfidare gli sconfitti delle semifinali per ottenere una medaglia di bronzo. Entrando più nel dettaglio, gli atleti nella parte alta del tabellone sconfitti ai quarti di finale, si scontreranno fra loro ed andranno ad affrontare la perdente o il perdente della semifinale della parte opposta del tabellone.

A questo punto è importante fare un rapido excursus sulla modalità di assegnazione dei punti durante l’incontro. Esistono tre differenti tipi di punto che possono essere ottenuti da un judoka: ippon, waza-ari e yuko. L’ordine di questi tre punteggi non è casuale: infatti, hanno un differente livello di importanza nella definizione del vincitore di un incontro.

Ci sono tre modi per vincere un incontro: eseguendo un ippon, eseguendo due waza-ari oppure facendo più punti dell’avversario. Il primo judoka che effettua un ippon vince immediatamente, indipendentemente dal numero di punti raccolti dall’avversario fino a quel punto dell’incontro. Stessa dinamica nel caso di due waza-ari. Nel caso nessuno dei due judoka riesca a vincere prima della fine dell’incontro si effettuerà il conteggio dei punti. Proprio in questo caso la maggiore importanza del waza-ari renderà vano un qualsiasi numero di yuko ottenuti dall’avversario. In caso di parità di waza-ari, vincerà chi ha eseguito più yuko. In caso di ulteriore parità al termine dei 5 minuti di combattimento (4 per le donne) si procede al golden point, dove il primo che ottiene un punto (anche attraverso una penalità dell’avversario) vince.

Anche per il taekwondo la medaglia d’oro e d’argento si conquista attraverso un tabellone tennistico ad eliminazione diretta. Differente, invece, la selezione degli atleti che partecipano al tabellone dei ripescaggi per le medaglie di bronzo. Gli atleti battuti dai due finalisti ottengono la possibilità di scontrarsi per il bronzo secondo questa logica: lo sconfitto al primo turno e al secondo turno si affrontano per determinare chi andrà a sfidare il semifinalista perdente della parte di tabellone opposto. Il vincitore di questo mini-tabellone otterrà una medaglia olimpica.

Ogni incontro di taekwondo è suddiviso in 3 round da 2 minuti all’interno dei quali ogni atleta deve ottenere più punti possibili colpendo l’avversario solo con dei calci. I punti vengono guadagnati colpendo la corazza dell’avversario o la testa dello stesso. I colpi portati a segno sono rilevati da sensori bluetooth che confermano l’avvenuto impatto. Per ogni calcio si ottiene un punto, 2 se effettuato con una rotazione, 3 se la rotazione è di 360°. Nel caso i colpi vengano portati alla testa i punti sono 2 o 3 in caso di rotazione. Nel caso un atleta raggiunga i 12 punti di vantaggio alla fine del secondo round o in qualunque momento del terzo verrà giudicato vincitore prima del limite.

Come ci si qualifica

Il meccanismo del judo è molto semplice. Al massimo un atleta per nazione per ciascuna categoria di peso e pass nominale per ogni atleta. Un posto in ogni categoria di peso è riservato al Brasile. Il totale dei pass è 352 di cui 14 per il paese ospitante e 20 inviti. Al 30 maggio è stato stilato il ranking mondiale per ciascuna classe di peso che ha permesso la selezione dei primi 22 del ranking maschile e le prime 14 di quello femminile. Nel caso una nazione abbia più di un atleta tra i primi 22 (14) la federazione nazionale sceglierà chi mandare alle Olimpiadi. In aggiunta a questi atleti, ci sono altri 100 posti distribuiti secondo lo schema sottoriportato tra i diversi continenti. Per determinare chi parteciperà alle Olimpiadi, è stato creato un unico ranking tra tutte le categorie di peso per ciascun continente:

I pass continentali per il Judo

I pass continentali per il Judo

I vincoli: ogni nazione può qualificare un solo atleta, non più di due atleti per categoria di peso possono ottenere il pass attraverso questo meccanismo. Se un continente non riesce a sfruttare completamente i pass a disposizione, il miglior atleta non ancora qualificato di una nazione non ancora qualificata potrà accedere a Rio. Questo meccanismo porta a competizioni con numeri diversi di atleti: dai 31 a 35 atleti per gli umani, da 17 a  25 per le donne.

Per il taekwondo il discorso è molto simile. Il limite di un atleta per categoria di peso per ogni nazione rimane. Il totale degli atleti è 120 con 4 posti garantiti (2 per gli uomini e 2 per le donne) a disposizione del Brasile e 4 inviti a disposizione della Commissione Tripartita. I primi 6 del ranking olimpico WTF (World Taekwond Federation) per categoria di peso sono andati direttamente all’Olimpiade. Gli altri posti sono stati assegnati attraverso dei tornei continentali. Tutti i continenti tranne l’Oceania hanno avuto 16 pass a disposizione (l’Oceania 8). A questi tornei hanno potuto prendere parte solo le nazioni che non hanno qualificato 2 atleti attraverso il ranking olimpico citato in precedenza. Grazie a questo meccanismo, tutte le competizioni prevedono la partecipazione di 16 atleti.

Un po’ di storia

Il medagliere olimpico del judo parla giapponese. Le origini di questa disciplina hanno sicuramente giocato un ruolo fondamentale nelle 72 medaglie olimpiche (36 ori) raccolte dagli atleti del Sol Levante. Subito dietro la Francia, con 44 medaglie (12 ori), unica nazione ad inserirsi nel dominio delle nazioni asiatiche visto che Corea del Sud e Cina occupano rispettivamente il terzo e il quarto posto del medagliere. Quinto posto per Cuba, con le sue 35 medaglie.

Impressionante il bottino raccolto dal Giappone alle olimpiadi di Atene del 2004, dove ben 8 medaglie d’oro sono state vinte da atleti giapponesi (su 14 gare) con 2 argenti a completare un dominio incontrastato. Per il Giappone, il Judo è lo sport che ha prodotto più risultati in termini di vittorie mentre è il terzo per medaglie complessive (dietro a nuoto e ginnastica). Osservando i risultati delle passate Olimpiadi, la cosa più interessante da osservare è la difficoltà che trovano gli atleti a ripetersi. Per questo motivo, una menzione d’onore va fatta per Tadahiro Nomura, che è riuscito a vincere per 3 edizioni  consecutive (dal 1996 al 2004)  l’oro nella categoria fino a 60 kg.

Tadahiro Nomura

Tadahiro Nomura

Una nota di colore: il judo è lo sport che ha portato più medaglie al Brasile (19) con 3 ori. 3 argenti e 13 bronzi. Soprattutto le competizioni femminili potrebbero essere fonte di medaglie per il paese ospitante, visto che in tutte le sette categorie di peso c’è almeno una brasiliana nella top 20, con alcune categorie di peso in cui le atlete verdeoro sono nell’élite mondiale della disciplina.

Per quanto riguarda il taekwondo, la storia olimpica è molto più recente e parla coreano. Dal 2000 al 2008 tutti gli atleti della Corea del Sud che hanno partecipato alle competizioni hanno vinto una medaglia. Nel 2012 un piccolo rallentamento con 1 solo oro e 1 argento, con ben 2 atleti non in grado di arrivare a medaglia. Il totale dice 10 ori, 2 argenti e 2 bronzi. La forza di questa nazione è dimostrata dal fatto che è l’unica che è riuscita a portare 5 atleti alle Olimpiadi (tutti qualificati attraverso il ranking mondiale). A seguire la Cina con 5 ori e un gruppetto composto da Stati Uniti, Messico, Taiwan e Iran con 2 medaglie. Ovviamente, con una storia così breve non è facile identificare un personaggio da segnalare, quindi andremo con un gruppo di atleti. Il primo è l’iraniano Hadi Saei, vincitore di 2 ori in due categorie di peso diverse nel 2004 e nel 2008 (oltre a un bronzo nel 2000), Steven Lopez (percorso simile all’iraniano ma con il bronzo nella terza olimpiade disputata nel 2008) e l’atleta sudcoreana Hwang Kyung-Seon che ha vinto 3 medaglie (1 bronzo e 2 ori) nella categoria fino a 67 kg.

Anche qui una nota di colore: il Gabon ha ottenuto la sua prima medaglia olimpica con Anthony Obame nella categoria “oltre gli 80 kg” perdendo in finale con il nostro Carlo Molfetta a Londra. Parteciperà anche alle Olimpiadi di Rio e proverà a portare a casa la seconda storica medaglia per il suo paese.

Il tatami azzurro

L’Italia del judo ha portato a casa 13 medaglie divisi come segue: 3 ori, 3 argenti e 7 bronzi. Ezio Gamba nel 1980, Giuseppe Maddaloni nel 2000 e Giulia Quintavalle nel 2008 hanno centrato il bersaglio grosso. Dal 1992 il judo ha portato almeno una medaglia, con l’exploit del 2000 che ha visto l’oro di Maddaloni accompagnato da 3 bronzi. Alle olimpiadi brasiliane ci presentiamo con 6 atleti, 3 donne e 3 uomini. Tra questi solo Odette Giuffrida (fino ai 52 kg) e Edwige Gwend (fino ai 63 kg) sembrano poter ambire a qualcosa di più di una semplice partecipazione (sono entrambe decime nel ranking mondiale della loro categoria di peso).

Per la prima volta il taekwondo non avrà rappresentanti azzurri. Dopo aver sempre portato almeno 2 atleti (3 nelle prime 3 edizioni), e aver conquistato un bronzo e un argento con Mauro Sarmiento e un oro a Londra con Carlo Molfetta, l’Italia dovrà rimanere a guardare.

I pronostici dell’inesperto

Wu Jingyu andrà per la storia. È bicampionessa olimpica in carica della categoria fino ai 48 kg di taekwondo femminile. Una vittoria la metterebbe in cima alle classifiche dei più medagliati e diventerebbe l’atleta con più ori della storia del taekwondo. È tuttora la numero uno del mondo ed è la favorita. Mi aspetto un ritorno  massiccio della Corea del Sud sul podio, considerando anche la presenza in ben 5 gare (unica delle nazioni ad ottenere un numero così alto di pass). È il loro sport nazionale e, nonostante la recente introduzione ai giochi Olimpici è già la quarta disciplina per medaglie d’oro della storia della nazione con capitale Seul.

Nel judo, potrebbe essere un’altra Olimpiade non favorevole per i giapponesi. I ranking mondiali sono molto internazionali e la nazione con più numeri 1 è la Corea del Sud tra gli uomini e la Mongolia tra le donne. Essendo una competizione che si svolge tutta in un giorno e ad eliminazione diretta, tutto è possibile, ma mi aspetto un medagliere molto equilibrato in cui molte nazioni saranno in grado di salire sul podio. Non mi lancio in pronostici più complessi, ma risottolineo quanto già detto in precedenza: mi aspetto un exploit dal Brasile femminile.

E per chiudere una notizia di bassissimo valore: non essendoci italiani nel taekwondo, tiferò per l’atleta del Gabon Anthony Obame. Il primo oro olimpico per la nazione africana sarebbe veramente una bella storia.

Alla prossima!

LE ALTRE DISCIPLINE

Davide Imperato

Appassionato di sport, principalmente di football americano. Non credo di essere un buon scrittore, ma la passione è tanta. Che si parli di calcio, badminton, tiro con l'arco... l'importante è farlo per il gusto di scoprire qualcosa di nuovo.

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14 risposte

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