Trade time, trade twice: l’ascesa di Philadelphia

Dice il saggio: “quando ci sarà un franchise QB al draft, ci sarà sempre un secondo QB scelto prima del previsto, quando ci saranno due franchise QB forti al draft, ce ne sarà sempre un terzo scelto prima del previsto, e così via”. Il saggio era bravo in matematica, aveva già implementato il concetto di x e x+1, ma quando x è uguale a 0? Il saggio non era Nostradamus, non aveva mai pensato allo scenario che si è venuto a creare nel draft 2016.

Fino a poche settimane fa eravamo convinti non ci fosse un QB degno della prima assoluta, a 7 giorni dal draft ci resta solo il dubbio di capire l’ordine con cui verranno scelti i primi due giocatori: Goff uno, Wentz due o viceversa?

Cosa è successo? Non crediamo molto ad una impennata improvvisa delle loro quotazioni (ad aprile? Con giocatori che non giocano da 3 mesi e già abbondantemente analizzati?), la fluttuazione dei valori dei giocatori all’avvicinarsi del draft è pratica più da letteratura sportiva. La sensazione è che il panic mode dei Rams (anche giustificato dal guardare il roster e leggere Keenum e Foles) abbia stravolto gli equilibri ed anche trovato la falla nel “detto” dei saggio.

La settimana scorsa c’eravamo lasciati con la trade per la prima assoluta, oggi “ci tocca” commentare quella che porta gli Eagles alla seconda scelta assoluta:

Trade UP!

Trade UP!

Sul prezzo è inutile tornarci, abbiamo già provato a spiegare il perché sia così alto, è curioso solo sottolineare il secondo giro 2018 al posto di una scelta da secondo giorno del 2017: evidentemente Phila è riuscita a premunirsi dilazionando “il pagamento” su più anni, evitando quindi di sparire quasi definitivamente dal draft 2017 (come fatto dai Rams). Guadagnando un anno, ha più tempo per cercare di recuperare delle scelte per il 2018.

Ma a Philadelphia serviva un QB? In Free Agency Sanchez è stato ceduto scaricato ai Broncos per un late-round pick del 2017, è stato rifirmato a cifre non del tutto economiche Sam Bradford, ma con un contratto che sostanzialmente sul cap è un annuale e si è puntato (anche qui a prezzi non contenuti) sul QB conosciuto dal coach nuovo, con Pedersen che si è portato dietro Chase Daniel, backup ai Chiefs.

Ora avremo 3 galletti nello stesso pollaio, non sarà facile fare chiarezza. Bradford (fino a quando non sarà scambiato) è il titolare o quanto meno è l’unico ad aver dimostrato sinora di poter fare il titolare in NFL. Daniel è l’uomo di fiducia del nuovo coach, rappresenta in un certo senso un paracadute (mai effettivamente testato) sia nel caso in cui Bradford sia ceduto, sia per evitare al rookie di essere buttato in pasto ai professionisti nel caso non lo si ritenga ancora pronto. Fa un po’ strano questo discorso se rapportiamo il tutto ad una seconda scelta assoluta, ma così è.

La sensazione (da esterno, seduto davanti ad un pc che al massimo ha visto allenarsi i Dolphins Ancona) è che Philadephia abbia inizialmente navigato un po’ a vista confermando Bradford al grido “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova” e poi abbia scambiato a salire facendosi prendere da una ventata di improvvisa voglia di “futuro e progresso” e confermando per l’ennesima volta che il concetto di “need impellente” assomiglia più ad una sega mentale che ci facciamo noi tifosi piuttosto che un terrore che hanno i general manager.

Poi ovviamente tutto dipenderà se Wentz (Goff?) sarà effettivamente il QB che ti garantisce 10 anni nel ruolo, io conosco poco entrambi e per quel che ho letto in giro ho i miei dubbi, ma è un parere molto parziale che non merita molta attenzione, il front office di Philadelphia (Los Angeles) evidentemente ha molti meno dubbi del sottoscritto. Il campo, come sempre, sarà giudice nei prossimi anni.

Gli Eagles erano dapprima saliti alla 8 dalla 13 grazie all’epurazione di Kiko Alonso e Byron Maxwell, se il loro obiettivo era già quello di prendere un QB forse speravano che ciò potesse bastare e in effetti, come già detto, nessuno si aspettava che le squadre prima di loro avessero molto interesse nei due prospetti papabili da primo giro. Jets e Rams, per non citare i Broncos in fondo alla fila, erano tranquillamente dietro alla ottava di Philadelphia, con San Francisco alla 7 che sembrava/sembra più intenta a trattenere/lavorare su Kaepernick. La mossa dei Rams di andare alla prima assoluta ha scompigliato questi equilibri e alla fine gli Eagles sono stati quasi costretti a salire per evitare che lo facessero altri (New York era data molto attiva…).

E quando c’è qualcuno che è costretto, c’è sempre qualcun altro che ne approfitta: i Browns (non nuovi a trade down da posizioni in top 10) si sono trovati dalla parte del manico del coltello. Evidentemente per loro Griffin può fare il titolare, magari prenderanno un QB giovane nei late round, ma per ora se nessuno vorrà prendergli via trade Josh McCown (con il panico che a quel punto supererebbe il livello “mi si è fottuto l’hard disk con tutte le foto e i video della mia vita”), la situazione in QB è abbastanza chiara per loro. Manca “solo” tutto il resto del roster e con questo scambio ci sono le potenzialità per poterlo costruire. È vero che avendolo dilazionato su tre draft, si spera che questa costruzione sia fatta con pazienza e lasciando lavorare il nuovo coaching staff e front office per più del canonico anno, anno e mezzo dei Browns.

Cleveland peraltro resta all’interno della top10 dove probabilmente continuerà a trovare quel prospetto che forse le interessava sin dall’inizio (Myles Jack?), avranno in totale 6 scelte nelle prime 100 (8, 32, 65, 77, 99, 100) garantendosi anche molto margine di manovra nel caso volessero spostarsi ulteriormente, sia a salire che a scendere.

E adesso? San Diego rischia di essere la terza vincitrice di queste trade (se non la prima…nel caso i due QB scelti non rendano), si trova a poter scegliere il prospetto che nella loro board sta in cima: che sia Jalen Ramsey (DB) o DeForest Buckner (DL) o addirittura Laremy Tunsil (OT) ancora non ci è dato sapere, ma la loro ora è una sorta di prima assoluta ritardata. Le trade sono finite? In realtà Tunsil rischia di essere il prossimo prospetto che può far gola a squadre come Giants o Bears che ai margini della top10 potrebbe voler salire sopra i Ravens (6a assoluta) ed anticiparli. Ovviamente il prezzo calerà rispetto a quanto visto sinora, ma si prospetta un draft troppo frizzante come al solito, più del solito…e mancano ancora 7 giorni…

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

Potrebbero interessarti anche...

5 risposte

  1. 26 Aprile 2016

    […] i piani di tanti GM ed altrettante squadre (qui trovate le nostre analisi: Trade prima assoluta, Trade seconda assoluta, ndr). Se quindi i nomi delle prime due chiamate sembrano essere scontati, la cosa non si può […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *