Mondiali Scherma 2017 – Chi ben comincia…

…è a metà dell’opera, si dice.
Martedì la mia sveglia suonava alle 4.30 per prendere un aereo low cost che mi avrebbe portata a Berlino a prendere qualche ora di flixbus, destinazione finale, i mondiali di scherma di Lipsia.

Sono arrivata a Lipsia piena di buone speranze, alimentate anche dalle email della FIE. In realtà, per un mistero ancora irrisolto, mi sono trovata con un pass dall’inquietante dicitura “non rights” che non permette l’utilizzo delle facilities, a parte dell’acqua al sapore di caffè, ma sono sicura che prima o poi anche quello diventerà un non diritto.
La prima parte di mattinata l’ho dunque passata tra i volontari che mi rimandavo all’ufficio accrediti che mi rimandava ai volontari. Poi mi hanno mandata da un signore baffuto che doveva essere il responsabile della stampa, ma non parlava inglese. Ho quindi deciso di sedermi in tribuna e tentare di tenere il laptop, mentre facevo passare ospiti, pubblico, amici, parenti, schermidori sudati. Insomma tutto comodissimo.
Tuttavia l’arena è molto bella ed è stata allestita sul modello di Rio, quindi quattro pedane in diagonale e quella grande e rialzata della finale al centro.

Per rendermi più serena il mio telefono ha deciso di non accendersi più, avvenimento che mi ha costretta a scappare, dopo il girone di Camilla Mancini (fortunatamente qualificata direttamente con 5 vittorie su 5), verso una peregrinazione alla ricerca di un wifi funzionante e di un negozio di telefonia. Recatami alla stazione centrale per acquistare un telefono nuovo ho incontrato degli esponenti giapponesi di quel gruppo di atleti che indossa il pass sempre al collo e probabilmente ci dorme anche. Andavano in giro con dei sacchi che sembrano della spazzatura ed invece contenevano panni puliti, almeno a giudicare da uno splendido flaconcino in tutto simile a quelli dei loro cartoni animati che s’intravedeva da una delle buste. Io il pass me lo tolgo dal collo appena uscita dall’arena per completare la mia trasformazione a cittadino con diritti da quello con “non rights” del mio pass.

Nel frattempo si sono svolte anche le qualificazioni di spada femminile per Mara Navarria, Giulia Rizzi ed Alberta Santuccio e la nostra delegazione ha concluso la giornata qualificata in toto.

24, dunque, gli azzurri a contendere con il resto del mondo le medaglie, da domani con il fioretto femminile e la sciabola maschile, si inizia alle 8.30.

Arianna Scarnecchia

Ho 26 anni, vivo a Roma, studio Lingue all'Università e nel frattempo m'intrattengo con una serie di attività ricreative che comprendono passare più tempo possibile con fioretto e spada, mangiare, gestire una webradio che si chiama Polutropia, sfrecciare per le strade con la mia bici laVipera, imparare tutti i dialetti del mondo.

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