Mondiali Scherma 2017 – Coraggio, oro e bronzo.

Spada maschile

La cosa più bella della spada maschile è che i quattro sembrano una famiglia, e come loro, anche le loro famiglie sembrano una famiglia, sola. Sin dalle prime dirette i parenti di tutti tifano per tutti e quattro gli atleti, come una sola famiglia, appunto.
Il primo a salire in pedana per gli spadisti è Marco Fichera che batte agevolmente l’egiziano Mohsen per 14 a 5. Enrico Garozzo supera con facilità il giovanissimo atleta brasiliano Lazaroto. Accedono ai sedicesimi anche Pizzo e Santarelli.
Sedicesimi durante i quali Santarelli perderà per mano di Jerent, Garozzo e Fichera invece avanzeranno rispettivamente con lo spagnolo Pereira e l’estone Printiis. Purtroppo i due condivideranno la stessa sorte agli ottavi: avversari francesi da cui subiranno sconfitta, Enrico con Lucenay e Marco con Jerent.
Paolo Pizzo si aggiudicherà per una stoccata l’ingresso ai sedicesimi con il russo Glazkov, trovando agli ottavi un altro russo, Suchov, e battendolo per 15 a 13. Ai quarti riuscirà a dominare l’assalto vincendo 15 a 10 con l’olandese Wervijlen.
Ma il bello doveva ancora venire, lottando con coraggio e strenuamente Pizzo riesce ad aggiudicarsi le semifinali battendo Lucenay per una sola, bellissima, stoccata e poi il tedesco Schmidt per il risultato netto di 15 a 10 approdando in finale con l’estone Novosjolov.
La finale sarà emozionante, dominata all’inizio, poi in parità e infine vinta per le due stoccate finali. Ma ancora più emozionante sarà l’abbraccio con maestri, tecnici e ct. A distanza di sei anni dal mondiale di Catania, Paolo riesce a salire di nuovo sul tetto del mondo.

Pizzo trionfante

Sciabola femminile

Le sciabolatrici hanno iniziato tutte bene la loro gara, accedendo con facilità ai sedicesimi, Loreta Gulotta 15 ad 11 con l’Argentina Perez Maurice, Martina Criscio 15 a 7 con la cinese Fu, Rossella Gregorio contro la polacca Komisarczyk per 15 ad 11, ed Irene Vecchi 15 ad 8 con la britannica Itzkowitz.
Le cose si complicheranno ai sedicesimi, durante i quali sia Gulotta che Criscio perderanno per una sola stoccata rispettivamente con la coreana Yoon e con la venezuelana Benitez Romero. Gregorio e Vecchi invece avanzeranno agevolmente agli ottavi battendo la polacca Puda e la russa Bolshakova.
Ottavi durante i quali l’avversaria di Irene Vecchi, la francese Sara Balzer, si infortunerà e lascerà la gara, uscendo poggiata sulle spalle dell’azzurra. Nel frattempo Rossella Gregorio cedeva davanti Olga Kharlan, poi vincitrice del mondiale.
Irene dimostrerà grande fermezza riuscendo a battere la padrona di casa Anna Limbach ai quarti e conducendo un bell’assalto con la tunisina Azza Besbes, inizialmente in vantaggio di 8 – 0, di fronte all’espressione incredula dell’avversaria, e poi perso per una sola stoccata. Bellissima medaglia di bronzo per Irene.

Foto di Augusto Bizzi per FIE

Arianna Scarnecchia

Ho 26 anni, vivo a Roma, studio Lingue all'Università e nel frattempo m'intrattengo con una serie di attività ricreative che comprendono passare più tempo possibile con fioretto e spada, mangiare, gestire una webradio che si chiama Polutropia, sfrecciare per le strade con la mia bici laVipera, imparare tutti i dialetti del mondo.

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