Diario Atletico – Day 9: La caduta degli dei

Come per le Olimpiadi e gli Europei dell’anno scorso, il gruppo di visione virtuale via whatsapp si riunisce nuovamente e seguirà per voi i Mondiali di Atletica di Londra (tra virgolette proprio gli estratti tratti da whatsapp).

Far correre a dei decatleti i 110h è cattiveria pura, forse ancor più del salto con l’asta o dei 1500 metri. Un paio di loro si schianta proprio sotto agli ostacoli e per di più vengono pure squalificati, vanificando tutta la multi gara. Come fai a non imprecare quando sei decatleta?

“Riusciranno le americane a fare qualche cazzata oggi alla 4×100?”, “no, ma confidiamo nei maschi tra poco” (rimarremo delusi anche da loro). “Gente che esulta per il passaggio del turno parlando in italiano…ah peccato sono svizzere“.

4×100 maschile: la sensazione è che se gli USA non si palleggiano il testimone nei cambi, finiscono per rovinare pure l’ultima corsa di Bolt.

“Ma solo per me è un vezzo rischiosissimo il cambio di mano finale?”, “A me se lo facevo mi insultavano”, “infatti Bolt è l’unico che lo fa”, per la serie adesso andate voi ad insultare Bolt.

L’Atleta-cam è un bell’esperimento televisivo, va un attimo limato nei dettagli

“E meno male che gliel’hanno messa sul petto, fosse stata sulla testa diventerebbe un quadro astratto..”, “da nausea”, “Chiaramente messa al cubano che già s’aspettavano ultimo, la dai a Bolt e non vedi nulla”, “vedi lo spazio che si curva tipo quando simulano la velocità della luce”…e per fortuna ci era piaciuto….

“Perchè ally❤ fa la 4×100 e non la 4×400?”, stiamo sfiorando lo stalking, vero?

A proposito di scelte per le staffette, ma la Bartoletta che mette il musino triste quando la Caporale le chiede se farà la staffetta l’altra sera e lei risponde “non mi vogliono”, l’avete vista?

Unica rappresentanza italiana di giornata la 4×400 femminile: “Così ad occhio siamo fuori per 15 centesimi“, sono 22 centesimi, che occhio!!

Male male male la Grenot, si poteva immaginare visto l’anno di scarico preso dalla Panterita. Anche Tilli ci mette il carico: “senza fare nomi, c’è qualcuna che ha perso un secondo eh”. Ma si poteva portare qualcun’altra? “Bastava non bruciare la Milani per provare a farle fare gli 800”, “Stavo guardando i tempi dei 400 e a parte le altre 3 schierate, c’è la Lukudo che ha fatto 53.03 e la Hooper un 53.27 a maggio. Non credo che avrebbero fatto meglio del 52.6 della Grenot”, “Caravelli secondo me si”.

La Grenot poi arriva al microfono e quasi ci strappa una bestemmia pronti/via: “io sono contentissima lo stesso”, già qui mi aspettavo la Folorunso con un calcio volante.

Poi parte con la solita filippica, stavolta alla ricerca dei colpevoli che a leggere tra le righe non si fa fatica a capire con chi ce l’abbia: “i giovani devono faticare di più, devono sudare sul campo, bla bla bla, basta dare troppa importanza alle gare under23, a quell’età bisogna già essere qua a confrontarsi con i grandi.” Per carità, alcune cose sono anche “giuste”, ma tempi e modi? Ce lo deve dire una che ha preso l’anno sabbatico nell’anno del mondiale, è lei che ce lo deve dire dopo aver giustamente sofferto (considerando l’anno di pausa) e aver lasciato giù le compagne (è pur sempre un’atleta che può correre 2 secondi meglio di quanto fatto)? E che proprio prima alla faccia di tutti anzi di tutte s’era detta contentissima.

Effettivamente ce l’ha strappata la bestemmia.

Nella 4×400 maschile non abbiamo problemi, non ci siamo e basta. Non possiamo nemmeno stupirci come faranno in Botswana, incomprensibile fossero fuori dai giochi ancor prima di farsi scivolare il testimone e dare il via ad una sorta di autoscontri contro il Brasile. “Sono dei minchioni che fanno il tempo ai meeting e ai mondiali fanno ridere”

Ovviamente la “Borlée x 400” vola in finale, ma:

Chiaramente partono già i processi o meglio dire le analisi sullo stato dell’atletica italiana: sia in RAI con un Tilli incazzatissimo, che tra di noi: “pensiero poco popolare su Vittori: per me poteva funzionare solo con Mennea” e poco dopo l’incazzatissimo di cui sopra ci dà anche ragione. “Peggior momento dell’atletica italiana o tra i giovani abbiamo già le basi per rialzarci da qui a Tokyo?”, “La risposta è: i giovani faranno la fine dei giovani precedenti?”, ma quindi è colpa dei tecnici? “Non capisco se sono i tecnici, se loro che si siedono appena arrivano agli stipendi militari oppure ancora se gli mettono troppa pressione”.

Capisco che ci aspettavamo un bilancio del genere, ma è davvero assurdo: l’atletica è piena di discipline, non possiamo essere veloci come gli americani (ma non si chiede quello), non possiamo essere “resistenti” come i keniani, non possiamo essere potenti come i polacchi (e perché poi?), non saltiamo come i russi?! Non possiamo fare nulla? E solo noi. Dai “la scusa della genetica è una cazzata”, se fai schifo in ogni disciplina non può che essere una cazzata.

Anche su Eurosport ci raccontano di un Cova piuttosto infervorato: “Sanno cosa vogliono questi ragazzi? Gli dicono cosa fare? Loro li seguono? ” e tutto con il tono di chi vorrebbe dire anche altro.

“Siamo la nazionale del prossimo anno.”

Piccola nota sulla Caporale: “ma hai notato che con i nuotatori è tutta accondiscendente e con gli atleti è stronzissima?”, “siamo molte dispiaciute”, “anche noi ma l’avete corsa voi”.

È mattinata di polemiche, ora tocca al lungo femminile della sera prima: quel segno è lasciato indiscutibilmente dal numero e non dalla mano, ma non è bastato a far qualcosa (si ma poi cosa?) e salvare la serba.

Tanto decathlon: “Ora noi prendiamo in giro i 5 giri di Lingua, ma il decatleta di Granada sul disco finisce il giro più o meno a Manchester“.

“Intanto l’australiano del decathlon (Dubler, ndr) fa a cazzotti con l’asta e rimedia un taglio all’arcata sopraccigliare destra”, “Direi che ha vinto l’asta per ko tecnico”, “Aspettiamo il secondo round”, “eliminato, ha vinto l’asta“.

Inizia la serata con il grazioso salto in alto femminile, mentre i decatleti l’hanno tenuti segregati dentro uno stadio vuoto a gareggiare per tutto il pomeriggio.

Grazioso, anche se “e basta Beitia, che incubo, la smetti di inquinarci tutte le finali dell’alto?”

Prepararsi per andare in guerra e poi ritrovarsi a fare il salto in alto.

Finalmente delle progressioni umane e vediamo una finale avvincente: chiaramente non è un caso.

Grandissima finale comunque, tutte sanno che non possono battere la Kuchina ma almeno la spingono a dover saltare sino a 2,03…senza particolare fatica o emozioni: “sembra quasi infastidita”, “è sempre infastidita, anche a Padova era così se non peggio”, vabbè ci sta ad essere infastiditi a Padova a metà luglio.

Finalmente scopriremo l’inno dell’ANA: “Despacito?”, “Quello degli alpini?”, “quello della Russia ma borbottato”, “l’inno della IAAF”, “sarà peggio di Generosa della Serie A”.

Kuchina gioia dorata…

“L’inno dell’etiopia l’han copiato da un bmovie? Sembra un western”.

I 100h vanno proprio come devono andare, ovvero con la Harrison che dopo aver dominato la stagione (ancora una volta) non vince l’appuntamento principale (qua almeno rispetto a Rio c’è arrivata ed è in finale). La Pearson (la più brillante nei turni preliminari) è protagonista di una progressione imperiale. La Harper Nelson quasi a sorpresa è l’unica che salva la faccia alle americane.

Ultima gara di Mo Farah in pista, ma questo non pare proprio un mondiale da “bei finali” (ammesso e non concesso che una vittoria di Farah sia un bel finale, si intende), non è un mondiale da risultati scontati, ed infatti:

“Chi ha vinto!?! Sono fuori cavolo”, “non è importante chi ha vinto, ma chi ha perso“, “un etiope a caso”, “non l’hanno nemmeno chiuso, proprio non ce ne aveva”, “È il momento giusto per ricordare che fino ai 27 anni Farah era forte come Meucci?”

Non c’era un bel clima in effetti attorno a Mo:

Momento delirante ad un certo punto: 5000, alto e giavellotto: servivano tre schermi.

Il giavellotto appunto restituisce un po’ di orgoglio ai tedeschi (non che ne sentissimo il bisogno): peccato solo non si sia andati sopra i 90 metri, ma 4 tra gli 88 e i 90. Vetter aveva fatto meglio in qualifica.

Il decathlon non riesce a scaldarci il cuore, cioè non quanto abbia fatto l’eptathlon.

Si chiude con le staffette veloci. Prima le donne: “Giamaica buttato via l’argento per il cambio. Oddio ho fatto un commento tecnico. Scusate.”, “Germania bronzo tra 5-6 anni” e intanto vincono le statunitensi: “Fa entrambe Ally ❤”

Poi gli uomini, ma vi ricordate quando avevamo un quartetto cazzuto anche noi? “Beh noi sappiamo fare solo i cambi”, “20 anni fa, magari“, “ok, noi sappiamo fare solo le scuse”.

È l’ultima corsa di Bolt, anche se “la penso come Tilli, un anno fuori, massimo due, poi torna….

È l’ultima corsa di Bolt e la chiude senza tagliare il traguardo: “sì, forse doveva fermarsi un anno prima“, “non così cazzo, non così”, “sembra un film”. “Il cattivone Gatlin va a salutare Bolt”, “Blake molto più deludente di Bolt in tutti i mondiali”.

Tilli tra un po’ dice “io l’ho sempre detto che Bolt è scarso”, ma preferisce un più diplomatico “non doveva venirci a questi mondiali”.

Ma chi ha vinto?? “Coleman si è distratto e si è fermato” e i britannici ne hanno approfittato. “E il Giappone in nona va al bronzo”. “Nona corsia in testa al medagliere”. Giappone che è la reincarnazione della nostra nazionale, sempre precisi nei loro cambi.

Riassumendo:

TITOLI ASSEGNATI SINORA (in grassetto quelli di ieri)

Alto F: 1) Maria LASITSKENE (ANA), 2) Yuliia LEVCHENKO (UKR), 3) Kamila LICWINKO (POL)
100h F: 1) Sally PEARSON (AUS), 2) Dawn HARPER NELSON (USA), 3) Pamela DUTKIEWICZ (GER)
Giavellotto M: 1) Johannes VETTER (GER), 2) Jakub VADLEJCH (CZE), 3) Petr FRYDRYCH (CZE)
5000m M: 1) Muktar EDRIS (ETH), 2) Mohamed FARAH (GBR), 3) Paul Kipkemoi CHELIMO (USA)
Decathlon: 1) Kevin MAYER (FRA), 2) Rico FREIMUTH (GER), 3) Kai KAZMIREK (GER)
4×100 F: 1) USA, 2) GBR, 3) JAM
4×100 M: 1) GBR, 2) USA, 3) JAP

100m M: 1) Justin GATLIN (USA), 2) Christian COLEMAN (USA), 3) Usain BOLT (JAM)
200m M: 1) Ramil GULIYEV (TUR), 2) Wayde VAN NIEKERK (RSA), 3) Jereem RICHARDS (TTO)
400m M: 1) Wayde VAN NIEKERK (RSA), 2) Steven GARDINER (BAH), 3) Abdalelah HAROUN (QAT)
800m M: 1) Pierre-Ambroise BOSSE (FRA), 2) Adam KSZCZOT (POL), 3) Kipyegon BETT (KEN)
10.000m M: 1) Mo FARAH (GBR), 2) Joshua Kiprui CHEPTEGEI (UGA), 3) Paul Kipngetich TANUI (KEN)
Maratona M: 1) Geoffrey Kipkorir KIRUI (KEN), 2) Tamirat TOLA (ETH), 3) Alphonce Felix SIMBU (TAN)
110h M: 1) Omar MCLEOD (JAM), 2) Sergey SHUBENKOV (ANA), 3) Balázs BAJI (HUN)
400h M: 1) Karsten WARHOLM (NOR), 2) Yasmani COPELLO (TUR), 3) Kerron CLEMENT (USA)
3000siepi M: 1) Conseslus KIPRUTO (KEN), 2) Soufiane ELBAKKALI (MAR), 3) Evan JAGER (USA)
Lungo M: 1) Luvo MANYONGA (RSA), 2) Jarrion LAWSON (USA), 3) Ruswahl SAMAAI (RSA)
Triplo M: 1) Christian TAYLOR (USA), 2) Will CLAYE (USA), 3) Nelson ÉVORA (POR)
Asta M: 1) Sam KENDRICKS (USA), 2) Piotr LISEK (POL), 3) Renaud LAVILLENIE (FRA)
Peso M: 1) Tom WALSH (NZL), 2) Joe KOVACS (USA), 3) Stipe ZUNIC (CRO)
Disco M: 1) Andrius GUDŽIUS (LTU), 2) Daniel STÅHL (SWE), 3) Mason FINLEY (USA)
Martello M: 1) Pawel FAJDEK (POL), 2) Valeriy PRONKIN (ANA), 3) Wojciech NOWICKI (POL)

100m F: 1) Tori BOWIE (USA), 2) Marie-Josée TA LOU (CIV), 3) Dafne SCHIPPERS (NED)
200m F: 1) Dafne SCHIPPERS (NED), 2) Marie-Josée TA LOU (CIV), 3) Shaunae MILLER-UIBO (BAH)
400m F: 1) Phyllis FRANCIS (USA), 2) Salwa Eid NASER (BRN), 3) Allyson FELIX (USA)
1500m F: 1) Faith Chepngetich KIPYEGON (KEN), 2) Jennifer SIMPSON (USA), 3) Caster SEMENYA (RSA)
10.000m F: 1) Almaz AYANA (ETH), 2) Tirunesh DIBABA (ETH), 3) Agnes Jebet TIROP (KEN)
Maratona F: 1) Rose CHELIMO (BRN), 2) Edna Ngeringwony KIPLAGAT (KEN), 3) Amy CRAGG (USA)
400h F: 1) Kori CARTER (USA), 2) Dalilah MUHAMMAD (USA), 3) Ristananna TRACEY (JAM)
3000siepi F: 1) Emma COBURN (USA), 2) Courtney FRERICHS (USA), 3) Hyvin Kiyeng JEPKEMOI (KEN)
Lungo F: 1) Brittney REESE (USA), 2) Darya KLISHINA (ANA), 3) Tianna BARTOLETTA
Triplo F: 1) Yulimar ROJAS (VEN), 2) Caterine IBARGÜEN (COL), 3) Olga RYPAKOVA (KAZ)
Asta F: 1) Ekaterini STEFANIDI (GRE), 2) Sandi MORRIS (USA), 3) Robeilys PEINADO (VEN), 3) Yarisley SILVA (CUB)
Peso F: 1) Lijiao GONG (CHN), 2) Anita MÁRTON (HUN), 3) Michelle CARTER (USA)
Giavellotto F: 1) Barbora ŠPOTÁKOVÁ (CZE), 2) Lingwei LI (CHN), 3) Huihui LYU (CHN)
Martello F: 1) Anita WŁODARCZYK (POL), 2) Zheng WANG (CHN), 3) Malwina KOPRON (POL)
Eptathlon: 1) Nafissatou THIAM (BEL), 2) Carolin SCHAFER (GER), 3) Anouk VETTER (NED)

TITOLI DA ASSEGNARE OGGI

8.45 50km marcia M e F
13.20 20km marcia F
15.20 20km marcia M
20.00 Alto M
20.10 Disco M
20.35 5000m F
21.10 800m F
21.30 1500m M
21.55 4×400 F
22.15 4×400 M

MUST WATCH

Ultimo giorno e come logica tutte finali. Si è già partiti presto stamattina con la marcia 50km dove debuttano anche le donne. Sono solo 7 e corrono assieme agli uomini: “E se ne squalificano 7?”

Nel pomeriggio le 20 km, in quella femminile con la Palmisano rischiamo di vincere una medaglia: dulcis in fundo?

Dopo la caduta di Mo Farah perderà anche la Ayana nei 5000? E la Semenya può essere battuta negli 800?

Gran chiusura come di consueto con le staffette lunghe.

ITALIANI IMPEGNATI OGGI

8.45 50km marcia M: Michele ANTONELLI, Marco DE LUCA
13.20 20km marcia F: Eleonora GIORGI, Antonella PALMISANO, Valentina TRAPLETTI
15.20 20km marcia M: Francesco FORTUNATO, Matteo GIUPPONI, Giorgio GIUPPINO

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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