F1 e Motomondiale: Pagellone del weekend overloaded

Weekend carichissimo con i due gran premi “moto e macchine” che oltre a condividere la data, hanno condiviso anche l’orario europeo. Per non farvi mancare le mie pagelle ho chiesto aiuto alla “redazione”. Sappiate quindi che se qualcosa non vi convince, non l’ho scritta io.

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F1 – GP del Belgio, Spa

Gara godibile da seguire, aperta fino alla fine e con ottimi sorpassi da parte di alcuni piloti. Campionato ancora apertissimo e velocità pazzesche raggiunte in fondo al rettilineo del Kemmel, già immagino a quanto si potrà arrivare a Monza, ne vedremo delle belle. Ma prima dell’appuntamento italiano vediamo come si sono comportati i protagonisti nello storico circuito belga.

Gli hashtag di #SkyMotori. Il voto datelo voi, ma i titolisti di Gazzetta e Tuttosport staranno rosicando ad ogni Gran Premio. Noi ci limitiamo a riportarli. Questa volta era #IlTronoDiSpa, poi a fine stagione decreteremo il migliore, cioè il peggiore, vabbè ci siamo capiti.

Lewis Hamilton 10: Cosa posso aggiungere? 68esima pole in carriera, eguagliato Schumacher; gara dominata senza mai soffrire, gap dimezzato in classifica. La macchina sembra ancora la migliore, lui il più forma, chi può fermarlo?

Applauso amaro.

Sebastian Vettel 9,5: anche per Seb poco da dire, la Ferrari era inferiore alla Mercedes in Belgio e lui ha comunque fatto il massimo, andando molto vicino al sorpasso dopo la ripartenza. Rimane in testa al mondiale, ma la sua leadership sembra sempre più vicina alla fine.

Daniel Ricciardo 9,5: rimane misterioso come a lui non succeda mai nulla mentre a Verstappen si rompe tutto (soprattutto il ca….mbio), fatto sta che l’australiano in un modo o nell’altro è sempre coi primi, altro podio in questo 2017 arrivato grazie ad un sorpasso incredibile su Bottas in fondo al Kemmel, a mio avviso il migliore nei duelli corpo a corpo.

Kimi Raikkonen 5,5: la penalità rimane secondo me eccessiva (voglio dire, è uguale a quella rifilata a Vettel in Azerbajan, non mi sembrano paragonabili i due incidenti) ma è da stupidi prendere questi 10 secondi di stop and go. Poteva essere un podio tranquillo, si ritrova 4o perchè non ha rallentato con le bandiere gialle esposte, l’ABC del pilota.

Valtteri Bottas 5: assente ingiustificato, non riesce a tenere per nulla il passo dei primi due, inoltre alla seconda ripartenza si fa passare contemporaneamente da Riccardo e Raikkonen, perdendo il podio nel giro di 4 curve. Classica gara no.

Nico Hulkenberg 8: Chapeau al tedesco della Renault. In qualifica ottiene il massimo, il 7o posto dietro ai 3 top team, in gara non sbaglia nulla e, nonostante il motore francese sia evidentemente tra i peggiori del lotto, riesce a chiudere 6o e a prendere ottimi punti per il mondiale. Continuo a non capire come nessun top team abbia mai puntato su di lui.

Grosjean, Massa, Sainz 6: arrivano a punti avendo un passo discreto e senza commettere errori, le loro macchine non sono a livello di altri ma classe e esperienza non mancano a questi 3 piloti.

Force India 2: come i galli che devono affrontarsi ad ogni weekend. Perez vuole far vedere che è il numero 1, Ocon si sente più veloce del messicano, risultato? Un disastro. Prima il contatto in partenza che per poco non causa uno spettacolare incidente, poi la polemica sui pit stop, infine lo scontro che rovina la gara di Perez (senza punti e colpevole dell’incidente secondo me) e rallenta Ocon, comunque arrivato 9o.

Kevin Magnussen 5: stava facendo molto bene, era addirittura in zona punti prima della ripartenza dopo la safety car. Peccato per lui abbia completamente sbagliato la chicane finale (freni scaldati male?) e sia finito lungo, dicendo addio a un piazzamento in top 10. E meno male che ha evitato il suo compagno di scuderia, altrimenti il suo team lo avrebbe definito un Hass-hole.

Mclaren Honda: basta quello che ha detto Alonso, EMBARASSING!

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Moto3 – GP della Gran Bretagna, Silverstone

Il circuito 4. Discorso che vale per tutte e tre le categorie: i cambi di direzione sono molto belli ed interessanti per le moto, ma se devi stare lì con il misurino a controllare ogni uscita larga fuori pista per dare poi le sanzioni allora diventa un gran premio surreale. In Moto3 poi ci si è messa anche la (dovuta) bandiera rossa all’ultimo giro a complicare le cose. A proposito: auguri di pronta guarigione a Guevara.

Aron Canet 7,5. Vincitore “a sua insaputa” con la bandiera rossa che è uscita proprio mentre un manipolo di cani affamati stava addentando alla sua leadership. Qua è culo, ma se qualcuno doveva interrompere la striscia di Mir (vincitore nei 3 GP precedenti) non poteva che essere lui: 3° gradino più alto del podio in questo 2017 e secondo posto in classifica. Superato Fenati.

Enea Bastianini 7. In una stagione deprimente, a bandiera rossa donata non si guarda in bocca. Si prende questo podio (solo il primo stagionale) e sente aria di casa. Il prossimo GP è a Misano: secondo e primo nelle ultime due edizioni lì. Che il miracolo continui?

Romano Fenati 6,5. Aveva conquistato la prima pole dell’anno. Ovviamente una gara Moto3 dove spesso ci si gioca tutto all’ultimo giro interrotta in quel modo regala poco a giudizi sensati sulla gara. L’ascolano è stato sfortunato e nemmeno con questa variabile impazzita della bandiera rossa è riuscito a guadagnare qualche punto a Mir. A fine gara si è lamentato dei colleghi-kamikaze: magari ha ragione, però farlo ad ogni gara anche basta.

Joan Mir 6,5. Per capire che fosse il suo anno non avevamo di certo bisogno di queste manifestazioni da classifica random in cui comunque mantiene costante il vantaggio sul secondo posto. Sembrava quello che ne aveva di più. Ormai sta facendo solo il countdown per capire quando lo vincerà…

Moto2 – GP della Gran Bretagna, Silverstone

Takaaki Nakagami 8,5. Per chi è cresciuto seguendo il motomondiale negli anni ’90 è sempre una festa quando vincono i nipponici, evento sempre più raro. L’ultimo a riuscirci era stato proprio Nakagami l’anno scorso ad Assen in una gara però influenzata pesantemente dalla pioggia e dalla bandiera rossa. Qua il successo ha tutt’altro sapore con retrogusto MotoGP (appena ufficializzato il suo passaggio nella classe regina, un po’ a sorpresa, con il Team Cecchinello affianco a Cal Crutchlow).

NippoMania, magari ritornasse.

Mattia Pasini 8. Una rimonta che ci stava facendo sognare. Ma la bella storia da raccontare in questo weekend era quella del giapponese di cui sopra. Mattia, al secondo podio stagionale, dopo le prime tre gare incolori sta flirtando con continuità con la top5. E pensare che verso metà gara sembrava in regressione…

SkyVR46 7. Bagnaia ormai è una certezza su questi livelli, finalmente batte un colpo anche il coriaceo Manzi che però perde il corpo a corpo con Corsi per il sesto posto. Prima volta in top10 (settimo), seconda volta a punti. Restiamo alla finestra per conferme nei prossimi GP

Franco Morbidelli 6,5. Prima volta che sale sul podio senza vincere la gara. Con il compagno di squadra sembravano in fuga, giusto il tempo di fare zapping sulla F1 e si trova in lotta per il terzo posto (e Marquez sparito). Luthi (voto 6) però non fa in tempo ad iscriversi alla “festa”. Avanti così.

Alex Marquez 5. “Aiutato” anche dal circuito e dall’asfalto, si rende protagonista di una scivolata sciocca mentre era in testa. Visto come sono saliti gli altri probabile avrebbe lottato “solo” per il podio. In ottica mondiale 2018 sono anche errori utili, si spera per lui.

Un “attimino” 3. Evidentemente la prof delle medie non è stata così cattiva con Locatelli a suo tempo.

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MotoGP – GP della Gran Bretagna, Silverstone

Andrea Dovizioso 9. Come nel back to back Mugello-Montmelo, DesmoDovi mette assieme un’altra doppietta di vittorie: al GP austriaco, segue il successo britannico che gli riconsegna la vetta del mondiale. Alla prima curva è settimo, dietro anche a Pedrosa, ma è sembrato in controllo per tutta la gara. Molti belli i duelli con Vinales e soprattutto Marquez, Sudditanza zero.

Marquez non c’è.

Yamaha 8. Voto che è leggermente più alto di quanto volessimo dare, perché va premiata comunque la reazione da un periodo non facile e l’ottimo risultato (doppio podio), benché conseguito quasi anonimamente. Rossi tenuto quasi a bagnomaria e Vinales con pochissimi guizzi. Non vincono e non ci vanno nemmeno vicino da 4 gare (Rossi in Olanda). Vinales che pareva poterlo solo perdere questo mondiale, non sale sul gradino più alto da 8 GP. I piloti sembrano un po’ in balia del mezzo ed arrivano in coppia al traguardo (4°-5°, 3°-4°, 6°-7°, 2°-3° nelle ultime uscite) con pochi sussulti: considerando che parliamo dei due piloti più spettacolari del circuito, qualcosa da qualche parte non sta andando.

Pedrosa 5. Questo settimo posto nel giorno in cui arriva il terzo zero di Marquez lo porta definitivamente fuori dalla lotta per il titolo. Ok, potreste dirmi che non ci è mai stato, ma la striscia dei tre podi consecutivi appena interrotta poteva far sognare la battaglia a 5. Sarà comunque ago della bilancia per provare a portare via punti ai rivali del suo compagno di squadra. Un po’ come sperano in Ducati con Lorenzo (voto 6 per il GP) sinora sempre lontano dai 4 big, ma in lento miglioramento.

Iannone 5. Ad un paio di giri dalla fine, in lotta per la solita posizione fuori dalla top10, chiede un po’ troppo alla sua anteriore, cade e tira giù l’incolpevole Petrucci (in netto cale rispetto ad una prima parte di mondiale meravigliosa). Same old story.

Motore Honda 3. Un po’ come in F1: embarassing. Almeno qua capita piuttosto raramente. Una fumata che più che a Dovizioso, offre una chance grandissima alle Yamaha solo parzialmente sfruttata: nel momento della rottura Vinales e Rossi erano entrambi a -12 punti dal Dovi, poi le posizioni si sono un po’ mescolate. Ora la classifica è Marquez -9, Vinales -13, Rossi -26.

Pol Espargaro 3. Ai fratelli Espargaro vogliamo bene. Ma cadere dopo l’arrivo non è accettabile, dai…. (fortuna non si è fatto nulla e una risata ce l’ha fatta fare).

Ah sì, l’hashtag era #MotoGB. Poi cercheremo di recuperare anche quelli passati, anzi se ve ne ricordate alcuni segnalateceli qui o sui social, perché il contest va fatto per bene!

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