Moto3/Moto2/MotoGP Midseason Review

La Formula 1 passerà tutto Agosto in vacanza, ma per noi appassionati di motori in generale ci saranno le moto a consolarci. Il motomondiale ha già passato Luglio in vacanza e ad Agosto ci riserva ancora 3 gare nel continente europeo. Prima di goderci il week end in Repubblica Ceca, cercherò di riassumere cosa è successo nella prima parte di stagione, vedendo anche quanti dei miei pronostici fatti a inizio anno sono stati rispettati.

[nextpage title=”Moto3″]

Devo essere onesto, a marzo ho preso una cantonata dicendo che Bastianini sarebbe stato in testa al mondiale. Non solo è lontanissimo dalle posizioni nobili della classifica, ma addirittura in 9 gare non è mai salito a podio! Evidentemente il cambio di scuderia non gli ha giovato per nulla e ancora deve trovare i giusti equilibri per essere stabilmente nel gruppo dei migliori a ogni gara. Il suo pessimo (fino ad ora) 2017 sembra anche avergli pregiudicato il salto di categoria l’anno prossimo; pare infatti che Enea dovrebbe rimanere anche nel 2018 in Moto3, ma non è detto che rimarrà all’Estrella Galicia, vedremo.

Chi invece è già sicuro di salire in Moto2 sono i due piloti che stanno lottando per il titolo quest’anno, Mir e Fenati. Lo spagnolo sta disputando un campionato à-la Binder l’anno scorso, con 4 vittorie e piazzamenti sempre nella top 10. Romano insegue a 37 punti di distacco, non pochi ma neppure così tanti a questo punto del mondiale. La caduta a Le Mans (dove abbiamo assistito all’incidente più incredibile del mondiale) ha sicuramente inciso, visto che prima di cadere era in testa davanti a Mir, ma dopo la Francia l’ascolano si è dimostrato veloce finendo per 3 volte consecutive secondo.

Al momento la lotta mondiale sembra essere un testa a testa tra l’iberico e il marchigiano e l’unico che potrebbe inserirsi sembra essere Canet, il quale deve evitare di cadere mentre è in lotta coi primi. Dietro i primi 3 è difficile immaginarsi qualcuno che nella seconda parte di stagione si inserirà nella lotta per il titolo: Martin è partito davanti a tutti 5 volte ma mai è salito sul gradino più alto del podio, Di Giannantonio è quasi sempre nei primi 8 ma ancora deve vincere una gara, sintomo forse di una mancanza di killer instinct nelle fasi finali della gara, gli altri italiani che avevo predetto davanti stanno tutti lottando con problemi vari.

Una grossa differenza rispetto all’anno scorso sembra essere il vantaggio competitivo dei motori Honda rispetto a quelli KTM, con il costruttore giapponese che piazza 6 moto nelle prime 6 posizioni della classifica mondiale, 7 nei primi 10. I motorizzati KTM solo saliti sul podio solo in 3 occasioni, piazzando due piloti nei primi 3 al Mugello (Migno 1o e Guevara 3o), ma si sa come il circuito toscano tenda ad azzerare i valori delle moto nella categoria inferiore, il lunghissimo rettilineo del traguardo annulla il vantaggio motoristico grazie all’effetto scia e avere un motore giapponese o austriaco non ha più grossa importanza.

Lotta per il Titolo: le caratteristiche dei circuiti in Moto3 non hanno un grosso impatto essendo questa categoria caratterizzata da un grosso gruppone in testa a giocarsi la vittoria. Il campione mondiale sarà verosimilmente uno tra Mir e Fenati, il titolo lo vincerà chi dei 2 riuscirà a essere costantemente davanti all’altro, al momento mi pare favorito Mir ma mai dire mai.

Sorprese: Occhi puntati sui due spagnoli sulle KTM Ramirez e Guevara. Reduci da annate passate nelle ultime posizioni, il 2017 ha riservato loro il primo podio in carriera, potrebbero anche salire sul gradino più alto se sapranno sfruttare bene le proprie occasioni. Per gli italiani le speranze di vittoria sono affidate, oltre a Fenati, a Di Giannantonio, finora l’unico cavaliere tricolore in grado, a mio avviso, di poter vincere un gran premio. Attenzione anche a Suzuki, l’alfiere del team Sic58 è parso in crescita, potrebbe intrufolarsi in qualche podio da qui alla fine.

Delusioni: Antonelli e Bastianini, dovevano lottare per le prime posizioni, ogni gara sono lontani dai primi. Antonelli in particolare, salito sulla moto del campione 2016, ha come miglior risultato un 7o posto e 4 gare senza punti, spero in un suo riscatto in questa seconda parte.

[/nextpage]

[nextpage title=”Moto2″]

Rispetto alle mie previsioni la categoria di mezzo non è andata molto diversamente. Morbidelli ha dominato con 5 vittorie su 9 gare (e promozione in MotoGP già assicurata), l’unico neo di questa sua stagione al momento è la caduta a Jerez mentre era al comando. L’unico ad avergli tenuto testa, nonostante non sia ancora riuscito a vincere nel 2017, era stato l’esperto Luthi, almeno fino allo scivolone del Sachsenring. In Germania la caduta dello svizzero e la vittoria dell’italo-brasiliano hanno portato a 37 i punti di vantaggio di Franco, vantaggio sicuramente non sufficiente per restare tranquilli ma neanche così risicato.

Dietro questi 2 piloti non penso troveremo un altro contendente per il mondiale, similmente alla Moto3. Olivera è sempre tra i primi ma, come Luthi, non riesce mai a essere davanti a tutti sul traguardo. Marquez è sicuramente cresciuto dall’anno scorso, ma avere come compagno di scuderia Morbidelli non aiuta, bravo comunque a trionfare 2 volte nella sua terra natale.

L’unica vittoria non ottenuta dal team Estrella Galicia è stata quella di Mattia Pasini al Mugello: dopo le prime 3 gare nelle retrovie il Paso pare aver ritrovato la brillantezza dei giorni migliori e tra Jerez e il Sachsenring ha ottenuto 6 piazzamenti nei primi 5 posti (il secondo posto al Montmelò gli è stato tolto per non avere rispettato il regolamento tecnico). Invece al 5o posto in classifica troviamo a sorpresa Bagnaia: sorpresa non perché poco talentuoso come pilota, ma in quanto da pilota esordiente in un team esordiente nella categoria di mezzo era difficile aspettarsi da subito grandi risultati: lieto di essere stato smentito dal giovane pilota torinese.

Lotta per il titolo: credo sia improbabile che un terzo pilota si inserisca nella lotta tra Morbidelli e Luthi. Uno di questi due a fine anno sarà campione del mondo, per quanto visto finora direi che Franco ha tutti i numeri per conquistare lo scettro, solo lui può perderlo con continui errori.

Sorprese: tra i piloti che potrebbero salire sul gradino più alto del podio in una gara metto una tris di nomi: Bagnaia, Nakagami, Baldassarri. Il pilota dello SkyVR46 ha dimostrato di poter stare tranquillamente con i primi e non mi stupirei se in una gara riuscisse a spuntarla su tutti. Il giapponese ha già raccolto 3 podi ma non si è dimostrato costante, magari in una delle trasferte in Asia avrà un’occasione per trionfare. Per Baldassarri invece un misto di eccessiva esuberanza (caduta al Mugello) e continue sfortune (caduta ad Assen) non hanno permesso al pilota di salire nemmeno a podio, speriamo che questa pausa estiva gli abbia portato serenità per riuscire a vincere almeno una gara, chissà magari bisserà il successo del 2016 a Misano.

Delusioni: Kent, davvero questo ragazzo non lo capisco. Campione del mondo Moto3 nel 2015, l’anno scorso ha sofferto ma tutto sommato ha ottenuto discreti piazzamenti, ottenendo gli stessi punti del compagno di squadra. Quest’anno poteva (e doveva) migliorare, ma dopo 3 gare ha deciso di abbandonare il team Kiefer a causa di “differenze inconciliabili”. Ha corso come wildcard 2 volte in Moto3 ed è tornato in Moto2 al Mugello per sostituire Lekuona. Il talento c’è, purtroppo penso che il carattere non lo aiuti e verosimilmente passerà il resto del 2017 a casa, come Fenati l’anno scorso: chissà che l’anno prossimo, come Romano, torni più forte e determinato di prima

[/nextpage]

[nextpage title=”MotoGP”]

Probabilmente la mia memoria è fallace, ma non ricordo negli ultimi anni un campionato così combattuto arrivati a questo punto della stagione. 5 piloti in 26 punti, addirittura solo 10 tra primo e quarto, ogni gara può accadere di tutto e basta un piccolo errore per ritrovarsi dietro a tutti. Questa situazione è frutto di diversi fattori: i problemi Yamaha, moto che passa da circuiti in cui è imprendibile ad altri in cui non riesce a tenere il passo di nessuno, caratteristica totalmente opposta rispetto all’anno scorso (infatti le Yamaha 2016 del team Tech3 hanno dimostrato di essere adatte ad ogni situazione); i difficili compromessi da fare in Ducati, ancora non in grado di adattare al meglio l’aerodinamica della moto con la potenza del motore; l’incertezza legata agli pneumatici Michelin, non sempre performanti, o, per meglio dire, più favorevoli ad una moto rispetto ad un’altra in determinati circuiti.

Ciò ha portato ad avere 5 vincitori diversi a metà campionato, anche questa cosa che non succedeva da molti anni, e nessuno di questi 5 è riuscito a rimanere costante in ogni gara, alternando buone prestazioni a gare senza alcun punto. Se la seconda parte di stagione dovesse mantenere questi ritmi, a Valencia potremmo tranquillamente avere 3 piloti ancora in corsa per il mondiale.

Lotta per il titolo: Davvero dura analizzare come potrà evolversi la sfida per il mondiale. Sono tutti e 5 piloti fenomenali, sarà banale ma vincerà chi commetterà meno errori e chi riuscirà ad adattarsi meglio ad ogni circuito (wow, son proprio geniale). Se dovessi buttarmi e dire un nome andrei con Marquez, forse il più tenace e completo tra i pretendenti, con la moto che finora ha mostrato meno problemi.

Sorprese: chi potrebbe finire davanti ai magnifici 5 e conquistare una vittoria da qui a fine campionato? Le wild card sono parecchie. I due alfieri del team Tech3, Zarco e Folger, hanno già conquistato un podio a testa da rookie, dimostrando di lottare per le prime posizioni quasi ad ogni gara, non sarei stupito di vedere il francese conquistare la prima vittoria in categoria regina già quest’anno. Un altro che si è dimostrato velocissimo in certi circuiti è il nostro Danilo Petrucci, ottimo 2o ad Assen e pronto a sfruttare la potenza della sua Ducati in circuiti favorevoli. Altro underdog pronto a sfruttare le occasioni che gli capiteranno è Crutchlow, specie quando ci saranno gara bagnate.

Delusioni: Lorenzo. Sempre distante dai primi (cosa che sballare le mie previsioni di inizio anno), sempre battuto dal compagno di team tranne in un’unica occasione, la Ducati non è la Yamaha ma i risultati ottenuti sono veramente pessimi.
Iannone. Doveva essere la stagione del riscatto dopo il divorzio avvenuto in malo modo con Ducati, ma un 7o posto come miglior risultato è un pessimo biglietto da visita. Forse anche la Suzuki non lo sta aiutando troppo, ma il suo atteggiamento non è quello di un professionista, sempre ad accusare il team facendo poche volte autocritica.
Lowes. Ok, è alla prima esperienza in MotoGP in una moto poco competitiva, ma mentre Aleix è arrivato 4 volte in top 10, Sam ha raccolto la miseria di 2 punti. A Le Mans. Quando 8 piloti su 23 si sono ritirati. Arrivando davanti solo a Guintoli, pilota in sostituzione di Rins. Ah, senza contare le innumerevoli cadute.

Questo è tutto quello che avevo da dire sulla prima parte di stagione del motomondiale, questo week end si torna in pista, si fa tappa a Brno, stoico storico circuito della Repubblica Ceca. Per gli appassionati che non vogliono perdersi neppure un minuto ecco gli orari delle 3 categorie:

Palinsesto SKY (Sky Sport MotoGP HD)

Venerdì 4 agosto
9:00-9:40 – Moto3, Prove Libere 1
9:55-10:40 – MotoGP, Prove Libere 1
10:55-11:40 – Moto2, Prove Libere 1
13:10-13:50 – Moto3, Prove Libere 2
14:05-14:50 – MotoGP, Prove Libere 2
15:05-15:50 – Moto2, Prove Libere 2

Sabato 5 agosto
9:00-9:40 – Moto3, Prove Libere 3
9:55-10:40 – MotoGP, Prove Libere 3
10:55-11:40 – Moto2, Prove Libere 3
12:35-13:15 – Moto3, Qualifiche
13:30-14:00 – MotoGP, Prove Libere 4
14:10-14:25 – MotoGP, Qualifica 1
14:35-14:50 – MotoGP, Qualifica 2
15:05-15:50 – Moto2, Qualifiche

Domenica 6 agosto
08:40-09:00 – Moto3, Warm Up
09:10-09:30 – Moto2, Warm Up
09:40-10:00 – MotoGP, Warm Up
11:00 – Moto3, Gara
12:20 – Moto2, Gara
14:00 – MotoGP, Gara

Programmazione TV8

Sabato 5 agosto
12:35-13:15 – Moto3, Qualifiche (diretta)
14:10-14:25 – MotoGP, Qualifica 1 (diretta)
14:35-14:50 – MotoGP, Qualifica 2 (diretta)
15:05-15:50 – Moto2, Qualifiche (diretta)

Domenica 6 agosto
11:00 – Moto3, Gara (diretta)
12:20 – Moto2, Gara (diretta)
14:00 – MotoGP, Gara (diretta)

[/nextpage]

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *