Sei Nazioni – Settimana n.2: è già Inghilterra

Seconda settimana dei Sei Nazioni 2017 e abbiamo già capito che l’Inghilterra è veramente difficile da battere, anche quando si fa una partita quasi perfetta e che  dietro di loro c’è un gruppo selvaggio molto equilibrato, a parte l’Italia. Ma andiamo con ordine e vediamo come sono andate tutte le partite.

[nextpage title=”Italia – Irlanda” ]Si parte all’Olimpico sotto un bel sole e si capisce subito che la partita sarà molto diversa da quella di domenica scorsa perché gli irlandesi sembrano veramente molti decisi dopo la sconfitta all’esordio: per 12 minuti non vediamo letteralmente palla! Placchiamo con sempre maggiore difficoltà, continuiamo a commettere tanti falli, retrocediamo, perdiamo terreno e fiducia fino a quando Earls, all’esterno, non sblocca il risultato.

La nostra pronta reazione con il calcio di Canna per il 7 a 3 sembra poter far presagire qualcosa di diverso da quello visto nei primi minuti, ma appena il gioco riprende capiamo subito che cambierà poco con l’Irlanda che ci mette di nuovo alle strette, colpisce ripetutamente al centro per poi allargare il gioco all’esterno dove non c’è più nessuno per raddoppiare e CJ Stander fa il 14-3. Proviamo di nuovo a reagire, facciamo anche una buona azione alla mano ma poi, nel momento decisivo, come al solito un passaggio sbagliato o un in avanti vanifica tutto e l’Irlanda prontamente ci punisce di nuovo con Earls.

L’unico modo in cui siamo riusciti a fare gioco in queste prime 2 partite è stato con maul da fallo laterale, e difatti anche questa volta riusciamo a segnare una meta, tecnica, con un’azione di questo tipo che porta anche al giallo per gli ospiti. Possibilità di riscatto? Neanche per idea perché anche con l’uomo in meno gli irlandesi sono scesi giù proprio con un’altra testa: altra meta di CJ Stander che chiude il discorso bonus per almeno 4 mete già nel primo tempo.

Demoralizzati, sfiduciati, con molti giocatori sulle gambe già a fine primo tempo e con altri che cercano invece di fare anche più del loro compito finendo per fare errori, pochissime idee palla in mano e una difesa che, inevitabilmente, tende sempre più a cedere perché non può mai rifiatare ed è sempre in affanno: considerando la partita con il Galles le aspettative per il secondo tempo sono molto basse e difatti sarà un monologo irlandese anche quando alzeranno un po’ le mani dal manubrio.

Ancora CJ Stander con la terza meta personale, Gilroy, Garry Ringrose e, negli ultimi 2 minuti, altre due volte Gilroy per le mete, tutte trasformate, che portano il risultato sul 63-10 finale per una sconfitta durissima da digerire per la nuova Italia di O’Shea. Secondo l’allenatore l’obiettivo per questo Sei Nazioni sarebbe dovuto essere quello di lottare per 80 minuti in ogni partita: per ora siamo molto lontani dal risultato. Alla prossima ci sarà l’Inghilterra che finora ha mostrato un livello fisico a cui di questo passo non riusciremo a resistere per neanche 20 minuti.

Dopo ogni sconfitta dell’Italia in questi ultimi anni riescono di nuovo, soprattutto da noi poi, le solite storie su cosa ci staremmo a fare nel Sei Nazioni, sul fatto che dovremmo fare spareggi contro la Georgia (!?!?!) per vedere se meritiamo di restare e altre cose del genere…a parte che i capi del Sei Nazioni hanno più volte detto che questi discorsi non stanno né in cielo né in terra, ma poi, lasciando perdere per un attimo il discorso tecnico su chi sia più forte tra noi e la Georgia e sul perché questa dovrebbe meritarsi il posto, dal punto di vista economico è una cosa che non ha alcun senso! Non si tornerà al 5 Nazioni perché più partite significano più soldi e sempre 3 partite a weekend, dal punto di vista economico, televisivo, di sicurezza, turistico (ricordiamoci sempre che il turismo per il rugby è una forte caratteristica del Sei Nazioni) la differenza tra Italia e Georgia è abissale, punto. Pensiamo a lavorare per migliorarci che è meglio.

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[nextpage title=”Galles – Inghilterra” ]Dopo il monologo irlandese di Roma ci voleva una grande partita di rugby per fare pace con sé stessi e Galles – Inghilterra è stata proprio questa: grande equilibrio, un’intensità ed una fisicità pazzesche, continui capovolgimenti di fronte e giocate individuali di grande livello.

Si parte ed il Galles vuole subito far capire che non ha nessuna intenzione di fare da vittima sacrificale e si porta subito in avanti guadagnandosi un calcio che il cecchino Halfpenny trasforma subito in 3 punti. L’Inghilterra reagisce subito, chiude i padroni di casa nei propri 22 e permette ad Owen Farrell di pareggiare all’ottavo minuto. Gli inglesi continuano a spingere a questo punto, forti di una maggiore fisicità, arrivano a poco dalla meta ma i gallesi resistono non cedendo neanche di un centimetro su ogni placcaggio, gli inglesi però li attirano al centro per poi allargare il gioco con Ben Youngs che segna la prima meta della partita, non trasformata, che porta l’Inghilterra in vantaggio per 8 a 3.

Questo però è un Galles molto deciso, con due giocatori come Dan Biggar (dopo le polemiche e la sostituzione nella prima partita) e Rhys Webb che giocano in maniera divina: break e calcio di punizione guadagnato per il 6 a 8. Continua la pressione dei gallesi e Webb tenta la giocata d’astuzia tuffandosi oltre gli uomini a terra per segnare la meta ma mancandola per pochi cm nonostante le sue rassicurazioni all’arbitro. Ora però l’Inghilterra è veramente in difficoltà, Eddie Jones in tribuna riempe di appunti il suo quaderno, e Webb trova il passaggio illuminante all’esterno per Liam Williams che vola in meta per il sorpasso ed il 13 a 8 con cui si va all’intervallo tra gli applausi scroscianti del Principality Stadium di Cardiff.

Se possibile l’intensità della partita cresce ancora di più nel secondo tempo, nessuno molla di un centimetro ed è un piacere assistere ad uno spettacolo del genere. Farrell riporta di nuovo sotto i bianchi ospiti, e quando gli ospiti si trovano a neanche un metro dalla linea di meta l’impressione è che la partita possa definitivamente cambiare di mano: Ben Youngs soffre di eccessiva confidenza però ed il suo passaggio viene intercettato come fosse un cornerback da Dan Biggar che s’invola dall’altra parte del campo: non riesce ad arrivare fino in fondo nonostante la spinta di tutti i tifosi sugli spalti e davanti ai teleschermi ma comunque questo porta a guadagnare una rimessa laterale nei 22 e poi un calcio di punizione che Halfpenny trasforma in punti sonanti: 16-11 Galles e Jones sempre più nervoso in tribuna.

La forza dell’Inghilterra però, ci ripetiamo, è la grande profondità e la possibilità di cambiare ritmo con le sostituzioni: entra Ben Te’o, colui che aveva deciso la sfida della prima giornata contro la Francia e subito i bianchi si fiondano in avanti. Il Galles adesso non riesce più a placcare come prima, cede sempre più terreno, non riesce a difendere la linea del vantaggio e prima Farrell mette il calcio del meno 2, poi l’ossigeno mancante fa fare una brutta liberazione con i piedi ai gallesi e il contrattacco all’esterno inglese è troppo anche per un eroico Biggar che può solo vedere Elliot Daly tuffarsi in meta per il definitivo 21 a 16 che mette una pesante pietra sul morale degli avversari della squadra di Eddie Jones: chi può battere questa squadra che sembra sempre riuscire a trovare il modo di superare tutte le difficoltà?

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[nextpage title=”Francia – Scozia” ]Il pomeriggio domenicale porta un gustosissimo Francia – Scozia tra 2 squadre che pur con risultati differenti hanno ben impressionato all’esordio e vogliono essere la sorpresa dell’edizione 2017 di questo Sei Nazioni.

Si parte subito ad un ritmo altissimo con diversi capovolgimenti di fronte, poi al sesto minuto Camille Lopez piazza il primo calcio che dà il vantaggio ai padroni di casa che così prendono fiducia e sembrano poter prendere il largo mettendo in difficoltà gli scozzesi. La Scozia però continua a placcare con durezza, senza cedere un metro e appena ne ha la possibilità affonda il colpo: invenzione di Stuart Hogg e meta per il sorpasso: 5-3!

Gli scozzesi sono però un po’ troppo fallosi, specie rispetto alla partita contro l’Irlanda, e così concedono a Lopez un’altra possibilità che il calciatore francese non sbaglia per il nuovo sorpasso dei blue. Si alza il livello fisico della partita con alcuni placcaggi che fanno risuonare molti antifurti delle macchine nel parcheggio, tanto che a metà primo tempo la Scozia perde il suo uomo guida, Greig Laidlaw, e sarà una perdita molto pesante per lo sviluppo della partita.

Uno stupido fallo di reazione scozzese gira un calcio che potrebbe permettere l’allungo ai francesi ma Lopez centra il palo e si rimane sul 6 a 5. Ora però la Scozia ha difficoltà a ripartite con la palla ed uscire dalla propria metà campo, la Francia ne approfitta con la meta al largo di Fickou per il 13-5. Può essere la svolta della partita ma i francesi si addormentano, forse credono di essere ormai in controllo della gara ed in pochi minuti concedono 2 punizioni agli ospiti che Russell trasforma, in contumacia Laidlaw, per il 13-11 con cui si va all’intervallo.

Ricomincia il gioco e la Scozia perde anche Barclay e Hardie per infortunio, la Francia pecca di troppa sicurezza e si fa ingenuamente sorprendere da un calcio alle spalle recuperato da Seymour che poi libera Swinson che segna in mezzo ai pali il sorpasso scozzese: 16-13 perché, incredibilmente, Russell sbaglia la trasformazione a causa del pallone che scivola prima del calcio e finisce sotto la traversa tra l’incredulità di tutti!

I padroni di casa reagiscono prepotentemente e guadagnano subito il calcio per il pareggio che Lopez non fallisce. A questo punto la partita scema di qualità tecnica e d’intensità, sembra che le due squadre abbiano paura di perdere e la partita diventa molto confusa, con tanti errori. Entrambe hanno la possibilità di calci dalla lunga distanza ma fanno a gara di ciapanò. Francia che ritorna avanti, arriva ai 5 metri e guadagna un fallo che però decide di non trasformare ma di spedire in touche per puntare al colpo grosso: chi troppo vuole nulla stringe però e Scozia che si salva sulla linea di meta.

Adesso però gli ospiti hanno troppa difficoltà a contrattaccare e le sostituzioni abbassano la qualità media: altro calcio per i francesi che questa volta si fanno umili e scelgono di piazzare per tornare in vantaggio: 19-16. Passa poco ed un altro calcio di punizione fissa il risultato sul 22 a 16. Manca poco ormai e la Scozia cerca il tutto per tutto fiondandosi in avanti ma l’ossigeno ormai è poco e per ben due volte si fanno rubare la palla. A questo punto i francesi mettono da parte l’orgoglio e fanno trascorrere gli ultimi minuti con una continua melina che però gli permettere di portare a casa un successo importante per il morale e per la classifica. Gli scozzesi tornano a casa sconfitti ma fiduciosi per il futuro anche se preoccupa molto l’infortunio a Laidlaw.

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[nextpage title=”Prossima giornata, U20 e Donne” ]Adesso c’è una pausa di una settimana, dove si cercherà di riprendere fiato e recuperare qualche acciacco, e poi si riprenderà sabato 25 con le sfide tra Scozia e Galles, dove i padroni di casa dovranno dimostrare di saper reagire alla prima sconfitta, e Irlanda – Francia con gli irlandesi che, nell’esordio casalingo, dovranno dimostrare che veramente la sconfitta all’esordio in Scozia è stata solo un incidente di percorso e sono loro la vera sfidante per l’Inghilterra che invece la domenica non dovrebbe avere problemi contro l’Italia vista in questa giornata e dovrà soprattutto pensare a raggiungere il bonus per le mete realizzate che si può dimostrare decisiva per la classifica finale. A proposito di classifica, al momento è questa:

Classifica 6 Nazioni

Classifica 6 Nazioni

Nell’under 20 da segnalare la grande occasione sprecata dai nostri giovani che in una partita dominata per lunghi tratti, in cui hanno veramente messo alle corde i forti irlandesi, sono riusciti comunque a perdere alla fine per un solo punto.  Questi i risultati delle prime due giornate:

Risultati Sei Nazioni Under 20

Risultati Sei Nazioni Under 20

Per quanto riguarda invece le donne continua l’inarrestabile corsa dell’Inghilterra che dopo aver battuto all’esordio la Francia ha demolito il Galles, mentre le francesi si sono riscattate con una larga vittoria contro la Scozia. Le nostre resistono nel primo tempo che si chiude sul 3 a 3, ma nel secondo tempo la pressione dell’Irlanda è troppo forte e continua e, nonostante i diversi errori alla mano, le ospiti prendono il largi vincendo per 27 a 3 e continuano a rimanere nella scia delle inglesi.

Risultati 6 Nazioni femminile

Risultati 6 Nazioni femminile

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angyair

Tifoso dei 49ers e dei Bulls, ex-calciatore professionista, olimpionico di scherma, tronista a tempo perso, candidato al Nobel e scrittore di best-seller apocrifi. Ah, anche un po' megalomane.

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