NBA Playoff Preview (e divagazioni a caso sulla RS appena conclusa)

Vi dico la vera verità: a memoria non ricordo una stagione NBA così feconda dal punto di vista delle prestazioni dei singoli. L’offseason era stata segnata, tra le altre cose, da dolorosi addii al basket giocato (Kobe, Duncan, KG) e dalla firma che sulla carta avrebbe spostato prepotentemente sulla baia di S. Francisco gli equilibri di una lega già piuttosto polarizzata, con tutti i -si può dire pallosi?- dibattiti di contorno.

Poi è fortunatamente arrivato il basket giocato a spazzare via tutti i sofismi di mezza estate: tra poco parlerò di squadre, ma faccio prima un breve excursus su alcuni dei singoli che hanno illuminato questa stagione; li metto in ordine più o meno sparso lasciando da parte per il momento LeBron, Curry e Durant che han vinto 7 degli ultimo 8 titoli di MVP (l’altro era andato a Derrick Rose quando ancora aveva delle ginocchia).

  • Russell Westbrook: un uomo in missione che – forse per spirito di rivalsa, forse perché il contesto lo richiede, forse un po’ per tutti e due – ci ha riportati a quella stagione ’61-’62 di Oscar Robertson chiusa con una tripla doppia di media (furono 41 per lui, Russ ha firmato la 42esima qualche giorno fa), con prestazioni da strabuzzare gli occhi e delle cifre che ad oggi dicono 31.9 punti, 10.7 rimbalzi, 10.4 assist. Può piacere o non piacere, ma abbiamo tutti il dovere morale di levarci il cappello dinanzi a tutto ciò.
  • James Harden: rivitalizzato dalla partenza di Howard e soprattutto dalla cura D’Antoni, è passato dall’ottavo posto per il rotto della cuffia dell’anno scorso al terzo seed quest’anno, viaggiando a 29.1/8.1/11.2. Punti “prodotti” a partita (realizzati + creati da assist): 56.6. Per par condicio andiamo a scavare un po’ nella storia, e andiamo al ’72-’73, quando “Tiny” Archibald ha fatto 34 + 11.4 di media. Punti prodotti a partita 56.8, ci siamo quasi e non è detto che non ci si arrivi, anche se -spoiler- all’epoca non c’era la linea da 3. Chapeau anche qui, che dite? Ah, è stato anche il primo a realizzare 2.000 punti + 2.000 prodotti da assist.
  • Kawhi Leonard: mettendo insieme i due lati del campo per me siamo al top della lega (assieme a quel signore col #23 cui arriverò tra poco). Lascio perdere le statistiche e allego diapositiva di Mr. Kawow
  • Isaiah Thomas: un’iradiddio. Oltre i 29 di media, meglio di lui in maglia Celtics solo Larry Legend. Boston in vetta alla Conference (non succedeva dall’anno del titolo dei Big Three). Un rebus offensivo per chiunque, nonostante abbia più natiche che centimetri, probabilmente perché – talento a parte – ha anche più huevos che natiche lì sotto.
  • John Wall: anche per l’ex Kentucky miglior stagione della carriera (statisticamente parlando, ma non solo) e miglior record di Washington da quasi 40 anni a questa parte (nel ’78-’79 chiusero 54-28).
  • Anthony Davis: l’ennesima stagione anonima dei Pelicans ha fatto passare un po’ nell’anonimato lo strapotere di AD, ma quando è sano è il meglio in circolazione.
  • Giannis Antetokounmpo: anche qui, come per Leonard, preferisco mettere esempio visivo di cos’è diventato The Greek Freak.

Mi fermo qui, consapevole di aver tralasciato tanti nomi importanti, perché in realtà in questo pezzo vi devo parlare di Playoff e non di Regular Season, e si è già fatto del gran divagare. Da domani comincia un altro sport, e questi sono i matchup del sugosissimo primo turno!

EASTERN CONFERENCE

(1)BOSTON CELTICS – (8) CHICAGO BULLS

CELTICS (53-29): in quattro anni Brad Stevens e Danny Ainge hanno riportato i Celtics in vetta ad Est. Isaiah Thomas (grazie Kings, grazie Suns) è chiaramente l’ago della bilancia di questa squadra, che senza di lui fatica a mettere punti a referto. C’è da dire che se continua a dominare come ha fatto in stagione, le finali di conference non sono certo un miraggio.

BULLS (41-41): vinta all’ultimo la corsa all’ottavo seed contro gli Heat, i Bulls si trovano in una situazione difficilmente decifrabile. Diversi giocatori con ampia esperienza playoff, ma anche un problema di convivenza sul campo del backcourt Wade-Rondo. Jimmy Butler, dal canto suo, va come un treno.

MATCHUP: i Bulls potrebbero avere un buon vantaggio a rimbalzo, dove i C’s faticano, e il talento offensivo di Butler e del Wade versione playoff potrebbe creare non pochi grattacapi ai verdi. In RS la serie è sul 2-2, lecito quindi pensare ad una serie piuttosto equilibrata, ma Boston ha tutte le armi e la freschezza per portarla a casa.

PRONOSTICO: 4-2 C’s

(2) CLEVELAND CAVALIERS – (7) INDIANA PACERS

CAVS (51-31): i Campioni in carica hanno un ruolino di marcia non proprio idilliaco negli ultimi due mesi e mezzo (12-15 post all-star break), in cui si è notato qualche scricchiolìo difensivo di troppo. Dubito seriamente che l’andazzo rimarrà tale nei playoff, dove LeBron è 44-7 nei primi turni. A proposito di LeBron: 26.4 ppg, 8.7 apg, 8.6 rpg. Col 54,8% dal campo, primo della storia a metter su quelle cifre con queste percentuali dal campo. Regular season, dite voi. Ok, allora vi do i numeri al primo turno di PO dal 2009: 27.5/6.7/8.8. Dal campo “solo” il 52%. Auguri.

PACERS (42-40): molto altalenanti per tutta la stagione (hanno inanellato un’alternanza di W/L di 14 partite), hanno chiuso con 5W in fila buone per guadagnarsi il biglietto per il primo turno. Finale di stagione in cattedra per Paul George, chiamato ovviamente a fare la voce grossa per tenere vive le speranze gialloblu.

MATCHUP: l’attacco dei Pacers non è micidiale ma è molto efficiente dal perimetro e ai liberi. I Cavs sono X spanne sopra ovviamente, ma se non cambiano registro offensivo potrebbero sudare più del previsto.

PRONOSTICO: 4-1 CLE

(3) TORONTO RAPTORS – (6) MILWAKEE BUCKS

RAPTORS (51-31): considerando l’infortunio di Lowry, chiudere al terzo posto è grasso che cola. Ma anche sintomo di grande solidità di una squadra che è ormai ai vertici da diverse stagioni, e con le aggiunte in corsa di Ibaka e Tucker aggiunge profondità ad un roster molto interessante e che può creare difficoltà negli accoppiamenti.

BUCKS (42-40): dominio di Giannis a parte, il vero upgrade dei Bucks, soprattutto dopo l’infortunio sanguinoso di Jabari Parker, è stato il ritorno di Middleton. Il #22 ha una versatilità che sposta non di poco gli equilibri dei Bucks.

MATCHUP: la bilancia pende ovviamente verso il Canada, ma the Greek Freak è un dilemma di difficile soluzione per qualsiasi franchigia NBA. Top 20 quest’anno in punti, rimbalzi, assist, steals, stoppate. Mai successo.

PRONOSTICO: 4-3 TORONTO

(4) WASHINGTON WIZARDS – (5) ATLANTA HAWKS

WIZARDS (49-33): stagione fin qui da incorniciare per Washington, visto e considerato che era iniziata non benissimo (7-13). Wall Beal e Porter sono l’asse portante di una squadra che non chiudeva con un record così alto dalla stagione ’78-’79 (54-28). Scott Brooks ha a disposizione un backcourt esplosivo e un roster molto profondo dopo le addition di Bogdanovic e Jennings. Gran lavoro.

ATLANTA HAWKS (43-39): le partenze di Teague e Horford hanno avuto ovviamente il loro impatto. Schröder e Howard hanno disputato delle buone stagioni, ma soprattutto il primo, cui sono state affidate le chiavi della squadra, in diversi frangenti non sembrava trasmettere la sicurezza e il controllo cui ci avevano abituati gli Hawks delle ultime annate.

MATCHUP: se i big-three della capitale continuano su questo tenore di gioco il passaggio del turno è ampiamente a portata. Gli Hawks dal canto loro hanno bisogno del miglior Millsap possibile, dato che senza di lui sono qualcosa come 2-12.

PRONOSTICO: 4-2 WIZARDS

WESTERN CONFERENCE

(1) GOLDEN STATE WARRIORS – (8) PORTLAND TRAIL BLAZERS

WARRIORS (67-15): miglior record della lega per il terzo anno in fila, 116 punti segnati a partita, un Durant in più che pare ormai ben inserito nel sistema Kerr e che sta riprendendo il ritmo dopo un infortunio che ha fatto riempire parecchie mutande sulla Baia, ma che a conti fatti l’ha tenuto fuori dal campo per “solo” un mese. Nel frattempo i compagni hanno inanellato 14 W di fila, giusto per ricordare a tutti, manco ce ne fosse bisogno, chi sono i favoriti.

TRAIL BLAZERS (41-41): Portland da inizio Marzo è andata 17-6, vincendo la corsa all’ultimo seed contro i Nuggets guidata da un Lillard assolutamente in gas nell’ultimo mese e mezzo. Dovrebbe tornare per la serie contro i Warriors anche quel Nurkic scambiato a metà febbraio proprio con i Nuggets e perso per infortunio ad inizio aprile dopo aver scaldato diversi cuori nella città delle Rose.

MATCHUP: a ranghi completi Portland potrebbe anche strappare una W, ma verosimilmente se non sarà uno sweep non si andrà comunque oltre il 4-1 Warriors. Troppo ben carrozzati, E i Blazers non hanno armi difensive adeguate (chissà se qualcuno le ha?) per contrastare l’attacco Curry-Thompson-Durant-Green.

PRONOSTICO: 4-1 GS

(2) SAN ANTONIO SPURS – (7) MEMPHIS GRIZZLIES

SPURS (61-21): Per San Antonio si tratta della 20esima apparizione consecutiva ai Playoff, il loro basket è -almeno per chi scrive- il più bello e il più efficiente della Lega sommando i due lati del campo, e per qualcuno questa potrebbe essere davvero l’ultima corsa.

GRIZZLIES (43-39): si presentano ai playoff a ranghi quasi completi (escludendo Parsons degente di lungo corso ormai, e Tony Allen infortunatosi nel finale di stagione) e con un po’ di freschezza offensiva in più rispetto all’anno passato. Memphis quando in salute è un grattacapo per chiunque.

MATCHUP: per tenere aperta la serie San Antonio dovrà essere pesantemente limitata dal perimetro e Conley dovrà continuare a giocare come ha fatto quest’anno, ma la sensazione è che difficilmente si ripeterà l’upset del 2011. Ciliegina sulla torta la sfida gasoliana tra Pau e Marc.

PRONOSTICO: 4-2 Spurs

(3) HOUSTON ROCKETS – (6) OKLAHOMA CITY THUNDERS

ROCKETS (55-27): potenziale offensivo fuori controllo nella miglior tradizione D’Antoniana, Houston ha viaggiato oltre i 115 punti a partita, di poco sotto i Warriors, e detiene il record di triple in stagione (1.181). Harden, Gordon, Williams, Anderson, Ariza se in giornata sono un plotone d’esecuzione per chiunque. Poi oh, subiscono anche 109.6 punti a partita…

WESTBROOK (47-35): qui il supporto offensivo attorno allo 0 è decisamente più contenuto, per non dire mediocre. Le principali opzioni offensive sono Oladipo -per carità, completo e ottimo difensore ma non uno che ti fa 25 punti ad allacciata di scarpe-, Steven Adams ed Enes Kanter. Non sorprende insomma che Westbrook abbia lo usage rate di gran lunga più alto della lega (41.7%, per capirci il secondo è Cousins a 36.3%), che tradotto vuol dire che per vincere non è che deve giocare da solo, ma poco ci manca.
MATCHUP: Questa è a mani basse la serie con più hype del primo turno, Westbrook vs Harden, mr. Triple Double vs mr. Sonoilmigliorattaccantedellafottutalega, rasato vs barbuto. E via dicendo. Quando Russ tripladoppieggia i Thunder sono 33-9, ma per tenere lì Houston servirà di più sia in difesa sul Barba (sarà Roberson l’incaricato) che a livello offensivo. Alla fine Houston avrà la meglio, a meno che l’attacco non si inceppi per tutta la serie.

PRONOSTICO: 4-2 ROCKETS

(4) LOS ANGELES CLIPPERS – (5) UTAH JAZZ

CLIPPERS (51-31): con Paul e Griffin free agent a fine stagione, questa potrebbe essere l’ ultima chiamata per Doc e questi Clippers, reduci da 5 apparizioni in fila alla postseason ma mai in grado di superare lo scoglio delle semifinali di Conference. Il finale di stagione è stato molto convincente, il talento di questa squadra è sotto gli occhi di tutti. Serve uno step-up importante.

JAZZ (51-31): Utah ha costruito un mix eccellente di giovani e veterani che li ha riportati in post-season dopo 5 anni di restauri. La starting lineup è stata raramente al completo quest’anno (tanti problemi soprattutto per Hill, Favors e Hood) ma quando sono al 100% il record è quasi immacolato: 11 su 13.

MATCHUP: I Jazz vantano una delle migliori difese della lega e in attacco hanno molteplici soluzioni, i Clippers sono un gradino sopra, soprattutto come talento offensivo. Tanti matchup interessanti, potrebbe essere la sfida più equilibrata del primo turno. Io vado coi Clippers.

PRONOSTICO: 4-3 CLIPPERS

Domani sera si comincia con Cavs-Pacers, buone nottate insonni a tutti.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *