Questione di squadra

Eccomi a raccontarvi due weekend di scherma dal mio divano e diretta youtube.

Dal 3 al 5 febbraio a Padova, Kioene Arena, si è svolto il trofeo Luxardo di sciabola maschile.
Di 17 Italiani qualificati alla prova individuale, Curatoli è l’atleta che riesce ad arrivare più avanti fermandosi ai quarti.
Le storie più belle di questi due weekend di scherma vengono però dalle prove a squadre.
L’Italsciabola, formata da Enrico Berrè, Luca Curatoli, Aldo Montano e Luigi Samele, supera la Georgia, la Germania, poi l’Ungheria in semifinale. Durante l’assalto Montano si sbilancia e riesce comunque a infliggere una stoccata perfetta nella sua apparente casualità all’avversario magiaro, prima di fare una capriola e finire sui piedi di qualche spettatore. Curatoli in chiusura, sul 42 a 43, riesce a portare la squadra dapprima in parità e poi in finale con 3 stoccate che non lasciano possibilità di replica.
Ora, senza che io sia ancora riuscita a spiegarmelo, appare una macchina che a Roma definiremmo decisamente coatta a fondo pedana, forse per far scappare i vincitori velocemente verso festeggiamenti folli.

Manco Batman avrebbe osato tanto

Dopo una sfida emozionante seppure equilibrata, l’ultima stoccata a decidere la vittoria è per la Corea e la sfida finisce sul 45 a 44.
Quello che rimane di questo argento è una squadra forte che sa come incitarsi e sostenersi.

Tutti per uno… (Foto BIZZI)

Nel frattempo a Danzica si svolgeva una coppa del mondo di fioretto femminile.
Anche lì la prova individuale lasciava a bocca asciutta, con Martina Batini, Valentina Cipriani e Camilla Mancini fermate ai quarti.
Il giorno dopo Martina Batini, Chiara Cini, Camilla Mancini ed Alice Volpi vinceranno un altro oro con la Francia, ormai un must.
Il Dream Team riesce ad essere invincibile nonostante l’assenza di Arianna Errigo e con qualsiasi formazione. Dopo un parziale sempre in svantaggio Alice Volpi, fiorettista sempre battagliera, riporta l’Italia in parità e poi in vantaggio per due stoccate, Martina Batini in chiusura mette altre due stoccate, ma la tenace Ysaora Thibus riporta, colpo dopo colpo, la Francia in parità. Martina non ci sta e con un attacco rapido mette a segno la quarantacinquesima stoccata.

La settimana del Festival di Sanremo ha messo a repentaglio la mia salute mentale, ma con un namastè olè, domenica ero prontissima a seguire i fiorettisti.
Nella prova individuale del sabato, secondo quello che sembra il leitmotiv di queste tappe di coppa del mondo, era stato Edoardo Luperi a registrare il risultato migliore fermandosi tra i 16 (anche se per i fiorettisti è stata la prima giornata senza podio da inizio stagione).

La squadra italiana a Bonn si arrende solo alla Francia e con il risultato non esaltante di 34 a 45 conclude al secondo posto.
Per l’occasione il ct Cipressa ha deciso di rimettere in squadra Andrea Cassarà, giovanissimo vincitore di un oro a squadre ad Atene 2004 e poi a Londra 2012, ed ai Mondiali di Mosca del 2015.
Non saprei dire se questa scelta costituisca un passo indietro rispetto a quello che era sembrato un progetto basato sui più giovani come Luperi e Nista, e se sarà questa la formazione che andrà ai Mondiali.
Nel percorso che li ha portati in finale gli Azzurri hanno battuto l’Austria, il Brasile e Stati Uniti indeboliti dall’assenza di Massialas.
In finale il match appare equilibrato fino a che Cadot non riesce a mettere a segno 5 stoccate di vantaggio con Cassarà, vantaggio poi maggiorato da Le Pechoux con Foconi. Sul 16 a 25 salgono in pedana Garozzo e Lefort, Daniele prova a ricucire la distanza portando la squadra a 24 ma Le Fort mette a segno altre 5 stoccate.
Giorgio Avola, che in squadra brilla sempre, porta la squadra a 30 sulle 35 stoccate francesi. Cassarà mette a segno due stoccate mentre Le Fort sale a 40. Il destino sembra deciso e nonostante la determinazione e forza di Garozzo la finale finirà con un argento.

A Legnano contemporaneamente andava in scena il Trofeo Carroccio di spada femminile. Il settimo posto di Marta Ferrari sarà il risultato individuale migliore.
La squadra, formata da Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi (ferma per infortunio) ed Alberta Santuccio, sarà fermata dalle Statunitensi ma riuscirà a battere Hong Kong, Polonia e Svizzera per prendere il nono posto in classifica.

Foto BIZZI

Arianna Scarnecchia

Ho 26 anni, vivo a Roma, studio Lingue all'Università e nel frattempo m'intrattengo con una serie di attività ricreative che comprendono passare più tempo possibile con fioretto e spada, mangiare, gestire una webradio che si chiama Polutropia, sfrecciare per le strade con la mia bici laVipera, imparare tutti i dialetti del mondo.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *