The Golden Cage – MMA feat. Hip Hop

È innegabile, il 2017 fino ad ora ha l’aria di essere un anno importante per le MMA in Italia.
Alcuni atleti tricolore firmano per promotion importanti (Melillo e Scatizzi), altri vanno ad allenarsi con i migliori fighter e coach al mondo (Pietrini e Vettori) e non vanno dimenticati gli eventi Made in Italy (Venice Combat Event, Magnum FC, Theater of War ma anche il futuro ritorno di Venator con la sua Fight Night del 27 Maggio).
Eppure, in questo brulicare di iniziative che profumano di internazionalità, una proposta in particolare ha attirato la mia attenzione: The Golden Cage.
The Golden Cage (al Ciak di Milano, sabato prossimo, 13 maggio) è un progetto incentrato nel capoluogo lombardo, che punta ad unire due mondi che, pur appartenendo a due sfere dell’intrattenimento diverse, hanno molto in comune, le MMA e la musica Hip-Hop.
Un connubio, questo, che potrebbe dare la spinta decisiva di cui le MMA hanno ancora bisogno nel nostro paese per diventare un fenomeno main-stream come ormai sono in gran parte del mondo.

Curioso di saperne di più mi sono messo in contatto con il team di marketing e con l’athlete manager, Samuele Sanna, ai quali ho rivolto domande riguardanti sia l’aspetto prettamente sportivo, sia l’organizzazione dell’evento nel suo complesso.

Il vostro evento è indubbio qualcosa di mai visto in Italia, un ibrido tra due degli intrattenimenti che vanno per la maggiore in Italia, musica e sport. Da dove nasce l’idea? Avete preso spunto da qualche evento internazionale (es. Super Bowl)?

“L’idea nasce dall’obiettivo di valorizzare e portare ad un pubblico più ampio le MMA. Crediamo in questo sport, fatto seriamente e professionalmente, e crediamo negli atleti che con impegno, dedizione e spirito di sacrificio affrontano ogni giorno la sfida di superarsi. The Golden Cage nasce per loro e per dare la giusta visibilità allo sport. E nasce per il pubblico: vogliamo proporre al pubblico italiano un nuovo format in cui l’unico obiettivo è divertirsi, in un modo nuovo. Mettiamo sul palco adrenalina, colpi di scena, casse ad alto volume, in una parola: spettacolo. Match di MMA e performance musicali si passano il testimone durante tutta la serata, e siamo certi che sarà impossibile annoiarsi.
Senz’altro il Super Bowl è un punto di riferimento, con le dovute proporzioni. Un altro, più vicino, è il KSW in Polonia, che fonde match di MMA con la presenza di personaggi famosi dell’intrattenimento.”

Parte fondamentale dell’evento sono i rapper che ne faranno parte; che ruolo hanno avuto nello sviluppo del progetto? Sono funzionali unicamente allo show musicale o hanno avuto voce in capitolo anche riguardo a scelte di promozione, marketing o addirittura nella vera e propria organizzazione dei match?

“I rapper sono una parte fondamentale dell’evento. Ci portano la loro musica e scatenano la festa, sono il 50% dello spettacolo. Non c’è però intervento da parte loro nell’organizzazione dei match. Fare musica è una cosa seria, le MMA sono una cosa seria: ognuno si occupa del suo, poi le cose si uniscono.”

È stato scelto di abbinare ai match unicamente performance Hip-Hop, da dove proviene questa scelta di concentrarsi unicamente su un genere musicale? E perché proprio l’Hip-Hop?

“Le ragioni principali stanno senza dubbio nelle numerose sovrapposizioni tra questi due mondi. Innanzitutto le loro radici, seppur in modi diversi e distanti nel tempo, muovono dall’espressione artistica, da un lato, e dall’impegno sul tatami, dall’altro, come modi di scoperchiare energie in ebollizione -energie di giovani innanzitutto- allo scopo di vedersi riconosciuti una voce e un posto nel mondo. E poi, se si seguono tutti e due da vicino, non ci si può non accorgere di come entrambi spaccano!”

L’Hip-Hop è un fenomeno prettamente giovanile, soprattutto in Italia; è questo lo spirito dietro a The Golden Cage, cercare di interessare al massimo le nuove generazioni, a discapito magari di un pubblico più adulto?

“Le nuove generazioni sono senz’altro il nostro primo pubblico di riferimento. L’hip hop oggi è il genere musicale più diffuso tra i più giovani in Italia e questo, indubbiamente, è un aspetto rilevante. Ma non ci sono solo i giovanissimi. In Italia l’hip hop ha una sua storia molto importante  già dagli anni 90 e i suoi brani sono stati la colonna sonora di moltissimi che hanno già superato i 30. E poi, l’hip hop ora è cultura pop, le sue note si cantano e ballano un po’ dappertutto e pensiamo faccia sempre più parte di un immaginario (anche sonoro) multi-generazionale.”

Anche gli atleti che fino ad ora avete “rivelato” sulla pagina Facebook sono molto giovani (nessuno supera i 30 anni), sarà un requisito necessario per ogni atleta che parteciperà all’evento? Ci sono altri requisiti?

“Questo è spiegato innanzitutto dalla natura dello sport: in media, dopo una certa età diventa fisicamente insostenibile affrontare professionalmente questa disciplina. E poi, noi investiamo in atleti promettenti, i migliori che ci sono in Italia: le promesse si trovano tra i giovani che hanno tutto ancora da costruire.”

Il roster di The Golden Cage sarà fisso? Ai fighter (o ad alcuni di essi) verranno proposti contratti della durata di più match?

“Il roster non sarà fisso, le altre edizioni vedranno sempre nuovi ingressi, nazionali e internazionali. Dove ci sono promesse, The Golden Cage chiama. Sui contratti stiamo lavorando per le prossime edizioni.”

Verranno istituite delle cinture per i campioni delle varie categorie? Se si, già dal primo evento?

“Su questo possiamo solo dirvi, stay tuned.”

Per quanto riguarda le performance degli artisti, qual è l’idea che avete in mente? Poche canzoni tra un match e l’altro o veri e propri spezzoni della serata dedicati solamente alla musica?

“La musica, come dicevamo, farà continuo rimpallo con i match durante la serata. Avrà un ruolo fondamentale, di vero intrattenimento: si tratterà di esibizioni artistiche distribuite nel corso della serata.”

Chi si è occupato del matchmaking?

“Samuele Sanna, guru delle MMA italiane e athlete manager di Superbia Management, una delle due società partner che hanno dato vita a The Golden Cage – l’altra è MVP Group.”

La scena delle MMA in Italia è seguita solo da hardcore fan. Credete che invogliare a seguire lo sport attraverso la musica sia positivo per la scena?Non si rischia di porre la componente sportiva in secondo piano?

“Come dicevamo, l’obiettivo è far conoscere sempre di più questo sport. La musica non ha bisogno di trampolini di lancio, è piuttosto quel fondamentale partner di palcoscenico che aiuta a puntare i riflettori su uno sport serio, appassionante e ricco di sorprese come le MMA.”

Il coinvolgimento di protagonisti della scena hip hop italiana potrebbe portarvi ad avere una finestra televisiva (nelle emittenti “popolari”) in futuro?

“Questo certamente occorrerà chiederlo alle emittenti televisive. Pensiamo che dove c’è puro divertimento, organizzato con passione e professionalità, ci sia pubblico. La nostra scommessa è lanciare un format di eventi unico nel panorama italiano in grado di fare scaldare le sedie del Ciak il prossimo 13 maggio. Più avanti, non escludiamo possano essere le poltrone di casa a prendere fuoco.”

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *