Champions League – Preview Juve-Real Madrid, Siviglia-Bayern Monaco

Stasera partono i quarti di finale di Champions League, le migliori otto d’Europa si affrontano nelle gare d’andata per vedere chi riuscirà ad avvantaggiarsi nella volata per la qualificazione alle semifinali e al traguardo della notte di Kiev del 26 maggio.

La prima partita è proprio quella che coinvolge una delle due italiane ancora in corsa, i campioni d’Italia della Juve che incrociano ancora una volta il Real Madrid nella loro rincorsa al tanto agognato titolo europeo, la terza volta nelle ultime quattro edizioni nelle partite ad eliminazione diretta.

La prima nella semifinale del 2015 che diede ai bianconeri il pass per la finale poi persa contro il Barcellona, la seconda nella finale dello scorso giugno, quando il Real annientò le speranze juventine con un perentorio 4-1 per la 12° Coppa.

Ora siamo ai quarti ed entrambe le squadre arrivano nel loro momento migliore, quello che coincide con il periodo clou della stagione, quando le grandi squadre alzano la testa, magari dopo un periodo di apparente appannamento, per dare lo slancio definitivo alla ricerca dei traguardi più importanti.

La Juventus di Allegri arriva alla partita dell’Allianz Stadium in un 2018 che l’ha vista concedere un solo unico goal in Serie A, quello segnato dall’ex Bonucci nella sfida contro il Milan di sabato sera, oltre ad aver rimontato ed eliminato il Tottenham negli ottavi con una splendida vittoria esterna a Londra, orchestrata dalla coppia Higuain-Dybala.

In questa sfida d’andata Allegri dovrà fare a meno di due pedine estremamente importanti nello scacchiere tattico, Pjanic e Benatia, sicuramente due tra i migliori giocatori di questa stagione e la loro assenza toglie qualche certezza al tecnico toscano su come affrontare la squadra di Zidane.

Assenti

In difesa quasi certo il ricorso alla difesa a quattro, con lo spostamento di Barzagli (favorito su Rugani) al ruolo di centrale in coppia con l’altro veterano Chiellini, per formare insieme con Buffon un triangolo difensivo centrale di grandissima esperienza, mentre sugli esterni difensivi ci sono i primi dubbi, perché se a destra De Sciglio dovrebbe essere una scelta quasi automatica, a sinistra c’è un ballottaggio tra Alex Sandro e Asamoah, con il primo che non sta attraversando un grande momento di forma e potrebbe essere sacrificato a favore del secondo per motivi tattici, oltre che tenendo in considerazione la grande condizione dell’ex centrocampista adattato negli ultimi anni in quella posizione.

Proprio una delle chiavi tattiche per affrontare il Real è chiudere gli spazi negli ultimi 20 metri di campo, sia centrali che esterni, per evitare che i Blancos mettano cross pericolosi e riescano ad arrivare al tiro dentro l’area di rigore, dove la loro qualità offensiva può fare la differenza e dare un grosso vantaggio in vista del match di ritorno al Bernabeu.

Per questo una delle possibili soluzioni per la mediana, stante l’assenza di Pjanic, potrebbe essere quella di giocare a quattro, con Khedira e Matuidi a coprire la zona centrale davanti alla difesa e due fra Alex Sandro, Douglas Costa o Cuadrado a presidiare le fasce per formare un fronte compatto e corto a difesa della porta.

L’alternativa che sta venendo fuori nelle ultime ore è quella di schierare il giovane Bentancur, ottimo nello spezzone giocato contro il Milan, sostituto naturale di Pjanic come regista basso per formare con Matuidi e Khedira un trio più centrale rispetto alla prima soluzione.

Davanti saranno Dybala e Higuain le punte, i due che hanno portato la Juve ai quarti, con il 10 più arretrato e libero di muoversi tra le linee, come contro il Milan dove una sua ricezione libera ha permesso di scoccare il tiro del primo vantaggio.

In fase offensiva sarà proprio il movimento di Dybala alle spalle di Casemiro e verso l’esterno oltre Marcelo a determinare molto delle sorti juventine, soprattutto se collegato agli inserimenti a turno di Khedira e di chi giocherà sulla destra ad attaccare la parte della difesa del Madrid che spesso resta scoperta, viste le scorribande offensive dell’esterno brasiliano.

Visto che il Real segna praticamente sempre, sia in casa che in trasferta e che la Juve contro il Tottenham ha dimostrato di essere più vulnerabile rispetto alla Serie A, sfruttare al massimo le occasioni concesse dell’avversario sarà fondamentale, per andare al Bernabeu con la qualificazione ancora in bilico.

Il Real di Zidane dopo essere finito secondo dietro al Tottenham nel girone e aver di fatto perso la Liga a novembre, è ritornato nel 2018 ad essere una squadra che può battere chiunque e rivincere per l’ennesima volta la Champions.

Ha demolito i sogni milionari del PSG negli ottavi e in questo periodo sta letteralmente volando, soprattutto dal punto di vista offensivo, coinciso con la rinascita di Cristiano Ronaldo, autore di 21 gol nel 2018, che hanno sempre portato ad una vittoria. Di fatto nelle ultime 21 partite, quando CR7 ha siglato, il Real ha vinto, in caso contrario sono arrivati pareggi o sconfitte.

Per tanto Zidane cercherà di liberare il più possibile il suo bomber per garantirgli la possibilità di segnare quei gol, che potrebbero garantire un notevole vantaggio per la qualificazione già dalla partita d’andata.

Nelle due partite vinte contro il PSG le chiavi tattiche sono state la capacità di generare turnover e l’elevato numero di conclusioni, che per una squadra come il Real significa poter segnare in maniera praticamente certa.

La ricerca della fluidità della manovra in fase di possesso per rendere inefficace il blocco difensivo juventino potrebbe far scegliere al tecnico madridista la carta Isco, da schierare dietro a Benzema e Ronaldo, mentre in caso di scelta di una tattica incentrata più sul recupero e ripartenza, tenendosi relativamente bassi in fase di costruzione avversaria, potrebbero essere Bale o Asensio il complemento del reparto offensivo. Per il resto la formazione è quella tipo con il trio di mediani formato da Casemiro a seguire il movimento centrale di Dybala, con Kroos e Modric da mezzali di possesso e di inserimento soprattutto a ridosso dell’area per la conclusione a rimorchio.

Il movimento degli avanti e il raddoppio sulla sinistra di Marcelo saranno fondamentali, perché come già visto nella finale dominata dello scorso anno, la Juventus soffre molto questo tipo di sviluppo di gioco, avendo giocatori che sono abili sulla marcatura stretta e sul blocco difensivo, ma in difficoltà se costretti a seguire un movimento continuo.

Marcelo, arma totale

L’altra partita di stasera è la meno nobile Siviglia-Bayern Monaco, con i bavaresi chiari favoriti per il passaggio del turno, ma che non dovranno sottovalutare l’avversario, soprattutto nella partita del Sanchez Pijuan, sia perché gli andalusi hanno fatto fuori il Manchester United negli ottavi, sia perché la storia recente del Bayern non è molto favorevole contro le squadre spagnole, dato che è stato sempre eliminato da una componente della Liga nelle ultime edizioni.

La situazione di forma pende molto dalla parte del Bayern, che dopo il cambio in panchina tra Ancelotti e Heynckes ad inizio ottobre, ha perso solo due volte, pareggiato una e poi sempre vinto, dominando ancora una volta la Bundesliga e umiliando il Besiktas negli ottavi con un complessivo 8-1.

Nel weekend pasquale non è stato vinto il titolo tedesco causa la vittoria dello Schalke, ma il Classico contro il Borussia Dortmund è stato un autentico show, chiuso con un 6-0 imbarazzante per i gialloneri, che non hanno capito nulla della costruzione estremamente verticale, che ha portato gli avanti del Bayern ad avere sempre una soluzione facile dove colpire, sia in fase centrale che nelle corsie laterali.

Per Heynckes l’unico dubbio formazione dovrebbe essere quello tra Muller e Robben nella trequarti destra, con l’implacabile Lewandowski davanti e l’uomo più in forma James Rodriguez dietro di lui, autore di 5 assist nelle ultime quattro gare. Il quartetto offensiva sarà poi completato da Ribery ad attaccare nella parte sinistra.

Il Bayern vorrà subito segnare a Siviglia e portare a casa la vittoria per arrivare al ritorno già sicuro della qualificazione, ma dovrà stare attento ad una squadra che ha dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi squadra se la serata è quella giusta, come si è visto non più tardi di tre giorni fa nella sfida al Barcellona, riacciuffata in extremis dai catalani dopo il doppio vantaggio dei padroni di casa.

E proprio il modo in cui verrà approcciata la partita dagli uomini di Montella che determinerà le sorti della partita di stasera, visto i risultati altalenanti, con scalpi importanti, ma anche sconfitte abbastanza imbarazzanti.

L’assenza di Banega in mezzo al campo causa squalifica è molto importante e costringerà Montella a schierare una mediana più fisica con Guido Pizarro ad affiancare N’Zonzi, utilizzato molto raramente dal tecnico italiano a differenza di quanto visto nella gestione Berizzo. L’altra scelta sarà quella se schierare il rientrante Sarabia o il vecchio Navas, scegliendo un’impostazione più offensiva con il primo o più coperta con il secondo.

L’importante per il Siviglia sarà garantire un’elevata intensità per tutto l’arco della partita, favorendo l’alto numero di palle recuperate e quello delle azioni pericolose nella metà campo avversaria. Il Bayern è una squadra che se pressata in modo aggressivo tende a perdere palloni importanti in grado di lanciare le ripartenze di Correa e Muriel e la stessa formazione andalusa rende molto meglio quando la partita diventa poco “tattica” e molto più arrembante, come si è visto nella grande vittoria di Manchester o nell’ultimo turno contro il Barça.

In caso di gol del Bayern, per gli uomini di Montella sarà fondamentale non disunirsi e continuare a fare la partita per tenere aperta la qualificazione in vista del ritorno, evitando di imbarcare gol come già successo in più di qualche occasione nella gestione del tecnico napoletano.

Speranze andaluse

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