Liegi Bastogne Liegi 2018 – Preview

Uno dei giorni più tristi dell’anno, quello in cui si chiude la stagione delle Classiche. Certo si apre quella dei Grandi Giri, che schifo non fa, ma quel misto di incoscienza, coraggio e imprevedibilità che contraddistingue le gare di un giorno in primavera difficilmente si ritrova altrove. È il momento della Liegi-Bastogne-Liegi: 260 km di colli su strade complicate dove servono motore, bike handling, tempismo, fondo e un po’ di fortuna. Questa è la Doyenne, la decana, la più antica tra tutte le Classiche. E speriamo che sia un po’ più divertente degli ultimi anni.

Percorso

Il profilo è identico a quello dell’anno scorso. Rimangono Col du Rosier e il Col du Maquisard a cavallo del duecentesimo chilometro di gara ed è qui che si entra nel vivo della corsa. Ai -36 c’è la temutissima Redoute: 2 km al 9% che sono spesso trampolino ideale per gli attacchi più coraggiosi.

Seguono 10 km di mangia e bevi, poi arrivano Roche-aux-Faucons e ai -6 il Saint-Nicolas, che storicamente è l’ultima speranza per chi non può aspettare la volata. Da lì si tira dritto verso Ans, con il consueto arrivo in salita adattissimo ai migliori puncher del gruppo.

Liegi 2017 percorso

Il favorito

Alejandro Valverde (Movistar) – L’anno scorso dopo la caduta nel prologo del Tour ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: è finita. E invece non è finito un cazzo. The Don è il corridore che ha vinto più corse nel 2018. Più di Viviani, più di Groenewegen, più di tutti. Conta 31 podi in Classiche vallonate dal 2003 ad oggi, ma una crepa mercoledì si è vista, quando sul muro di Huy è stato sverniciato per la prima volta in 5 anni. Meglio attaccarlo da lontano e logorare la squadra, per costringerlo a fare scelte che non vorrebbe fare.

Julian Alaphilippe (Etixx) – Lo avevamo detto a inizio anno e il talentino francese non ci ha smentito: è pronto a prendersi il trono delle Ardenne, dopo un lustro di dominio dell’embatido. Alla Fleche Wallonne ha battuto Valverde nel suo tempio, correndo da Valverde, e ha messo in chiaro che lui può persino permettersi di aspettare la volata di Ans. A 25 anni conta già podi in 3 delle 5 Monumento, gli manca solo la vittoria che fa svoltare una carriera.

Pronti a vincere

Tim Wellens (Lotto-Soudal) – Sembra arrivato il definitivo salto di qualità per il talento belga, che quest’anno ha già vinto la Freccia del Brabante e la Vuelta a Andalucia. Uomo da vittorie epiche, non ha paura di fare la corsa da lontano e può quest’anno contare su una squadra eccellente, con Benoot e Vanendert battitori liberi. Bene all’Amstel Gold Race, mentre alla Freccia non ha colto l’attimo sullo Cherave quando Valverde era praticamente isolato. Deve correre all’arrembaggio per avere una chance.

L’uomo della pioggia e delle imprese

Michael Matthews (Sunweb) – Forse ha perso qualcosa in velocità e potenza, ma spiana i colli con una leggerezza incredibile. Viene tra l’altro da un sorprendente quinto posto alla Freccia, una roba inspiegabile per il tipo di corridore che è. Quarto l’anno scorso qui alla Liegi, ha sicuramente bisogno di una corsa tattica e di essere protetto dalla squadra. Se arriva all’ultimo km nel gruppo buono fa paura.

Romain Bardet (Ag2r) – Coraggio, bike handling e parecchia cazzimma: al francese non manca proprio niente per vincere una classica del genere. Lui ha un feeling speciale con la Doyenne, se è vero che in 5 partecipazioni è sempre arrivato in top15. L’inizio di stagione è stato promettente, con uno strepitoso secondo posto alle Strade Bianche e il lento build up verso la Liegi. Cercherà di far saltare il banco, magari da lontano, e non escludo ci riesca.

Roman Kreuziger (Mitchelton-Scott) – Lo davano già per finito, una sorta di chioccia per la Mitchelton dei tanti giovani in rampa di lancio. Sticazzi. All’Amstel ha prima aperto la corsa in due con Gasparotto e poi seguito Valgren nell’azione decisiva. Veterano della Liegi, ha all’attivo diverse top10 e sembra nella miglior condizione della vita. Occhio perché se gli lasci 50 metri, poi rischi di rivederlo al traguardo. Lui è l’uomo su cui butterei due euro, viste le quote (oggi lo trovate a 29, 2 giorni fa era a 41, accattatevill).

Quelchepassa Outsider

Michal Kwiatkowski (Sky) – Lui va preso così: per 10 giorni sembra il più forte del mondo, e la settimana dopo non riesce a stare in gruppo. Purtroppo le Ardenne sembrano cadere nel periodo sbagliato quest’anno, viste le performance deludenti all’Amstel e alla Freccia. Rimane uno che ha vinto Mondiale, Sanremo, Amstel, Harelbeke, San Sebastian.

Michael Valgren (Astana) – Coming out party per il giovane danese, che in due mesi ha vinto la sua prima classica su pietre (Omloop) e la prima vallonata (Amstel). Grandissimo finisseur, ha la sparata per anticipare tutti nei finali di corsa. Forse però i colli della Liegi sono un po’ troppo duri per lui.

Occhio alle sparate di Valgren

Vincenzo Nibali (Bahrein) – L’ha cerchiata sul calendario già da fine 2017, questa Liegi, che insieme al Tour e al Mondiale erano i grandi obiettivi di quest’anno. Poi sono arrivati l’inaspettato successo alla Sanremo e i problemi fisici ai Paesi Bachi. Difficile capire in che condizioni sia. All’Amstel si è staccato nel finale, alla Freccia ci ha provato da lontano, ma ha mollato prima di Huy. Ma in una gara lunga e dura è sempre a suo agio.

Mikel Landa (Movistar) – Sì, lo so. Non ha mai corso la Liegi e in carriera ha come miglior risultato in una Monumento il 21esimo posto del Lombardia 2013. Però sta andando fortissimo, e alla Freccia si è sparato 30 km in testa al gruppo come fosse una scampagnata sull’Adda. Se trova la fuga giusta e dietro si guardano…

Chi è rimasto fuori?

Il principale escluso è sicuramente Daniel Martin, che sarebbe fatto col sarto per una corsa del genere ma è da inizio anno che ha una condizione imbarazzante. Non sembra al top nemmeno Philippe Gilbert, un altro che questa gara l’ha già vinta, mentre in casa Quickstep sono in grande crescita Maximilian Schachmann e Pieter Serry.

Di outsider ce ne potrebbero essere una valanga: da Sergio Henao a Rui Costa, passando per Jacob Fuglsang, Ilnur Zakarin e Rudy Molard. Chi ha dato ottimi segnali alla Freccia è Jack Haig, mentre non paiono al top due corridori adatti a questa corsa come Dylan Teuns e Michael Albasini. Adatto alla Liegi sembra anche Ion Izagirre, che però probabilmente correrà in appoggio a Nibali. Attenzione infine a qualche uomo da GT, come Bauke Mollema e Tom Dumoulin.

Gli italiani

Non vinciamo la Liegi dal 2007, quando a trionfare fu Danilo Di Luca, ma è una corsa in cui possiamo essere protagonisti. Chi è andato più vicino a vincerla in carriera è Enrico Gasparotto, che come al solito ha trovato il picco di forma qui nelle Ardenne. Un altro che sulla carta potrebbe far bene è Diego Ulissi, anche se non ha mai dimostrato di poter reggere i 250 km. L’anno scorso Davide Formolo si rese protagonista con un’azione nel finale. Lui come Damiano Caruso potrebbe provare qualcosa da lontano.

Albo d’oro

2017 | Alejandro Valverde
2016 | Wout Poels
2015 | Alejandro Valverde
2014 | Simon Gerrans
2013 | Daniel Martin
2012 | Maksim Iglinskij
2011 | Philippe Gilbert
2010 | Aleksandr Vinokurov
2009 | Andy Schleck
2008 | Alejandro Valverde

Plurivincitori

Come abbiamo capito questa monumento è la casa di Alejandro Valverde che con il successo dell’anno scorso ha raggiunto a quota 4 Moreno Argentin (1985, 1986, 1987, 1991) ed è ad una sola vittoria dal pareggiare il record di Eddie Merckx (1969, 1971, 1972, 1973, 1975). Oltre al murciano, saranno altri 4 i corridori in corsa ad aver vinto la Liegi: Philippe Gilbert (2011), Daniel Martin (2013), Simon Gerrans (2014), Wout Poels (2016). Ultima doppietta: Michele Bartoli (1997, 1998)

In TV

Solita doppia copertura per le monumento: la Liegi-Bastogne-Liegi andrà in onda sia sui canali Rai che quelli Eurosport (live dalle 14).

Twitter

L’account Twitter ufficiale della corsa è @LiegeBastogneL, mentre per i commenti live potete usare l’hashtag #LBL, oltre al più italiano #EurosportCiclismo  per comunicare con i telecronisti di Eurosport, che spesso trovano il modo di interagire con i telespettatori. Aggiornamenti in tempo reale sulla corsa e non solo anche su questa lista.

Starting list (da Pro Cycling Stats, in aggiornamento automatico)

Betting (da bet365)

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