UFC-222: Cyborg vs. Kunitskaya – Preview

Altro Pay per View della UFC e altra card scossa da varie ed eventuali nelle ultime settimane. E stranamente stavolta, dopo i cambi di match, ne esce una card forse più solida di quella originale. Avremo quindi in questo UFC-222 un titolo in palio (Pesi Piuma femminili), un number 1 contender match (Edgar-Ortega), alcuni astri nascenti (O’Malley, Ortega) e vecchi leoni (Edgar, Arlovski).

Come per ogni evento numerato UFC, la redazione MMA si è riunita facendosi domande e provando a darsi risposte:

The Magician John Dodson è passato da potenziale nemesi per Demetrious Johnson a “intrattenitore” nei prelims? Cosa è andato storto? – Domanda di Phre

Greg: Che ha perso due volte col campione, per cui a livello promozionale una sua eventuale terza sfida per il titolo risulta poco vendibile, almeno finché non avrà messo insieme una striscia di vittorie davvero notevole, o che Johnson non perda la cintura, naturalmente. La sfida con Pedro Munhoz è un match molto interessante e dall’esito affatto scontato, comunque.

Francesco: Quello che è andato storto ha un nome e un cognome: Demetrious Johnson. Deve essere frustante per un atleta al top della categoria e nel suo prime, andare contro un avversario, farci dieci round e non dare mai la sensazione di riuscire a vincere. Difatti credo che al momento il principale problema di Dodson sia mentale, sembra essere entrato in quella fase della carriera in cui lui stesso non sappia cosa fare da grande. Mettiamoci dentro anche il fatto che negli ultimi mesi il livello dei Bantam è cresciuto notevolmente, ecco che Dodson è chiamato a un grandissimo sforzo per restare attaccato ai piani alti della categoria.

Che idea vi siete fatti di Beneil Dariush? – Domanda di Francesco

Lorenzo: Dariush mi da l’impressione di uno che davvero ci prova a stare al passo dei pezzi grossi della divisione Lightweight. Eppure, sembra mancargli sempre qualcosina per fare il vero salto di qualità. Detto questo, è senza dubbio un fighter eccezionale, capace, ad esempio, di mettere a nanna il buon James Vick o battere ai punti Michael Johnson. Mi piace molto il suo striking mentre lo trovo ancora un po’ acerbo dal punto di vista del grappling; spero di vederlo migliorato soprattutto in questo reparto in questo match, evidenziando quindi una sua evoluzione. Penso che il tempo sia ancora dalla sua parte e in futuro potrebbe riuscire a colmare la distanza tra lui e l’elitè della divisione; distanza, però, che ad ora mi sembra ancora molto evidente.

PhreChe è il fratello picchiatore di Ben Schwartz? Scherzi a parte, il fighter di origini iraniane è sicuramente un bel prospetto, se di prospetto possiamo parlare considerando che è un atleta nella top 15 della sua categoria. Nel suo palmares ci sono scalpi di una certa importanza come Miller, Johnson e Vick, ma si può anche notare che appena entriamo in top 10, fatica a trovare la vittoria (si vedano le sconfitte con Chiesa e Barbosa. Per rispondere alla tua domanda con una sola parola dico “gatekeeper”.

GregChe è un ottimo fighter, principalmente grappler ma con uno striking pulito ed efficace. Gli manca davvero poco da un punto di vista tecnico per poter  competere per il titolo, ha subito sconfitte solo da atleti di ottimo livello. Oltretutto è anche una persona dall’intelligenza fuori dal comune.

Il “blue-chip prospect” di questo evento numerato è la brasiliana/americana Mackenzie Dern, ex pluricampionessa mondiale di BJJ e vincitrice del prestigioso ADCC, che ha già compilato un record di 5-0 nelle MMA. Cosa vi aspettate dal suo debutto UFC contro la veterana di TUF 23 Ashley Yoder? – Domanda di Greg

Francesco: Mackenzie Dern è, nell’idea della UFC, la prossima grande star femminile di questo sport. Quella che dovrà prendere il posto di Ronda a livello mainstream. Oltre al talento è anche una gran bella ragazza ed è ancora giovanissima per questo sport, tutti requisiti per far sì che la UFC la spinga fin da subito in alto. La Yoder mi sembra un avversario “morbido” per il debutto, giusto appunto per iniziare a far parlare della grappler neo arrivata.

Arlovski vs Struve. Ultima chiamata ad alti livelli per entrambi? – Domanda di Francesco

Lorenzo: Arlovski e Struve sono, per motivi diversi, alla loro ultima chiamata per far parte dei “nomi che contano” nella divisione Pesi Massimi. Il primo è un pezzo di storia delle MMA, già campione, nonchè protagonista di una run in UFC (arrivata dopo il suo rilascio e riassunzione) tra il 2014 e il 2015 che può considerarsi il manifesto vivente del “canto del cigno” in salsa MMA. Il secondo, invece, è l’eterna promessa mai definitivamente sbocciata, capace di mettere KO l’attuale campione di categoria Stipe Miocic, ma anche di perdere incontri con fighter molto meno quotati di lui, senza sembrare mai davvero pronto a fare il salto di qualità. Ultima chiamata, quindi; Arlovski può ancora una volta post-porre il suo pensionamento, con la possibilità futura di match con altri veterani della division, oppure come gate-keeper, Struve può rilanciare il suo ancora giovane (classe 1988) nome, nella speranza di emulare il suo avversario, proponendo una “rinascita” nella seconda parte della sua carriera. Se Arlovski fallisse (come penso accadrà) sarebbe probabilmente la fine della sua carriera, mentre Struve almeno un paio di altre cartucce da sparare penso le abbia. Vado controtendenza per analizzare l’andamento del match: penso che sarà il jiu-jitsu di Struve a fare la differenza, non l’enorme allungo come pronosticato da molti.

Phre: Beh, considerando l’età di entrambi i fighter ti rispondo sì e no. Sì per il russo, no per l’olandese.
L’ex campione UFC dei pesi massimi ha appena compiuto 39 anni ed ha una sola vittoria negli ultimi 6 incontri. Per essere del tutto onesti bisogna, però, dire che 4 di queste 5 sconfitte sono contro mostri sacri dello sport e della categoria o comunque contro gente forte forte (Miocic, Overeem, Barnett e NGannou). Per Arlosvki immagino un “rilancio di carriera” in Oriente, sulla falsa riga di Cro Cop in Rizin.
Per quanto riguarda “Il grattacielo”, non credo sia giunto ancora il momento di abbandonare gli alti livelli nonostante i quasi 40 incontri all’attivo. La giovane età (30 anni) gioca a suo favore e credo abbia ancora qualcosa da dare in UFC, soprattutto considerata la carenza di talenti della massima categoria nelle MMA.

GregAnche se sono tutti e due fighter con risultati molto altalenanti in carriera, non li metterei sullo stesso piano. Arlovski è sicuramente vicino al ritiro, tuttavia può vantarsi di essere stato il campione dei pesi massimi UFC. Struve probabilmente ha ancora molti anni di combattimenti davanti, quindi potrebbe ancora dover raggiungere il proprio apice, anche grazie all’esperienza accumulata in una carriera iniziata in età giovanissima. Tuttavia credo che il titolo dei massimi sia destinato a rimanere una chimera per lui, in un’epoca di fighter estremamente completi sia dal punto di vista tecnico che atletico, a differenza di quella in cui il pitbull bielorusso si è fregiato della cintura.

Un fighter che avrà i fari puntati su di sé sarà sicuramente “Sugar” Sean O’Malley. Che idea vi siete fatti di lui? Che potenzialità ci vedete? – Domanda di Lorenzo

PhrePosso essere sincero? Forse sono uno dei pochi a non essere ancora salito sul bandwagon del fighter del Montana. Sarà che son rimasto scottato dai vari fighter “spettacolari” da vedere ma che hanno finora alternato prestazioni poco convincenti e a volte addirittura di una noia mortale (Vannata e Caceres, ci siete?). Se riuscirà ad abbinare al suo stile spettacolare anche vittorie convincenti, allora sarò il primo a cospargermi il capo di cenere, ma per me il suo hype train è destinato a schiantarsi; la mia previsione è che l’ex campione di CES MMA vincerà per KO nel primo round. Ah, e poi come faccio a non tifare per un fighter di Providence?

GregO’Malley sa come si fa, nel senso che capisce che il successo per un fighter non dipende solo dalle capacità tecniche e atletiche, ma anche dal modo in cui si interpretano i match e da come ci si rapporta con il pubblico, secondo la vecchia massima: “amatemi o odiatemi ma guardatemi”. Nel caso specifico Sugar Sean abbina uno stile di combattimento alla come se non ci fosse un domani, sulla falsa riga di un Justin Gaethje, a un aspetto piuttosto bizzarro e comunque poco da fighter ma piuttosto da hippy del XXI secolo. Non so fino a dove potrà arrivare, dipenderà anche da quanto sarà in grado di crescere negli anni, al momento non mi sembra che abbia un bagaglio tecnico completo al 100%. Io comunque faccio il tifo per lui in quanto fratello di ganja (come il suo altro grande fan Snoop)

Francesco: A differenza di Phre, io il bandwagon lo guido. Il debutto in UFC a dicembre scorso ha detto molto di più della vittoria unanime portata a casa. Perché diciamolo, per attirare nuovi fans alle MMA servono gli O’Malley. Personaggio fuori ma soprattutto dentro la gabbia, Sean rischia di essere una macchina da highlight come pochi se ne sono visti. E contiamo che ha ancora 23 anni, tempo per migliorare ne ha.

In un recente tweet, Dan Hardy ha affermato che Ortega è quanto di più vicino al BJ Penn dei bei tempi. È un paragone con cui siete d’accordo? E in generale, siete d’accordo con questi paragoni? – Domanda di Phre

Greg: Anche se Ortega è sicuramente uno dei giovani emergenti che applica meglio il BJJ alle MMA credo che sia ancora presto per paragonarlo a una leggenda e soprattutto un innovatore come Penn. Il match contro Edgar però ci dirà molto su quale è il suo vero potenziale e/o i suoi limiti. In linea di massima non mi piace fare paragoni tra fighter di ere diverse però è vero che a volte si notano similitudini sia tecniche che non.

Francesco: A livello di BJJ il paragone ci può stare. Ma scomodare una leggenda mi pare prematuro, principalmente per non caricare troppo di pressioni Ortega. Di certo è uno dei talenti emergenti migliori al mondo, e da quando è in UFC ha fatto ulteriori passi in avanti. Resta il fatto che Penn ha in un certo senso rivoluzionato questo sport, Ortega è ancora lontano da tutto ciò.

Brian Ortega entra di fatto nel #1 contender match a causa del forfait di Jose Aldo. E’ il momento giusto per lui per questo genere di prova? E il matchup con Edgar come lo vedete? – Domanda di Lorenzo

PhreOrmai conoscete tutti la mia infatuazione sportiva per il ragazzo californiano, c’è chi lo definisce il nuovo BJ Penn (vedi su). Credo sia arrivato per lui il momento di dimostrare di essere pronto per il titolo e il match con Edgar servirà proprio a questo scopo. Per come ho vissuto io le MMA in questa decade è una storyline perfetta. Il villain (Edgar) dopo aver pestato più e più volte l’eroe (Penn) viene sconfitto dal suo erede (Ortega). PER-FET-TA. T-City per armbar nel terzo round.

GregSi trattava della classica offerta che non si poteva rifiutare, ma chiaramente preparare un match contro un avversario della forza e esperienza di Edgar con un mese circa di preavviso non è l’ideale per Ortega. Anche con un camp completo credo che sarebbe stato un match difficile. Come detto però l’occasione era troppo ghiotta e con una vittoria T-city si lancerebbe verso la vetta della categoria e acquisirebbe una grande notorietà. Per non parlare del fatto che se dovesse essere il primo a sconfiggere Edgar prima del limite entrerebbe istantaneamente nell’olimpo dello sport. Non credo che questo si verificherà ma mi farebbe piacere essere smentito.

Francesco: Se ti offrono un match del genere tu lo accetti. Poco da fare. E aggiungiamoci che ha ben poco da perdere e molto da guadagnare da questo incontro. Un’eventuale sconfitta contro Edgar non peserebbe troppo sul currriculum di questo ragazzo, specialmente dovesse arrivare dopo una buona prestazione. In caso di vittoria, magari diventando il primo a finalizzare Edgar, il match contro Holloway per la cintura sarebbe solo da ufficializzare. Quindi sì, è il momento giusto per questo match per il californiano.

Cris Cyborg grazie alla continuità delle performance sta diventando una delle maggiori draw per la vendita di PPV e una delle fighter più riconoscibili al mondo. Cosa vi aspettate dalla sfida con la russa Yana Kunitskaya? – Domanda di Greg

Francesco: Una carneficina. Come al solito. La Cyborg è l’atleta più dominante di questo sport e al momento non si vede nessuno all’orizzonte che possa crearle problemi. E in fatto di vendite PPV rischia di fare la fine di Mighty Mouse. Il dominare sempre alla lunga stanca gli appassionati.

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