Categoria: Il mio anno preferito

Di pedate, divani e altre sciocchezze…evaffanculo alla descrizione.

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Il rumoroso silenzio della sconfitta (Carpi- Lazio 1-3)

E’ finita nel modo peggiore. La grande stagione del sogno chiamato Serie A si è probabilmente conclusa sul piedino (quello che per i tennisti è il braccino) di Jerry Mbakogu, protagonista della cavalcata degli Immortali verso la massima serie e oggi additato come responsabile numero uno della disfatta. Al Carpi resta la speranza di capovolgere il pronostico a Udine in concomitanza con almeno un pareggio del Verona a Palermo domenica prossima (perché ridete, voi, là in fondo?). L’ultima, misera speranza di salvezza è insomma legata alla buona sorte, al giro fortunato della slot machine, dove inserisci una monetina, tiri la...

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Onda anomala (Juventus-Carpi 2-0)

L’arrivo a Torino porta con sé un meraviglioso clima primaverile, con forti piogge per tutto il sabato, una grandinata e il cielo costantemente colorato di grigio scuro. Uscire dal quartiere anarco insurrezionalista che non vede di buon occhio la psichiatria e il Papa per recarsi allo stadio è un episodio che ha i contorni della commedia italiana alla De Sica (figlio) e che lasceremo chiuso nella memoria in attesa di un buon sceneggiatore. Lo stadio ci si presenta davanti in tutta la sua imponenza e la prima impressione che ho nell’osservarlo è che sia davvero brutto. A una seconda e...

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Potere politico e coronarie – Carpi-Empoli 1-0

La fondamentale settimana che lancia verso la volata finale si conclude con il lieto fine all’ultimo respiro, all’85° minuto di Carpi-Empoli con la zampata volante di Kevin Lasagna che infila il quinto gol stagionale, quinta rete segnata entrando dalla panchina. Meglio di KL15 nell’Europa del G5 (Spagna, Inghilterra, Francia, Germania e Italia), partendo dalla panca, hanno fatto solo un certo Robert Lewandoski del Bayern Monaco e Kamil Grosicki del Rennes. Sette punti in tre gare, dalla goleada del Genoa (4-1) al secondo storico pareggio di San Siro, stavolta col Milan (0-0), chiudendo con la vittoria di misura contro un Empoli...

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Calcio moderno – Carpi-Sassuolo 1-3

Carpi e Sassuolo, le due facce della stessa medaglia provinciale, i due lati spigolosi, verso nord e verso sud, della terra che vive il dramma sportivo di una reginetta in decadimento, il Modena FC, impantanato nella zona playout di Serie B di fronte alla peggiore stagione di sempre e con il timore di ciò che riserverà l’estate quando si apriranno i libri contabili. Una provincia che gode della Serie A attraverso due squadre che non corrispondono alla storia e alle speranze che si vorrebbero vivere sotto la Ghirlandina tra incroci sfiorati, fusioni mancate e acquisti negati; come quando Mister Gaudì...

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Fredda cronaca di una notte di mezza stagione e poco più

La fine dell’anno preferito sembrava giunta il giorno in cui il buon Totò Di Gaudio mancava il più comodo degli assist per Kevin Lasagna al 92° di Carpi-Palermo. Tre giorni dopo il desaparecido Zarate imbucava con un tiro straordinario la palla della vittoria per la Fiorentina al 93°. Segnali. Ma i segnali peggiori, a una settimana dall’entusiasmante trasferta di San Siro, non riguardavano la poca lucidità di Di Gaudio o il colpo da biliardo all’ultimo secondo, quanto l’atteggiamento di una squadra incapace di giocare d’astuzia e stranamente messa in campo ogni volta in modo anomalo, con due punte in trasferta e una...

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Da San Benedetto Po a San Siro – Inter-Carpi 1-1

Per raccontare una storia così, forse, servirebbe un romanzo. Servirebbe la capacità di Nick Hornby di romanzare la normalità, di dettare pagine di passione. Perché la storia che conduce da San Benedetto Po a San Siro è tutto sommato riducibile a questo: passione e normalità. Non c’è molto di più, né una storia strappalacrime alle spalle né casi umani che emergono contro ogni destino, ma la storia di un ragazzo come tanti (e non è il solito modo di dire) che, in Italia, fa quello che fanno milioni di bambini, cioè dà calci a un pallone sognando un giorno di...

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Inutile pagellone d’inverno

Terminato il girone di andata comincia la solita roulette di inutili premi virtuali, promossi e bocciati, campioni e fallimenti. I conti si fanno, come sempre, alla fine, ma non saremo certo noi a sottrarci dal compito di seguire il delirio dei voti di metà anno assegnando le pagelle al Carpi, squadra che continuiamo inutilmente a seguire per questo sito. Un sito che non ha rubriche fisse su Juventus, Inter e Milan, ma ne ha una sul Carpi, è quello che potremmo chiamare un covo di snob intellettuali del calcio di periferia, ma questo vi è capitato e questo vi tenete....

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Carpi FC 1909 – Istantanea 2015

Il 2015 del Carpi si chiude con uno scatto da dietro la porta, ripreso da un qualche tifoso che per qualche assurda ragione teneva proprio in quel momento il telefono puntato verso la porta della Juventus. Uno scatto sfocato ma assolutamente chiaro. Lorenzo Lollo, al limite dell’area piccola, arriva sul pallone per colpirlo sicuro verso la rete avversaria; Buffon è praticamente già in volo alla propria destra e l’unico difensore, Bonucci, è immobile davanti al centrocampista biancorosso ma troppo sorpreso e distante dall’avversario per poter fare qualunque cosa. Nel novantanove percento dei casi un’azione così finisce con il gol. La...

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Ex

Corre l’estate del 1976 quando Roberto Boninsegna, potente attaccante dell’Inter, viene ceduto alla Juventus in uno scambio che coinvolge Pietro Anastasi. Bonimba (nomignolo rifilatogli da un certo Gianni Brera) apprende la notizia a giochi fatti e non la prende bene. Nemmeno il popolo nerazzurro la prende bene. Boninsegna è una bandiera, arriva in coda all’epoca della Grande Inter di HH, attaccante di razza che segnerà 171 reti e sfiorerà la terza Coppa dei Campioni persa contro gli scozzesi del Celtic. Boninsegna è tutto questo ma, soprattutto, è interista dentro, come può diventare un gobbo? La punta mantovana ha ormai 33 anni,...

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Maghi e stregoni

Facciamo un passo indietro e riflettiamo. Cerchiamo di capire, di mettere in fila le cose. Scriviamo un breve riassunto dei fatti per vedere se il risultato ci darà una logica che fino a oggi ci è stata sconosciuta. Il tempo e la voglia ci daranno modo di entrare nello specifico, più avanti, se sarà il caso. Oggi, ancora confusi dalle ultime decisioni, rimaniamo con poche parole e tanti pensieri. Non è il presente da raccontare ma il passato da rivedere. Dunque, c’è questa squadra che domina un campionato di Serie B, va in testa a ottobre e non si ferma...