Appunti sulle Classiche – Al via le Corse del Pavè

La March Madness, i concerti e lo studio impazzano feroci, ma non si poteva negare agli appassionati del commento un paio di chiacchiere circa le imminenti Classiche del Pavè.

Proprio oggi infatti si apre la Campagna del Nord con la Gand-Wevelgem, che come la Milano-Sanremo è estremamente minacciata dal cattivo tempo. Nel momento in cui vi scrivo la corsa pare sia stata accorciata di 45 km ed è a rischio rinvio. Occhi puntati come al solito sulla salita del Kemmel, i 1000 metri di pavè tremendi che rappresentano l’unica vera insidia di tutta la corsa (neve permettendo).

Favorito d’obbligo è il campione in carica Tom Boonen, ma non escluderei un velocista puro come Cavendish (compagno di squadra di Boonen) oppure Sagan, che probabilmente ha ancora il dente avvelenato dalla Milano-Sanremo.

Tra una settimana si disputerà invece il Giro delle Fiandre, con i suoi innumerevoli muri ed il Grammont che attende di fare vittime. Parecchie indicazioni sulla condizione dei partecipanti le si avranno durante la Gand-Wevelgem, ma sono abbastanza convinto che il vincitore uscirà dalla triade Boonen-Gilbert-Cancellara. E’ una corsa che Boonen ha vinto tre volte (record assoluto condiviso), ma in tutte e tre le occasioni il belga era in una condizione fisica spaventosa, e quest’anno non è ancora apparso brillantissimo. Cancellara ha un successo in carriera, mentre Gilbert ha solamente due podi, e non vedo occasione migliore per rilanciarsi definitivamente. Occhio anche al 32enne Nuyens, che pare abbia basato l’intera sua preparazione su questa corsa.

Chiudiamo infine questa prima parte con la Parigi-Roubaix, la corsa probabilmente più affascinante di tutto il calendario. Personalmente trovo ogni anno appassionante il passaggio sul pavè attraverso la Foresta di Arenberg. Una corsa provante dal punto di vista fisico, psicologico e perfino meccanico, visto che forature e guasti vari sono all’ordine del giorno. Un italiano non trionfa dall’ormai lontano 1999, e credo che anche quest’anno dovremo accontentarci al massimo di un buon piazzamento. Rischio di essere ripetitivo, ma attualmente vedo Cancellara davvero troppo sopra gli altri in questo tipo di corse, e non vederlo almeno sul podio sarebbe una grandissima sorpresa. Solamente Boonen, se arriverà al 100% della condizione fisica può essere un avversario. Lungi da me considerare la Roubaix una corsa già chiusa, visto che le sorprese son frequentissime.

Con i pronostici non mi sono sbilanciato più di tanto, ma è doveroso citare alcuni outsider che potrebbero infastidire i favoritissimi del pavè.
Innanzitutto partiamo dal “nostro” Daniel Oss, che tanto bene sta facendo in questo inizio di stagione con la BMC (team dall’organico spaventoso). I bookmakers continuano a parlare principalmente di Pozzato tra gli italiani, ma io sono abbastanza convinto che le belle notizie potrebbero arrivarci proprio da Daniel.

Azzardo: almeno un podio/piazzamento nei primi 5.

Nessuno parla nemmeno di Sebastièn Turgot, secondo classificato alla Roubaix di 12 mesi fa, che sta continuando a collezionare piazzamenti in ogni gara. Potrebbe essere lui la sorpresa dell’anno? Certo che, anche da italiano, sarebbe abbastanza bello vedere un francese trionfare in casa propria, proprio ad un anno dal ritiro di Frédéric Guesdon, l’ultimo francese a vincere la corsa (che ha disputato per ben 18 volte) nel 1997.

Chiudo infine con Roelandts, Boasson-Hagen e Lars Boom. Difficile che uno di questi tre possa portare a casa un successo, ma sono ciclisti che nella giusta giornata potrebbero non accontentarsi di un semplice piazzamento e tentare l’impresa.

Non resta che mettersi comodi sul divano, perché sul pavè lo spettacolo è sempre assicurato.

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Una risposta

  1. azazelli ha detto:

    Intanto oggi tra Criterium International (che ho potuto vedere) e appunto Gent-Wevelgem (che ho potuto…leggere, grazie ai tuoi aggiornamenti su twitter) ci siamo divertiti non poco. Di Sagan è dall’anno scorso che sia con te, che con tanti altri, siamo già sportivamente innamorati. Per me è un purosangue strepitoso, di quelli che riscrivono la storia del ciclismo: spero non si snaturi troppo, pur essendo giovane e quindi dai limiti ancora inesplorati, per me è più da classica che da grande giro. Ma ora si può dire davvero tutto, l’unico punto fermo è che è un fuoriclasse.

    PS. Sperando di non dovermi rimangiare queste parole…per i motivi che voi che, come me, amate il ciclismo già sapete….

    Tornando al pezzo, come accennavo su twitter venerdì: ci aspetta una stagione al nord di livello mostruoso, come non se ne vedono da anni, c’è un parterre di partecipanti davvero impressionante, un occhio anche al muro di Huy!! Mia passione personale 🙂 che storicamente qualche soddisfazione italiana ce la regala, ecco….non so chi (Oss? Magari…ma temo ancora acerbo, anche se sta bene), ma se portassimo a casa una vittoria “nostra” non mi farebbe del tutto schifo 😀

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