Carolina Panthers: gattini o pantere?

2 anni fa i Panthers iniziavano la ricostruzione dopo le macerie lasciate dall’ultimo periodo di Fox: nuovo allenatore (Rivera) e, soprattutto, nuovo QB scelto con la prima assoluta (Newton) che doveva essere il nuovo messia nonostante in molti avessero dei dubbi sulla sua effettiva possibilità di avere successo in NFL. La stagione dell’ex Heisman Throphy fu eccezionale a livello individuale, azzittendo tutti i suoi critici, ma a livello di squadra non ci fu’ quel grosso miglioramento sperato. L’anno scorso la situazione non è cambiata di molto a livello generale: cattiva partenza, sia di Newton che della squadra, e miglioramento sul finale per entrambe le componenti anche se i playoff sono rimasti sempre una chimera. E quest’anno?

“Cam, se vuoi vengo ad allenarvi io!”

Newton rimane sempre il faro di questa squadra, specie per quanto riguarda l’attacco, anche se il vero barometro dei Panthers sembra rimanere ancora Steve Smith (e visti i suoi eccessi di “personalità” non è sempre un bene), ma quest’anno ci si aspetta ancora di più da “superman”, sia per quanto riguarda la continuità di rendimento che per quanto riguarda la capacità di gestire la gara (lettura delle difese, esecuzione, gestione dei turnover). Il fatto che sia cambiato l’offensive coordinator dovrebbe essere un problema gestibile anche perché è stato promosso il suo QB coach Mike Shula).

Uno dei problemi di Newton rimane sempre a chi lanciare. Ok, c’è ancora Steve Smith, ma le primavere diventano tante (34 per la precisione) e inevitabilmente le sue cifre sono destinate a scendere, ma accanto a lui c’è poco di sicuro… L’anno scorso ha dato un grosso aiuto il TE Greg Olsen, ma visti i suoi precedenti in carriera non c’è da stare tranquilli. A livello di altri ricevitori si aspetta sempre l’esplosione dell’eterna scommessa Brandon LaFell, mentre dietro c’è veramente poco (Dominic Hixon, ex Giants, e l’ex QB Armanti Edwards – from Appalachian State, sempre più centro del mondo, ndr).

Fino a qualche anno fa l’attacco sulle corse dei Panthers era considerato tra i migliori della lega, adesso è invece indiscutibilmente il più pagato dell’NFL, ma in quanto ad efficacia lascia non poco a desiderare…d’altronde come fai a produrre sul campo se passi una settimana si e l’altra pure a dover gestire infortuni e malanni? DeAngelo Williams e Jonathan Stewart, se sani, possono essere uno dei migliori duo della lega, ma primo, difficilmente lo sono e, secondo, sembrano entrambi in fase calante (attenzione al rookie da Oregon KenJon Barner specie se si deciderà di far giocare un po’ più di read option a Newton, lui che ad Auburn ha fatto tanti danni sfruttando la sua atleticità).

Se il tuo attacco sulle corse fatica, un po’ di colpa ce l’avrà anche la tua linea offensiva, e ovviamente anche quella di Carolina non è esente da questo teorema: il left tackle Jordan Gross ed il centro Ryan Kalil non sono affatto male, ma il resto della linea non dà molte rassicurazioni! La guardia Silatolu, durante il suo anno da rookie, ha però mostrato segni di miglioramento, e quindi si spera che quest’anno, anche considerando il fatto che tutti e 5 i titolari ritornano insieme sin dal day one (la G Garry Williams ed il RT Byron Bell sono gli altri), la situazione possa migliorare sia sulle corse che sui passaggi.

“Ma che festeggia questa? Non ha capito che mi hanno scelto i Panthers?” “Ma proprio in North Carolina dovevamo andare a finire?”

L’arrivo di un capo allenatore dal background difensivo faceva pensare, 2 anni fa, che si sarebbe lavorato molto con la difesa e che questo avrebbe portato i suoi frutti. Idea sbagliata! In breve la difesa dei Panthers ha un grosso buco al centro della linea, degli end molto validi, un reparto linebacker ottimo ma fisicamente non affidabile e una secondaria tra le peggiori della lega. Purtroppo non sono cose che si possono migliorare da un giorno all’altro ma se dovessimo dare un voto al lavoro fatto da Rivera finora nel reparto su cui si pensava potesse avere un maggior impatto…beh, non potremmo andare sopra al 5!

Hardy e Johnson sono sicuramente due DE molto solidi, in grado di garantire costantemente pressione sul QB avversario, mentre si è dovuto pesantemente intervenire nel resto della linea perché fino all’anno scorso c’era, sostanzialmente, un bel buco! Il primo giro Star Lotulelei (sceso nel draft per problemi al cuore che sembrano essere stati sovrastimati) sembra essere una bella pezza da mettere su quel buco, e anche il secondo giro Kawann Short sembra poter dare sin da subito il suo contributo se riuscirà a superare nella depth chart Dwan Edwards.

Il reparto dei linebacker è quello, come dicevamo, più talentuoso e profondo, con il 2° anno Kuechly che ha dimostrato sin da subito, specie una volta spostato al centro, quanto può essere devastante (se però la linea difensiva gli permetterà di dover fare meno placcaggi e più big play sarà meglio per tutti), mentre ai suoi fianchi si spera di avere sani ed arruolabili Jon Beason e Thomas Davis. Come dite? Vi sembra difficile? E’ per questo infatti che è arrivato, via free agency, un backup affidabile come l’ex Giants Chase Blackburn e, via draft, AJ Klein che può essere una delle sorprese migliori della squadra.

Se in mezzo alla linea difensiva c’era un buco grosso, quello nelle secondarie è enorme, e l’improvviso ritiro in offseason di Chris Gamble ha solo contribuito ad allargarlo! I cornerback titolari dovrebbero essere Captain Munnerlyn ed il veterano neo-arrivato Drayton Florence, con Josh Norman, a tratti veramente osceno nel suo anno da rookie, e l’altro neo-arrivato DJ Moore a dare profondità e giocarsi il ruolo di slot corner. Dura dire che sia un reparto affidabile… Se poi consideriamo che anche a livello di safety non c’è molta qualità…Charles Godfrey, l’ex bust dei raiders Michael Mitchell e “sciagura” Nakamura. Ma tanto giocando in una division con QB del calibro di Brees e Ryan non è una cosa preoccupante no?

Come kicker è stato confermato Gano, che è atteso alla conferma (e visti i precedenti in carriera si incrociano le dita con vigore) dopo una stagione abbastanza positiva rimpiazzando Medlock, mentre per dare una scossa ai ritorni è stato firmato Ted Ginn jr che però ha mostrato pochi lampi nell’ultimo anno ai niners. Buone notizie infine per quanto riguarda il punter: l’anno scorso il  rookie Nortman è stato il peggiore di tutta l’NFL, e quindi non potrà che migliorare,

“Cosa mi aspetto dalla prossima stagione? Beh…”

Tra i fattori della prossima stagione dei Panthers:

– l’eterno Steve Smith mostrerà segni di invecchiamento?

– il duo Williams-Stewart ritornerà a correre come ai bei tempi?

– il nuovo OC riuscirà a sfruttare le migliori qualità di Cam Newton con costanza?

– quante yard su lancio di media verranno concesse?

– Rivera arriverà a mangiare il panettone?

Il calendario dei Panthers non si può certamente definire facile, specie dovendo affrontare la NFC West, ma quello che preoccupa maggiormente è la scarsa affidabilità tra le mura amiche ed il fatto che la difesa sembra avere troppi buchi per poterli sistemare tutti in un solo anno. Anche in attacco ci sono dei punti interrogativi, ma quello mostrato nello seconda parte della scorsa stagione induce ad un cauto ottimismo. Rivera si gioca molto quest’anno e probabilmente i playoff rimangono fuori portata, ma se la difesa non mostrerà segni di miglioramento aspettiamoci un nuovo allenatore l’anno prossimo.

angyair

Tifoso dei 49ers e dei Bulls, ex-calciatore professionista, olimpionico di scherma, tronista a tempo perso, candidato al Nobel e scrittore di best-seller apocrifi. Ah, anche un po' megalomane.

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2 risposte

  1. azazelli ha detto:

    Nemmeno io sono molto ottimista su questi Panthers, arrivare ad un record pari di 8-8 per me sarebbe già un gran successo, i playoff li vedo improbabili. Poi sicuramente mi sbaglierò :-), pazienza.

  1. 27 Agosto 2013

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