Caso Armstrong: Passerella

Oprah did it again.

E il buon Lance Armstrong ha vinto un’altra volta, con una campagna elettorale studiata alla perfezione, probabilmente più attentamente anche dei suoi sette Tour de France.

981828-lance-armstrongQualche giorno fa avevo scritto che l’unica possibilità che Armstrong aveva di riabilitarsi era quella di far cadere un sacco di teste di gente in giacca e cravatta. Come al solito mi sbagliavo: quello era l’unico modo per riabilitarsi agli occhi degli appassionati.

Ho sottovalutato quanto potesse essere geniale il texano, e dire che l’ho sempre lodato per questo, ed infatti gli è bastato fare qualche calcolo di matematica basilare per arrivare alla conclusione “e se rinunciassi a riconquistare i miei fans e provassi a conquistare il resto del mondo qualunquista?”

E allora il crollo, le lacrime e il labbro tremolante sono arrivate chirurgicamente nella seconda parte dell’intervista, perchè l’asso non andava calato subito. Nella prima parte Lance ha freddamente ucciso il suo “io ciclista” e ne ha sciolto il cadavere come nemmeno Walter White in una puntata di Breaking Bad.

Il crollo non è avvenuto quando si parlava di ciclismo, non è avvenuto quando ha dovuto dichiarare (e io sono sicuro che il suo orgoglio è stato un muro tremendo) che quei sette Tour sono esclusivamente merito del doping. E’ ovviamente arrivato quando si è trattato di parlare della straziante confessione fatta a suo figlio, che continuava a difendere il padre accusando i media di dire falsità.

Una piccola deviazione dal tema principale in cui Lance Armstrong nega le voci su suoi presunti tentativi di donazione all’Usada, ma rivela di aver incontrato diversi vertici dell’organizzazione. Il texano afferma infatti di aver chiesto una riduzione della sua squalifica a vita, per poter tornare un giorno a competere. Infatti l’ex ciclista si era recentemente riciclato nel Triathlon, sua grande passione da giovane. Pare che da un incontro avvenuto con Travis Tygart (l’uomo a capo dell’Usada) sia emerso che Armstrong possieda un’informazione che potrebbe ridurre la sua squalifica a vita ad una sospensione di “soli” otto anni.

“Io ho ottenuto una pena di morte e gli altri una squalifica di sei mesi. Non sto dicendo che sia ingiusto, ma per me è stato diverso.”

Ma non si era detto che non si parlava degli altri?

Armstrong aggiunge che la sua voglia di competere è talmente alta che è disposto a qualsiasi cosa pur di tornare ad allenarsi e a gareggiare. Aggiunge addirittura che crede di “meritarlo”, anche se conscio che questo non sia il modo di porsi più popolare. Ma agli americani piace un pizzico di arroganza, e Lance lo sa fin troppo bene.

v7oo8llge24okrqmbcgiL’intervista continua, con Lance che afferma che la cosa più brutta di tutta questa vicenda siano i danni che sono stati arrecati alla sua fondazione Livestrong (definita come un sesto figlio), che è stato costretto a lasciare. E siccome siamo in tempo di crisi, aggiungiamo anche una parte in cui si parla dei danni che ha subito la “saccoccia” dell’Americano.

“Quello è stato un giorno da 75 milioni di dollari”.

A tanto ammontano i danni subiti dalla perdita di sponsor e finanziatori. E ora verso il gran finale.

“Posso guardare a quello che ho fatto. Imbrogliare per vincere nel ciclismo, fare il prepotente, mentire sui miei successi. Non si dovrebbe fare, non è questo che si insegna ai propri figli. […] Ma il crimine peggiore è stato tradire chi credeva in me e mi supportava. Loro sono stati presi in giro da me.”

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“Fiuuu.. ci è mancato poco”

Dalle ceneri del ciclista ammazzato da sé stesso, riemerge come una fenice il Lance Armstrong uomo, riabilitato agli occhi della gente e del mondo, perchè il ciclimo è il Male e non è giusto che tutti si stiano accanendo contro di lui, i cattivi sono i compagni che lo hanno tradito e che si faranno solo sei mesi.

 E intanto Ferrari, Verbruggen e l’UCI tutta continuano a gongolare sulle loro poltrone. C’è stata un piccolo incidente di percorso durante lo spettacolo, ma i fili dei loro burattini sono ancora intatti.

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6 risposte

  1. azazelli ha detto:

    Quindi la sensazione nata dalla prima parte, è stata rafforzata dalla seconda…stasera me la guardo su Dmax, ma so già cosa aspettarmi, abbiamo perso tutti, ancora una volta.

  2. angyair ha detto:

    Ho guardato parte dell’intervista, e non ho visto un uomo completamente pentito, di uno che si stesse liberando di un peso (ricordo per es. la “confessione” di Schwarter), ma un uomo che si è visto smascherato, accerchiato, e sta cercando una via di fuga per non perdere tutto.
    E’ pure difficile credere a quello che sta dicendo adesso dopo tutte le bugie che ha detto nel corso degli anni e a tratti mi faceva quasi tenerezza per come cercava di convincere gli altri e, soprattutto, se stesso che quando querelava chi lo accusava era nel giusto perché non era colpevole di tutto quello che gli imputavano.
    L’impressione è comunque che la storia non è finita (ricordiamo che se ha mentito sotto giuramento rischia di andare in prigione come capitò a Marion Jones).
    Tra l’altro: penso che le domande dell’intervista fossero in buona parte concordate, ma mi è sembrato che Oprah (prima volta che vedevo una sua intervista) non perdesse l’occasione per cercare di prenderlo in fallo o comunque di non accontentarsi delle sue prime risposte.

  3. azazelli ha detto:

    ahahah anche per me è la prima Oprah 😀 dopo che sono anni che ne sento parlare dagli USA 🙂 mi ero fatto un’idea più alla maria de filippi in effetti LOL

  4. alvise ha detto:

    le ho detto che era una stronza una puttana, ma voglio sia chiaro non ho mai detto che era grassa… maddaiiiii

    • angyair ha detto:

      Se voleva essere una battuta è la stata la peggior battuta del decennio.
      Se non lo era…patetico tentativo per cercare di convincersi di avere fatto bene.

  5. azazelli ha detto:

    uahahaah quella parte è stata….patetica 😀

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