Cleveland Browns: gira la ruota…gi-ra-la!

Si finirà mai di ricostruire a Cleveland? E’ questa la domanda che si fanno tutti i tifosi dei Browns che quasi ogni anno vedono la loro squadra passare attraverso mille cambiamenti e mille disavventure che ne fanno spesso la barzelletta del mondo del football professionistico. Eppure la passione che c’è intorno a questa squadra è tanta e difficilmente eguagliabile, ma la sensazione di essere sotto una maledizione da quell’infausto giorno in cui gli storici Browns finirono a Baltimora è tanta.

Ora che c’era un nuovo proprietario con tutte le intenzioni di spendere e di fare le cose per bene, sembrava che finalmente si potesse cambiare registro, ma ecco le voci su un’indagine federale per truffa contro la società di proprietà del signor Haslam che fanno seriamente pensare che tra non molto gli altri proprietari NFL faranno pressioni per fargli cedere la squadra. Mancanza di continuità ad ogni livello! Questo è quello che manca da troppo tempo a Cleveland.

Neanche Brandon Weeden sembra molto convinto di se stesso...

Neanche Brandon Weeden sembra molto convinto di sé stesso…

Quest’anno poi è arrivato un nuovo General Manager, che tra l’altro era stato già nell’organizzazione dei Browns all’epoca di Belichick allenatore, Mike Lombardi, che ha pensato bene di portare notevoli cambiamenti, sia a livello di coaching staff che di personale, in una squadra che l’anno scorso sembrava comunque aver intrapreso una sua strada per cercare di tornare ai vertici della AFC North (non dimentichiamo infatti che i Browns giocano in una delle division più toste della lega).
Nuovo offensive coodinator (e questa è sicuramente una cosa positiva, vista la poca efficienza dell’attacco versione 2012, e poi si tratta dell’arcinoto Norv Turner, ottimo quando si tratta di fare solo l’OC), nuovo defensive coordinator (quel Ray Horton che viene dalla scuola di Pittsburgh e che comunque ha fatto bene in Arizona l’anno scorso ma che comporterà un ritorno alla difesa 3-4 senza, per altro, averne gli uomini giusti), l’head coach è sempre Chudzinski solo perché è arrivato l’anno scorso altrimenti…

Mancanza di continuità!

Come quarterback torna il veterano 30enne Weeden, che sarà così al suo secondo anno tra i pro e dovrà cercare di migliorare la sua percentuale di completi e ridurre il numero, alto, di turnover. Se però inizierà ad avere problemi, e considerando anche che Lombardi è stato, da commentatore televisivo, sempre un suo critico, ecco che potrebbero trovare spazio i due neoarrivi Jason Campbell e Bryan Hoyer. Non siete già eccitati all’idea? A parte gli scherzi, il più grande amico di Weeden dovrà essere l’OC Turner che ha tutte le qualità per poterne facilitare la crescita.

Tra i giocatori, invece, i suoi più grandi alleati dovrebbero essere Trent Richardson e Josh Gordon, e ho detto dovrebbero perché il primo ha avuto per tutto l’anno scorso continui problemi fisici e già prima dell’inizio del training camp sembra non essere completamente guarito, mentre il secondo salterà le prime 2 partite per squalifica (uso di sostanze proibite) e sembra essere già finito nel mirino dello “sceriffo”. Se l’ex RB di Alabama non riuscirà a scatenare tutto il suo immenso talento e il WR, scelto al supplemental draft dell’anno scorso, non riuscirà a stare in campo saranno problemi seri per Weeden e per tutto l’attacco dei Browns.

Anche perché, per quanto riguarda gli altri ricevitori, non è che si possa fare molto affidamento su Greg Little, una tra i migliori droppatori dell’NFL, mentre il TE Cameron Jordan sarà per la prima volta il titolare e dovrà dimostrare di essere in grado di farlo, cosa non affatto scontata. Tra i nuovi arrivi segnaliamo soprattutto Davone Bess, arrivato da Miami, che può essere quel ricevitore di possesso che Little probabilmente non sarà mai.

La offensive line dei Browns è certamente solida, con Joe Thomas che è tra i migliori left tackle della lega, Alex Mack che è un solido centro, il RT Schwartz che da rookie ha impressionato e la RG John Greco che ha fatto molto bene nel 2012, ma il vero problema è che ha un buco impressionante nella posizione di left guard dove Pinkston non sia sa ancora quando e se ritornerà e Lauvao che se ripeterà le prestazioni del 2012 potrà facilmente essere sostituito da un paracarro tanto non si noterebbe la differenza.

L’anno scorso la difesa aveva fatto più che bene, tanto che le partite perse per più di 10 punti sono state solo 4 nonostante l’attacco asfittico (parlandone bene), e quindi non è sembrato geniale cambiare completamente schema ritornando a una difesa fronte dispari che non sembra assolutamente ideale al personale a disposizione, specie per 2 dei migliori giocatori a roster, Jabaal Sherad e Ahtyba Rubin, che ora non si sa dove e come utilizzare.

Altre due mosse discutibili sono state quelle della firma dell’ex Ravens Paul Kruger, giocatore da ben 7 partite da titolare in carriera, per 41 milioni in 5 anni e della scelta alla sesta assoluta di Barkevious Mingo, rushatore che a LSU ha visto continui alti e bassi e che sembra il classico giocatore che tra i professionisti può diventare un completo bust o un autentico fuoriclasse, senza vie di mezzo. In linea, oltre al solido NT Phil Taylor, ci dovrebbe essere il nuovo arrivo dai Raiders (5 anni, 34 milioni) Desmond Bryant, che ovviamente non ha mai giocato in una 3-4 (nonostante sembra averne caratteristiche e talento per farlo).

Altro giocatore che non ama la 3-4 e che già nelle precedenti esperienze aveva faticato molto in questo schema è il LB D’Qwell Jackson (mettere i propri uomini nelle migliori condizioni per agire dovrebbe essere la base no?), mentre ancora non si sa chi vincerà il posto come LB titolare al suo fianco. Le secondarie sono un altro cantiere dove accanto a vere eccellenze (Joe Haden come CB e T.J.Ward come safety) ci sono grossi punti di domanda. Come dicevamo all’inizio: mancanza di continuità e tante idee confuse.

Tra i punti di domanda della prossima stagione:
– Trent Richardson riuscirà a rimanere sano?
– quanti drop farà Greg Little?
– Weeden riuscirà a restare titolare fino alla fine dell’anno?
– chi vincerà la battaglia per il ruolo di CB n.2 tra il rookie Leon McFadden e l’ex Texans Chris Owens?
– quante penalità causerà lo slot corner Buster Skrine?
– chi sostituirà Josh Cribbs come returner?

Il calendario dei Browns non è malvagio e la division può dare diversi spunti perché anche le altre squadre hanno punti di domanda che le circondano, ma questi Browns sono pronti a cogliere le occasioni che gli si presenteranno davanti o tra poco meno di un anno ci ritroveremo a commentare un altro stravolgimento di roster e coaching staff?

angyair

Tifoso dei 49ers e dei Bulls, ex-calciatore professionista, olimpionico di scherma, tronista a tempo perso, candidato al Nobel e scrittore di best-seller apocrifi. Ah, anche un po' megalomane.

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3 risposte

  1. Giacomo ha detto:

    Cambiare sistema difensivo a Cleveland è stata una scelta incomprensibile. Weeden a me piace, e francamente credo che lui e Richardson, in una squadra normale farebbero grandissime cose… ve li immaginate, che so… in Arizona?

  1. 12 Agosto 2013

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  2. 27 Agosto 2013

    […] Cleveland Browns […]

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