Il peggiore di tutti

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Sarà una gara durissima

Ebbene sì un’altra classifica virtuale. Questa volta però non celebriamo l’atleta migliore di una determinata disciplina o il migliore in assoluto, la squadra del secolo o il più grande gesto atletico della storia. Cerchiamo, invece, il peggiore sportivo di sempre. Chiariamoci non si parla di quello più scarso. Per quanto mediocre un professionista è pur sempre un atleta superiore alla media. Qui si discute di etica e morale. La nostra gara virtuale, infatti, si occupa di quelli che hanno utilizzato qualsiasi mezzo pur di vincere, persino violare la legge; quelli che prendono il giuramento olimpico di De Coubertin, lo usano per pulirsi il culo e lo gettano a terra, sperando che i loro avversari ci scivolino sopra.

Per essere presi in considerazione non basta essere antipatici, aver giocato sporco o perfino aver barato. L’elenco tenderebbe all’infinito. Ci limiteremo ai peggiori dei peggiori e per quanto riguarda i criteri di valutazione adottati, il primo ovviamente è l’importanza del giocatore coinvolto. Se ad esempio Doni vende una partita certo vale meno di un shoeless Joe Jackson che vende le World Series. Quindi si è guardato all’impatto mediatico: un atleta famoso il cui doping è stato insabbiato o taciuto (Carl Lewis ai trials del 1988) ha avuto meno effetto sui media di quello di uno cuccato sul fatto e sputtanato a livello globale (Ben Johnson a Seul). Rilevanti sono anche le conseguenze della frode nello sport coinvolto (per esempio, aver costretto i dirigenti a creare regole specifiche per prevenire altri eventi simili). Ancora vanno tenuti nella debita considerazione il coefficiente ipocrisia, detto anche faccia da culo (più fantasiose sono le difese di fronte all’evidenza meglio è), la reiterazione (ok, farsi beccare una volta, ma pure recidivo?). Si è, infine, ritenuta una nota di merito la futilità del barare: il fatto, cioè che l’atleta imbrogli anche quando non sarebbe stato necessario, e l’inventiva nel barare. Uno che si pente, invece, non può trovare spazio tra questi colossi della menzogna. Parimenti i giocatori sporchi fallosi e cattivi alla Vinnie Jones per quanto encomiabili per la loro abnegazione (come dimenticare la videocassetta su come giocare sporco?), non riescono a scalfire, almeno secondo noi, il blasone degli ammessi che hanno raggiunto vette non raggiungibili solo con qualche colpo proibito e qualche iniezioncina.

Quando in un determinato sport in un determinato periodo di tempo quasi tutti gli atleti migliori hanno barato, abbiamo scelto quello più rappresentativo e si crocifigge lui. Quindi, McGwire, Sosa, Clemens, Palmeiro, Canseco, Manny, Giambi, Sheffield, A-Rod, Pettitte e gli altri (se li elenco tutti l’articolo diventa troppo lungo) state tranquilli voi siete a posto.

Per correttezza, nostra non loro ovviamente, si sono ammessi solo partecipanti di conclamata colpevolezza e che hanno scientamente deciso di barare. Non quelli che sono stati costretti a farlo o non sapevano di farlo o minorenni e quindi non imputabili. Quindi la nazionale tedesca che in modo del tutto sorprendente riuscì a battere l’invincibile Ungheria nella finale dei mondiali del 1954 non può essere ammessa sia perché non vi è assoluta certezza del doping nel loro caso, sia perché le prove indiziare dimostrerebbero che fu la federazione attraverso i suoi medici a dopare i giocatori a loro insaputa. Medesima situazione per la Corea del Sud. Non furono i giocatori a barare, ma la federazione corrompendo narcotrafficanti travestiti da arbitri (sì, Moreno parlo di te).

Infine, gli allenatori (Bill Belichick) o i direttori tecnici in generale (Briatore) benché assai meritevoli non possono rientrare perché si parla degli atleti in quanto tali. La gara come ogni inutile competizione che si rispetti imiterà il tabellone del tennis. Quattro teste di serie già qualificate ai quarti e otto cattivi che dovranno battagliare tra loro per raggiungerle.

Ora che abbiamo illustrato le regole presentiamo brevemente i partecipanti. Per conoscerli meglio c’è tempo.

Le teste di serie sono:

Lance Armstrong (ciclismo)

Tonya Harding (pattinaggio su ghiaccio)

La nazionale olimpica spagnola di basket alle paraolimpiadi di Sidney nella categoria disabili intellettivi (basket)

Ben Johnson (atletica)

Per quanto riguarda i turni preliminari:

Il texano, che simboleggia tutti i ciclisti dopati e nel contempo tutti coloro che hanno barato al Tour de France, affronterà il vincitore tra Fred Lorz (icona degli atleti che cercano sempre una scorciatoia) e Luis Resto (pugilato). (Qui  la loro sfida)

La piccola e indifesa pattinatrice sul ghiaccio affronterà il vincitore tra Diego Armando Maradona (per coloro che ingannano gli arbitri pur di vincere) e Barry Bonds (per l’era steroidi). (qui le sfide dedicate: primarie, 1° tempo, 2° tempo)

La nazionale spagnola affronterà la vincitrice tra i Chicago White Sox del 1919 (simbolo di tutti coloro che hanno venduto la loro gara) e Boris Onishchenko (pentathlon moderno).

Ben Johnson, infine, affronterà la vincitrice di uno scontro tutto femminile tra Marita Koch (quale rappresentante della farmaceutica della Germania est) e Marion Jones (quale rappresentante della farmaceutica degli Stati Uniti) per determinare il migliore drogato della storia dell’atletica.

Bene fatte le dovute presentazioni, rinviamo i racconti delle gesta di questi pessimi atleti ai prossimi articoli, ma prima di lasciarci vorremmo, lasciare spazio ad alcuni atleti che per un motivo o per un altro non ce l’hanno fatta. Ci dispiace siete stati bastardi, ma vi è mancato qualcosa. Siamo sicuri che avete dato del vostro peggio, ma affrontate la realtà, anche se per poco, non è stato sufficiente.

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Sembrano proprio due che hanno avuto un incidente in moto

Iniziamo con il duo comico greco: Kostas Kenteris e Ekaterini Thanou. Il primo vincitore della medaglia d’oro sui duecento metri alle Olimpiadi di Sidney, la seconda vincitrice della medaglia d’argento sulla stessa distanza alle medesime Olimpiadi. Ora, come a tutti gli sportivi passivi non razzisti, quando un bianco sbuca dal nulla e vince, qualche dubbietto mi viene. C’è qualcosa di stonato. A questo si aggiunga che i due avevano l’abitudine di gareggiare poco durante l’anno per presentarsi solo alle competizioni importanti, oltre alla sospetta abitudine di saltare i controlli antidoping, per tacere del loro allenatore Christos Tzekos, con precedenti per somministrazione di sostanze dopanti. Non ci voleva un genio per capire che i due proprio puliti non erano. Comunque, nel 2004 i due erano i simboli dell’Olimpiade di Atene. Purtroppo per loro, la federazione internazionale al contrario di quella greca li teneva d’occhio e organizzò un controllo antidoping a sorpresa proprio alla vigilia dei giochi. I due non si presentarono, ma, e qui scatta il colpo di genio, dichiararono che non era stata colpa loro. Si trovavano in moto insieme quando avevano avuto un incidente proprio mentre si dirigevano al villaggio olimpico. Visto non volevano barare? Loro desideravano con tutte le loro forze sottoporsi a un test sangue urine, ma purtroppo, avevano avuto un incidente. Poverini. Inutile dire che l’incidente non c’è mai stato e loro erano dopati fino ai capelli.

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Genio

Perché nonostante l’oro olimpico e la meravigliosa balla raccontata non sono arrivati a conquistare l’accesso al tabellone? Semplice, l’atletica ha prodotto tonnellate di personaggi di ben altra caratura. Sarebbe come indicare Bjarne Riis, Monsieur 60% (per il suo tasso di ematocrito al tempo della vittoria al Tour) o Michel Pollentier come rappresentanti del ciclismo. Semplicemente non si può fare. Anche se Pollentier per la sua l’inventiva è quasi arrivato a qualificarsi al nostro gioco. Era un ciclista belga, gregario di Freddy Maertens, che vinse in carriera anche un Giro d’Italia nel 1977, due campionati nazionali 77 e 78 e un Giro delle Fiandre, oltre a varie tappe del Tour de France. Per i nostri scopi educativi parleremo proprio di una delle sue vittorie di tappa alla Grande Boucle. Nel 1978 il buon Pollentier è lanciatissimo vince il giro di Svizzera e al Tour è tra i migliori e, infatti, vince la tappa dell’Alpe d’Huez, conquistando anche la maglia gialla. Mica bruscolini. Purtroppo per lui, al controllo antidoping salta fuori un piccolo problema con l’urina. Non la sua, ma quella pulita che aveva nascosto sotto la maglietta in una vescica di gomma che azionava muovendo l’ascella. Il commissario di gara addetto al controllo dichiarò che muoveva il braccio come se dovesse suonare una cornamusa. Insospettito controllò sotto la maglietta e trovò il giocattolo. Er pompetta fu espulso dal Tour e sospeso per ben due mesi. Lo strumento negli anni ha continuato a essere utilizzato nei test antidoping da chi supponeva di non avere l’urina in regola.

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Senza parole

Lo strumento usato da Pollentier negli anni ha continuato a evolversi. L’ultima versione, quella più sofisticata, si chiama Whizzinator e prevede anche un pene finto (si può avere di vari colori in base alle necessità). Nel maggio 2005 Onterrio Smith, ex running back di Oregon che ha giocato un paio di stagioni con i Minnesota Vikings, fu beccato all’aeroporto proprio con il kit del whizzinator in valigia. Per chi si domandasse che gli successo, basta dire che fu sospeso dalla lega per un anno a causa di tre, dico tre, violazioni del regolamento sull’abuso delle sostanze stupefacenti. Un risultato notevole considerato che essere sospeso dalla NFL per droga è come essere arrestati per gioco d’azzardo a Las Vegas…

Ora se questi non sono riusciti a classificarsi tra i peggiori pensate un po’ cosa hanno fatto gli altri.

Alla prossima.

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alvise

Mi piace lo sport, ma soprattutto mi piacciono le storie.

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13 risposte

  1. polpaol ha detto:

    “Fred Lorz”
    questo non lo conosco ma faccio il fioretto di non googolare e aspetto in trepida attesa del prossimo articolo.
    sempre che non se lo sia inventato l’autore del pezzo.

  2. angyair ha detto:

    Oh, vi avverto già, io Bonds lo difenderò con le unghie!
    E ora diamo il via alle danze!

  3. azazelli ha detto:

    Io non ne conosco più di uno, compreso quello citato da te pol, ma userò lo stesso metodo….sperando che non sia quel serial killer che chiuse in una stanza un ex giocatore di football, che sopravvisse non si sa come quasi per un anno in quello sgabuzzino….

  4. Robys90 ha detto:

    Nel dubbio dovrò googolare, mi sembra di tornare alle superiori XD,a mio parere la Harding è la peggiore.

  5. Robys90 ha detto:

    Scusate ma non riuscivo a smettere di ridere:
    Fonte wikipedia su Frederick Lorz “Alla maratona olimpica di Saint Louis 1904 fu il primo a tagliare il traguardo: venne acclamato come vincitore e fece persino una foto accanto alla figlia dell’allora presidente degli Stati Uniti Roosevelt. Poco dopo fu però squalificato (a quanto pare i giudici vennero a tirarlo letteralmente giù da podio): grazie ad alcuni testimoni oculari infatti si era saputo che dopo circa 14 km dall’inizio della gara, Lorz era salito su un’automobile guidata dal suo allenatore, e con essa aveva percorso oltre 17 km. Aveva infine percorso gli ultimi 10 km a piedi, entrando nello stadio tra il tripudio della folla.
    Lorz venne squalificato a vita, ma l’anno successivo venne amnistiato, quando fu chiaro che la sua era stata più una TROVATA GOLIARDICA che un reale tentativo di barare.[1] Questo gli consentì di partecipare alla prestigiosa maratona di Boston del 1905 e vincerla (stavolta senza trucchi).”
    Ma stiamo scherzando? Trovata goliardica barare alle olimpiadi???

  6. azazelli ha detto:

    Non leggo l’ultimo commento di robys 😀 NO SPOILER 😛

    PS, sulla harding anche io sono molto “high”, vediamo che deciderà la giuria, considerando sempre comunque che come al festival di sanremo, anche qui ci sarà un giudizio popolare!!

  7. alvise ha detto:

    Quello che mi stupisce è che tutti conoscano Luis Resto…. Comunque mi farebbe molto molto piacere sentire i suggerimenti dei vari supporter. Al momento vedo che in tanti tifano per la Harding. sarà lei la vincitrice? c’è tempo, c’è tempo…

  8. azazelli ha detto:

    Io non conosco nemmeno Resto e alcune storie magari non le conosco nei minimi dettagli come so che tu ce le racconterai…la Hastings è già ai quarti…

  9. polpaol ha detto:

    buona l’idea di suggerire telematicamente all’autore chi dovrebbe vincere ma sta roba andrebbe fatta dal vivo con un paio di litri di birra fresca ( vabbè dai anche un paio di jack ) sul tavolo e tutta la notte davanti per scannarci (cit.)

    ps:il serial killer era il maggiordomo (cit.)

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