Prima Settimana di Scuola!

Prima di tutto posso dire- con una qualcerta soddisfazione- che sono sopravvisuto alla mia prima (vera) settimana di scuola.

Venerdi’ sera ero semplicemente stravolto, ma anche felice. E’ stata una settimana intensissima, nella qualche raramente ho avuto momenti di relax: sveglia alle 6, arrivo a scuola alle 7:15, lezioni fino alle 3, due ore e mezza di allenamento di football, 45 minuti di macchina per tornare a casa e infine circa un’ora di ulteriore lavoro per preparare la lezione del giorno dopo. Tanto, tanto lavoro: ma anche altrettante soddisfazioni. Come dico spesso, i ragazzi sono la parte migliore del mio lavoro: la consapevolezza di lavorare per il loro futuro, per aiutarli a diventare persone migliori, i loro sorrisi…tutte cose che ripagano ampiamente per i sacrifici fatti. Non mi stanco di ripeterlo: sono semplicemente un privilegiato per avere l’opportunita’ di svegliarmi ogni mattina e fare quello che amo. Cio’ di cui farei a meno e’ l’aspetto burocratico del mio lavoro, che porta via indubbiamente una parte significante del mio tempo: mi piacerebbe avere piu’ tempo da dedicare ai miei studenti piuttosto che “sprecarlo” stando dietro a moduli, carte e documenti. Ma d’altronde si sa: il lavoro perfetto non esiste.

La giornata scolastica e’ fatta di sei periodi di sessanta minuti ciascuno: io insegno in quattro di essi, mentre nei restanti due ho il cosidetto “planning” (due ore per lavorare indipendentemente su voti, lezioni e cose varie). La cosa indubbiamente positiva e’ che insegno la stessa materia tutto il giorno, e dunque devo preparare solo una lezione al giorno. L’altra faccia della medaglia e’ che diventa noioso ripetere le stesse cose quattro volte al giorno. In tutto ho circa 117 studenti e mi ci vorra’ almeno un mese per imparare tutti i nomi, ma sono gia’ a buon punto. Ho dei ragazzi veramente splendidi: la stragrande maggioranza sono una delizia: educati, rispettosi, interessati e simpatici. Ovvio, ci sono diversi elementi che faticano a restare seduti per un’ora o a resistere alla tentazione di parlare con il vicino di banco, ma fino a che i problemi di disciplina si limitano a questo sono piu’ che fortunato! Essendo un insegnante molto giovane e’ importante che le prime settimane sia abbastanza duro e severo nella disciplina (per poi poter allentare la morsa con il passare del tempo), onde evitare di venire letteralmente travolto. Ma devo dire che fino a questo punto mi sono dovuto arrabbiare pochissime volte: sin dal primo giorno gli ho detto chiaramente che non avrei tollerato atteggiamenti irrispettosi o lesivi e che non avrei avuto timori a prendere severi provvedimenti nel caso ce ne fosse stato bisogno. Fortunatamente queste situazioni non si sono ancora verificate.

Il titolo ufficiale della mia materia e’ “7th Grade Social Studies”, che dice tutto e niente. Proprio l’anno scorso il Dipartimento della Pubblica Istruzione dello stato del North Carolina ha rivoluzionato il curriculum per questa disciplina, con il risultato che ora devo lavorare senza libro di testo e con linee guida molto vaghe. Da un lato questo e’ positivo perche’, anche se suona male, posso veramente insegnare quello che mi pare, ma dall’altro rende tutto molto piu’ complicato dato che ogni giorno devo letteralmente “inventare la classe.” Ma come detto la prima settimana e’ andata piu’ che bene. Mi sono giostrato bene con il tempo e penso di essere partito con il passo giusto: le prime nove settimane ci occuperemo di geografia (questa settimana abbiamo fatto le basi: merediani, paralleli, equatore…) per poi passare alla storia. Ogni giorno cerco di includere metodi di insegnamento diversi: di solito evito di parlare per piu’ di venti minuti (tanto sarebbe inutile: non riuscirebbero a rimanere concentrate per piu’ tempo) e uso video, filmati e materiale “esterno” alla scuola. In poche parole, serve tanta creativita’. Per esempio, mercoledi’ era l’anniversario della Marcia su Washington e del famoso discorso di Martin Luther King: allora ho deciso di sfruttare l’occasione per mostrare a tutte le mie classi il discorso nella forma integrale per poi sviluppare una discussione sullo stato della relazione inter-razziali in America. Esperimento che credo sia riuscito piu’ che bene: i ragazzi si sono mostrati molto interessati.

Football.

Questo mercoledi’ abbiamo l’ultimo scrimmage prima della prima partita vera. Difficile dire se siamo pronto o meno: ho praticamente zero esperienza con il football a questi livelli e di consequenza non ho idea se il livello che abbiamo raggiunto ci permettera’ di essere pienamente competitivi in una lega ache rimane comunque sopra la media per talento. Di certo e’ che abbiamo lavorato molto duro nelle ultime due settimane: tanto contatto fisico (l’ Oklahoma drill e’ stato presenza fissa per diversi giorni), tanta corsa e tante ripetizioni. Negli ultimo giorni mi sono occupato piu’ della difesa dato che abbiamo una preoccupante carenza di allenatori nello staff, e ho cercato- sotto la guida del nostro capo allenatore- di darle un’identita’ di gioco. A questi livelli e’ praticamente obbligatorio schierarsi in una 5-3 (il 90% degli snap sono giochi di corsa) e cercare di fare convergere ogni corsa verso il centro della difesa. Un altro aspetto difensivo sul quale abbiamo lavorato molto e’ stato insegnare ai CB come difendere sulle corse: e’ infatti fondamentale che essi forzino ogni corsa verso l’interno e non permettano ai ricevitori di mettergli le mani addosso. Il che non e’ facile. Poi tanti placcaggi e blocchi sulla cosidetta “sled” (letteralmente slitta) per lavorare sulla tecnica e sul posizionamento di mani, spalle, piedi e testa.

Come detto in post precedenti, penso che abbiamo abbastanza talento per essere una buona squadra: la vera sfida sara’ di insegnargli ad usare quell talento nel contesto tecnico di una squadra. Gia’ da mercoledi’ dovremmo avere alcune risposte.

Auguro a tutti una splendida settimana e per favore non esitate a farmi domande o a chiedere chiarimenti su qualcunque cosa. Sono qui per voi!

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6 risposte

  1. GianlucaBas ha detto:

    ho letto tutti i tuoi post, stai vivendo quello che, credo, è il sogno di tutti noi appassionati del mondo USA, non solo dal punto di vista sportivo. Posso solo dire che ti faccio un grande in bocca al lupo per la tua carriera sia come insegnante sia come allenatore.

  2. gmt90 ha detto:

    Grazie mille Gianluca!

  3. angyair ha detto:

    Com’è la situazione delle strutture della scuola? Da quello che dici s’intuisce comunque ottima però giusto per mettere il dito nella piaga del nostro sistema scolastico…. 😀
    Ti stai già preparando per quando farai il primo discorso alla squadra da coach (anche se “solo” da coordinatore)?

  4. gmt90 ha detto:

    La nostra scuola era un’high school fino a pochi anni fa (poi ne hanno costruito una nuova, e dunque a noi ci hanno spostato nella struttura piu’ vecchia) e quindi e’ molto grande. Come tutte le scuole americane e’ senza scale (tutta su di un piano) e abbiamo ottime strutture sportive; proprio a causa del fatto che l’edificio una volta ospitava una scuola superiore. Non e’ male per nulla comunque.

    Per quanto riguarda il discorso non ti preoccupare: se c’e’ una cosa che mi piace piu’ del football quella e’ parlare e fare discorsi 😉

  5. rowiz ha detto:

    Ma il discorso glelo fai in perugino, sì?

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