Si comincia a fare sul serio!

Prima di tutto mi vorrei scusare per la prolungata mancanza di post, ma la mia vita si e’ fatta decisamente molto piu’ piena (e per fortuna!) negli ultimi dieci giorni. Se infatti per gran parte dell’estate me ne non stato a sonnecchiare al sole in compagnia di un buon libro, nelle ultime due settimane si puo’ dire che praticamente ho cominciato a lavorare.

La mia classe

La mia classe

Oggi e’ stato il primo giorno “ufficiale’ di lavoro, ma la scorsa settimana ho avuto una serie abbastanza prolungata di “orientations” volte ad istruirmi sui particolari del lavoro che andro’ a svolgere. Questa mattina ho finalmente conosciuto tutto il resto dello staff scolastico (siamo circa 25 insegnanti in totale) e ho dato gli ultimo ritocchi alla mia classe (a lato una panoramica, in fondo un paio di dettagli). Ormai ci siamo: lunedi’ prossimo sara’ il primo giorno di scuola. Dopo diciasette anni da studente saro’ finalmente “dall’altra parte della barricata”, e devo dire che il pensiero mi fa un certo effetto…Penso di essere molto fortunato nell’avere trovato lavoro presso una scuola popolata da gente veramente squisita: in questi giorni- che sono stati decisamente pieni- non mi e’ mai mancato aiuto e sostegno per qualunque necessita’ o domanda avessi.

Per quanto riguarda il football vi posso dire che oggi e’ stato il primo giorno di “full pads”. Sebbene ancora non siamo autorizzati a “colpire”, gia’ il fatto di lavorare con tutte le armature addosso fa una grossa differenza. Penso che questo aiuti i ragazzi a concentrarsi su quello che si sta facendo e automaticamente alzi il livello di intensita’. Probabilmente come talento medio siamo leggermente sotto la media (anche se abbiamo penso un eccellente QB e RB), ma devo dire che fino a questo punto sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’etica lavorativa di questo gruppo. Credetemi quando vi dico che e’ un piacere ed un onore allenarli: mai una parola fuori posto, “yes sir” o “no sir” come riposta ad ogni domanda, tanti “thank you coach” a fine allenamento, molta voglia di lavorare e migliorare come squadra e pochissimo egoismo (oggi, per esempio, stavo dirigendo un esercizio di scatti tra coni abbastanza impegnativo e un paio di giocatori, dopo che avevo dato il via libera per andare a bere acqua, mi hanno addirittura chiesto esplicitamente di poter ripetere l’esercizio un’altra volta). Per un allenatore, vi giuro, e’ una soddisfazione grandissima poter lavorare con gente cosi’ motivata ed educata. Anche se forse non dovrei mi viene inevitabile rapportare e confrontare questa realta’ con quella italiana: guardo ai dodicenni di Perugia e vedo tanta maleducazione, sfacciataggine, pigrizia; poi guardo ai loro coetanei con cui lavoro e vedo educazione, maniere, rispetto dell’autorita’, voglia di sudare per migliorarsi. Lungi da me fare l’esterofillo, ma non nego che da questo confronto ne usciamo malconci.

Oggi in particolare e’ stata una giornata molto positiva, in cui abbiamo lavorato molto sodo e ci siamo migliorati. Il nostro capo allenatore mi ha chiesto di prendere un gruppo di ragazzi e lavorare a parte sulle basi della ‘zone read’ (cosa che ho fatto con molto piacere) e poi di valutare quattro QB tra i piu’ giovani. Nonostante la pioggia siamo stati molto produttivi. Tra gli highlight delle due ore di allenamento sicuramente ci sono stati un paio di drill per i blocchi e i placcaggi che hanno notevolmente alzato il livello di intensita’ ed entusiamo del gruppo. Ovviamente cerchiamo di enfatizzare il piu’ possible l’aspetto tecnico di questi due fondamentali in modo da ridurre al minimo il rischio di infortuni gravi.

A fine allenamento molte volte mi fermo per un’oretta con gli altri allenatori a discutere quello che abbiamo visto sul campo e a limare il playbook (che ora e’ praticamente finito). Ormai sto acquisendo una discrete familiarita’ con le chiamate e con i concetti offensivi; anche se fino a quando non potremo allenarci con contatto pieno (lunedi’ prossimo) e’ difficile fare serie valutazioni sul personale.
Insomma, tutto per il meglio. Di di sicuro c’e’ che tra scuola e football ho le mani piene (tra l’altro questo venerdi’ e’ anche la prima giornata per le scuole superiori)! Ma veramente non mi posso lamentare: ho tutto quello di cui potrei aver bisogno. Sono un privilegiato nel potermi svegliare la mattina e andare a fare cio’ che amo. E per questo ringrazio il Signore ogni sera.

Domande, curiosita’, critiche…Io sono sempre qua!

JFK non poteva mancare nella mia classe!

JFK non poteva mancare nella mia classe!

E così MJ!

E così MJ!

Potrebbero interessarti anche...

8 risposte

  1. Giacomo ha detto:

    Sempre grazie per la condivisione di questa esperienza piena zeppa di interessanti spunti.

  2. azazelli ha detto:

    Immagino dia molto più da pensare la parte scolastica, piuttosto che quella sportiva :-D, però se gli atleti sono così educati, c’è buona possibilità che lo siano anche gli studenti (compresi i non atleti, intendo).

  3. gmt90 ha detto:

    Speriamo, altrimenti c’ho il venco pronto.

  4. gmt90 ha detto:

    Basta che lo vedono. Linguaggio internazionale.

  5. angyair ha detto:

    Una curiosità Gianmarco: ma a livello di tecnica come sono questi ragazzi? Arrivano già con un minimo d’infarinatura o placcano, per es. tipo Madden? 😀
    Fanno tutti altri sport anche?

  6. gmt90 ha detto:

    A livello di scuola media si lavora soprattutto su fondamentali. Molti che arrivano da noi non hanno mai giocato a football (le scuole elementari non hanno sport) ed e’ ovvio che gran parte del tempo sia dedicato a insegnargli le basi del gioco. Oggi per esempio ho lavorato a parte con i tackles e i defensive ends su 3 blocchi (drive, reach, pass) e come riconoscerli.
    la cosa che mi dispiace un po’ e’ che molti neppure sono tifosi; nel senso, non guardano football in TV. Alcuni sono proprio analfabeti del gioco, del tipo che non hanno idea neppure di cosa sia una “stance” per un ricevitore. ma siamo qua anche per questo 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *