60 milioni di CT – Gli attaccanti

Sorreggiamoci

Sorreggiamoci

Ci siamo, nel frattempo i 30 di Prandelli sono stati ufficializzati, noi completiamo i nostri 23 con gli attaccanti che vorremmo portare a “Brasile 2014” quando mancano precisamente 3 settimane all’inizio della competizione calcistica mondiale più importante.

Teo: Balotelli, Immobile, Cerci, Cassano, Rossi (Toni)

aza: Balotelli, Immobile, Cerci, Destro, Rossi (Insigne)

skyliuker: Balotelli, Immobile, Cassano, Destro, Rossi (Gilardino, El Shaarawy)

Teo: Nei Mondiali e in tutte le competizioni per Nazionali, è molto importante trovare l’attaccante giusto che con i suoi goal può portare la squadra fino in fondo alla competizione. In una Nazionale come quella italiana, che attraversa un periodo molto povero di talento, per quanto mi riguarda le scelte offensive dovrebbero essere orientate il più possibile verso i giocatori di talento, con uno sguardo anche all’esperienza. Per questo motivo tra i miei convocati sono inseriti tre giocatori come Balotelli, Rossi e Cassano, che possono garantire le giocate decisive che cambiano le sorti di una partita e di un intero Mondiale. La doppietta di Balotelli contro la Germania in semifinale di Euro 2012 è un esempio lampante, così come le giocate di Cassano in quella partita, e su questo deve puntare Prandelli, visto soprattutto il girone difficile che dovremo affrontare per arrivare alla fase ad eliminazione. Giuseppe Rossi è l’incognita più grande per l’infortunio che lo ha tenuto fuori fino a poche settimane fa ed infatti è a rischio di esclusione dai 23 per il Brasile, ma considerato il periodo che ci separa dall’inizio della competizione e quello che ha già dimostrato in queste due settimane dal suo rientro, credo sia fondamentale per questa squadra portarlo, perchè oltre al suo valore può garantire una duttilità di gioco che pochi hanno e potrebbe essere un’arma molto importante da utilizzare a partita in corso nelle sfide difficili da sbloccare.

L’altra incognita è Ciro Immobile, non tanto per quello che ha dimostrato in questa stagione, in cui ha conquistato i galloni di miglior marcatore della serie A, quanto per come potrà approcciarsi alla sua prima vera sfida internazionale, soprattutto dal punto di vista mentale, anche per diventare il protagonista dell’Italia come lo è stato Toto’ Schillaci a Italia 90, un altro arrivato come outsider ed esordiente nel Mondiale, per poi chiuderlo da capocannoniere e icona del Paese intero. Tra gli attaccanti ho inserito anche il gemello del goal di Immobile, Alessio Cerci, che Prandelli può anche inserire all’interno dei centrocampisti liberando un posto per una chiamata tra le punte. Cerci però è un attaccante a tutti gli effetti, nasce come ala, ma quest’anno è esploso con Ventura giocando di fatto seconda punta, e sicuramente il nostro CT punterà su di lui negli schieramenti in cui ci saranno tre giocatori offensivi, o tenendolo largo in un tridente o mettendolo dietro ad una o due punte nell’impostazione più centrale della squadra.

Se Cerci dovesse essere considerato centrocampista, io un posto per un giocatore che può garantire tanta esperienza, visto che un Mondiale l’ha già giocato e pure vinto, lo lascerei, e il prescelto sarebbe Luca Toni, che ha dimostrato a 36 anni di essere ancora un grande bomber, guidando con 20 goal il sorprendente Verona fino alle soglia dell’Europa League. Toni ha le caratteristiche tecniche e tattiche giuste per essere una pedina importante nello schieramento di Prandelli e ha l’esperienza che manca a giocatori come Immobile, Rossi e Cerci, che in una competizione così dura può fare la differenza per l’Italia tra essere protagonisti o semplici comparse.

Fateci vedere gli occhi spiritati

Fateci vedere gli occhi spiritati

azazel: Inizialmente avevo inserito Insigne al posto di Rossi, avevamo diramato i nostri nomi ancor prima che Pepito rimettesse piede in campo (e poco prima che l’attaccante del Napoli e di Napoli ne facesse due in Coppa Italia) con l’unica postilla che se l’italo-americano fosse stato in grado di fare 3 4 spezzoni di gara in maniera positiva, non avrei potuto lasciarlo fuori e così è stato. Lui e Balotelli sono gli unici nostri giocatori che potenzialmente possono avere valore mondiale, entrambi sono stati limitati da problemi (fisici e caratteriali) nella loro crescita, ma non possiamo fare altro che appoggiarci a loro. Gli altri tre purtroppo non hanno mai messo il muso fuori dall’Italia, ma ho voluto puntare sulla loro brillantezza: Cerci salta l’uomo, ovviamente l’ha fatto a livello molto più basso rispetto a quello che si troverà ad affrontare questa estate, ma di meglio, con le sue caratteristiche non c’è. Immobile e Destro, seppur con lo stesso disclaimer, hanno dimostrato di vedere la porta e di essere in forte ascesa, freschi e ambiziosi, possono sorprendere pur partendo dalla panchina. Chiudo ritornando sul mio escluso, Insigne: forte dell’esperienza con Benitez come attaccante esterno, oltre ad avere qualità tecniche importanti, poteva dare maggiori alternative tattiche alla squadra.

Non ho preso in considerazione gli over 30 Cassano, Toni, Gilardino, forse potevano entrare nel mix, ma credo sia arrivato il momento di voltare pagina, potevano far comodo, hanno maggiore esperienza, ma prima o poi l’esperienza la devono fare anche gli altri e penso che continuare a puntare su questi giocatori non faccia bene sul lungo periodo al nostro calcio già a pezzi ed ormai il “guardare lontano” deve essere uno degli aspetti principali da tener conto.

Skyliuker: Come per il centrocampo, anche l’attacco dell’Italia si presenta come un dilemma in cui non è facile stabilire convocati certi senza conoscere il modulo con cui si andrà a giocare. Se fino a un anno fa l’ipotesi del 4-3-3 sembrava una concreta possibilità, la stagione maledetta di El Shaarawy ha ridimensionato le quotazioni di quel modulo: se a destra potremmo schierare Cerci come ala invertita, non c’è un vero candidato per il posto di ala sinistra. Avvicinandosi al Mondiale brasiliano, la convinzione comune era che avremmo visto la coppia formata da Mario Balotelli e Giuseppe Rossi. Poi Leandro Rinaudo ha quasi messo fine alla stagione di Pepito, complicando molto la nostra situazione. Ma Rossi si è fatto vedere nelle ultime due giornate, e se appena si regge in piedi Prandelli lo porta. Certo, non possiamo pretendere di vedere giocare lo stesso Rossi che nella prima metà di campionato è stato uno dei migliori se non il migliore giocatore della Serie A. E quindi, quali alternative? Si potrebbe riproporre Cassano di fianco a Balotelli, come agli Europei del 2012, dove il barese, pure se reduce da un complicato intervento al cuore, aveva giocato un torneo commovente. Ma pensiamo all’annata di Balotelli: il giocatore del Milan si è allontanato sempre di più dalla porta, vuoi perchè la pochezza della rosa non riusciva mai a fornirgli palloni decenti, vuoi perchè forse è questa la sua vera indole “tattica”. Potrebbe non essere una cattiva idea affiancargli un uomo d’area, una vera prima punta. Ma anzichè portare Gilardino, che sì è inserito in questo gruppo e potrebbe essere un veterano importante ma ha un’età che fa pensare anche a me (come ad aza) al bisogno di voltare pagina della Nazionale italiana, perchè non Mattia Destro? Ultimo, ma non meno importante, anch’io sono totalmente affascinato dalla possibilità di Ciro Immobile come lo sfavorito di questo attacco, che parte dalla panchina ma potenzialmente può davvero annientare una partita. Che quella di Immobile possa ricalcare l’epopea di Totò Schillaci a Italia ’90 l’hanno già scritto tutti. Una volta tanto, però, mi pare una suggestione tanto romantica che non voglio respingerla.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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