60 milioni di CT – I centrocampisti

Codice a targhe alterne

Codice a targhe alterne

Sono arrivati i “magnifici” 30 tra cui Prandelli selezionerà i 23 da portare in Brasile, ma a noi non interessa, continuiamo per la nostra strada, senza farci influenzare dagli errori che commetterà Cesare Prandelli e grazie al cielo non abbiamo nessun codice etico da non rispettare, i nomi li avevamo già scelti un mese fa, continuiamo con le nostre spiegazioni

skyliuker: Pirlo, De Rossi, Marchisio, Verratti, Candreva, Thiago Motta, Giaccherini, Romulo

azazel: Pirlo, De Rossi, Marchisio, Verratti, Candreva, Florenzi, Poli, Romulo

teolandia: Pirlo, De Rossi, Marchisio, Verratti, Candreva, Florenzi, Montolivo

skyliuker: Il centrocampo è probabilmente il reparto dove è più complicato decidere le convocazioni, non solo per la quantità di nomi possibili ma anche per la variabilità a cui saremo soggetti in quella zona del campo, visto che al momento non è chiaro con quale modulo Prandelli intenda scendere in campo. Gli ovvi punti fermi dovrebbero essere Pirlo, Thiago Motta e De Rossi. Andrea Pirlo viene dall’ennesima grande stagione con la Juventus, con qualche infortunio lungo la strada che però non sembra aver pregiudicato troppo la sua forma. Daniele De Rossi ha giocato senza dubbio la sua annata più sottovalutata, perchè è anche merito suo se la Roma ha fatto il cammino che ha fatto in campionato, giocando all’occorrenza da regista difensivo con i centrali che si allargavano e raccogliendo 30 presenze in campionato, con le assenze dettate per lo più dal turnover di Garcia e con una sola espulsione, per un fallo a partita ormai chiusa contro la Juve (e guarda caso è stato l’unico momento in cui la stampa sportiva italiana è tornata a dedicarsi a De Rossi). Thiago Motta (per quel che ho avuto occasione di vedere, in Champions League e giusto in un paio di partite di Ligue 1) ha giocato un’altra stagione molto solida guidando il PSG alla vittoria di un altro campionato. Ma parlare di Thiago Motta conduce necessariamente a parlare del suo compagno di reparto, che secondo diversi media rischierebbe di essere escluso dai 23 convocati di Prandelli: parliamo ovviamente di Marco Verratti. Il giovane talento del PSG ha vissuto la stagione della sua consacrazione, con dei numeri da capogiro non solo per quanto riguarda i passaggi completati, ma anche per le occasioni create per i compagni. Se da un lato comprendo i dubbi sulla coesistenza di Verratti e Pirlo (Verratti è un difensore mediocre, anche se per natura molto più attivo di Pirlo in quella fase del gioco), non portare Verratti significa non avere alcuna alternativa a Pirlo e soprattutto continuare a escludere dal giro della Nazionale un giocatore che, dal prossimo Europeo, di questa squadra dovrebbe essere la pietra angolare. Nella peggiore delle ipotesi, portare Verratti può comunque significare avere un’arma preziosa dalla panchina in grado di cambiare il ritmo, nel caso di partite in cui il nostro centrocampo non riuscisse a trovare spunti offensivi. La definizione di “erede di Pirlo” fa spesso dimenticare quanto Verratti sia un giocatore diverso dal 35enne bresciano: Verratti non è un fine lanciatore quanto piuttosto uno di quei distributori che detta il tempo alla manovra con una miriade di passaggi (il paragone con una superstar spagnola in declino non lo voglio fare, ma ci siamo capiti). Un altro giocatore che sembra rischiare il posto per il Brasile è Emanuele Giaccherini, solo un anno fa il migliore degli italiani alla Confederations Cup. Continuo a ritenere che lui possa essere un giocatore importante, che possa essere inserito a partita in corso per dare una scossa alla squadra soprattutto in attacco (con le dovute distinzioni, molto simile al ruolo rivestito da Alessandro Diamanti nell’Europeo 2012). Se Prandelli decidesse per il 3-5-2, Candreva sarà il titolare sicuro sulla fascia destra. Per quella sinistra si fa il nome di Romulo, ruolo non usuale per lui ma che credo possa ben interpretare, anche se sarebbe molto interessante la possibilità (ventilata da Fabio Barcellona sul numero di IL del mese scorso) di usare De Sciglio come esterno in questo modulo.

Ho lasciato per ultimo un escluso eccellente, che però di eccellente non ha molto: Riccardo Montolivo. Ho visto quasi tutte le partite del Milan negli ultimi due anni e penso che Montolivo non dovrebbe essere convocato al Mondiale. Il problema è parzialmente di natura tattica, dal momento che Montolivo non si sposa bene con nessuna delle possibili conformazioni tattiche dell’Italia e che in ogni caso, con De Rossi e Thiago Motta, sarebbe un giocatore estremamente ridondante. Ma la verità è che il centrocampista del Milan viene da un’annata davvero mediocre, in cui ha dato ripetutamente l’impressione che la sua vera unica dote in campo sia quella di incontrista, e non la capacità di regia che tutti sbandierano. Montolivo non è un cattivo giocatore, intendiamoci, ma stiamo parlando di un normale: non aggiunge quasi mai nulla in termini di intensità alla sua squadra, non sa lanciare bene e questo è evidente da quanto poco lui si fidi a fare i cambi di campo che sarebbero necessari per dare respiro all’attacco, specie in una manovra offensiva stagnante come quella del Milan.

Qualcuno non s'è dimenticato di me

Qualcuno non s’è dimenticato di me

azazel: parto proprio dal fondo perché sono d’accordo con Luca sul lasciar fuori dai convocati Riccardo “né carne, né pesce” Montolivo, sulla sua spiegazione mi trovo totalmente d’accordo e quindi non mi dilungo. Non sono invece d’accordo su Thiago Motta, giocatore che non mi ha mai entusiasmato anche se avrebbe quelle qualità di incontrista che forse tra i miei, ammetto, manca un po’. Oltre ai punti fermi Pirlo, De Rossi e Marchisio (il quale in nazionale non è mai riuscito ad esprimersi ai suoi massimi livelli, ma che questa volta viene da una stagione molto meno dispendiosa e molto meno tribolata dal punto di vista fisico), vorrei promuovere Florenzi e Poli, giocatori che attaccano lo spazio, hanno una gran gamba e, soprattutto il primo, possono incidere anche in zona gol. Forse per Poli, ho un po’ esagerato, ma nelle partite viste con il Milan mi pareva l’unico che riuscisse a dare un po’ di equilibrio sia nella versione di Allegri che in questa di Seedorf. Concludo prima sottolineando l’importanza che ho voluto dare con questi nomi alla dinamicità dei centrocampisti (in Brasile ci sarà bisogno di gente che corre…) e sottolineando che secondo me non solo sarebbe una bestemmia non convocare Verratti, ma trovo altresì sbagliato non aver tentato nemmeno in 30 minuti di una delle inutili amichevoli la possibilità di coesistenza in campo con Pirlo: la possibilità che non sia per nulla compatibili è molto alta, ma magari spostando lo juventino in altre zone…non saprei, certo il CT è pagato anche per questo e non averci nemmeno provato a mettere in campo i nostri due migliori centrocampisti la ritengo una mancanza da sottolineare.

Teo: Sicuramente il centrocampo è il reparto che può permettere all’Italia di sorprendere a questo Mondiale, perché è nettamente il nostro reparto migliore e perché permette a Prandelli di variare la sua idea di gioco in base all’avversario, proponendo varie tipologie di Italia che ad Euro 2012 ci hanno permesso di arrivare in finale. Le certezze per il nostro CT sono due, Pirlo e De Rossi, che dovrebbero schierarsi uno a fianco all’altro nei vari moduli con cui potremo scendere in campo e da cui passa gran parte del nostro destino in Brasile. Pirlo viene da una stagione in cui è stato ancora la pietra angolare della Juve scudettata, ma complice qualche piccolo infortunio arriva all’appuntamento Mondiale con meno partite sulle gambe dell’Europeo di 2 anni fa e questo potrebbe essere un vantaggio non indifferente. Come alla Juve, anche in Nazionale se lui gira tutta la squadra ne beneficia e l’Italia può essere protagonista. De Rossi a differenza di come gioca nella Roma, in Nazionale è una delle due mezzali e ha la possibilità di essere più protagonista negli ultimi 20 metri, oltre che svolgere il solito lavoro aiuto e recupero difensivo che lo hanno reso uno dei mediani più forti degli ultimi anni. La stagione in giallorosso è stata splendida, seppur senza titoli, ma sicuramente l’inerzia lo porterà ad essere galvanizzato per la spedizione brasiliana.

Eroe a sorpresa?

Eroe a sorpresa?

L’altro titolare per quanto mi riguarda dovrebbe essere Marchisio, che seppur messo in secondo piano nell’annata juventina, è il nostro centrocampista migliore per fare le due fasi e arriva da un finale di stagione in crescendo. Candreva è sicuramente quello che ha disputato la stagione migliore, capocannoniere della Lazio e uomo dal rendimento più costante, in più ha la possibilità di essere schierato come esterno alto in un tridente o come trequartista in un modulo più centrale. Montolivo è sicuramente quello meno meritevole della convocazione per quanto mi riguarda, vista la pessima annata, ma in Nazionale si è sempre trasformato e Prandelli riesce a modellarlo in base all’avversario, facendolo diventare un’arma tattica importante. Tenendo conto che nel reparto potrebbe esserci Cerci, che in alcuni elenchi è posizionato in attacco, la chiusura è per i giovani, che in un mondiale estremamente dispendioso dal punto di vista fisico, possono essere una chiave decisiva per le sorti della squadra. Florenzi come Candreva ha dimostrato di poter essere protagonista anche in posizione più avanzata come ala/trequartista tattica, che garantisce goal e giocate importanti. In più è una valida alternativa nei due ruoli di mezzala se la partita richiede più corsa ed inserimenti e se i possibili titolari potrebbero incappare nella giornata negativa.

Verratti è il grande dubbio del nostro CT e degli italiani. Talento che non si discute, ha dimostrato di poter essere protagonista in una squadra piena di campioni come il PSG, ma non sempre ha convinto, soprattutto se visto come vice Pirlo nella posizione di mediano basso, visto che in Francia quasi sempre fa la mezzala destra a fianco di Thiago Motta. Io lo inserirei nei convocati perchè in una Nazionale povera di talento serve sempre il giocatore che sa cosa fare della palla e perchè ha dimostrato di poter reggere la pressione di un evento importante, garantendo un supporto di gioco che affiancato a Pirlo potrebbe dare un’ulteriore imprevedibilità al nostro gioco, soprattutto nelle partite dove offensivamente faremo fatica.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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Una risposta

  1. Federico Castelli ha detto:

    Tolto Montolivo che è l’unico certo del posto perché viene sodomizzato dal buon cesare, direi che Pirlo per curriculum e Thiago Motta (forse il miglior italiano in Europa) debbano essere convocati.
    Per gli altri 5, porterei De Rossi, come mezz’ala ma anche con caratteristiche da vice pirlo (sono anni che gioca play basso davanti alla difesa). Marchisio è l’altra mezzala con doto di incursore e jolly (terzino ala …) e siamo a 5. Il VI sarebbe candreva, perché dotato di buon dinaismo e con una squadra potrebbe fare molto comodo, così come Florenzi altro jolly come Marchisio e buon incursore. L’ottavo potrebbe essere anche Verratti, ma con Pirlo e De Rossi davanti non giocherebbe mai, quindi secondo me sarebbe meglio portare un altro giocatore di corsa, che con il caldo brasiliano può essere un buonissimo cambio a partita in corso e in tal senso penso che l’ideale sia Giaccherini. Romulo credo che venga portato come terzino, tanto di portatori di handicap dietro siamo pieni, non portare uno tra Abate, Maggio e anche il nuovo Maldini (che quest’anno ha gi
    ocato meno del vero Maldini a 40 anni) non penso sia un sacrilegio.

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