A Indian Wells c’è profumo di Italia

Partiamo dal torneo femminile col commento del torneo appena concluso.
E’ il doveroso riconoscimento a Flavia Pennetta che un anno fa voleva smettere col tennis, sprofondata oltre la 150esima e che ora dopo aver messo Ko in serie Stosur, Giorgi, Stephens, Li e la Radwanska in finale, può godersi il suo trofeo più importante in carriera e puntare di nuovo al top 10 del ranking mondiale. Oggi infatti è numero 12.

una coppia perfetta

una coppia perfetta


I due highlights della sua cavalcata trionfale sono stati sicuramente il terzo set del quarto di finale con la Stephens, dove è andata sotto 0-3 e palla per lo 0-4, prima di rimontare e vincere per 64 e poi il match con la Li, probabilmente la giocatrice più in forma in questo inizio di 2014.
In finale, complice anche una Radwanska menomata causa infortunio al ginocchio, non c’è stata partita; ma tutto il torneo di Flavia è stato perfetto ed è sicuramente un risarcimento di tutti gli infortuni patiti al polso e un’ulteriore conferma che il lavoro e il credere in se stessi paga sempre.

Nel torneo maschile ci sono due vincitori.
Il primo, quello ufficioso, quello che si porta la coppa a casa, è Novak Djokovic.
Il secondo è Fabio Fognini. Beh, il perché è piuttosto semplice.

Fogna il vincitore

Fogna il vincitore

Nole conquista il primo torneo del 2014 contro un ottimo Federer, che conferma come la vittoria a Dubai non era stata frutto del caso.

Il serbo ha cercato di complicarsi la vita quando si è fatto brekkare mentre serviva per il match sul 54 al terzo set, prima di chiudere al tie break.
Era successa la stessa cosa contro Isner, per ben due volte, in semifinale. Non è ancora il miglior Djokovic, segno che la fiducia non è ancora quella dei giorni migliori. Questo torneo può essere una sorta di svolta.

Se Federer nonostante la sconfitta in finale, ma grazie comunque a un buon torneo, sembra essersi lasciato alle spalle il pessimo 2013, chi fatica ancora a carburare sono Nadal e sopratutto Murray.

Per Nadal, che qui difendeva il titolo, era il ritorno in campo dopo l’infausta finale di Melbourne, ma con Dolgopolov(comunque idolo di tutti noi) è sembrato molto indietro non solo di tennis, ma anche a livello fisico.
Miami ci dirà se è solo una questione di match o c’è dell’altro, perché sul rosso i punti da difendere per Rafa saranno molteplici.

Meglio senza Becker?

Meglio senza Becker?

Murray è andato in calando, come gli succede dall’inizio dell’anno a dir la verità, anche contro Raonic.
L’occasione comunque l’aveva anche avuta, andando avanti di un break nel terzo set ma due servizi persi consecutivamente lo hanno condannato a un’altra prematura sconfitta. A Miami difende il titolo e in queste condizioni non sarà facile, poi arriva la stagione che lui non ama molto, la terra, ma l’impressione è che tutto passi per Wimbledon dove ci arriverà per la prima volta da defending champion.

Detto della vittoria di Fognini, la sconfitta (brutta) contro Dolgopolov passa in secondo piano.
Il suo torneo resta comunque positivo anche per via della partita con Monfils che era ormai persa, ciò che ha deluso è stato l’atteggiamento col quale è stato sconfitto dall’ucraino. Avrà avuto modo di consolarsi comunque.

Conferme positive sono arrivate da Raonic, Gulbis e lo stesso Isner, che sul cemento americano indoor gioca sempre un gran tennis.
Chi ha deluso è stato sicuramente Wawrinka (fuori da Anderson) e il solito Berdych abituato a sconfitte inaspettate ai primi turni contro sconosciuti o presunti tali.

Si parte per la East Coast, si va a Miami, in cerca di conferme e di altre piacevoli sorprese come quelle della nostra Flavia.

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3 risposte

  1. azazelli ha detto:

    In generale tutti i big non mi sono sembrati al meglio, quello che sta meglio pare Federer, che comunque seppur nei limiti di durata, mi pare stia giocando un bel tennis in questo inizio di stagione.

    Su Fognini (bomber vero): la classifica l’ha costruita sulla terra e su tornei “minori” (250 e 500), posto che facciamo finta che parliamo di un tennista stabile…io sono rimasto sorpreso da questo primo successo (seppur parziale), se inizia a fare quarti e semifinali anche nei 1000, anche sul cemento, iniziamo a crederci? Vabbe…aspettiamo almeno Miami, poi magari amplio la mia domanda/riflessione 😀

    • Wecannotbeserious ha detto:

      Federer 2/3 è ancora competitivo secondo me. In match rapidi intorno all’ora e mezza può battere ancora tutti (eccetto Nadal, ma li il problema non è la durata). Inoltre complici anche i flop degli altri sta risaltando la classifica è avendo pochi punti da difendere non é poi così male. Fosse tra i primi 4 a Wimbledon sarebbe interessante.

      Fogna è vero quel che dici, però quella classifica costruita in torneo minori gli fa avere 2/3 turni agevoli ai master 1000 e negli slam. Il che gli permette di compensare. (Una vittoria a un atp 250 e un ottavo in uno slam hanno gli stessi pt) Vediamo, però se riesce a mantenersi su questi livelli potrebbe anche ambire alla top10

  2. mlbarza ha detto:

    Per prima cosa: brava brava brava Flavia, è sempre bello vedere qualche connazionale vincere. Se poi non è la Errani tanto meglio ^_^

    In secundis: Fogna idolo assoluto, sempre e comunque! Se poi mette pure quelle felpe quando guarda le partite della Flavia…

    Terzo ragionamento: ma la Radwanska, come cavolo fa a giocare? E’ un trattato ambulante di kinesis/tape, è disumano che riesca sempre a stare a quei livelli con tutti quegli acciacchi.

    Quarto: fa piacere vedere del ricambio in campo maschile, seppur il livello dei Dolgopolov/Dimitrov/Raonic non gli permetta di ambire ai tornei importanti e la loro continuità sia un po’ assente, vedere delle facce e del gioco nuovo ogni tanto è comunque positivo

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