Real Madrid-Bayern Monaco. La vera finale?

Tutti gli appassionati sportivi si aspettavano che a Lisbona, in finale di Champions League, ci fosse la sfida tra il Real Madrid e il Bayern Monaco. Era la finale che tutti volevano, che avrebbe regalato sicuramente un seguito di TV, stampa e tifosi più alto degli ultimi anni, ma l’urna di Ginevra ha deciso che non ci sarà nessun Real-Bayern allo stadio Da Luz, ma bensì un doppio confronto all’ultimo respiro che sancirà chi andrà a sfidare la vincente di Atletico Madrid e Chelsea nel grande evento del 24 maggio.

La riedizione della semifinale del 2012, vinta dal Bayern dopo i calci di rigore del Bernabeu, con Jose Mourinho in ginocchio a pregare per l’esito della lotteria, ha il sapore della consolidata rivalità tra due delle tre migliori squadre, insieme col Barcellona, della Champions degli ultimi anni.

Ci sono fuoriclasse, tantissimi campioni, tanti grandi giocatori e due allenatori che questa coppa l’hanno vinta più volte e che vorrebbero riconquistarla, per se stessi, per entrare nel club dei tecnici titolati con squadre diverse e per i loro club, col Real Madrid che cerca di arrivare alla Decima e il Bayern Monaco che vuole il bis consecutivo, mai centrato da quando esiste il formato della Champions League.

Chi cerca la Decima, chi il bis consecutivo

Chi cerca la Decima, chi il bis consecutivo

Il confronto che parte stasera al Santiago Bernabeu sarà probabilmente molto equilibrato, anche in virtù dei precedenti confronti e di quello mostrate nelle partite giocate in questa edizione, anche se sicuramente nessuna delle due giocherà per il pareggio e cercherà di prendere un vantaggio per la partita di ritorno.

Il Real ha sempre vinto in casa quest’anno in Champions, segnando una media di 3 goal, e ha sempre vinto le ultime 4 partite contro il Bayern giocate a Madrid, ma dall’altra parte i bavaresi in questa edizione allenata da Guardiola hanno dettato legge in trasferta, mancando la vittoria solo nell’andata del quarto di finale contro il Manchester United e soprattutto hanno sempre segnato almeno un goal, dato molto importante visto il ritorno amico all’Allianz Arena.

Il grande nemico del madrilismo

Il grande nemico del madrilismo

La squadra di Ancelotti, alla terza sfida consecutiva contro una squadra tedesca, ha dettato legge contro Schalke e Borussia Dortmund tra le mura amiche, mettendo in ghiaccio la qualificazione contro i gialloneri di Klopp con un sonoro 3-0 nella gara d’andata, ma ha sempre concesso occasioni e conclusioni all’avversario, pur avendo una netta supremazia di gioco e finalizzazioni, e questo potrebbe essere un problema stasera perché il Bayern è la squadra in Europa che costruisce più tiri in gare esterne, addirittura 20, ed ha chiuso entrambe le partite d’andata dei precedenti turni ad eliminazione con un alto margine di qualificazione, poi confermato nel ritorno in Germania.

Quindi molto dipenderà dall’interpretazione dei singoli e su questo ci sono molte nubi, soprattutto per Carlo Ancelotti, che deve fare i conti con i malanni dei suoi due giocatori offensivi più importanti, Cristiano Ronaldo e Bale.

Ci saranno entrambi? Tutti a Madrid stanno pregando

Ci saranno entrambi? Tutti a Madrid stanno pregando

L’asso portoghese ha saltato l’ultimo mese per un infortunio muscolare ed è ancora in forse per un utilizzo dal primo minuto, mentre il gallese da 100 milioni ha passato gli ultimi giorni isolato con una potente influenze ed è in forte dubbio.

L’impostazione del Real passa molto dalla presenza o meno dei suoi due campioni, anche perché il tecnico italiano sarebbe costretto a variare uno schema consolidato che ha portato molti successi in questa stagione.

In caso di forfait di uno dei due, le soluzioni potrebbero essere l’inserimento di Isco nel tridente con Di Maria confermato sulla linea di centrocampo (più probabile) o la salita dell’argentino sull’ala con Illaramendi posizionato come mezzala di contenimento (meno probabile).

Se mancheranno almeno inizialmente entrambi, la situazione diventerebbe critica, e potrebbe esserci quasi sicuramente una soluzione con Di Maria e Isco a supporto di Benzema, partendo larghi, e Illaramendi a comporre il trio di centrocampo con Xabi Alonso e Modric.

Vista la supremazia del possesso palla quasi scontata del Bayern, il Real Madrid dovrà sicuramente giocare una partita intensa, che non crei spazi facili di giocata, e che sfrutti al meglio le poche ripartenze che i tedeschi concedono, soprattutto nella zona centrale tra terzino e centrale, dove Dante e Boateng, ma anche Javi Martinez, possono soffrire la velocità e i tagli degli avanti madrileni.

In più dovranno essere costanti il più possibile nello sfruttare le sovrapposizioni esterne dei terzini, visto che Ribery e Robben si occupano poco della fase difensiva e abili in mezzo al campo a non farsi sorprendere dal pressing offensivo, marchio di fabbrica delle squadre di Guardiola.

La coppia d'oro del Bayern che fa paura al Real

La coppia d’oro del Bayern che fa paura al Real

In fase difensiva la chiave fondamentale sarà quella di non concedere troppi 1vs1 sugli esterni con Ribery e Robben, cercando il più possibile di togliere il taglio centrale palla al piede verso la porta. In più i centrali difensivi dovranno seguire l’inserimento senza palla di Muller, spesso vincente, e non schiacciarsi troppo con la mediana per evitare il rimorchio di Kroos o Schweinsteiger. Ancelotti potrebbe decidere lo stesso di giocare con Di Maria alto, che garantisce maggiore copertura e inserire Illara per dare densità centrale, anche in caso di via libera medico per Bale e Cristiano.

Il Bayern Monaco che fuori casa ha subito solo 3 goal ed ha il 70% di possesso palla, dovrà fare la sua solita partita di dominio della palla e ricerca costante dell’attacco laterale per finalizzare centralmente, dove Guardiola ha ancora dubbi se schierare Mandzukic o mettere Muller, che potrebbe creare problemi ad una coppia statica come Pepe e Sergio Ramos. In mediana potrebbe esserci ancora Lahm a fianco di Kroos e Schweinsteiger, con Rafinha laterale basso, o delle soluzioni con Muller arretrato e Mandzukic punta, o con Javi Martinez nel trio di centrocampo con Muller davanti.

Se fossi Guardiola punterei molto sull’imprevedibilità offensiva di Muller a sostegno di una punta centrale come Mandzukic, lasciando Lahm nel suo ruolo naturale, per garantire pericolosità sull’out destro dove Coentrao potrebbe soffrire i raddoppi se non aiutato.

In fase difensiva lasciare poche occasioni al Real, sfruttando il possesso e il pressing alto e in caso schiacciare la mediana vicino alla difesa per togliere spazio alle giocate di corsa di Cristiano Ronaldo, Bale, ma anche di Di Maria e Isco.

Guardiola sa come si espugna il Bernabeu, Ancelotti ha già preso lo scalpo del Bayern Monaco in passato, lo spettacolo è pronto ad entrare in scena, per il primo atto dell’evento dell’anno.

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