Europei 2016 – Sorteggio dei Gironi

Ieri sera in una Parigi ancora in pieno clima post terrorismo si sono svolti i sorteggi per i gironi della fase finale degli Europei di Francia 2016, che inizieranno il prossimo giugno, e che si svolgeranno sicuramente nel periodo peggiore per le grandi istituzioni del calcio europeo e mondiale, visto lo scandalo che ha coinvolto Blatter e ora sta togliendo Platini dal suo ruolo di Presidente dell’UEFA.

Chi vincerà la coppa a Parigi?

Chi vincerà la coppa a Parigi?

È stato Gianni Infantino, nuovo candidato da parte dell’organo europeo alla presidenza vacante della FIFA, a presiedere il sorteggio affiancato da tanti grandi ex campioni del calcio, da Gullit a Lizarazu, da Bierhoff a Trezeguet, da Charisteas al mitico Panenka, quello del primo rigore a cucchiaio.

L’Italia non era testa di serie, visto il ranking deficitario degli ultimi anni e aveva il rischio di capitare in un girone molto difficile, nel quale dover lottare duramente per passare il turno, anche se con la nuova formula i margini sono più ampi, vista la possibilità di qualificarsi anche nelle migliori quattro terze.

E il girone complicato è arrivato, ad un passo da quello che poteva essere un sorteggio più morbido, vista la possibilità di finire nel gruppo F del Portogallo, l’Italia di Conte è stata inserita nel gruppo E con il Belgio capogruppo e Svezia e EIRE a creare grattacapi per le ambizioni della nostra nazionale.

Girone difficile per l'Italia

Girone difficile per l’Italia

L’Italia sta trascorrendo un periodo non proprio esaltante della sua storia, visti i risultati alquanto deludenti degli ultimi Mondiali e la fatica a trovare un gruppo solido e qualitativamente pronto per i grandi palcoscenici del calcio internazionale.

Conte ha trasmesso la sua solita cattiveria agonistica, che ha permesso di passare il girone di qualificazione senza sconfitte, ma già nelle amichevoli contro Portogallo e soprattutto il Belgio che ritroveremo nella prima gara dell’Europeo, a Lione il 13 giugno, si è visto che quando il livello dell’avversario si alza la squadra fatica.

Il 442 offensivo degli ultimi tempi sembra dare poca protezione alla difesa, costruita sul blocco juventino, ma che in questa stagione non sembra solida come al solito, e l’idea di puntare ancora su Pirlo potrebbe far decidere il nostro CT ad un ritorno al suo schema con i 3 difensori e il trio nella mediana.

Antonio Conte prega di trovare la formula giusta per la sua Italia

Antonio Conte prega di trovare la formula giusta per la sua Italia

Per quanto mi riguarda, la nostra Nazionale dovrà sudare in tutte le partite per portare a casa il risultato, soprattutto contro Svezia e EIRE che sono le rivali dirette, vista la caratura superiore del Belgio, che punta forte a finire almeno tra le prime quattro dell’Europeo. Entrambe si sono qualificate dopo gli spareggi, la Svezia nel derby contro la Danimarca, l’EIRE sorprendendo la Bosnia di Dzeko e Pjanic, ed entrambe sono guidate da due vecchi e carismatici leaders, Ibrahimovic e Robbie Keane.

Ibrahimovic è di fatto la Svezia, tutti i risultati della nazionale giallo-blu passano dai suoi piedi, anche se la squadra ha elementi conosciuti nel panorama europeo come Kallstrom, Elmander, Svensson e Isaksson. E’ una squadra molto esperta, piena zeppa di over 30 all’ultimo ballo e che sicuramente cercherà di renderlo indimenticabile.

Keane non è titolare nell’Irlanda, ma la sua leadership è molto importante per il gruppo, che ha già saputo stupire nello spareggio contro la più forte Bosnia e ha un modo di giocare molto aggressivo e asfissiante, con pressing alto che può mettere in difficoltà squadre che come l’Italia amano giocare la palla anche dalle retrovie. Nel girone di qualificazione si è classificata dietro Germania e Polonia, ma contro i campioni del mondo è uscita imbattuta, vincendo in casa e pareggiando fuori e ha in Walters un cannoniere da 5 goal nelle ultime 7 partite, compresa la doppietta che ha dato il pass per Francia 2016.

Tutte e due si schierano con un 442 molto basilare, simile all’attuale sistema di Conte, che coinvolge molto il taglio degli esterni e il gioco in appoggio sulla punta più avanzata, con un’altra che gli gira attorno.

Diverso è lo schieramento del Belgio, prima squadra del ranking europeo, e una delle favorite per la vittoria finale, che affronteremo nella prima partita e che abbiamo già potuto analizzare nella sconfitta piuttosto netta dell’amichevole di un mese fa a Bruxelles.

La squadra di Wilmots è stracolma di talento, in ogni zona del campo, ed è estremamente profonda, con almeno una o due alternative di assoluto valore in ogni ruolo. Ha vinto il proprio girone perdendo solo in Galles  e chiudendo con 24 goal in 10 partite, per poi darne 7 complessivi nelle due amichevoli contro Francia e Italia, vinte entrambe.

E’ una squadra che ama attaccare con tanti giocatori, che si appoggia sulle giocate esterne di Hazard, Mertens e De Bruyne, e sulla fisicità e capacità di inserimento centrale di Witsel, Naingollan e Fellaini, in spazi aperti dal movimento di centravanti grossi ma mobili come Lukaku e Benteke. Il tutto avendo dietro una difesa con Kompany e Vertogen e uno dei primi tre portieri al mondo come Courtois.

Ai Mondiali sono arrivati ad un passo dalle semifinali, questo è per loro il momento di puntare ad un traguardo importante dopo aver costruito un movimento che tutti invidiano.

Gli altri gironi vedono i padroni di casa della Francia nel gruppo A alquanto abbordabile, con Svizzera, Romania e l’esordiente Albania di Gianni De Biasi e Tramezzani.

I transalpini, scossi dagli attentati della sera di Francia-Germania, vogliono bissare il successo casalingo del Mondiale del 1998 e tornare sul tetto d’Europa dopo il trionfo di 15 anni fa in Olanda. Deschamps, che quei trofei li ha alzati da capitano, guida una squadra giovane e con tanto talento, in cui dalla metà campo in avanti l’unica certezza è Matuidi nei tre di centrocampo, mentre campioni come Pogba, Benzema o Griezmann non ha il posto assicurato, vista la concorrenza di grande valore.

Il 433 dell’ultimo periodo può prevedere due punte vere come esterni, Griezmann (sicuramente il giocatore ago della bilancia se manterrà la forma attuale) e Martial, o un mix tra attaccanti e trequartisti, in presenza di fantasisti come Valbuena e Ben Arfa. Al centro la scelta dovrebbe cadere su Benzema, ma Gignac e Giroud sono dei titolari aggiunti che potrebbero insidiare il posto del n.9 del Real.

L’Europeo in casa dovrebbe essere il palcoscenico per la definitiva consacrazione di Pogba, ma lo juventino sta facendo fatica e il CT non gli fa sconti, preferendogli spesso Cabaye, Diarra o Sissoko nei ruoli di centrocampo.

Pogba vuole consacrarsi definitivamente nell'Europeo casalingo

Pogba vuole consacrarsi definitivamente nell’Europeo casalingo

Dietro hanno dimostrato di poter subire le squadre veloci e con qualità e dovranno stare attenti a  non sottovalutare gli avversari per poter raggiungere il primo posto senza spendere troppe energie.

Fra le altre occhio alla Svizzera, piena di naturalizzati dalla ex Jugoslavia e dall’Albania, con attuali o vecchie conoscenze del nostro calcio come Liechsteiner, Behrami, Inler, Seferovic, Shaqiri, Widmer e Kasami, che ha la qualità e la pazzia per vincere o perdere ogni partita  e ai “cugini” dell’Albania, all’esordio assoluto in una fase finale grazie alla sapiente guida di Gianni De Biasi in panchina, che ha dato un’impronta molto solida alla squadra, qualificata in un girone con Portogallo e Serbia, senza mai essere messa sotto da nessuno e anzi capace di vincere proprio contro la Francia in un’amichevole di giugno a Tirana.

A chiudere la Romania che ci ha appena costretto ad un pari nell’ultima amichevole disputata e fatto arrabbiare il CT Conte, che ha il portiere viola Tatarasanu fra i pali e due trequartisti pericolosi come Stancu e Maxim, ma nel complesso sembra rischiare l’ultimo posto del girone.

Nel Girone B c’è l’Inghilterra di Hogdson e Rooney, unica nazionale a chiudere a punteggio pieno il girone di qualificazione, ma come spesso accade capace di exploit importanti nel periodo che precede una fase finale, per poi sfaldarsi quando il gioco si fa duro.

Anche Hogdson ha un’ampia scelta per schierare la formazione che si giocherà l’Europeo, contando su un mix tra giocatori esperti come Rooney, Milner, Cahill, Henderson, Walcott e Hart e giovani di puro talento come Sterling, Kane, Barkley, Alli, Chamberlain e Stones a cui sicuramente può aggiungersi la sensazione di questo inizio di stagione in Premier, Jamie Vardy.

Con l’Inghilterra ci sarà un girone non proprio morbido, che comprende il Galles, una delle cinque nazionali esordienti e protagonista di un gustoso derby inedito per le fasi finali, che ha in Garreth Bale il suo faro e uomo decisivo, partendo da una posizione da seconda punta anarchica, coadiuvato da Aaron Ramsey in mezzo al campo e da una squadra che con lo schieramento 352 scelto da Coleman sa chiudersi molto bene e ripartire con pericolosa velocità.

Le altre sono la Russia, che archiviata la deludente esperienza con Fabio Capello e accolto Slutski tecnico del CSKA, sembra aver cambiato marcia e soprattutto mentalità, storico punto debole della nazionale guidata in campo dall’ex stellina Dzagoev reinventato da centrocampista centrale di manovra, e la Slovacchia di Marek Hamsik, altra esordiente e gruppo che non deve essere sottovalutato, soprattutto per le qualità offensive.

Nel girone C troviamo i campioni del mondo della Germania, doverosi favoriti per un altro bis Mondiale-Europeo.

I tedeschi hanno tutto per poter comandare questo Europeo dall’inizio alla fine, a patto che arrivino in una condizione ideale che permetta di sviluppare il loro gioco fatto di movimento senza palla, qualità di manovra e continue sovrapposizioni. Il gruppo di giocatori è quello del Mondiale brasiliano e se tutti rimangono sani (e qui c’è un grosso se) sono la squadra da battere.

La Germania vuole fare il bis dopo il Mondiale

La Germania vuole fare il bis dopo il Mondiale

Per il secondo posto la fiche va messa sulla Polonia, seconda nel girone di qualificazione vinto proprio dalla Germania e capaci di batterli nel match di Varsavia dello scorso anno, in cui Lewandowski è la star che può portarli avanti, come li ha portati in Francia con i suoi 13 goal, capocannoniere assoluto dei gironi che hanno dato il pass per l’Europeo.

L’Ucraina è arrivata in Francia grazie allo spareggio vinto contro la Slovenia e grazie alle due reti decisive di Yarmolenko, ma sembra lontana dal livello dei polacchi, mentre l’Irlanda del Nord che incredibilmente ha vinto il proprio girone e sembra arrivare all’appuntamento come una cenerentola, felice di esserci e di vivere questa prima esperienza assoluta.

Nel Girone D troviamo le Furie Rosse della Spagna, che hanno saputo subito rialzarsi alla grande dopo la debacle dell’ultimo Mondiale, collezionando un 2015 in cui hanno sempre vinto, tranne nell’amichevole contro l’Olanda, subendo solo 3 goal.

Gli spagnoli si conoscono a memoria, molti credevano che la disfatta in Brasile avesse chiuso un ciclo quasi irripetibile, ma gli uomini di Del Bosque hanno dimostrato di essere ancora vivi e di puntare al tris consecutivo e al quarto titolo che li porterebbe in vetta nel palmares della massima competizione continentale per nazionali.

La Spagna cerca il tris consecutivo e il quarto titolo europeo

La Spagna cerca il tris consecutivo e il quarto titolo europeo

Seconda forza del girone è la Croazia, arrivata dietro l’Italia nel girone, che ha cambiato marcia dopo l’addio a Niko Kovac successivo alla sconfitta in Norvegia che aveva complicato il discorso qualificazione, e ha una squadra molto pericoloso offensivamente, con una delle mediane più forti dell’intero Europeo, grazie alla presenza di Modric-Rakitic e Brozovic, e ad un reparto d’attacco in cui Kalinic non è più una meteora e Perisic e Mandzukic sono pedine di assoluto valore.

Per il terzo posto scontro tra Turchia e Repubblica Ceca, qualificate nello stesso girone che ha visto la grande eliminazione dell’Olanda, con i primi guidati dal santone Terim leggermente favoriti grazie alla presenza di giocatori di stampo internazionale come Arda Turan e Calhanoglu, anche se i Cechi hanno vinto il proprio girone e pur non avendo nomi di spicco, hanno le armi soprattutto fisiche per puntare al turno successivo.

Chiude il girone F, all’apparenza il meno spettacolare, con la testa di serie del Portogallo di Cristiano Ronaldo, che però non sembra avere le qualità complessive per ripetere la semifinale del 2012, anche se CR7 è uno su cui è difficile puntare contro.

I lusitani non sembrano favoriti per il primo posto, vista la presenza dell’Austria, che potrebbe essere una mina vagante del torneo e ha dimostrato nelle qualificazioni di essere in grado di comandare il proprio girone. Alaba è la star e a differenza di quanto si vede nel Bayern qui viene schierato sempre nella mediana, mentre Arnautovic e Harnik garantiscono fantasia e qualità sulle fasce per essere sempre pericolosi in zona goal.

Le altre dovrebbero essere obiettivamente dietro, con l’Islanda all’esordio che ha i connotati della squadra simpatia, anche se non da sottovalutare in partita secca, e l’Ungheria, che ritorna in una fase finale dopo 40 anni, grazie al successo nello spareggio contro la Norvegia, e punta a rimettersi nella mappa del grande calcio, dopo i fasti degli anni 50-60 della grande nazionale di Puskas e Hidekguti.

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