Il (non) tradimento di Paolini

luca-paolini

Alla Gand-Wevelgem

Deluso, amareggiato, schifato, tradito, eri un esempio, eri una icona, mi è caduto un mito, ecc…ecc…non so se ero così da giovane, ho una pessima memoria, ma a giudicare dalle foto profilo dell’esercito degli indignati, che condannano senza appello ciclismo e Paolini, l’età non sembra comunque essere una scusante. Non mi ricordo se ho mai avuto un campione sportivo come esempio di vita, di sicuro sono anni che ho preso coscienza che ci sono due piani ben distinti: uno è quello che vediamo alla TV, l’altro, irraggiungibile a noi seduti sul divano, è quello della vita reale dei nostri eroi. È davvero buffo pensare di giudicare il secondo, vedendo unicamente il primo ed è ancor peggio estendere il primo sopra al secondo.

Questa volta è toccato a Paolini, peraltro essendo un ciclista i cortocircuiti morali che si creano arrivano a vette sempre da record: ieri sera Sky Sport 24 titolava “Doping al Tour”, vi ricordate quando fu squalificato Flachi se qualcuno titolò “Doping in Serie A” o preferirono un più personale “Flachi si droga”?! Ad ogni modo c’è una buona base di tifosi/appassionati che aveva deciso che Paolini fosse un esempio da seguire. Anche a me piaceva/piace il suo modo di correre, il suo essere gregario e dare sempre tutto sé stesso per i propri compagni. La vittoria alla Gand-Wevelgem quest’anno è stata un coronamento di una carriera dedicata al prossimo e penso che questa positività non possa intaccare quanta fatica fatta finora.

Da qui a ritenerlo un punto di riferimento ce ne corre. Non ho idea di che persona sia, non ho la presunzione di saperlo dopo una manciata di interviste. I suoi comportamenti nella vita reale (doping o droga che sia) li può conoscere (e giudicare) solo chi vive accanto a lui, non noi che cambiamo canale alla ricerca di un altro esempio da seguire.

Ho letto che c’è anche la possibilità che sia stata usata la cocaina per coprire sostanze dopanti. Sarò ingenuo ma pare un’assurdità: è come farsi arrestare per una rapina in banca per evitare che si accorgano che hai evaso le tasse. Il caso è appena scoppiato e per avere una idea migliore dovremmo aspettare i dettagli, prendiamo per buono il fatto che lui abbia assunto nell’ultima settimana della cocaina: essendo che siamo nel 2015 ormai è ovvio che nessuno la prenda per fini sportivi (a proposito, mercoledì uscirà il secondo tempo della sfida tra Maradona ed A-Rod e ci torneremo sopra con maggiori dettagli), quindi resta un errore, un vizio, una debolezza, una sconfitta umana o addirittura un complotto (questo francamente tenderei ad escluderlo, ma i suoi tweet notturni in parte lo lasciano quasi intuire…). Una leggerezza assurda per uno sportivo che sa che avrà buone probabilità di essere controllato.

Quello che io non capisco però è come questo errore madornale possa intaccare la mia passione per il ciclismo. Robert Downey Junior è stato un cocainomane conclamato: mi ricordo al cinema un’orda di persone davanti al botteghino che pagava con banconote arrotolate il biglietto di Iron Man 2 per protesta… Paolini risulta positivo alla cocaina = il ciclismo perde credibilità, ma perché? Se proprio vogliamo la credibilità la perde Paolini come uomo (ed in caso come atleta) e su questo spero avrà modo di spiegarsi in maniera più chiara, ma è un problema suo e della gente che gli vive attorno, non di certo mio che lo guardo 2 3 ore al giorno, quando corre ripreso dalla TV.

Caro Paolini, io non sono né con te, né contro di te, tu lo sai se e cosa hai fatto, non grido al complotto e non grido al tradimento. Non ti conosco e mai ti conoscerò, non so se sei un tossico o hai fatto solo una cazzata o se addirittura hai tentato una mossa disperata per coprire altro o t’hanno incastrato. Io nella vita ho sempre avuto altri esempi da seguire, non l’ho mai cercati in TV. Ed ho sempre pensato che quando sbagli poi paghi le conseguenze. Se così fosse, per te ci sarà modo di pagarle, ma cosa dovrai pagare e cosa farai, perdonami, ma sono una questione secondaria per me. Ti auguro di riprenderti questo sí, ma quello che a me, anzi a noi tifosi interessa è altro: il nostro amore per il ciclismo.

Io continuerò ad amare il ciclismo e continuerò a vedere la differenza tra l’atleta che vediamo in TV e la persona che non vediamo più una volta uscito dalla telecamera. Non dirò mai “da te non me l’aspettavo” riferendomi ad personaggio televisivo/sportivo, anche perché non ho nulla da aspettarmi da loro. A me piace la pizza, se scopro che un pizzaiolo la fa con gli avanzi o picchia le cameriere, cambierò ristorante. Non smetterò di mangiare la pizza.

Oggi più che mai, viva la pizza e viva il ciclismo.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

Potrebbero interessarti anche...

19 risposte

  1. 19 Maggio 2016

    […] Al di là dei pezzi di preview e commento, l’articolo che ci sentiamo di (ri)consigliare sul mondo del ciclismo è quello scritto a caldo sulla squalifica per cocaina di Luca Paolini, un articolo che anche a mesi di distanza resta di estrema attualità considerando la recente intervista rilasciata dal corridore alla Gazzetta su questo periodo difficile della sua vita: Il (non) tradimento di Paolini. […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *