Intervista doppia – Che Giro 2015 sarà?

Oggi parte il 98esimo Giro d’Italia, su queste pagine abbiamo ben illustrato percorso e partecipanti, quindi non dovrebbero esserci più segreti per voi, ma per celebrare compiutamente l’avvicinamento alla corsa che romanticamente unisce l’Italia tra sudore e gioia, non solo abbiamo mandato il nostro inviato Mattia “Safebet/Manta” Luchetta (@LuchettaMattia) alla partenza della crono a squadre, ma prima di lasciarlo andare l’abbiamo messo a confronto con Davide “Poz/Baliani” Cavati (@KingBaliani) sui temi più caldi che animeranno le prossime tre settimane e non solo.

Il percorso, al di là dei tapponi dolomitici, prevede tappe molto interessanti e quasi mai banali, quante tappe vincerà Diego Ulissi? Sarà un giro senza Moreno Moser: che fine ha fatto e perché?!

Davide: Il percorso è davvero interessante perché obbliga i corridori ad essere fantasiosi. Ci sono tantissime tappe che prevedono le salite più impegnative piuttosto distanti dal finale di tappa, il che può portare a due possibili situazioni, immobilismo o leggenda. Nel primo caso Ulissi avrebbe parecchie chance di ripetere l’eccellente Giro d’Italia dello scorso anno, mentre l’idolo del mio dirimpettaio Mattia, Moreno Moser, credo stia affogando nelle sabbie mobili della mediocrità.

Moreno Moser, non sarà al giro...ma nemmeno dal parrucchiere

Moreno Moser, non sarà al giro…ma nemmeno dal parrucchiere

Mattia: Per Ulissi dipende tutto se arriveranno le scorte di Ventolin (l’asma è una brutta bestia, ndr).  Su Moser non ne ho idea di che fine abbia fatto, ma se lo vedete chiedetegli il mio cuore perché se l’è portato via da un paio d’anni.

Il parterre dei partecipanti fa discutere, diamo però uno sguardo alle “altre”: le nostre Bardiani, Androni, Nippo-Fantini, Southeast e la polacca CCC, quante tappe riusciranno a vincere? Over/Under 4,5? Riusciranno ad inserire un corridore nella top 5 della generale finale?

Davide: La Bardiani ci ha abituato ad un ruolo da protagonista nelle strade rosa, Battaglin, Pirazzi e Zardin andranno alla caccia di successi di tappa, con il secondo che proverà a fare sua la maglia di leader della classifica della montagna. Discorso a parte merita Colbrelli, probabilmente il corridore italiano più regolare nelle gare di un giorno, speriamo  sia davvero il suo Giro. L’Androni mi ispira meno fantasia, ma Gatto vincerà certamente almeno una tappa. Poche speranze di successo per la CCC (forse Bole) e per la Nippo, con Cunego come punta dubito ci sia margine per un successo di tappa. Quindi la mia risposta è secca, under per le vittorie e no per la top 5 generale.

Mattia: da buon bookmaker hai colto pienamente la soglia per le vittorie di tappa, mi sbilancio con un under, ma di poco, magari proprio 4. Per la classifica generale quello con più chance è proprio Damiano Cunego, che pare in forma, ma più da top 10 che da top 5.

La maglia rossa (ma non era meglio quando era ciclamino?) la consegniamo già a Greipel o vedete qualche outsider credibile?

Davide: Difficile pensare il contrario, potrei rischiare un Michael Matthews per via delle tante tappe “ibride” dove lui può fare parecchi punti. Viviani troppo “secondo” nelle volate.

Mattia:  Non sono sicuro che Greipel arrivi a Milano. Più probabile la vinca proprio Matthews.

La maglia azzurra (ma non era meglio quando era verde?) negli ultimi 3 anni, ovvero da quando ha cambiato colore, è stata vinta di Rabottini, Pirazzi e Arredondo, un inno alle fughe, più che allo scalatore puro. Questo percorso dovrebbe mantenere il trend, che ne pensate? Chi è il miglior scalatore di questi partecipanti?

Davide: Partiamo subito da una cosa molto importante, questo continuo rimescolare dei colori è rivoltante perché il tifoso non riesce più a fidelizzarsi associando un colore mitico (basti pensare alla maglia a pois al Tour) ad una categoria. Il vostro scriba di vecchia data associa la maglia azzurra a quella “Intergiro” degli anni 90 dei traguardi volanti. Detto questo, qual’era la domanda? Vincitore della maglia di scalatore, Chavanel. Miglior scalatore vado con Fabio Aru, visto dal vivo a Montecampione lo scorso anno mi ha fatto una grandissima impressione.

Mattia: Il miglior scalatore è Contador, ma la maglia azzurra è appunto roba per gente da fughe. Direi uno della Bardiani, o Chaves.

Il colore della maglia è importante, chi la indossa lo è ancora di più

Il colore della maglia è importante, chi la indossa lo è ancora di più

Il podio di Milano? E quello della crono a squadre di Sanremo?

Davide: Cominciamo dalla crono squadre, Orica GreenEdge, EtixxQuickStep, TeamSky. La Garmin riuscirà in qualche maniera a rovinare tutto. Il podio a Milano è molto difficile, la cronometro di 60 km a metà percorso potrebbe fare diversi feriti. Vado con la sorpresa, Uran, poi Aru e quindi Contador.

Mattia:  Contador, Uran, Pozzovivo. Per la crono è difficile, forse Etixx, Sky, Astana.

Favorevoli o contrari al tentativo di Contador di fare Giro e Tour? Rischia di voler tutto e non stringere nulla? Vostra percentuale di riuscita?

Davide: Sono sempre estremamente favorevole ai tentativi che richiamano il mito di un ciclismo romantico (ma ombroso) di qualche anno fa. Contador è probabilmente l’unico corridore a poter pensare di fare l’impresa, ma vincere entrambi mi sembra davvero impossibile. Già fare 2 podi sarebbe qualcosa di sensazionale, anche perché il percorso di questo Giro non gli consentirà di correre di riserva. Uran potrebbe dare un gran scossone a cronometro e il pistolero potrebbe spremersi troppo durante il Giro. Percentuale di vittoria di entrambe le corse non superiore al 5%. per il doppio podio saliamo ad un buon 40%.

Mattia: Favorevole perché il grande campione dev’essere ambizioso. Ma con un Giro così duro e un campo partenti del genere al Tour, direi che non ha più del 5% di possibilità di farcela.

Rai o Eurosport? Meglio Lelli o il rumore di una lavastoviglie?

Davide: Sono sempre stato molto conservativo preferendo la visione di Mamma Rai. Detto questo adoro la schiettezza di Riccardo Magrini e la competenza di Salvo Aiello, sono certamente una coppia molto più consolidata e assortita. Andrò con Eurosport.

Mattia: Eurosport, ad avercela. La sfida Lelli/Lavastoviglie è un pareggio a reti bianche. Comunque niente come la De Stefano che fa uno speciale di 7 ore sui fratelli Schleck.

Lelli o Magrini?

Lelli o Magrini?

Non ci si può perdere il giro 2015 perché….

Davide: Prima di tutto perché la competizione sarà molto incerta, Contador è il più forte, ma dovrà tenersi per il Tour. Non meno importante è la bellezza del percorso che si stacca ancora una volta dallo spartito classico (prima settimana di tavole da biliardo, seconda settimana mossa, terza settimana da usare le seggiovie per salire) per proporre tante possibilità di recupero per chi si trova in ritardo in classifica. Terzo motivo, le salite leggendarie, l’Abetone, Campitello Matese (che potrebbe fare più danni di una tappa alpina), Tonale, Mortirolo e il Colle delle Finestre.

Mattia:  Perché il percorso è stupendo e ci saranno pochissime tappe noiose.

La più grossa sorpresa del giro di quest’anno sarà…

Davide: Per l’opinione pubblica la grande sorpresa sarà la non vittoria di Contador, per me lo sarà la vittoria. Non mi stupirei di un Richie Porte in maglia rosa dopo la crono, ma le salite finali sono troppo impegnative per la sua cilindrata.

Mattia: Zakarin se non lo beccano. Per la generale probabilmente Konig.

C’è un ciclismo prima e dopo Pantani…nel vostro dopo Pantani, qual è stato il corridore che avete amato di più?

Davide: Sono un grande tifoso di Ivan Basso sin dai tempi della Fassa Bortolo, il ghigno di fatica con cui ha staccato tutti sul Mortirolo nel Giro 2010 mi rimarrà sempre impresso. Se invece devo fare la conta su chi mi ha emozionato di più, vado con Riccardo Riccò che ha preso il mio cuore, l’ha sbattuto ripetutamente per terra e l’ha buttato nel cestino dell’umido. Peccato, i lampi di Riccò erano pantanizzanti.

Mattia: Gibo Simoni, and it’s not even close.

Concludiamo con una contaminazione tra sport che tanto piace a questo blog. Paralleli impossibili: abbina un corridore ad una squadra NFL.

Froome

Davide: Philadelphia Eagles, perché sta sul cazzo un po’ a tutti, digiamolo (cit.).

Mattia: Baltimore Ravens, vengono fuori dal nulla e improvvisamente sembrano i migliori al mondo. Inspiegabili.

Quintana

Davide: Seattle Seahawks, fame di vittoria e talento lo mettono sempre in prima fila nella rosa dei vincitori.

Mattia: Indianapolis Colts, hanno vinto titoli minori e hanno il talento per puntare al bersaglio grosso. Ma non è detto succeda subito.

Pozzato

Davide: Buffalo Bills, solo per il fatto che non vince una gara che conta da millemila anni.

Mattia: Dallas Cowboys, un botto di soldi e zero risultati.

Nibali

Davide: Baltimore Ravens, un titolo a sorpresa con una cavalcata straordinaria da underdog.

Mattia: New York Giants, vengono fuori al momento giusto e vincono spesso da sfavoriti.

Contador

Davide: Denver Broncos, i lampi di talento sono da migliore al mondo, ma l’età e le sfighe trovano sempre il modo di metterci lo zampino.

Mattia: New England Patriots. i migliori, gli unici che resteranno nella storia dei rispettivi sport.

Sagan

Davide: Green Bay Packers, momenti di onnipotenza, ma al momento clou succede sempre qualcosa.

Mattia: San Francisco 49ers, sono andati a tanto così dall’essere dominanti, ma ora?

Kristoff

Davide: questa la copio al mio compagno di banco….

Mattia: Seattle Seahawks, sempre in difesa, e poi quando serve ti spazzano via.

Bene, ringraziamo i nostri Tom & Jerry del milanese e buttiamoci finalmente su questo giro: per gli aggiornamenti e i commenti live più o meno costanti vi consigliamo di seguire anche il nostro account twitter @quelchepassa oltre ovviamente a quello ufficiale @giroditalia, per gli hashtag #Giro #Giro2015 #EurosportCICLISMO con quest’ultimo per interagire in diretta con Aiello&Magrini (per non far torto a nessuno metterei anche quello della RAI se lo sapessi o lo avessero). Durante le prossime tre settimane in caso ci fossero spunti interessanti potremmo approfondire il tutto con altri pezzi sul blog a caldo, per il resto non ci resta che godere della corsa: che vinca il migliore, anzi che vinca il ciclismo.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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Una risposta

  1. mlbarza ha detto:

    Dovreste farla un po’ più spesso una rubrica così 🙂

    E comunque, anche per conterroneità geografica, sempre forza Falco Savoldelli. A voi! (cit.)

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