Oggi Real Madrid – Juventus: Pogba? Ramos? Tevez e Cristiano!

Tutte le Champions portano a Madrid

Tutte le Champions portano a Madrid

Dodici anni son passati dall’ultima semifinale in Champions League della Juventus, ma dodici sono anche gli anni dall’ultima Finale, e dodici sono infine gli anni da quel famoso doppio confronto Juve-Real Madrid, terminato con il trionfo dei bianconeri, sfavoriti alla vigilia come in questa edizione, ma capaci di ribaltare il pronostico e volare a Manchester per la sfida tutta italiana contro il Milan.

In quella semifinale del 2003, la Juventus perse la partita d’andata al Bernabeu per 2-1, per poi vincere nettamente il ritorno a Torino, mentre questa volta la partita d’andata a Torino ha visto la squadra di Allegri battere il grande Real proprio per 2-1 e stasera cercare di gestire il vantaggio per approdare alla sua ottava finale della massima competizione continentale.

Allegri spera di non subire il karma del passato, e il ricordo di quel 3-1 degli uomini di Lippi sui blancos potrebbe addensare qualche nuvola sul limpido cielo juventino di queste settimane, galvanizzato dal quarto scudetto consecutivo e dallo scalpo eccellente di martedì scorso.

Il tecnico livornese ha un conto aperto contro le grandi big del campionato spagnolo visto che con il Milan è stato eliminato per due volte di fila dal Barcellona, perdendo sempre il ritorno dopo un’ottima partita d’andata e vorrebbe evitare di fare il tris con il Real, spinto dalla consapevolezza di avere una squadra più forte di quel Milan e un’esperienza maggiore a livello europeo.

La Juventus dopo la conquista dello scudetto, due settimane fa, ha potuto giocare l’ultimo turno di campionato con una squadra priva di 10 titolari su 11 tra quelli che hanno giocato la gara di mercoledì scorso allo Juventus Stadium, decidendo quindi di far riposare i propri campioni per averli freschi nella sfida di stasera.

Nell’ottavo contro il Dortmund e nel quarto contro il Monaco i bianconeri hanno sempre chiuso le gare in trasferta senza subire goal, ma il rovescio della medaglia è che solo una volta nelle ultime cinque giocate tra campionato e coppa hanno chiuso senza reti subite, e ricordando che in una partita eccellente come quella della settimana scorsa, ci sia stato un momento di estrema sofferenza con il goal del pareggio e la traversa successiva che avrebbe regalato il 2-1 immediato al Real, deve far accendere un campanello d’allarme nella mente dei giocatori e di Allegri.

Al Bernabeu ci sarà un clima infernale molto probabilmente e saranno i campioni a dover fare la differenza, a partire da Buffon, che molto probabilmente sarà chiamato in causa più di una volta, per passare da Pirlo che dovrà gestire al meglio la fase di possesso per non regalare ripartenze facili alle frecce del Real, finendo con Tevez che potrebbe essere ancora una volta l’uomo chiave della stagione juventina, firmando quel goal che potrebbe zittire lo stadio e lanciare la propria squadra verso la finale di Berlino.

Nonostante la voglia di gestire al meglio la fase difensiva Allegri andrà con lo stesso schieramento dell’andata con i quattro difensori e Vidal dietro alle due punte, ma è il rientro tra i titolari di Paul Pogba che esalta l’ambiente, importantissimo in una partita in cui le giocate individuali di classe potrebbe far pendere la bilancia da uno o dall’altra parte.

Fattore doppia P

Fattore doppia P

Il Real Madrid arriva sicuramente con poche certezze e molti dubbi, improvvisamente accumulati proprio dopo la partita di Torino, persa in malo modo, senza dimostrare a pieno la propria forza e mostrando più di una crepa nelle concezioni tattiche e mentali, create soprattutto dopo gli infortuni di Modric e Benzema.

Modric non ci sarà nemmeno questa sera, ma Benzema ha recuperato e sicuramente sarà schierato dall’inizio per riformare il tridente classico con Cristiano Ronaldo e Bale.

Ancelotti non ha potuto far riposare nessuno nel turno di Liga, perché la rincorsa al Barcellona era ancora viva e la sfida contro il Valencia molto temibile, e infatti il 2-2 acciuffato nel finale, oltre a far allontanare gli acerrimi rivali nella corsa al titolo, ha fatto accumulare più di qualche scoria nei giocatori e ancora più polemiche nell’ambiente.

Il Real ha bisogno di segnare, ma soprattutto di evitare di subire goal e se guardiamo gli ultimi 5 incontri il dato si presta ad una doppia analisi, positiva se si leggono i 13 goal segnati, negativa se si guardano gli 8 subiti, fotografando una gestione troppo poco equilibrata, che è proprio quello che Ancelotti vuole evitare il più possibile.

Per questo motivo l’esperimento mediano difensivo adattato, fallito in pieno da Sergio Ramos a Torino, potrebbe essere accantonato rimettendo il vicecapitano nel suo ruolo abituale, col sacrificio di un incostante Varane, dando così spazio ad un centrocampo molto più tecnico e di personalità, con Kroos e Isco chiamati a gestire il ritmo del gioco e tenere il baricentro della squadra nella metà campo juventina, e Bale più James sulle fasce, unica nota tattica positiva del match d’andata in cui le sovrapposizioni e i tagli interni hanno creato più di qualche problema alla difesa a 4 della Juve.

Schieramento che potrebbe anche cambiare a partita in corso, se il risultato non si sbloccasse, con l’avanzata di Bale a formare un vero tridente con Cristiano Ronaldo e Benzema e l’accentramento di James Rodriguez nella linea di mediana per garantire più peso e idee nei rifornimenti offensivi.

Dodici anni dopo la Juventus vuole tornare a giocarsi il massimo titolo continentale, un anno dopo il Real vuole guadagnarsi il Clasico più importante della storia e poter bissare la vittoria, cosa mai avvenuta da quando è stata introdotta la Champions League…stasera sapremo…

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