Pagelle da Sepang: onda Rossa

Sono bastate due gare a Sebastian Vettel per riportare la Ferrari sul gradino più alto del podio. Una gara che ha visto la casa di Maranello e il tedesco autentici protagonisti e le Mercedes che da lepri si sono trovate nel ruolo di inseguitrici.

Le PAGELLE

Buona la seconda

Buona la seconda

SEBASTIAN VETTEL 10 –  Chissà quante volte il tedesco da piccolo davanti alla TV ha sognato questo momento guardando il suo idolo Schumacher vincere a bordo della Ferrari. Quel momento è arrivato. Week-end semplicemente perfetto. Nelle qualifiche riesce a strappare una prima fila a meno di un decimo da Hamilton. In gara compie una piccola impresa riportando in casa Ferrari una vittoria che mancava dal Maggio del 2013. Macchina perfetta, stile di guida impeccabile, strategie al box amministrate perfettamente e un pizzico di fortuna con la safety car. Dimostra di poter essere al livello del duo Mercedes anche in pista compiendo un ottimo sorpasso su Rosberg e recuperando su Hamilton. Nel team radio (in italiano) dopo la bandiera a scacchi Vettel fa sentire tutta la sua gioia, una vittoria liberatoria anche per lui, dopo un anno di digiuno. E finalmente l’inno italiano torna a risuonare.

FERRARI 10 – Menzione di merito anche per gli uomini della Ferrari che negli ultimi mesi hanno lavorato intensamente per poter recuperare il gap che c’era dalla Mercedes. A Maranello è cambiato tutto: team principal, pilota di punta, il presidente. Una rivoluzione che a quanto pare ha fatto bene all’ambiente Ferrari. La strada presa però è quella giusta.

KIMI RAIKKONEN 8 ½ – Dopo una foratura al primo giro compie una vera e propria rimonta portando la seconda Ferrari ai piedi del podio. Dimostra il suo ottimo stato di forma e senza l’errore in qualifica poteva puntare a qualcosa di più.

LEWIS HAMILTON 8 –  Si aspettava di dover lottare con il suo compagno di squadra come lo scorso anno e invece si trova a dover inseguire Vettel. Il campione del mondo ottiene un ottimo secondo posto dietro al tedesco. La Mercedes soffre di un degrado di gomme eccessivo, dovuto anche alle temperature alte della Malesia, e lui è costretto nell’ultimo pit stop a montare le hard, avendo usato un treno di medie in più nelle qualifiche, fermando così la sua rincorsa verso Vettel. Nonostante ciò è ancora lui l’uomo da battere

Baby Toro Rosso

Baby Toro Rosso

MAX VERSTAPPEN E CARLOS SAINZ JR 8 – il baby duo della Toro Rosso dimostra di essere velocissimo nonostante la giovane età (meno di 40 anni in due). Max Verstappen sta rispedendo al mittente le tante critiche ricevute ad inizio campionato compiendo un’ottima gara e dimostrando di essere già veloce nonostante non ancora maggiorenne. Stesso discorso per Carlos Sainz jr che arriva dietro al compagno di squadra, ma compie un’ottima rimonta partendo dalla quindicesima posizione. E la Toro Rosso batte ancora una volta la sorella maggiore Red Bull.

NICO ROSBERG 7 – Gara anonima del tedesco che nonostante ottenga un terzo posto importante, perde il confronto sia con Vettel che con il suo compagno di squadra Hamilton. Un po’ sottotono e spento. Se continua così rischia di non potersi giocare il mondiale.

WILLIAMS 6 – Quinto e sesto posto per la squadra inglese che ritrova un ottimo Bottas (quinto posto). Più di così la Williams non poteva fare e le ottime prestazioni dello scorso anno sembrano lontane

MARCUS ERICSSON 5 – Porta la Sauber in Q3, compie una buona partenza ma rovina tutto con un testacoda al quinto giro che lo costringe al ritiro. Il potenziale per fare qualcosa di buono c’è

RED BULL 4 – Scomparsi. La scuderia che tanto ha dominato negli ultimi anni sembra un lontano ricordo. Nono e decimo posto ad un giro dal vincitore. La Red Bull è in crisi nera. La Power Unit è un disastro, ma anche la macchina mostra evidenti limiti: si vede che Newey non sta lavorando più sulla vettura come qualche anno fa

MCLAREN 4 – Rispetto alla prima gara sembra riuscire a stare al passo del gruppo di bassa classifica. Sfiora la zona punti, ma manca ancora l’affidabilità che costringe entrambe le vetture al ritiro. E chissà cosa avrà pensato Alonso vedendo la Ferrari sul gradino più alto del podio…

MANOR 4 – Dopo non aver percorso manco un km in Australia, la Manor fa il suo debutto in Malesia. La macchina è un disastro. Si presenta al via con una sola vettura, quella di Merhi. Nonostante le enormi difficoltà riesce comunque a concludere la gara

GENI

GENI

LOTUS 10 – No, il voto non è per le prestazioni in gara, undicesimo Grosjean e ritiro per Maldonado, ma per il genio, o i geni, che si nascondono dietro l’account Twitter del team (@Lotus_F1Team). Da ormai 3 anni sono i veri mattatori del Social Network a colpi di hashtag (#SPArtacus, #Monzarella, #GodSavesOurTyres sono solo alcuni) e tweet ironici su se stessi e gli avversari. L’ultimo? Il tweet dopo la vittoria di Vettel e la Ferrari: “@Lotus_F1Team: We wonder if the TV channel has been changed in a certain Spanish driver’s room right now…”. Se non sono geni loro…

FIA 0 – Non tanto per la gestione della gara o per le penalità esagerate per i contatti che hanno visto protagonisti i due piloti Force India, ma perché durante le scorse settimane ha cancellato un altro Gran Premio storico dal calendario: il Gp di Germania, che si alternava tra Hockenheim e il Nurburgring, non farà più parte del circus mondiale. Meglio andare a correre in qualche posto sperduto nel deserto

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2 risposte

  1. azazelli ha detto:

    L’account twitter della Lotus “ha vinto il twitter” svariate volte, anche con messaggi verso raikkonen l’anno scorso, sono veramente dei geni!!

    La Red Bull è inspiegabile, anche perché comunque l’anno scorso Ricciardo era stato l’unico ad interrompere la “noia Mercedes”.

    Sugli altri: direi che ormai stiamo vivendo un discreto cambio generazionale tra le seconde linee dei piloti, la cosa non mi dispiace per nulla!

  2. Francesco Pontillo ha detto:

    Non sapevo che avessero eliminato il GP di Germania, evidentemente le tangenti degli sceicchi sono belle pesanti. Tipo quelle alla FIFA, ma non divaghiamo.
    Si spera nella conclusione dello stradominio Mercedes che, seppur rimanendo favorite, si dimostrano un po’ più raggiungibili. In Williams non riescono a fare il passo in più, peccato.
    La Lotus invece merita 10 solamente per il (la) terzo pilota, la lode diamogliela per i tweet…

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