Processo ad Azzurra – Sentenza Agrodolce

Potevamo arrivare più in alto

Potevamo arrivare più in alto

Siamo arrivati alla fine dell’avventura di Azzurra ad Eurobasket ed è tempo di processi e sentenze. Il risultato infatti non è servito a delineare una linea univoca nei giudizi di appassionati ed addetti ai lavori.

Gli azzurri sono riusciti a centrare l’obiettivo minimo, passare il girone della morte di Berlino e accedere al Preolimpico grazie alla vittoria contro la Repubblica Ceca negli spareggi tra delusi dei quarti di finale. Il Preolimpico garantirà a 3 squadre delle 18 partecipanti un posto alle Olimpiadi di Rio.

L’esame di maturità principale con la Lituania nei quarti di finale è stato fallito come due anni fa contro la stessa squadra, segno che i problemi strutturali di Azzurra non si risolvono con la presenza dei 3 NBA.

Belinelli e Gallinari hanno sicuramente il merito di accentuare le caratteristiche che già erano punti di forza dell’Italia, i ruoli di guardia e ala. Bargnani è sicuramente uno strepitoso upgrade offensivo rispetto a Cusin, ma difensivamente continua ad avere dei limiti di lettura che non possono essere compensati da una ritrovata grinta e voglia di vincere.

Comunque un gran bel mago

Comunque un gran bel mago

Il più grande problema di Azzurra in questi Europei è stata la difesa sull’asse play/centro degli avversari. Andiamo a vedere dei dati che rendono meglio l’idea di qualunque discorso

vs TURCHIA = Muhammed 17 punti 9 assist, Erden 22 punti 8 rimbalzi
vs SPAGNA = Llull 9 punti 9 assist, Gasol 34 punti 10 rimbalzi
vs GERMANIA = Schroeder 29 punti, 7 assist, Pleiss 10 punti, 5 rimbalzi
vs SERBIA = Teodosic 26 punti, 8 assist, Radulica 14 punti, 5 rimbalzi
vs ISRAELE = Mekel 20 punti (su 52 totali)
vs LITUANIA = Kalnietis 14 punti 11 assist, Valanciunas 26 punti 15 rimbalzi
vs REP CECA = Satoransky 12 punti 6 assist, Vesely 26 punti 12 rimbalzi

Ho omesso l’Islanda perché per tipologia di gioco non riesco a riconoscere chi sia il play e chi il centro, restano dei dati davvero interessanti. Ad esempio nelle tre partite che abbiamo perso (Turchia, Serbia e Lituania) abbiamo subito delle prestazioni eccellenti sia del play che del centro, mentre siamo riusciti a prevalere nelle sfide dove c’è stato solo uno dei due ruoli dominante.

La partita con la Lituania è stata il simbolo chiaro di questo problema: Kalnietis ha attaccato continuamente il canestro segnando e costringendo la difesa a stringere lasciando liberi i tiratori. Valanciunas ha giocato una partita estremamente precisa da 2 punti segnando anche tiri molto contestati. Più che la percentuale da tre (che è figlia della libertà estrema che godevano le guardie avversarie quando tiravano) è stato ancora il famigerato asse play/pivot a farci male.

Dopo aver analizzato le difficoltà tecniche, cerchiamo di rispondere al quesito in testa all’articolo, ci si può ritenere soddisfatti? Che voto diamo ad Azzurra?

Credo che la sufficienza se la sia meritata anche solo per aver passato il girone con una giornata di anticipo. Il mezzo voto in più guadagnato con Israele viene perso per la partita con la Lituania e recuperato il giorno dopo con la vittoria sui cechi.

Un Europeo da 6,5 che lascia comunque l’amaro in bocca perché la “nazionale più talentuosa della storia” come citato da Petrucci aveva i giocatori chiave nel pieno delle loro potenzialità.

Fallire Rio sarebbe un grosso peccato perché il prossimo anno Bargnani avrà 31 anni, Belinelli 30, Datome 29 e Gallinari 28, l’età ideale per splendere nel massimo delle loro capacità.

Sarà difficile vederli leader della Nazionale nella spedizione per le Olimpiadi del 2020 quando tutti avranno passato abbondantemente i trent’anni.

Non finisce qui

Non finisce qui

E ora passiamo all’ultimo aspetto forse più importante per Azzurra, in cosa si può migliorare per essere più forti per la prossima estate?

  • Sicuramente sarà vitale che i nostri campioni stiano bene fisicamente. Molti lamentano dell’infortunio di Datome, ma mi ritengo già fortunato nell’aver potuto vedere per tutto l’Europeo Belinelli, Gallinari, Gentile e Bargnani in campo. Tante altre nazioni hanno dovuto rinunciare a tanti loro campioni ben più forti del capitano sardo dell’Italia.
  • Sarà fondamentale la crescita mentale di Gentile che ha giocato un fantastico Europeo, ma che deve lavorare ancora tanto sulle scelte per poter diventare per davvero il giocatore più decisivo di questo gruppo
  • Sarò impopolare, ma probabilmente bisognerebbe pensare di “naturalizzare” un playmaker che sia in grado di crearsi tiri da solo. Reggie Jackson dei Thunder è nato a Pordenone, magari provarci non costa nulla. A meno che Mussini abbia una crescita fisica e cestistica clamorosa, non vedo soluzioni diverse dal duo Hackett/Cinciarini che, buona volontà a parte, si è rivelato uno delle peggiori coppie di playmaker dell’Europeo in quanto a talento.
  • Ultimo punto, ma non di rilevanza, mantenere forte l’attenzione sul basket anche durante l’anno. L’attenzione di Sky verso la pallacanestro durante l’Europeo è stata qualcosa di straordinario a cui non eravamo abituati, memori delle sintesi a mezzanotte su RaiTre e dei collegamenti all’ultimo minuto su Rai Sport. Probabilmente il bacino di ascolto sarà più basso, ma chi seguirà il basket su Sky sarà un appassionato vero che avrà la possibilità di apprezzare un prodotto ben confezionato e, si spera, ben giocato.

Ora Azzurra chiude la valigia e torna per un po’ nascosta lasciando spazio a Eurolega, Serie A e campionati minori. Grazie anche a questi ragazzi avremo comunque un’altra magica estate da passare a soffrire per lei.

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6 risposte

  1. mlbarza ha detto:

    Concordo con l’analisi, secondo me al netto delle caratteristiche dei nostri (quelle sono…) resto dubbioso sulla gestione di alcune rotazioni da parte di Pianigiani.

    La speranza per il preolimpico (ancora piuttosto nebuloso capire come sarà) è che oltre a crescere Gentile e ad essere disponibili i tre americani, Datome riscopra un po’ il suo gioco dopo una stagione ad alti livelli in Europa. E’ vero che è stato infortunato, ma quando c’è stato (anche in preparazione) è sembrato la brutta copia di quello che era prima di varcare l’oceano. 2 anni ad allenarsi è basta l’avevano un po’ bloccato. Auspico anche una crescita di Della Valle e Polonara, che possono tornare molto utili ed anche una crescita per Melli lontano dall’Italia.

    Concordo con l’ipotesi di una naturalizzazione, però per caratteristiche Jackson è un altro casellante in difesa, vero che aumentare la pericolosità offensiva potrebbe essere comunque un bene, però non migliorerebbe di una virgola i nostri problemi…

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