The one who types (out) – Bentornato Brock!

Puttana.

Mi sento una puttana a parlare di argomenti commerciali, ma poiché non capite un cazzo e vi gasate solo per ‘sta roba, mi tocca spiegarvi tutto.

Sì, Brock Lesnar tornerà a competere nelle MMA dopo una breve carriera iniziata nel 2008 (prima della UFC non conta nulla) e finita nel 2010.

Durante questo lasso di tempo ha combattuto 7 volte, vincendo 4 incontri e facendo scalpi anche parecchio importanti come Frank Mir e Randy Couture, mica due fessi, diventando anche campione dei pesi massimi. Nonostante questo, quello che Lesnar mi ha lasciato è l’impressione che non appartenesse a questo mondo. Questo mondo fatto di gente che AMA combattere. Di gente che ama il sangue.

E che sei...un vampiro?!

E che sei…un vampiro?!

Di gente che non ha paura di rompersi le ossa, nel vero senso della parola.

Ahia!

Ahia!

Brock Lesnar è sicuramente un animale, un toro, ma è un toro che non ama essere preso a pugni in faccia. È il tipo di toro che per un calcetto nelle costole dice “AHIA, MA SEI SCEMO?!” (cit).

Certo, è anche il tipo di toro che ti fa fare una capriola con un pugno, ma la UFC non è più quella di 6 anni fa. Anzi, le MMA non sono più quelle di 6 anni fa.

foto 3

One shot

Ricordo quando ho iniziato a seguire le MMA, era il 2007, e le MMA non erano ancora uno stile definito. C’erano ancora gli specialisti, i grappler o gli striker.

Avete presente quando durante il walkout appare la grafica con una mini scheda dell’atleta? Adesso ci trovate scritto quanti incontri ha vinto il fighter negli ultimi 10 o le percentuali di difesa dai takedown. All’epoca, quando uno era molto bravo, ci trovavate scritto well-rounded. Cosa significa? Significa che quel combattente era bravo in ogni aspetto dello sport, dal combattimento in piedi alla lotta a terra. Ora sembra scontato, ma 10 anni fa posso assicurarvi che non era così. Ecco, Brock Lesnar non era (non è?) well-rounded.

E se il buon Brock ha avuto difficoltà a competere ad alti livelli 8 anni fa, figuriamoci ora, con il livello stratosferico attuale, dove ormai i ragazzini di 16 anni mangiano pane, thai e BJJ.

Va bene, probabilmente sarà un one-and-done quindi il discorso dover competere non ha senso, ma adesso viene il bello. Sapete chi gli hanno piazzato di fronte? MARK. FUCKING. HUNT.

Sì, quel Mark Hunt.

Ora, devo essere sincero. Mi sarei aspettato un avversario di terza categoria per far fare bella figura al pro wrestler e invece ero in malafede. Hanno piazzato uno specialista del KO davanti ad uno che non ama prendere cartoni in faccia.

L’unica speranza che ha Lesnar di vincere l’incontro è quella di portare l’ossigenato a terra ed utillizare la lotta, perché diciamocelo, almeno i posizionamenti a terra li conosce.

Se l’incontro dovesse proseguire in piedi ecco un anteprima di quello che potrebbe accadere al vostro beniamino.

Ho criticato molto la scelta del tridente Dana White-Fratelli Fertitta, ma se sanno fare benissimo una cosa è quella di vendere alla grande il loro prodotto. Sono dei geni del marketing e quella di firmare Lesnar per quello che sarà il più grande evento UFC è una trovata pazzesca. Se già tutti gli appassionati di MMA stavano facendo il conto alla rovescia aprendo il loro portafogli per comprare biglietti e PPV, ora anche una buona fetta di fan del pro wrestling guarderanno l’incontro e faranno arrivare soldini per pagare Conor.

Prima di chiudere, voglio spendere due parole positive sul toro biondo. Bei tatuaggi.

No, seriamente. Tanto di cappello al voler nuovamente mettersi in gioco in uno sport così duro, così crudo, così vero. Possiamo dire che l’ha fatto per i soldi, ma è anche vero che guadagna molto di più fingendo di rompere le sedie sulle schiene altrui.

E non è neanche detto che non possa esserci un upset clamoroso con un Mark Hunt che va giù con le braccia perpendicolari al busto, perché Brock ha una cosa grande, anzi due cose grandi. No, non le palle di certo, ma ha due mani paurose. Sapevate che dovettero fargli dei guantini su misura perché non ne avevano della sua taglia? Ecco, diciamo che anche la mascella più forte avrebbe difficoltà a resistere sotto un suo pugno ben piazzato.

Va bene, sono stato fin troppo buono. Chiudiamo davvero con un altro highlight del Samoano.

E questa è la mascella del povero Stefan Struve dopo quel pugnetto.

Lesnar, spacca mandibola

Bentornato Brock.

Phre

Misantropo, cinico e sociopatico. Traduco serie TV. Marito di mio figlio, padre dei miei cani, figlio di mia moglie. Knickerbocker. Mi fingo esperto di MMA.

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10 risposte

  1. 5 Luglio 2016

    […] Lesnar ha il suo smartphone in mano e ha appena finito di leggere un articolo su un blog chiamato Quel che passa, dove viene dato per spacciato. «Ancora con questa storia che non mi piace essere preso a pugni in […]

  2. 8 Luglio 2016

    […] conclusivo per Brock Lesnar, da me tanto deriso, che si trova a competere nel main event di UFC 200 dopo aver già combattuto nel main event di UFC […]

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