Darts Attack – La riconferma

6 turni e 3 settimane di gioco per scoprire, che al di là di tutto, il campione del mondo è sempre lo stesso, peraltro contro ogni pronostico che lo vedevano comunque inizialmente sfavorito rispetto a Michael Van Gerwen e Phil Taylor. In realtà poi Gary Anderson ha meritato durante tutto il percorso, con prestazioni di una costanza disarmante e picchi inarrivabili per tutti, la conferma alla vetta della PDC (anche se a livello annuale, Van Gerwen è restato irraggiungibile, in fatto di premi vinti, nonostante l’uscita prematura agli ottavi in questo torneo).

Freccette

Ancora tu

Paradossalmente il suo avversario più difficile è stato….il calcolo. Per ben 3 volte in questi ultimi tre giorni, di cui due nella finale, Anderson è andato nel pallone nello scalare i punti, qualcosa che a questi livelli francamente molto raramente si vede: nel quarto set l’errore (avvenuto all’interno del secondo leg) gli è costato il turno “al servizio” con Lewis che ne ha approfittato per rientrare sul 2-2, nell’ottavo set, sempre con un set di vantaggio e “servizio” a suo favore, l’errore non è stato raccolto dal suo avversario (che era comunque fuori dal punteggio di chiusura) così lo scozzese ha mantenuto il set di vantaggio che gli è restato sino al 7-5 finale.

In generale l’andamento della finale è stato pieno di break e controbreak, specie in avvio di set, la posta in palio era talmente alta che anche due comunque abituati a giocare a questi massimi livelli sembrano averne un po’ sofferto: se da una parte c’era Anderson che sballava, dall’altra Lewis più di una volta si è lasciato cadere le freccette dalle mani, piccoli o grandi tell, per usare un termine pokeristico,  che si sono riversati solo parzialmente sulle statistiche con medie sempre sulla soglia dei 100 punti.

L’ultimo set è stato un po’ il sunto di tutto ciò, con Lewis costretto a breakare l’avversario per prolungare la partita al set decisivo, che grazie proprio ad un leg spaziale in apertura di set si trovava nella posizione di poter semplicemente difendere i suoi turni di “servizio”, ma che si faceva contro breakare immediatamente alzando sostanzialmente bandiera bianca.

Titolo comunque più che meritato questo di Anderson, che dopo essere giunto ai quarti quasi senza faticare, con un tabellone “agevole”, ha giocato a livelli stratosferici prima contro Wade e poi, soprattutto, contro Klaasen, di fatto spaventando qualsiasi altro avversario specie con quel 9-darts finish in chiusura del primo set della semifinale che ha fatto saltare sul divano chiunque fosse alla visione ed ha impreziosito ulteriormente la sua prestazione mondiale. L’altro lato del tabellone con Van Barneveld, Smith e Wright, come prevedibile, è stato molto più combattuto ed avvincente ed alla fine potrebbe aver svuotato parzialmente il serbatoio nervoso di Lewis: dettagli che però potrebbero aver fatto la differenza.

Ed ora? Innanzitutto continua, su Eurosport 2, il mondiale BDO: il livello globale è indubbiamente più basso rispetto ai marziani della PDC (molti dei quali peraltro proprio dalla BDO hanno iniziato il loro percorso verso il professionismo), l’ambientazione in platea è più sobria (e questo non per tutti è per forza un male), ma a parte questo lo sport è sempre lo stesso e se vi siete appassionati più ad esso che al contorno, sicuramente lo troverete altrettanto divertente. Nell’articolo precedente avevamo nominato alcuni dei favoriti, vista la nostra idiosincrasia nei confronti dei pronostici, evitiamo di far ulteriori nomi (Fallon Sherrock è stata già eliminata…dal tabellone femminile), ma vi invitiamo a seguire i match già da questo pomeriggio.

Per la PDC invece il prossimo appuntamento più importante è quello della Premier League, una competizione su più serate che inizia il 4 febbraio e si concluderà il 19 maggio con un girone all’italiana e sfide che prevedono anche la possibilità del pareggio. Un paio d’anni fa Fox Sports aveva avuto modo di trasmetterla (l’edizione fu vinta da Van Barneveld) e fu davvero divertente ed interessante seguirla nel suo dipanarsi; durante il mondiale non s’è fatta parola di una possibile messa in onda per quest’anno, quindi restiamo sul chi va là. In questa edizione i 10 partecipanti (i primi 4 della classifica dell’anno appena concluso, più 6 invitati) saranno Michael van Gerwen, Gary Anderson, Adrian Lewis, Phil Taylor, Peter Wright, James Wade, Robert Thornton, Michael Smith, Raymond van Barneveld e Dave Chisnall, sostanzialmente i migliori della stagione 2015. Si era pensato, post mondiale, un inserimento di Jelle Klaasen, che grazie alla semifinale è arrivato alle soglie della top 10, magari ai danni di Chisnall, ma così non è stato.

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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5 risposte

  1. viverestanca ha detto:

    Mi son guardato pure le freccette e pure questo sport mi ha appassionato. Non ci avrei mai creduto me l’avessero detto due settimane fa.
    Al di la del meccanismo dello sport, che è molto azzeccato perchè genera molta suspance e ci sono sotto performance all’interno della performance (tipo fare i 180 punti o chiudere con 9 freccette), ho trovato fantastica l’improbabilità di questi campioni. Se li paragoniamo agli sportivi che siamo abituati a seguire risultano goffi e troppo normali (per non dire fantozziani), ne ho amato più d’uno!

    • azazelli ha detto:

      Sono veramente favolose, a me fa piacere che la dinamica che porta ad appassionarsi sia proprio quella che avevo descritto con il primo pezzo dedicato al mondiale…e l’ho notato in queste settimane in molti neo appassionati, anche di gente tra amici vari che inizialmente si avvicinava un po’ con il fare da snob 😀

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