March Madness 2016 – Preview

Benvenuti a marzo. Per gli appassionati di basket in particolare, il mese di marzo ha un sapore diverso, un aroma tutto suo. March Madness. La follia di marzo. O più semplicemente, quelle due settimane in cui l’universo sportivo si ferma e viene dominato dal torneo NCAA. Le 64 (+4) migliori squadre della nazione (anche se crediamo che le Università di Monmouth, St. Mary’s e South Carolina abbiano qualcosa da ridire sotto questo punto di vista…) vengono inserite in un tabellone in stile tennistico – il famoso bracket – da cui usciranno poi le quattro contendenti al titolo nazionale, che si sfideranno nelle Final Four del 2 e 4 aprile in quel di Houston, Texas.

Durante la stagione regolare nessuna squadra è stata in grado di staccarsi dalle altre ed issarsi al di sopra di tutte. North Carolina e Kentucky, le due grandi favorite in fase di preseason, si sono rincorse a suon di alti e bassi, per poi ritrovarsi nella stessa parte del tabellone. Entrambe arrivano al torneo dopo aver vinto i rispettivi tornei di conference (ACC e SEC). Nelle 18 settimane di regular season ben cinque diverse squadre si sono scambiate lo scettro della posizione No. 1 del ranking: Kentucky, Michigan State, Oklahoma, Villanova e Kansas, ultima in ordine temporale e overall #1 seed del torneo.

Sarà quindi un torneo senza una vera e propria squadra da battere, senza una schiacciasassi a-la-Kentucky che si presentò al via del torneo della passata stagione senza nemmeno aver subito una sconfitta. Ma soprattutto sarà un torneo che non vedrà tra le sue fila quello che molto probabilmente, tra qualche mese, diventerà la prima scelta assoluta del draft NBA. Ben Simmons, infatti, non è riuscito a trascinare la sua LSU al di là di un deprimente record di 19 vittorie e 14 sconfitte, chiudendo la stagione con un’imbarazzante prestazione nel torneo SEC (sconfitta per 71-38 contro Texas A&M).

Ma non disperate, ci saranno una miriade di altri giocatori di cui innamorarsi e di cui magari fino a ieri non ne conoscevate nemmeno l’esistenza. Anche questa è la March Madness.

Ma andiamo a dare un’occhiata più da vicino ai quattro region che compongono il tabellone. Segnaleremo per ognuno di loro la miglior sfida del primo turno; quella che potrebbe essere la partita più interessante di tutto il region; i possibili upset; un giocatore capace di far saltare il banco (più qualche altro nome) ed ovviamente le nostre previsioni.

SOUTH REGION

South

Durante la compilazione del tabellone all’interno della Selection Sunday questa parte sembrava essere la più dura per la squadra con il seed #1. Dopo aver esaminato meglio le avversarie di Kansas non credo sia così. I Jayhawks arrivano da una serie di 14 vittorie consecutive, non fanno nulla di speciale ma sono una squadra molto solida, senza apparenti punti deboli. Prima Maryland e poi Villanova potrebbero essere i due test più probanti.

BEST 1st ROUND MATCHUP: Vanderbilt-Wichita State sarà una delle quattro partite di play-in (martedì notte alle 2,10), ma potrebbe trasformarsi in una delle sfide più interessanti. Crediamo che sarà Wichita State ad avere la meglio e giocare quindi contro Arizona in quella che diventerebbe istantaneamente la partita più interessante di questo primo turno.

BEST MATCHUP OVERALL: Kansas-Villanova sarebbe troppo facile, quindi diciamo Maryland-California al secondo turno. Una sfida ad elevato tasso tecnico e talentuoso. La squadra californiana potrebbe essere l’unica da questa parte del tabellone ad avere nel suo roster ben due lottery picks al prossimo draft NBA con Ivan Rabb e  Jaylen Brown. Se non avete mai visto giocare quest’ultimo vi siete persi cose di questo genere:

UPSET ALERT: Non classifichiamo la possibile (probabile?) vittoria di UConn su Colorado pur avendo, gli Huskies, un seed più alto. Torniamo invece agli Shockers che potrebbero invece fare lo sgambetto alla più quotata Arizona. Wichita State oltre ad essere guidata da due senior navigati come Fred VanVleet e Ron Baker (aspetto da non sottovalutare) hanno chiuso la stagione con la miglior efficienza difensiva di tutta la NCAA.

PLAYER TO WATCH: Non ha giocato quella brillante stagione che tutti si aspettavano, ma Melo Trimble (Maryland) risponde all’esatta tipologia di giocatore capace di prendere fuoco e ribaltare tutti i pronostici. Non crediamo sia in grado di una cavalcata in stile Kemba Walker 2011, ma attenzione alla sua possibile sfida contro Kansas nelle Sweet Sixteen.

Altri nomi da considerare: Wayne Selden Jr., Perry Ellis (Kansas), Sheldon McClellan (Miami), Jaylen Brown (California), Fred VanVleet (Wichita State), Jarrod Uthoff (Iowa).

PRONOSTICO: Kansas Jayhawks over Miami nelle Elite Eight.

WEST REGION

West

Una delle sorprese più grosse della domenica (oltre al #LeakedBracket, ma questa è un’altra storia) è stata l’assegnazione del seed #1 ad Oregon, a discapito di squadre sulla carta più quotate come Michigan State o Villanova. Secondo gli indicatori di KenPom – la bibbia delle statistiche a livello collegiale – i Ducks sono la peggior squadra con il seed #1 degli ultimi dieci anni. Oregon ha comunque demolito la concorrenza nella Pac-12, vincendo il torneo di conference con due vittorie consecutive su Arizona e Utah (addirittura dando 31 punti di scarto agli Utes). Sono una squadra votata completamente alla fase offensiva che però fatica molto nella propria metà campo e questo, storicamente, non è un buon segnale.

BEST 1st ROUND MATCHUP: Fatichiamo a trovarne una su tutte le altre, la sfida più interessante potrebbe essere quella tra Texas e Northern Iowa.

BEST MATCHUP OVERALL: I tifosi neutrali potrebbe godersi un bello spettacolo se a giocarsi le Elite Eight dovessero arrivare Duke e Oklahoma, guidate rispettivamente da Brandon Ingram (possibile top 2 pick al prossimo draft) e Buddy Hield (possibile National Player of the Year).

UPSET ALERT: Sulla carta siamo di fronte alla parte più scarsa del tabellone, forse anche per questo le trappole per le migliori squadre sono dietro l’angolo. Tra i possibili upset segnaliamo la difesa di Yale che potrebbe fare malissimo al non perfetto attacco di Baylor e la frenesia di UNC Wilmington che potrebbe mettere in difficoltà la rotazione a sei giocatori di Duke. Attenzione anche a Northern Iowa e Green Bay, tutti aspettano il derby texano al secondo turno, non stupitevi se una delle due non dovesse uscire viva dalla prima partita.

PLAYER TO WATCH: Se a livello di squadra questa parte di tabellone non è ricchissima, di certo non si può dire lo stesso per quanto riguarda il talento dei singoli giocatori. Ne dobbiamo scegliere uno che potrebbe trascinare la sua squadra fino in fondo e quindi non possiamo esimerci dal fare il nome di Buddy Hield (Oklahoma). Un senior, originario delle Bahamas, che è diventato semplicemente il più forte giocatore collegiale della stagione (Denzel Valentine permettendo). 25 punti, quasi 6 rimbalzi, 2 assist, 89% dalla linea dei tiri liberi e 46% da tre punti. Tre anni fa nessuno scommetteva un centesimo sul suo nome. Oggi è una lottery pick NBA.

Altri nomi, e sono tantissimi: Tyler Dorsey, Dillon Brooks (Oregon), Brandon Ingram, Grayson Allen (Duke), Taurean Prince, Rico Gathers (Baylor), Wes Washpun (Northern Iowa), Gary Payton II (Oregon State), DeAndre Bembry (St. Joe’s).

PRONOSTICO: Gli Oklahoma Sooners raggiungeranno le Final Four a suon di triple.

EAST REGION

East

Benvenuti all’inferno. O anche, benvenuti nella parte di tabellone più bella, divertente ed interessante di questo torneo. Troviamo di tutto: la storia e il fascino di programmi come North Carolina, Kentucky e Indiana; Xavier, Wisconsin, Notre Dame e West Virginia altre squadre dal pedigree di tutto rispetto che fanno strada nel torneo anno dopo anno; una combo come quella di Providence formata da Kris Dunn (la miglior point guard d’America per chi scrive) e Ben Bentil che potrebbe causare più di un problema a UNC al secondo turno; due mid-major come Chattanooga e Stephen F. Austin con un eccellente record combinato di 56-10. Insomma chiunque arriverà a Houston, lo avrà fatto meritandosi il proprio biglietto.

BEST 1st ROUND MATCHUP: West Virginia-Stephen F. Austin. Sono le due squadre che durante la stagione regolare hanno forzato più turnover. Entrambe adottano una pressione difensiva a tutto campo che vi farà sudare solamente restando seduti sul divano. Non sarà certamente la partita più divertente del mondo, ma l’intensità non mancherà, da non perdere.

BEST MATCHUP OVERALL: Kentucky-Indiana e North Carolina-Kentucky in sequenza. Bastano?

UPSET ALERT: Ci giochiamo proprio la carta Stephen F. Austin su West Virginia, sono loro la nostra cinderella 2016. Riusciranno a fare lo sgambetto anche a Notre Dame al turno successivo?

PLAYER TO WATCH: Si gioca con Tyler Ulis la palma di miglior point guard d’America, il mio voto sapete già da che parte va. Kris Dunn è il leader di Providence, ed è certamente il miglior two-way player del college basketball. Una scossa di dinamismo, atletismo e potenza ci fanno ricordare per certi versi un piccolo Russell Westbrook (con permesso, ovviamente), difficilmente arginabile in situazioni di uno contro uno. Difensivamente sono pochi i giocatori che sanno stare davanti alla palla come lui. Superata USC, lo spettacolo contro i Tar Heels dovrebbe essere assicurato.

Altri nomi: Brice Johnson (North Carolina), Tyler Ulis, Jamal Murray (Kentucky), Yogi Ferrell (Indiana), Jameel Warney (Stony Brook), Nigel Hayes (Wisconsin).

PRONOSTICO: Troppo dura la strada di North Carolina, ci giochiamo forse un po’ a sorpresa l’accesso alle Final Four degli Xavier Musketeers.

MIDWEST REGION

Midwest

Altra sorpresa nella compilazione di questa parte di tabellone, dove tutti si aspettavano Michigan State (vincitrice del proprio torneo di conference) davanti a Virginia (sconfitta in finale del torneo ACC). Invece è stato il contrario e così le due squadre si ritrovano in rotta di collisione per il terzo anno consecutivo (il parziale è 2-0 Spartans). Niente è mai scontato in un torneo come questo, ma ci risulta difficile immaginare una partita di Elite Eight diversa da questa.

BEST 1st ROUND MATCHUP: Seton Hall-Gonzaga in una partita combattutissima.

BEST MATCHUP OVERALL: Dobbiamo ripeterlo? Oltre alla già citata segnaliamo una possibile Purdue-Iowa State al secondo turno.

UPSET ALERT: Iowa State di upset se ne intende. Potrebbe ricascarci un’altra volta? Potrebbero. I Gaels di Iona sono una delle squadre che più utilizza il tiro da tre punti. Dovessero indovinare la serata e tenere alte le percentuali, per i Cyclones potrebbero essere problemi grossi.

PLAYER TO WATCH: Abbiamo detto di Hield, non possiamo non parlare del suo alter ego Denzel Valentine (Michigan State). Per la storia del National Player of the Year, ripetiamo, non si esce da questi nomi. Un altro senior che è cresciuto anno dopo anno sotto le sapienti mani di Coach Izzo. Da glue-guy a giocatore extra lusso, Valentine è quel tipo di giocatore capace di mettere insieme una tripla doppia quasi ad ogni allacciata di scarpe (Draymond Green anyone?). Playmaker, realizzatore, rimbalzista, miglior difensore, qualsiasi cosa serva agli Spartans, Valentine è lì in prima fila. Se amate il college basketball non potete non amare un giocatore come lui.

Altri nomi: Malcom Brogdon (Virginia), Jakob Poeltl (Utah), Georges Niang (Iowa State), Kyle Wiltjier (Gonzaga), A.J. Hammons (Purdue), Isaiah Whitehead (Seton Hall).

PRONOSTICO: Per quel parziale di cui parlavamo sopra, facciamo 3-0 e Michigan State Spartans di nuovo alle Final Four.

Quindi, dopo questa lunga disamina, chi vincerà il National Championship?

Storicamente si dice che una squadra con ambizioni di vittoria debba aver concluso la stagione all’interno della top 20 sia dei migliori attacchi che delle migliori difese. Se dovessimo utilizzare questa metodologia per scommettere sulla vincitrice del torneo di quest’anno il cerchio si restringerebbe a: Michigan State (2° Off – 19° Def), North Carolina (4°-16°), Kansas (8°-5°), Virginia (9°-4°), Villanova (11°-7°) e Oklahoma (20°-11°).

Se dovete scommettere su una di queste… Beh, non fatelo e godetevi lo spettacolo.

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