Mossa e Contromossa: Juventus-Bayern e il tridente magnifico del Barcellona

La seconda serata di Champions League proponeva una coppia di partite di altissimo fascino e assoluto valore, che contrapponeva quattro squadre d’élite del panorama europeo, passato e presente, in grado di offrire uno spettacolo spesso fautore di riflessioni nelle analisi pre e post match, che contribuiscono all’evoluzione tattica, tecnica e pure fisica dello sport che noi tutti amiamo.

Ci si aspettava uno spettacolo offensivo maggiore all’Emirates dove il gioco di Arsenal e Barcellona poteva dar vita ad un match pieno di azioni, goal e giocate spettacolari, e invece è stato quello proposto da Juventus e Bayern Monaco a regalare emozioni, goal, azioni e tutto il concentrato di una partita che ha avuto il sapore delle grandi serate europee.

Se avessi dovuto scrivere una preview di Juve-Bayern avrei sicuramente pensato ad un match abbastanza chiuso con Allegri che avrebbe deciso di aspettare il Bayern nella propria metà campo per poi cercare la ripartenza veloce, e Guardiola che avrebbe impostato il solito gioco di dominio della metà campo avversario con la ragnatela di passaggi ad allargare il campo, per poi trovare lo spazio giusto per colpire.

Nel primo tempo questa analisi è stata sicuramente sviluppata in pieno dalle due squadre, con la Juve che ha giocato quasi esclusivamente nella propria metà campo, cercando in fase di possesso di cercare subito la giocata verso le punte o verso l’inserimento profondo di Pogba, mentre il Bayern si è accampato nella metà campo offensiva, alzando Lahm in mediana, Thiago a ridosso dell’area e i centrali Alaba e Kimmich sulla linea mediana.

Juventus-Bayern, Notare la posizione di Alaba e Kimmich. La metà difensiva del Bayern è a destra eh!

Notare la posizione di Alaba e Kimmich. La metà difensiva del Bayern è a destra eh!

Questo dominio dei bavaresi, con il 77% del possesso, ha prodotto 8 tiri di cui 7 all’interno dell’area di rigore, ma solo 3 di questi sono finiti nello specchio della porta difesa di Buffon, e per una squadra che quest’anno mediamente tira poco più di 20 tiri a partita e quasi tutti in area, è un dato che può far capire che essere andati in spogliatoio con un goal di vantaggio non deve aver soddisfatto a pieno Guardiola.

Probabilmente il fatto che il ruolo di regista basso è stato affidato a Vidal, stante l’esclusione di Xabi Alonso, ha privato la zona d’attacco delle caratteristiche di guastatore d’area dell’ex juventino, costringendolo a giocare in una zona molto lontana dalla porta avversaria (solo 1 tiro da fuori e nessun inserimento in area di rigore).

Allegri d’altro canto avrebbe potuto osare un po’ di più e approfittare proprio del modulo di gioco avversario, che apre molti spazi sulle zone alte di fascia, per attaccare con raddoppi continui fra Pogba-Evra a sinistra e Cuadrado-Leichsteiner a destra, ma la pressione alta del Bayern in transizione negativa (10 turnovers della Juve nella propria metà), gli errori di Dybala (6 palle perse tutte nella prima frazione) e la prestazione negativa di Marchisio in regia (solo 14 passaggi con il 60% scarso di positività), ha costretto i bianconeri a concedersi al Bayern e ringraziare di essere usciti abbastanza indenni al fischio parziale dell’arbitro.

La mossa del tecnico juventino ad inizio secondo tempo di togliere Marchisio e inserire Hernanes in cabina di regia, avrebbe fatto gridare allo scandalo molti tifosi, ma si è rivelata una delle chiavi per la grande rimonta dal 0-2 al 2-2, coadiuvata da una mentalità più aggressiva, anche oltre i limiti consentiti normalmente, dopo il raddoppio di Robben.

La meteora brasiliana ha tenuto il campo come mai quest’anno, finendo per raddoppiare il numero di passaggi di Marchisio nel primo tempo con quasi il 90% della positività e soprattutto giocando palla in una zona molto più avanzata, che ha permesso dopo il 2-0 di impostare una pressione molto più alta, complice anche il calo mentale del Bayern negli uomini chiave per il loro gioco, come Douglas Costa, Thiago e lo stesso Vidal.

Juventus-Bayern, Hernanes ha finito col doppio dei passaggi e in posizione molto più offensiva

Hernanes (a destra) ha finito col doppio dei passaggi e in posizione molto più offensiva

Oltre a quello, anche la carica agonistica lanciata da giocatori esperti come Evra e Mandzukic, con una serie ravvicinata di falli e intimidazioni subito dopo il goal di Robben, una maggiore disponibilità al rischio (16 dribbling tentati nella ripresa su 26 totali) e la maggiore fisicità offensiva data dall’ingresso di Morata per Dybala dopo il 2-1, ha permesso di arrivare al pareggio insperato e che tiene ancora in corsa i campioni d’Italia per la qualificazione ai quarti.

E’ emblematica l’immagine dell’inizio azione da cui è scaturito il pareggio di Sturaro, in cui sul rinvio da fondo di Neuer ben 6 giocatori della Juve sono nella metà offensiva, 3 a ridosso della linea dell’area, che hanno costretto il portiere tedesco a cercare una soluzione di lancio complicata, con conseguente recupero alto della palla e ripartenza perfetta che ha completato la rimonta.

Juventus-Bayern, Neuer è costretto a cercare un lancio difficile, vista l'assenza di spazio per il gioco corto

Neuer è costretto a cercare un lancio difficile, vista l’assenza di spazio per il gioco corto

Guardiola, dopo il 2-1 di Dybala, avrebbe dovuto accorgersi del calo del proprio gioco e inserito un ragionatore come Xabi Alonso a sostegno della manovra, rinunciando alla verve offensiva di Thiago, ma dando più respiro alla costruzione difensiva del proprio gioco e più qualità nella mediana bassa da contrapporre alla pressione avversaria, ma tendo a dare più meriti alla Juve che al Bayern per il recupero fino al 2-2.

Passando all’altra partita della serata, Arsenal-Barcellona, gli highlights mi hanno dato spunto per una riflessione sull’incredibile impatto del tridente Messi-Suarez-Neymar sull’intera struttura di gioco dei campioni d’Europa, che forse sminuisce in parte il lavoro tattico di Luis Enrique, ma fa capire che l’adattamento alle caratteristiche dei propri giocatori, soprattutto dei campioni, è una delle chiavi di un allenatore moderno per essere decisivo ad alto livello.

Il fotogramma delle tre azioni fondamentali della partita ci fa capire come il gioco blaugrana sia passato dal tiqui-taqua prolungato e a volte quasi noioso, alla ricerca immediata del gioco verso il tridente, lasciando spesso a loro il compito di costruire in toto l’azione nella metà campo offensiva.

Juventus-Bayern, Lasciamo a loro la palla e applaudiamo.

Lasciamo a loro la palla e applaudiamo.

La ripartenza che ha determinato il vantaggio di Messi, l’azione del palo di Suarez e l’immagine precedente al fallo su Messi che ha decretato il rigore del 2-0, mostrano palesemente quale sia l’idea di gioco offensivo del Barcellona, coadiuvata anche dai numeri che dicono 13 tiri su 15 del trio all’Emirates, 78% dei goal e più del 50% degli assist in questa stagione.

Un dominio offensivo, tattico e di impostazione di gioco che non ha credo eguali nella storia del calcio.

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8 risposte

  1. Alberto ha detto:

    Condivido in tutto le due analisi delle partite…
    comunque per giocare il calcio di guardiola serve anche una preparazione fisica adeguata…x 60 min hanno corso come dei matti…pressando raddoppiando e triplicando i portatori di palla….la juve non riusciva a ripartire troppi errori in fase di passaggio e una pressione costante da cui non riusciva ad uscire.
    Poi con il loro calo mentale e anche fisico,e’ iniziata una nuova partita.

  2. AIvise ha detto:

    Prima della scorpacciata del weekend @teolandia ci regala l’analisi della CL https://t.co/QszTX3xtSD via @Quelchepassa

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