MotoGP in pillole – GP Argentina

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A Rossi gli ride anche il posteriore

La copertina del GP di Argentina se la sarebbe meritata la Ducati, ma ve la mostreremo solo in replay.

Non so cosa impedisce alle regie sparse nel mondo di creare un doppio schermo nei finali di gara come questo: ma siccome non lo fa davvero nessuno, ci deve essere qualche regola che non si può infrangere.

Iannone a cannone. Scrivi su google “punizione iannone” e trovi Pedrosa che inveisce contro di lui. Recidivo.

Anche alla prima curva aveva provato a fare strike (proprio su Pedrosa e Marquez)…sarà un appassionato di baseball e voleva festeggiare in qualche modo l’inizio della stagione MLB.

Per carità le corse sono queste, i compagni di squadra spesso si odiano e se non era per questo (e altri fatti dell’anno scorso) avrebbero comunque trovato un modo per odiarsi: però sai quanto gli girano al box Ducati?! Il fatto è che anche senza i bonus avuti nelle prime corse dell’anno scorso, questa moto pare davvero competitiva per i massimi risultati e ieri hanno buttato via 36 punti.

Poi va detto che se il GP è stato appassionante il merito è stato per gran parte merito loro, sempre al centro di sorpassi sia tra loro che con gli altri avversari.

E Dovizioso con quel secondo posto sarebbe stato ad un punto da Marquez nella generale.

E Iannone è al doppio zero in due gare.

Stoico comunque il Dovi che spingendo la moto con la forza delle bestemmie è comunque riuscito a raggiungere il traguardo, 13esimo, ultimo dei classificati e a racimolare 2 punticini.

Di corsa!

Di corsa!

Per un attimo c’è stata anche la speranza che battesse Pedrosa…

Se Lorenzo stendesse Rossi così all’ultima curva di un GP, dobbiamo chiamare l’esercito.

Formula1, GP USA 2005:

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Partono solo le macchine gommate Bridgestone. Le Michelin non garantiscono per l’incolumità dei piloti.

Motgp, GP Argentina 2016: le Michelin si sfaldano come neve al sole, la direzione corsa è costretta ad imporre il cambio moto a metà gran premio. Bridgestone, ritiratasi l’anno scorso dal motomondiale, ringrazia anche stavolta.

Il brutto di tutto ciò è che il cambio di moto/gomme ha influito decisamente sul gran premio: Rossi sembrava lanciato verso la vittoria prima del cambio. Poi ha dovuto semplicemente aspettare che gli altri si autoeliminassero per fare secondo.

Nel tritacarne dell’autoeliminazione è finito in primis Maverick Vinales: poteva essere il primo podio Suzuki da Brno 2008 con Capirossi, nel mezzo anche un paio d’anni sabbatici.

A proposito di Suzuki: Aleix Espargarò in crisi nera.

Lorenzo non andava, il fatto è che non fosse caduto sarebbe comunque riuscito ad arrivare terzo con il senno di poi. I mondiali si vincono anche così, non avere scale di grigio sarebbe un bel difetto. Sarà colpa della gomma, povera Michelin.

I boati nei sorpassi di Rossi a volte sono più alti delle grida di Guidone nostro.

La parte più emozionante della seconda parte di gara per la vittoria è stata la scivolata…sul podio di Marquez.

Un po' pollo

Un po’ pollo

Rossi fa finta di nulla, ma anche qui gli ride un po’ il posteriore, Pedrosa lo guarda come per dire: “quindi adesso sono secondo?”. Stevenbradburesco

Una parentesi la Moto3 se la merita: Khairul Idham Pawi è un pilota malese alla terza gara nel motomondiale, ne fece una l’anno scorso ad Aragona (25°), poi quest’anno il suo debutto da “fisso” con il 22° posto in Qatar.

Ne parliamo perché ieri, in condizioni di pista ambigue, prendendosi un bel rischio con le gomme, non solo è arrivato primo regalando alla Malesia la prima vittoria nel motomondiale, ma i suoi meccanici ad ogni passaggio sul traguardo lo pregavano di andare piano, di non rischiare: aveva più di 20 secondi di vantaggio.

Pawi incredulo

Pawi incredulo

azazelli

Da giovane registravo su VHS tutte le finali di atletica, mondiali ed olimpiadi, poi m'hanno cancellato il record di Donovan Bailey con Beautiful e mi sono dato al download. Vivo di sport, cerco di scriverne.

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6 risposte

  1. mlbarza ha detto:

    Iannone la stagione scorsa sembrava maturato al punto da non esagerare nel commettere gli stessi errori di foga e mancato controllo del (suo) limite, che ne hanno frenato molto l’ascesa nelle classi inferiori. Sembrava…

    Bravo Marquez, è stato il più veloce tutto il weekend ed alla fine ha meritato la vittoria, peccato per la gara con cambio di moto, non è bella da vedere manco sul bagnato, figuriamoci sull’asciutto. Vero che le Michelin sono appena rientrate ed erano alla seconda gara, ma di test ne hanno fatti lo scorso inverno, che si arrivi a dover imporre uno stop perchè le gomme non sarebbero arrivate in fondo in condizioni di sicurezza…

    Due considerazioni su Lorenzo e Rossi. Non possiamo sapere se e quanto abbiano inciso nel weekend dello spagnolo le voci di mercato, sicuro del tutto tranquillo non l’hanno lasciato; la sensazione è sempre quella che se un weekend lo inizia bene, poi in gara domina o quasi, se invece già al venerdì non riesce a trovarsi davanti a tutti, poi fatica e si fa prendere dal nervosismo e sbaglia.

    Su Rossi, esulando dal tifo: sono anni che si sente dire che il suo punto forte sta nella lotta, nella bagarre con l’avversario, nel duello corpo a corpo in cui riesce sempre ad avere la meglio. Ora, sarò io che mi sbaglio, ma a me sembra che il Rossi post-Ducati proprio nei duelli faccia una fatica immane e se li vince è perchè l’avversario (o gli avversari) di turno si stende/stendono o sbagliano clamorosamente. Perchè un pilota di livello massimo che quasi ogni sorpasso che tenta finisce immancabilmente lunghissimo, o che con l’avversario attaccato alle spalle finisce spesso lungo uguale, tutto mi sembra fuorchè trovarsi a suo agio nel duello…

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