Road to Rio 2016 – Sport Equestri

La sesta edizione della nostra rubrica ci porta a raccontare delle competizioni equestri. Le mie conoscenze su queste discipline sono veramente limitate e la stesura di questo articolo mi ha aiutato a scoprire una disciplina che fa parte della storie delle Olimpiadi, avendo saltato solo la prima edizione del 1896 e quella del 1912. Il legame tra uomo e cavallo è ancestrale: è stato prima un “mezzo” di locomozione, poi un compagno fidato in battaglia ed infine diventare un compagno di sfide sportive. Una delle caratteristiche più affascinanti delle competizioni equestri è data dal fatto che uomini e donne competano nella stessa gara: questo perché il cavallo è il vero protagonista di queste gare.

L'eleganza della gara di dressage (Photo credit: © Ken Braddick/ dressage-news.com)

L’eleganza della gara di dressage (Photo credit: © Ken Braddick/ dressage-news.com)

Le origini dell’addestramento dei cavalli sono fatte risalire al 1.500 a.C. grazie ad alcuni reperti ittiti in cui venivano descritte le modalità per addestrare questi animali. Alcuni studiosi ritengono che il cavallo fosse giù utilizzato dai cinesi nel 2000 a.C. Indipendentemente da questo, l’addestramento dei cavalli ha avuto uno scopo prettamente militare. Nel Medioevo, iniziarono le competizioni a cavallo, che si affiancarono all’utilizzo militare per poi arrivare all’inizio del 1800 dove la scuola di Pinerolo, grazie a Federico Caprilli, diede inizio all’era moderna dell’equitazione con l’invenzione di un nuovo metodo per effettuare il salto degli ostacoli, il sistema naturale. Come al solito, l’enciclopedia Treccani fornisce un valido supporto ai nostri articoli (clicca qui).

La competizione

Saranno assegnate 6 medaglie d’oro in tre diverse discipline. Le 3 competizioni sono il dressage, la gara di salto e il concorso completo che mette alla prova cavaliere e cavallo attraverso una gara di dressage, una di salto e una di cross-country. Tutte le competizioni assegnano medaglie individuali e a squadre.

Il calendario

Le competizioni equestri si svolgeranno dal 6 al 19 Agosto. Si comincia con il concorso completo che assegnerà la medaglia d’oro dopo una 3 giorni di gare il 9 Agosto. Sarà poi il momento del dressage (11 Agosto a squadre e 15 Agosto individuale), seguito dalla gara di salto che si concluderà il 19 Agosto (il 17 si assegnerà la medaglia a squadre).

Dove

Le manifestazioni si svolgeranno al Centro Equestre Nazionale a Deodoro. Un complesso costruito nel 2007 per i Giochi Panamericani. La struttura si estende per 1 milione di metri quadrati.

Olympic Equestrian Centre

Olympic Equestrian Centre

Come ci si qualifica

Il meccanismo di qualificazione delle tre competizioni è piuttosto similare. Partiremo dal dressage identificando le differenze delle altre competizioni successivamente. I pass olimpici disponibili per il dressage sono 60, di cui 4 per il Brasile paese ospitante. Ogni nazione può portare al massimo 1 team alla competizione a squadre e può avere al massimo 4 atleti (un team può avere 3 o 4 atleti). Un binomio cavaliere/cavallo deve rispettare alcuni parametri per poter essere ammesso alle Olimpiadi: nel dettaglio, almeno due gare di livello internazionale devono essere state completate ottenendo un 64% di valutazione sia da parte di un giudice 5 stelle (il livello più alto della gerarchia dei giudici) e sia nel punteggio complessivo di tutti i giudici. La routine deve essere del tipo Grand Prix.

Per comprendere il meccanismo di assegnazione dei pass è necessario conoscere la suddivisione in aree geografiche stabilita dalla Federazione Internazionale:

  • Gruppo A: Europa Nord Occidentale
  • Gruppo B: Europa Sud Occidentale
  • Gruppo C: Europa Centrale, Orientale e Asia Centrale
  • Gruppo D: Nord America
  • Gruppo E: Centro e Sud America
  • Gruppo F: Africa e Medio Oriente
  • Gruppo G: Sud Est Asiatico e Oceania

Per quanto riguarda l’ottenimento dei pass il meccanismo prevede 10 qualificazioni dirette per la manifestazione a squadre:

  • nazione ospitante – Brasile
  • top 3 ai World Equestrian Games del 2014  – Germania, Gran Bretagna e Olanda
  • top 3 ai Campionati Europei (Gruppo A, B e C esclusi Kazakhstan, Kyrgyzstan, Turkmenistan e Uzbekistan)  escluse le neazioni già qualifcate al WEG – Spagna, Svezia e Francia
  • miglior piazzata ai campionati Pan-Americani (Gruppo D e E), escludendo il Brasile – Stati Uniti
  • nazione del gruppo F e G miglior classificata al WEG 2014 – Australia
  • miglior classificata dell’evento di qualificazione tra nazioni del gruppo F, G e Kazakhstan, Kyrgyzstan, Turkmenistan e Uzbekistan – Giappone

In aggiunta alle 10 nazioni sopracitate, tutte le nazioni in grado di portare almeno 3 atleti all’individuale possono partecipare alla gara a squadre. Un singolo atleta può guadagnare un solo pass per la propria nazione

Per quanto riguarda la gara individuale, sono disponibili ulteriori 20 pass che vengono assegnati come segue rispettando il ranking olimpico (una classifica a punti che ha permesso di guadagnare punti da fino a Marzo 2016):

  • 2 posti per i migliori binomi del gruppo A, B e C non appartenenti alle 10 nazioni che si sono qualificati per l’evento a squadre (6 posti)
  • 1 posto per il miglior binomio del gruppo D e  del gruppo E  (2 posti)
  • 1 posto per il miglior binomio del gruppo D e E, considerando la classifica dei giochi panamericani (2 posti)
  • 1 posto per il miglior binomio del gruppo F e del gruppo G (2 posti)
  • 1 posto per il miglior binomio del gruppo F e del gruppo G, considerando la classifica del torneo di qualificazione sopracitato (2 posti)
  • 6 attraverso il ranking olimpico escludendo tutti gli atleti che hanno già guadagnato un pass per la propria nazione.

I pass olimpici sono sempre destinati alla federazione nazionale e non all’atleta. Tutte i pass olimpici non confermati o non utilizzabili a causa del non raggiungimento del minimo olimpico vengono riassegnati nella gara individuale, ad eccezione di quelli della nazione ospitante (il posto verrebbe preso dalla seconda classificata ai giochi Panamericani). A questo link il documento completo.

Il concorso completo prevede un meccanismo di qualificazione similare a quello del dressage. La suddivisione geografica è identica a quella usata per il dressage. Anche in questo caso è previsto un minimo olimpico, che prevede l’ottenimento di alcuni risultati nelle gare di livello più alto nell’anno che precede le gare olimpiche. I requisiti minimi per ottenere il pass olimpico richiedono una valutazione del 50% nel dressage, un percorso netto nel cross-country senza eccedere il tempo massimo di più di 90 secondi negli eventi 3 stelle (120 secondi negli eventi 4 stelle).

La competizione a squadre prevede 11 qualificazioni dirette per le seguenti nazioni:

  • paese ospitante – Brasile
  • le prime 6 classificate al WEG, escludendo il paese ospitante – Germania, Gran Bretagna, Olanda, Australia, Irlanda e Canada
  • le prime 2 classificate agli Europei (Gruppo A, B e C), escluse le nazioni qualificate al WEG
  • la prima classificata dei campionati panamericani (Gruppo D ed E), escluse le nazioni già qualificate
  • la prima classificata dei campionati di Asia e Pacifico (più Kazakhstan, Krygyzstan, Turkmenista e Uzbekistan) (Gruppo F e G), escludendo le nazioni già qualificate

Per quanto riguarda la gara individuale, guadagnano un posto per la propria nazione i primi di ogni gruppo geografico secondo il ranking olimpico non facenti parte di nazioni già qualificate alla gara a squadre (Finlandia, Italia, Russia, Cile, Zimbavwe e Giappone). Altri sei posti sono assegnati premiando i primi due del ranking con i gironi geografici raggrupati come segue:

A, B e C – Bielorussia e Svizzera
D ed E – Portorico e Ecuador
F e g – Cina e Giappone

Gli ultimi 9 posti sono stati assegnati prendendo i migliori 9 rimasti fuori dai precedenti step di qualificazione seguendo il ranking olimpico (Belgio x2, Russia x2, Italia x2, Svizzera x2 e Spagna). Il totale dei pass arriva così a 65. I vincoli di partecipazione (numero massimo di atleti) e le regole di riassegnazione dei pass non usati è analoga a quella descritta per il dressage. Qui il documento completo.

Londra 2012 (AP Photo/David Goldman)

Londra 2012 (AP Photo/David Goldman)

Per quanto riguarda la gara di salto, i posti complessivi sono 75 (4 per il Brasile). La complessità della definizione del minimo olimpico è veramente complessa e vi rimandiamo al documento ufficiale per avere tutti i dettagli. Il processo di qualificazione alla gara a squadre prevede, a differenza di dressage e della prova evento, l’impossibilità di avere squadre qualificate attraverso i risultati dei singoli atleti. I posti sono 15 e sono stati ottenuti come segue:

  • paese ospitante – Brasile
  • le prime 5 del WEG 2014 – Olanda, Francia, Stati Uniti, Germania e Svezia
  • le prime 3 del campionato Europeo di Salti – Svizzera, Gran Bretagna e Spagna
  • le prime 2 del campionato panamericano – Canada e Argentina
  • la miglior classificata del torneo preolimpico di qualificazione olimpico del gruppo F – Qatar
  • la miglior classificata del torneo preolimpico di qualificazione del gruppo C – Ucraina
  • le due migliori qualificate del torneo preolimpico di qualificazione del gruppo G – Giappone e Australia

In aggiunta ai 60 pass per la gara a squadre ci sono ulteriori 15 pass distribuiti come segue alle nazioni che non si sono qualificate all’evento a squadre:

  • 4 pass alle nazioni degli atleti meglio classificati dei gruppi A, B, C e F secondo il ranking olimpico – Irlanda, Portogallo, Turchia e Marocco
  • 6 pass alle nazioni dei migliori 6 classificati dei gruppi D ed E ai giochi Panamericani – Venezuela x2, Colombia x2, Perù e Uruguay
  • 1 pass alla nazione dell miglior atleta nella gara individuale nel torneo di qualificazione del gruppo G – Taiwan
  • 4 pass alle nazioni dei migliori classificati nel ranking olimpico per atleti – Belgio x2, Italia e Egitto

La riassegnazione dei pass è similare a quanto avviene per dressage e concorso completo .

E gli azzurri?

Nessuna squadra azzurra è riuscita a qualificarsi direttamente, ma saremo presenti in tutte le competizioni individuali. In aggiunta, nel concorso completo avremo un “composite team” (una squadra ottenuta dalla qualificazione di tre atleti nell’individuale). Nel dressage, Valentina Truppa ha ottenuto un pass olimpico per l’Italia e dovrebbe partecipare alla sua seconda olimpiade consecutiva. Quella di Valentina è una storia di tenacia da raccontare. Durante una gara, il Concorso Internazionale di Arezzo, ha subito un trauma cranico che l’ha tenuta in coma farmacologico. Dopo ben 109 giorni di assenza è tornata alle gare e con i suoi risultati ha guadagnato un posto alle Olimpiadi per l’Italia. Nelle gare di salto Emanuele Gaudiano è riuscito a riportare dopo 12 anni un nostro atleta nelle gare di salto.

La formula di gara

La gara di dressage prevede che il cavaliere guidi il suo cavallo ad eseguire una serie di movimenti, figure, cambi di andatura all’interno di un rettangolo di sabbia di 20 metri per 60. Il rettangolo è diviso in settori identificati da lettere (vedi immagine riporta più in basso) e ogni coppia di cavaliere e cavallo deve eseguire uno script definito dalla federazione internazionale. Sette giudici danno un voto da 1 a 10 per ogni singolo elemento eseguito.

Il rettangolo del dressage

Il rettangolo del dressage

Alcuni degli elementi vengono considerati più importanti di altri e sono identificati con un coefficiente di difficoltà 2 che aumenta il punteggio ottenuto nell’esecuzione. In aggiunta a questo, vengono valutate anche caratteristiche comuni a tutta i singoli elementi quali il ritmo, la reattività del cavallo ai comandi, la posizione del cavaliere e l’impeto del cavallo. Il voto viene espresso in percentuale ed indica il livello di esecuzione rispetto all’eccellenza (100). La formula di gara è molto semplice. La gara a squadre e quella individuale si svolgono contemporaneamente.

Tutti gli atleti concorrono per sé stessi e per la propria squadra. Le fasi sono due per la gara a squadre: Grand Prix e Grand Prix Special (due differenti routine obbligatorie da svolgere con difficoltà crescente nella fase 2 rispetto alla fase 1). Tutti gli atleti svolgono la propria prova e la media dei 3 punteggi dei tre migliori atleti della nazione determina il punteggio della squadra. Passano il turno le prime 7 più gli ex-equo. La media tra l’esecuzione nelle due manche determina il punteggio finale della squadra. La gara individuale, prevede la qualificazione alla seconda manche dei 21 atleti delle prime 7 nazioni qualificate nella competizione a squadre e i migliori 11 atleti non appartenenti a stati qualificati nella competizione a squadre. La seconda manche, oltre ad essere quella conclusiva per la gara a squadre, determina i migliori 18 atleti che potranno sfidarsi nella finale dove gareggeranno su un programma libero. Nell’individuale, ogni manche azzera i punteggi e la classifica finale è data dalla valutazione ottenuta nella manche con routine libera.

La gara di salto è piuttosto semplice e forse è quella più nota al pubblico. 5 manche che qualificano un numero sempre minore di atleti. Vince chi esegue il percorso ad ostacoli con il numero minore di penalità. Ogni manche prevede una quindicina di ostacoli e la definizione di un tempo massimo di esecuzione dell’esercizio. Ad ogni ostacolo abbattuto e ad ogni secondo di ritardo nella chiusura corrispondono delle penalità (4 per l’ostacolo, 1 ogni secondo di ritardo). Altre penalità vengono assegnate in caso di rifiuto del cavallo a saltare l’ostacolo, in caso di ritardo nell’entrare sul campo di gara. In ogni gara, oltre ad un tempo massimo esiste anche un tempo limite oltre il quale il binomio cavaliere/cavallo viene eliminato.

La gara a squadre si svolge in contemporanea alla seconda e terza fase della gara individuale, con i punteggi dei 3 migliori binomi cavallo-cavaliere che determinano il punteggio della nazione. In caso di parità si procede ad una sfida di shoot-off dove vince la nazione/binomio che effettua il percorso con meno penalità e, in caso di parità, nel minor tempo. Un vincolo del regolamento prevede che si possano qualificare al massimo 3 atleti della stessa nazione al quarto turno. Il vincitore è definito sommando i punteggi del quarto e quinto turno. Solo i primi 20 del quarto turno, possono partecipare all’ultimo e decisivo esibizione.

Il campo di gara per ia competizione di salto (Photo credit: Getty Images)

Il campo di gara per la competizione di salto (Photo credit: Getty Images)

Il concorso completo è la manifestazione che ha l’obiettivo di valutare il duo cavaliere/cavallo più completo: si compone di 3 fasi che si svolgono in giorni consecutivi. Si parte con il dressage, seguita da una gara di cross-country (un percorso di circa 6 km con ostacoli naturali da affrontare cercando di limitare le penalità che si possono accumulare nello stesso modo della gara di salto) e chiusa da una gara di salto. La gara di salto è composta da 2 manche, ma solo la prima è valida per il concorso a squadre. In finale possono arrivare solo tre coppie cavaliere/cavallo per ogni nazione. Anche in questo caso, il punteggio della squadre è ottenuto dalla somma dei risultati dei 3 migliori cavalieri.

Un  po’ di storia

La storia dell’equitazione alle Olimpiadi è cominciata con quattro competizioni che non sono più nel programma olimpico: il polo, il salto in alto, il salto in lungo e il Grand Prix Jumping Event (l’unico evento simile all’attuale competizione). Dal 1924 il programma olimpico è diventato quello attuale ad eccezione dell’assenza del dressage a squadre nel 1960. L’assenza di questa competizione fu dovuta alla minaccia del Comitato Olimpico di escludere il dressage dalle Olimpiadi a causa di uno scandalo legato a giudici che avevano votato in maniera troppo di parte gli atleti della propria nazione. Come compromesso, si decise di far svolgere solo la gara individuale.

Altra curiosità storica: fino al 1952 potevano partecipare alle Olimpiadi solo ufficiali dell’esercito, cosa che limitava parecchio il campo di partecipazione.

Un po’ di numeri

La Germania è stata la dominatrice di questa specialità. Se si sommano le medaglie della Germania dell’Ovest, del Team Germania Unita (Est e Ovest sotto un’unica bandiera nel ’56, ’60 e ’64) e della Germania si arriva a 85 medaglie complessive (39-21-25). La seconda nazione per medaglie complessive è la nazione a stelle e strisce (49), mentre la seconda e la terza del medagliere hanno raccolto 29 ori. Negli ultimi anni la competizione è molto più aperta in tutte le competizioni tranne il dressage a squadra: su 13 edizioni dal 1964 la Germania ne ha conquistate 10, con la Gran Bretagna che a Londra ha interrotto una striscia di 7 vittorie consecutive per la nazionale teutonica. In generale, se si escludono Stati Uniti e Australia, le gare di equitazione vedono un netto predominio delle nazioni europee.

L’Italia a cavallo

Come raccontato ad inizio di questo articolo, l’Italia ha avuto un ruolo importante negli sport equestri. Purtroppo dal 1980 non riusciamo a vincere nessuna medaglia. Nonostante questo l’Italia è ottava nel medagliere con ben 23 medaglie (7-9-7). Da segnalare l’oro nel salto in alto nella prima olimpiade dell’equitazione (1900) grazia a Giovanni Giorgio Trissino e le medaglie portate dalla famiglia D’Inzeo (1 oro, 3 argenti e 4 bronzi). Le ultime medaglie olimpiche sono state ottenute da Federico Roman nel concorso completo individuale e dalla squadra del concorso completo a Mosca 1980 (oro e argento rispettivamente).

Parlando della situazione attuale, abbiamo tre coppie di cavalieri/cavalli nelle prime 50 posizioni mondiali del ranking del concorso completo (il primo è Stefano Brecciaroli al 14esimo posto). Nelle gare di salto, Emanuele Gaudiano è decimo al mondo e potrebbe essere la sorpresa azzurra alle Olimpiadi, mentre nel dressage abbiamo una sola atleta nelle prime 50 (36esima la già citata Valentina Truppa).

Emanuele Guadiamo (Photo credit: © Buthi Krisztián)

Emanuele Guadiamo (Photo credit: © Buthi Krisztián)

I pronostici impossibili

Sono sincero: fare pronostici delle gare olimpiche di equitazione non è proprio nelle mie corde. Non ho una conoscenza della materia tale da farmi scrivere qualcosa di sensato, ma è giusto provarci. Ho analizzato i ranking olimpici (usati per assegnare i pass individuali) e le edizioni passate e ho provato a trovare qualche elemento che possa identificare un trend.

Di sicuro non sarò considerato un folle se ipotizzo che la gara di dressage sarà vinta da un binomio britannico, tedesco o olandese. Queste 3 nazioni hanno riempito il podio delle Olimpiadi di Londra sia nella gara a squadre, sia in quella individuale (in realtà le prime 9 posizioni dell’individuale sono coperte da sole 3 nazioni). La campionessa in carica Charlotte Dujardin lotterà per conservare il titolo.

Nel concorso completo, la sfida sembra essere scritta: Germania contro Nuova Zelanda. Nella gara individuale, osservando il ranking mondiale, il russo Markov e la russa Tseliapushkina potrebbero essere dei jolly in grado di inserirsi a medaglia. Le Olimpiadi londinesi hanno visto la doppietta teutonica e Michael Jung e soci lotteranno per la riconferma.

Nella gara di salto, la competizione sarà aperta a più nazioni, come accaduto alle Olimpiadi di Londra dove ha vinto uno svizzero, con un irlandese arrivato terzo e l’Arabia Saudita del principe Abdullah Al Saudh è riuscita ad arrivare terza nella gara a squadre.

E anche per oggi abbiamo concluso. Vi aspettiamo per la prossima uscita che sarà dedicata alla scherma!

LE ALTRE DISCIPLINE

Davide Imperato

Appassionato di sport, principalmente di football americano. Non credo di essere un buon scrittore, ma la passione è tanta. Che si parli di calcio, badminton, tiro con l'arco... l'importante è farlo per il gusto di scoprire qualcosa di nuovo.

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