Road to Rio 2016 – Hockey su prato

(da www.gqitalia.it)

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Il nostro percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Rio 2016 prosegue ed oggi è tempo di hockey su prato. Uno sport non propriamente noto in Italia, ma piuttosto semplice da seguire da parte anche dei non addetti ai lavori. Diciamo che il concetto base è molto semplice: due squadre si sfidano, ci sono due porte difese da due portieri e vince chi fa più gol. Va bene che gli atleti utilizzano una mazza per colpire la palla, ma la similitudine con il calcio è piuttosto semplice. Ma non siamo qui per fare similitudini o per fare paragoni: siamo qui per raccontare qualcosa di utile per rendere più godibile la visione di ogni disciplina olimpica. L’hockey su prato trova le sue origini nel mondo greco, con uno sport molto simile a quello che sarebbe diventato l’hurling (una disciplina gaelica dove si deve colpire una palla con un bastone “hurley” e per fare punti si deve segnare in una porta o mandando la palla sopra la traversa all’interno dell’estensione verticale dei pali). Come al solito, gli inglesi sono arrivati a normare questo sport e lo hanno portato in tutte le proprie colonie. Proprio nelle colonie, specialmente l’India, l’hockey ha trovato terreno fertile. La prima squadra fu fondata nel 1849 in Inghilterra (Blackheath HC), mentre a Calcutta fu fondata la prima squadra non inglese (1885). Una curiosità: la federazione internazionale FIH nacque nel 1924, per rispondere ad una critica del comitato olimpico che riteneva poco diffuso nel mondo l’hockey su prato decidendo di escludere la disciplina dalle Olimpiadi. Dal 1928, il suo posto non è più stato messo in discussione. Per concludere, è necessario ricordare che dai primi anni ’70 i campi sintetici sono diventati obbligatori, quindi il termine prato non è più formalmente corretto. A Montreal, nel 1976 si sono disputate le prime olimpiadi su un terreno sintetico.

La competizione

A Rio si assegneranno due medaglie d’oro: una per il torneo maschile e una per il torneo femminile. Dall’8 al 13 agosto si svolgeranno le fasi a girone, mentre le fasi ad eliminazione diretta culmineranno con la finale per l’oro maschile del 18 Agosto è quella femminile del 19 Agosto. Entrambe le finali per il bronzo si svolgeranno subito prima delle rispettive finali per l’oro.

Il campo di gioco è un rettangolo di 91,40 x 55 metri (100 x 60 yard) in terreno sintetico. Le due porte sono posizionate sui lati stretti e sono larghe 3,66 m e alte 2,14 m (12 x 7 piedi). Due aree di tiro quasi semi-circolari di 14,63 m (16 yard) sono segnate attorno a ciascuna porta. Inoltre, in aggiunta alla linea mediana sono presenti due linee poste a 23 metri da ciascuna porta. Ogni squadra è composta da 11 atleti più 5 riserve con cambi liberi. La partita è suddivisa in 4 quarti da 15 minuti.

Il campo da gioco (da www.laziohockey.it)

Il campo da gioco (da www.laziohockey.it)

Le basi del gioco prevedono che la palla possa essere giocata solo con il bastone, ma non con la parte tonda del bastone stesso, ovvero non di “punta”. I gol possono essere segnati tirando dall’interno dell’area di tiro. In caso di parità alla fine dei tempi regolamentari, nel caso si debba definire un vincitore si prosegue con i rigori. L’hockey su prato è uno sport molto fisico, ma il contatto è normato in maniera ferrea. Non si possono fare ostruzioni,  non si può provare ad attaccare in due il portatore di palla e non è possibile alzare la palla al di sopra del ginocchio. Questa regola può essere bypassata durante una fase di tiro in porta o effettuando un flick (un passaggio alto con tiratore e avversario distanti tra loro almeno 5 metri, così come il destinatario del passaggio anch’esso a 5 metri dal proprio marcatore). In generale, se la palla è per aria, non si può rischiare di fare del male ad un avversario con il bastone e quindi devono essere lasciati abbastanza metri per effettuare la giocata. Particolare attenzione va posta su alcuni tipi di punizione determinati dallo svolgimento del gioco:

  • Corner lungo: si assegna nel caso in cui un difensore butti non intenzionalmente la palla oltre la propria linea di fondo campo. In questa situazione di gioco la difesa può schierare tutti i suoi uomini a difesa della porta. Il corner viene battuto dalla linea dei 23 metri perpendicolarmente al punto di uscita della palla.
  • Corner corto o penalty corner: si assegna se il difensore butta intenzionalmente la palla fuori dal campo oltre la propria linea di fondo. Questa punizione si batte dall’interno dell’area (posizionandosi sulla linea di fondo) e permette alla difesa di utilizzare solo 5 giocatori a difesa della porta. Tutti gli attaccanti devono invece stazionare fuori dall’area di tiro.
  •  Rigore: in caso di falli all’interno dell’area di tiro sarà assegnato un tiro di rigore dai 6,4 metri.

Esistono tre tipi di cartellini: verde (segnalazione di penalità minore), giallo (sospensione per almeno 5 minuti a discrezione dell’arbitro) e rosso (espulsione per tutta la partita senza possibilità di sostituzione). Nel caso la condotta della squadra venga ritenuta non corretta da parte dell’arbitro, il cartellino giallo viene assegnato al capitano. Al secondo cartellino verde scatta un cartellino giallo. Una curiosità: il cartellino verde è triangolare, il giallo è quadrato, mentre quello rosso è tondo.

Dove si gioca?

Si giocherà al centro olimpico di hockey, una struttura già usata ai giochi panamericani del 2007 che è stata ammodernata per i giochi olimpici e diventerà la sede della nazionale brasiliana di hockey. Le partite si disputeranno sui due campi in sintetico presenti all’interno della struttura.

Il luogo delle sfide (da www.oasport.it)

Il luogo delle sfide (da www.oasport.it)

Come ci si qualifica?

Alle Olimpiadi parteciperanno 12 nazionali per ciascun torneo, maschile e femminile. Il meccanismo è piuttosto semplice e ha previsto che tutti i vincitori dei tornei continentali ottenessero un posto alle Olimpiadi (unica eccezione è stata la federazione Sudafricana che ha concordato di non mandare alle Olimpiadi le proprie nazionali nel caso si fossero qualificate “solamente” attraverso i campionati continentali). Inoltre, le prime tre nazioni classificate in ciascun girone delle FIH Hockey World League Semifinals, un torneo svolto in due gironi misti a livello geografico giocati a Buenos Aires e Anversa,  hanno portato a 11 le quote occupate. L’ultimo posto è stato garantito al paese ospitante (con il vincolo di arrivare o tra le prime 6 nazioni ai giochi panamericani o tra le prime 30 nazioni del mondo nel ranking mondiale): solo la nazionale maschile ha ottenuto il pass.

Nel torneo maschile, le squadre partecipanti saranno le seguenti:

  • Brasile – paese ospitante
  • India – campione asiatico
  • Argentina – campione americano
  • Paesi Bassi – campione europeo
  • Australia – campione dell’Oceania
  • Germania, Canada, Spagna, Belgio, Gran Bretagna e Irlanda  – migliori 6 della FIH Hockey World League (le prime 3 dal torneo di Buenos Aires, le seconde da Anversa)
  • Nuova Zelanda – ripescata come migliore dalla FIH Hockey World Leage al posto del Sudafrica campione d’Africa

Nel torneo femminile, le squadre sono:

  • Corea del Sud – campione asiatico
  • Stati Uniti – campione americano
  • Gran Bretagna – campione europeo
  • Australia – campione dell’Oceania
  • Cina, Germania, Argentina, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, India – migliori 6 della FIH Hockey World League
  • Spagna e Giappone – ripescate dalla FIH Hockey World League al posto del Sudrafrica campione d’Africa e del Brasile

La formula di gara

Come per tutti gli sport di squadra alle Olimpiadi la formula è veramente semplice. Due gironi da 6 squadre. Le migliori 4 di ciascun girone si incontrano ai quarti di finale con il classico abbinamento incrociato (1A vs 4B, 2A vs 3B, 3A vs 2B, 4A vs 1B). Per la prima volta nella storia, si giocheranno i quarti di finale, visto che in precedenza solo le prime due di ogni girone si qualificano direttamente alle semifinali. I gironi sono già stabiliti e prevedono questo raggruppamenti:

  • Girone A maschile: Australia, Belgio, Brasile, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Spagna
  • Girone B maschile:Argentina, Canada, Germania, India, Irlanda, Paesi Bassi
  • Girone A femminile: Cina, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Spagna
  • Girone B femminile: Argentina, Australia, Gran Bretagna, India, Giappone, Stati Uniti

E gli azzurri?

Nessuna squadra italiana si è qualificata per le Olimpiadi. Purtroppo la storia della nazionale azzurra in questa disciplina non è propriamente memorabile con due sole partecipazioni della squadra maschile (1952 e 1960) e nessuna da parte della squadra femminile (dal 1980). La squadra che più è andata vicina alla qualificazione è stata la formazione rosa grazie al settimo posto raggiunto sia ai campionati europei che nel girone di Anversa della FIH Hockey World League.

Un po’ di storia

L’hockey su pista ha fatto la sua prima apparizione nel 1908 ai giochi di Londra e, al netto dell’esplosione del 1924, è sempre stata presente ai Giochi. La competizione femminile ha visto la sua prima edizione a partire dal 1980. Fino al 1992, il torneo era ad inviti. Da Barcellona il pass olimpico doveva essere ottenuto attraverso il meccanismo di qualificazione previsto dalla federazione internazionale. Parlare della storia di uno sport che non si conosce non è assolutamente facile. Per questo motivo mi sono affidato alla classifica stilata dal “The Telegraph” che posiziona l’indiano Dhyan Chand al vertice della top 10 dei migliori giocatori della storia del gioco. Vanta il record di 39 gol in 3 edizioni olimpiche (culminate con altrettante medaglie d’oro: 1928, 1932, 1936). Il suo soprannome era “Il mago” e in India il suo compleanno (29 agosto) è celebrato è ricordato come “Giornata nazionale dello sport”. Un’altra curiosità su questo fenomeno dell’hockey: durante una partita in cui non era riuscito a segnare, si lamentò con gli arbitri della larghezza delle porte. Incredibilmente aveva ragione: le dimensioni della porta erano inferiori a quanto previsto dal regolamento.

Un po’ di numeri

Il predominio indiano dal 1928 al 1964 (con l’eccezione del 1960) è la cosa che salta subito all’occhio guardando il medagliere maschile. Insieme a Gran Bretagna e Pakistan coprono tutte le medaglie d’oro fino al 1988 (tranne una parentesi tedesca e neozelandese nel ’72 e nel ’76). Dal ’92 in poi l’Australia è sempre andata a podio (1 oro nel 2004) mentre Germania e Paesi Bassi hanno portato a casa 3 ori e 2 ori rispettivamente (conditi anche da 1 bronzo teutonico e 2 argenti orange). Per quanto riguarda le donne, la storia è molto più breve, ma è bello sottolineare come la prima edizione sia stata vinta dalla nazionale dello Zimbabwe, che ha così conquistato la sua prima medaglia d’oro della storia delle Olimpiadi. Arriverà poi Kirsty Coventry nel 2004 e nel 2008 a rimpolpare il medagliere con i suoi 2 ori, 4 argenti e 1 bronzo nel nuoto. Per quanto riguarda le altre edizioni, lo scenario è molto simile al movimento maschile con 3 ori per l’Australia, 2 per i Paesi Bassi e 1 per Germania e Spagna. I Paesi Bassi e l’Argentina arrivano a podio da 5 e 4 edizioni rispettivamente.

L’hockey su prato italico

L’hockey su prato italiano non occupa certamente le prime pagine dei giornali. I due campionati maschile e femminile vedono la partecipazione di 12 squadre tra gli uomini e 8 tra le donne. 29 titoli nazionali rendono la Società Ginnastica Amsicora (Cagliari) la squadra più titolata: di questi, 23 al maschile e 6 al femminile. Entrambe le squadre sono bicampioni in carica. Attualmente la nazionale maschile si trova al 33esimo posto del ranking mondiale, molto lontano dalle posizioni che possono permettere un accesso alle principali competizioni. Le donne sono al 16esimo posto, e la loro presenza sia agli Europei che alla World League possono essere visti come buoni risultati per il movimento azzurro.

Amsicora ancora campione d'Italia

Amsicora ancora campione d’Italia

 I pronostici dell’inesperto

Tra le donne la vincitrice uscirà quasi sicuramente da Paesi Bassi, Argentina e Australia. Queste 3 nazioni si sono spartite il podio dei mondiali nel 2014 e sono praticamente sempre ai vertici della disciplina dagli anni ’90. Il girone B vede 3 delle prime 4 squadre degli ultimi mondiali. Questo potrebbe voler dire un percorso spianato verso la finale per la prima classificate di questo girone, mentre la seconda dovrebbe andare a “schiantarsi” contro le bi- campionesse olimpiche dell’Olanda. Anche tra gli uomini, il podio mondiale ha visto Australia, Paesi Bassi e Argentina primeggiare. A queste vanno aggiunti i bi-campioni olimpici tedeschi e il quartetto è definito. Anche in questo caso i gironi mettono 3 delle favorite a sfidarsi tra loro nella prima fase: solo il team australiano campione del mondo in carica rimane fuori dal girone di ferro.

E anche per oggi è tutto. Alla prossima!

LE ALTRE DISCIPLINE

Davide Imperato

Appassionato di sport, principalmente di football americano. Non credo di essere un buon scrittore, ma la passione è tanta. Che si parli di calcio, badminton, tiro con l'arco... l'importante è farlo per il gusto di scoprire qualcosa di nuovo.

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